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Thread di attualità e cronaca politica***Topic Ufficiale****

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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    Non sono molto d'accordo sul fatto che il PD abbia vinto Al senato non ha la maggioranza, il tentativo di Bersani abortito dimostra che le elezioni non hanno avuto nessun vincitore; la comica sull'elezione del presidente della repubblica ha invece dimostrato che il PD ha profonde spaccature interne che avrebbero comunque reso impossibile un suo governo, mentre il resto è cronaca di questi giorni.

    Sull'attentatore, su chi c'è dietro ecc...non c'è lo Stato, non c'è una strategia univoca. C'è per ora sulla scena un uomo che ha pensato di ammazzarsi non senza prima portarsi dietro qualcuno di quelli che crede siano i colpevoli della sua situazione. Da parte della politica, come faceva notare Ma_, c'è la solita voglia di strumentalizzare un evento di sangue, vuoi per legittimare la propria parte e vuoi per screditare l'altra o le altre. Da qui al complotto ce ne passa: il quadro che avevamo davanti negli anni '70 e limitrofi si presentava inquietante e sfaccettato. Stragi, attentati, sequestri, omicidi. Depistaggi, prove fabbricate ad arte o fatte sparire, voci di colpi di stato, misteriosi dossier su altrettante misteriose riviste, inquirenti e giudici ammazzati, interventi di governi esteri e via discorrendo. Siamo molto lontani da uno scenario simile, anche se nulla deve essere sottovalutato, almeno come segnale di malesseri sociali che possono portare ad isolati fatti di sangue o, in un passo ulteriore, alla ricostituzione di gruppi armati di varia matrice ideologica che, sfruttando l'ambiente favorevole, possono dare il via a strategie ben più concertate e drammatiche. Solo in questo caso si avrebbe la possibilità, da parte di spezzoni dello stato, di agire dietro e davanti alle quinte per fini propri, ma ancora siamo lontani da una cornice del genere.
    Per come la vedo io, la costruzione di gruppi armati risulta attualmente più difficile soprattutto per il controllo costante che viene effettuato dalle forze dell'ordine e dai servizi segreti sui circoli. Ne sono un esempio i circoli anarchici bolognesi. Poi negli anni 70 i gruppi di forza avevano decisamente un appoggio e un sostegno da parte dei giovanissimi, cosa che non accade più: questo è chiaramente figlio di generazioni che si sono disinteressate alla politica, centri sociali ridotti a scatolette per rave, disinformazione politica..insomma prima tutti passavano dalle sedi dei partiti. La scuola era politica, l'università era politica, il luogo di lavoro era politica.

    Basti pensare che quel tentativo fatto dalle nuove BR aveva come membri e strateghi gente non proprio di primo pelo, mentre prima l'interesse era soprattutto rivolto ad arruolare i ventenni.

    Oltre a questo, il malessere sociale che proviamo non è ancora così estremo e diffuso. Chi soffre realmente non rischia di esporsi in alcun modo per non perdere il proprio posto di lavoro, chi non ha un lavoro ma è giovane se ne sbatte perchè ha il culo parato. Restano solo i veri disperati, quelli che sono in cassa-integrazione, quelli che non hanno il futuro. Di quelli bisogna temere. Perchè se riuscissero a compattarsi assieme ai giovani disoccupati o con contratti farlocchi, allora sarebbe il caos ed il nido perfetto per covare rivoluzioni armate. Quello che sta per accadere presto in Grecia, credo.


    Originariamente Scritto da Blandhi
    Fischia, niente male

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      i medici e Repubblica stessa sono un po' in confusione.

      Sembra che sto povero cristo sia in condizioni "gravissime" e poi c'è del moderato ottimismo...

      Una lesione del midollo non è certo una passeggiata. Speriamo bene.

