Originariamente Scritto da Barone Bizzio
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operazione Mare "Nostrum"/immigrazione clandestina etc.
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Originariamente Scritto da angelogrigio Visualizza Messaggioconosco anche chi è stato messo in cella perchè razzista...
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioNumerosa in termini totali o percentuali? Perché l'Europa di oggi ha 700 milioni di abitanti caucasici e la sostituzione totale in cento anni mi pare fuori da qualsiasi proiezione sensata.
Bada bene che non voglio assolutamente ridimensionare il problema della penetrazione etnica degli arabi e dei cinesi che è gravissimo e intollerabile, ma mi pare che questa proiezione sia irrealistica.
Ragionando sui trend in un'Europa mediavale con (la sparo) 100 mila abitanti totali tutti caucasici non si poneva nessun problema di sostituzione etnica.
Preoccupa di più essere 700 milioni di abitanti caucasici con un 10% di non caucasici dove questo 10% è prolifico e giovane mentre gli europei etnici sono vecchi e con bassa natalità. E con flussi migratori che non cessano.
Poi può essere che il trend delle migrazioni e il trend della nostra bassa natalità cambino ma se non dovessero cambiare non è irrealistica la stima di Larry.
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Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza MessaggioSai cosa significa un TFR medio europeo di 1,5 (e bada bene che stati ''prolifici'' come Albania o Islanda lo tengono ''alto''...l'est europa ed il mediterraneo ce l'hanno bassissimo*) ?
Specie in paesi col 20-25% della popolazione over 60
*Il tasso europeo più basso ce l'ha la Sardegna con 1,1, il più alto le Faer Oer con 2,8
Originariamente Scritto da SonGohan Visualizza MessaggioSe il trend attuale non cambierà può essere verosimile che tra 100 anni gli europei caucasici saranno pochi in percentuale (e pure anziani).
Ragionando sui trend in un'Europa mediavale con (la sparo) 100 mila abitanti totali tutti caucasici non si poneva nessun problema di sostituzione etnica.
Preoccupa di più essere 700 milioni di abitanti caucasici con un 10% di non caucasici dove questo 10% è prolifico e giovane mentre gli europei etnici sono vecchi e con bassa natalità. E con flussi migratori che non cessano.
Poi può essere che il trend delle migrazioni e il trend della nostra bassa natalità cambino ma se non dovessero cambiare non è irrealistica la stima di Larry.
1. La massiccia immigrazione e la variazione demografica cambiano drasticamente le condizioni, quindi è assurdo immaginare che per cento anni - un tempo lunghissimo in antropologia - il nostro tasso di prolificità rimanga inalterato.
2. La società non si modifica drasticamente, ovvero gli immigrati vengono assimilati. In questo caso sarà il loro tasso di prolificità a scendere fino a livelli analoghi ai nostri.
Qualsiasi previsione che usi le condizioni attuali (completamente diverse da quelle di cent'anni fa) proiettandole inalterate nei prossimi cento anni è una sciocchezza.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever?
White Rabbit - Sometimes, just one second.
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioCi sono due scenari possibili.
1. La massiccia immigrazione e la variazione demografica cambiano drasticamente le condizioni, quindi è assurdo immaginare che per cento anni - un tempo lunghissimo in antropologia - il nostro tasso di prolificità rimanga inalterato.
2. La società non si modifica drasticamente, ovvero gli immigrati vengono assimilati. In questo caso sarà il loro tasso di prolificità a scendere fino a livelli analoghi ai nostri.
Qualsiasi previsione che usi le condizioni attuali (completamente diverse da quelle di cent'anni fa) proiettandole inalterate nei prossimi cento anni è una sciocchezza.
Ricordo comunque che l'assimilazione non è prevista nel concetto di multiculturalismo.
Cento anni in antropologia tradizionale sono lunghi...ma siccome post guerra fredda (ma in Europa occidentale anche già da post WWII) c'è uno status quo forzato e indotto difficilmente scardinabile (tranne che per eventi biblici), dato che l'età delle competizioni delle varie potenze coloniali/imperiali singole europee (il cossidetto ''concerto europeo'') è finita da un bel pezzo in favore dell'integrazionismo...beh, riassumendo...sono medio-altamente affidabili come previsioni, specie per il subsahara e l'europa.
L'unica cosa che alcuni demografi prevedono, ma solo una netta minoranza tra tutti...è un boom futuro della natalità dei muslims in Europa una volta che saranno una buona porzione della popolazione. Ancora...sotituzione etnica totale, nei termini già discussi nei messaggi precedenti.
Non c'è via d'uscita, c'è poco da discutere...tranne scenari altamente improbabili, o assurdi.
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Cento anni sono lunghi a prescindere. Il fatto che ci sia stata un'anomalia nella storia recente dell'Europa non può essere portato come argomento a favore della stabilità. E' vero il contrario: un periodo con caratteri atipici non permette di fare previsioni a lungo termine. La previsione che porti ha valore di pura ipotesi ma non ha alcun dato di controllo per giudicarne l'affidabilità.
Sia ben chiaro che io parlo solo di genetica. Anche senza cancellazione etnica, la cultura europea rischia di essere stravolta. Cosa ci aspetta in un futuro con il 20%, 30% o 50% di arabi musulmani? E' questa, per me, la vera domanda. Dobbiamo passare per quel futuro prima di arrivare alla scomparsa dei gruppi etnici europei, e allora non sussisterà più lo status quo post-II guerra mondiale a cui fai riferimento.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever?