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        Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
        è stata la cia. potrei ipotizzare il mossad, ma il mossad ha un gran da fare con hezbollah che aiuta assad in siria, in questo periodo.
        Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
        e vai

        Letta magnificato come grande mediatore e negoziatore. Mi sembra il chiaro segnale che dietro l'attentato di ieri ci siano gli USA.
        http://www.nytimes.com/2013/04/29/wo...tics.html?_r=0

        Francamente, visti i trascorsi di questo Paese, che l'attentato sia stato comissionato non mi sembra un'ipotesi così inverosimile, per quanto al momento indimostrata. Non sarebbe certo la prima volta che succede, nè in italia nè altrove.

        Personalmente mi incuriosisce sapere dove il tizio ha imparato a maneggiare una pistola. Vabè vedremo cosa esce nei prossimi giorni.

        Segnalo comunque il pregevole intervento di esponenti del PDL, secondo cui quando si incita all'assalto delle istituzioni (con riferimento alle esternazioni di Grillo) succede questo.
        Detto dagli stessi che qualche settimana fa hanno occupato un Tribunale della Repubblica e che in gioventù tiravano molotov ai celerini (Alemanno, La Russa, D'Alema..)
        Roba da sparare davvero ad altezza d'uomo, coi proiettili di gomma.
        Last edited by bersiker1980; 29-04-2013, 11:57:38.
        sigpic

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          è stato formato dai servizi segreti americani, non c'è altro modo conosciuto per imparare a sparare

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            Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio

            sottolineo anche con un accento di dialettica politicamente scorretta il lato grottesco dello sparo davanti al palazzo sbagliato.
            Ieri lo avevo "invitato" a leggere i giornali, infatti dato che la mattina al Quirinale avrebbe potuto trovare tutti i politici che voleva, arrivando molti di loro a piedi, su macchine private e senza scorta. Questo ci fa capire come ci si trovi davanti al classico cane sciolto e anche, seguendo quel tuo politicamente scorretto, sciocco.

            Come dicevi qualche post fa, i Preiti andando in giro ad ammazzare gente non fanno un favore a nessuna "causa". Si può forse soddisfare qualche irrazionale sete di sangue ma non si colpisce il "sistema", cui anzi si dà il destro per legittimarsi, assolversi, giustificarsi. In Italia, fatti ancor più tremendi di questo non hanno mai portato a nulla. L'Italia non ha storie di rivoluzioni armate, di prese della Bastiglia, di tagli di teste del sovrano. A mio parere è molto più utile, per produrre un cambiamento, vedere all'opera la politica stessa, lasciarla nel suo, guardarla fare: così si crea quella presa di coscienza che si è di fronte ad un modello inadeguato, si realizza un etat d'esprit favorevole al cambiamento, anche se, contemporaneamente, ne deve nascere (di modello) un altro all'altezza, di altezza e robustezza autentiche cioè. La sostituzione tra i due modelli sarà indolore o quasi, necessariamente per passaggi costituzionali, dissolvendosi l'uno ed inverandosi l'altro, un pò come col Fascismo negli anni '20 e come col Nazismo a Weimar.

            Ma perchè si allevino e stati d'animo favorevoli e persone capaci di visioni ideali che trapassino lo stato presente, servono opere intellettuali, guide, uomini, culture. Il Nazismo fu il frutto di dibatti altissimi che coinvolgevano una intera nazione, se è vera la tesi che vuole il Nazismo come Rivoluzione Conservatrice attualizzata - e si vedano allora chi erano gli uomini che teorizzavano, con scritti ed interventi, quella Rivoluzione Conservatrice e chi i politici che poi la misero in pratica. Oggi è impossibile, sono cambiati i livelli della trasmissione culturale, non si accettano maestri, siamo alla democrazia "liquida", le idee ed i pensieri non vengono più dall'alto ma dal basso, e durano lo spazio di un post su di un blog. La massima delle idealità è fare ciascuno per sè. Vi è un diffuso senso di protesta, ma è acefalo, povero, inane, culturalmente arido. Siamo alle entità virtuali, alle coscienze virtuali, agli amori ed agli amici virtuali. In questo quadro, lo spargere sangue è vano.
            Last edited by Sean; 29-04-2013, 12:00:44.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
              è stato formato dai servizi segreti americani, non c'è altro modo conosciuto per imparare a sparare
              naaa, è calabrese di Rosarno, glielo avrà insegnato suo zio quando ha compiuto 6 anni.
              sigpic