White Rabbit - Sometimes, just one second.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioNon esiste il reato di 'razzismo', qualcosa deve averla fatta
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioCento anni sono lunghi a prescindere. Il fatto che ci sia stata un'anomalia nella storia recente dell'Europa non può essere portato come argomento a favore della stabilità. E' vero il contrario: un periodo con caratteri atipici non permette di fare previsioni a lungo termine. La previsione che porti ha valore di pura ipotesi ma non ha alcun dato di controllo per giudicarne l'affidabilità.
Sia ben chiaro che io parlo solo di genetica. Anche senza cancellazione etnica, la cultura europea rischia di essere stravolta. Cosa ci aspetta in un futuro con il 20%, 30% o 50% di arabi musulmani? E' questa, per me, la vera domanda. Dobbiamo passare per quel futuro prima di arrivare alla scomparsa dei gruppi etnici europei, e allora non sussisterà più lo status quo post-II guerra mondiale a cui fai riferimento.
Facciamo un'ipotesi: l'Africa da qui a 100 anni resterà povera ovvero continuerà a premere verso paesi più ricchi.
Ipotiziammo che in europa tra 50 anni saremo circa 30% europei etnici, 30% africani e 30% asiatici.
Probabilmente questo 30% di europei rimasti (sentendosi non più maggioranza ma minoranza) potrebbe perdere l'attuale senso del politicamente corretto verso gli altri gruppi etnici e verso gli immigrati in generale. Notare che questo senso del politicamente corretto gli altri di origine africana o asiatica non l'hanno mai avuto. Quindi si potrebbe anche arrivare ad avere una società composta al 100% da persone contrarie all'immigrazione che potrebbe farsi meno scrupoli nel rispedire in maniera brutale i barconi al mittente.
Quindi problema immigrazione risolto. E dentro i confini Europei cosa accadrà:
In mancanza di un assimilazione alla cultura dominante come avviene in USA avremo la società spezzata in culture diverse in potenziale (ma non certo) conflitto tra loro. Si potrebbero avere due possibilità:
A) Tutti contro tutti. Per semplificare si potrebbe avere europei che non sopporteranno più i residenti di origine africana e asiatica e residenti di origine africana e asiatica che potrebbero non sopportarsi a vicenda e non sopportare gli europei.
B) Tutte le culture coesistono in maniera felice e tutto procede liscio.
Essendo l'Europa composta da Stati diversi potrebbe anche verificarsi una situazione ibrida: in alcuni stati potrebbe prendere piede la possibilità A in altri la possibilità B.
Ovviamente sono solo ipotesi come tante sparate cosi per fantasticare.
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioCento anni sono lunghi a prescindere. Il fatto che ci sia stata un'anomalia nella storia recente dell'Europa non può essere portato come argomento a favore della stabilità. E' vero il contrario: un periodo con caratteri atipici non permette di fare previsioni a lungo termine. La previsione che porti ha valore di pura ipotesi ma non ha alcun dato di controllo per giudicarne l'affidabilità.
Sia ben chiaro che io parlo solo di genetica. Anche senza cancellazione etnica, la cultura europea rischia di essere stravolta. Cosa ci aspetta in un futuro con il 20%, 30% o 50% di arabi musulmani? E' questa, per me, la vera domanda. Dobbiamo passare per quel futuro prima di arrivare alla scomparsa dei gruppi etnici europei, e allora non sussisterà più lo status quo post-II guerra mondiale a cui fai riferimento.
Io personalmente ho perso la speranza...l ''anomalia'' (verissimo che lo è, ma tendiamo a dare per scontato che la ''pace'' sia sempre esistita..purtroppo...) di cui parli è ahimè salda e inscardinabile.
Anche se qualcosa si smuove...non so come, ma credo che l'indipendenza della Catalonia possa essere il primo granello di sabbia...di una frana futura.Last edited by Ospite; 30-04-2014, 11:56:03.
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Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza MessaggioFondamentalmente e' cosi, ma gia il fatto che un partito come quello di Wilders sia entrato nella maggioranza, e' un qualcosa di unico, cosi come i conservatori attualmente sono il terzo partito dietro l UKIP tanto che Cameron sta pensando di prendere misure quali numero chiuso di immigrati, referendum EU etc. proprio per il crescente consenso di questo movimento.
Diciamo che un partito xenofobo rimane xenofobo finche' la popolazione concepisce il problema come marginale. Ma storicamente, i partiti di questo tipo hanno una tendenza ad impennarsi una volta che raggiungono certe percentuali e per certi versi il problema si aggrava. Quello che fa riflettere, e che non parliamo di stati bulgari/romeni/balcanici tradizionalmente razzisti nell'animo...ma dei paesi piu liberali del globo.
Uno come Wilders e' passato da essere un pazzo nazista, ad un pazzo, ad un pazzo pero un po di ragione l'ha, ad un "eh vuoi vedere che non ha poi tutti i torti", al "oh se si continua cosi, lo voto anche io". E ti assicuro che questo in 6-7 anni, votato anche da gente tradizionalmente molto tollerante.
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Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
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