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                Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza Messaggio
                Personalmente mi incuriosisce sapere dove il tizio ha imparato a maneggiare una pistola. Vabè vedremo cosa esce nei prossimi giorni.
                .
                Manegggiare la pistola come ha fatto lui è da autentici dilettanti Ha sparato sei od otto colpi (non ricordo) da distanza ravvicininatissima ed è riuscito "solo" a ferire non gravemente un milite e gravemente al collo un altro, entrambi vivi. Avesse dovuto sparare da qualche decina di metri, avrebbe mancato il bersaglio, magari in movimento (mentre i carabinieri era fermi presso di lui). Anche da questo si vede che è un principiante. Non ci troviamo di fronte ad un Agca insomma, apparente lupo solitario ma in verità addestrato in campi terroristici e che sparò ad un bersaglio in moto, quasi ammazzandolo. Non riesco a trovare punti oscuri pur nella tragicità e gravità del fatto.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Beh in effetti, usare calibro 7.65 se si vuole davvero ammazzare non è il massimo . Ma si è scoperto dove ha preso la pistola?
                  sigpic

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                    Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza Messaggio
                    Beh in effetti, usare calibro 7.65 se si vuole davvero ammazzare non è il massimo . Ma si è scoperto dove ha preso la pistola?
                    Sull'arma si dice questo:

                    Racconta le fasi dell'agguato in maniera concitata, piange disperato, all'improvviso si calma e ricomincia a raccontare. Poi scoppia di nuovo in lacrime in un alternarsi di stati d'animo che dimostrano la sua alterazione, ma non bastano a chiarire fino in fondo che cosa ci sia dietro quegli spari contro i carabinieri in servizio di sorveglianza davanti a Palazzo Chigi. E invece Luigi Preiti, l'attentatore calabrese di 49 anni, il suo gesto lo spiega così: «A 50 anni non si può tornare a vivere con i genitori perché non puoi mantenerti, mentre invece i politici stanno bene e se la godono. A loro volevo arrivare, sognavo di fare un gesto eclatante. Volevo colpirne uno. Ma in fondo non volevo uccidere. Ero io che volevo morire»

                    Confessa Preiti, ma non convince perché troppi sono ancora i punti oscuri del suo racconto, le contraddizioni, i silenzi. Ai magistrati e agli investigatori che lo interrogano in una stanza del pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Roma, dove è stato trasportato dopo l'attentato, ricostruisce quanto accaduto nelle ultime due settimane «quando ho cominciato a pensare che lo volevo fare e mi sono esercitato in campagna a sparare perché volevo essere sicuro che la pistola funzionasse».

                    L'arma, eccolo uno degli elementi da chiarire. Quella 7,65 con la matricola abrasa che l'uomo aveva con sé e forse ha tenuto in quella borsa ritrovata per terra dove aveva nascosto 9 proiettili non esplosi. Preiti dice di averla acquistata al mercato clandestino «quattro anni fa, a Genova, e ho preso anche 50 proiettili». Saranno gli esami balistici già disposti dagli inquirenti a chiarire se abbia sparato prima. L'attentatore non vuole specificare chi gliel'abbia ceduta, rimane vago sui dettagli, dice di non ricordare i particolari. E questo accredita l'ipotesi che invece se la sia procurata in Calabria dove ormai viveva da tempo dopo il trasferimento da Alessandria, o addirittura a Roma, dove è giunto sabato pomeriggio.
                    ...ma di noi
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                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza Messaggio
                      francamente, visti i trascorsi di questo paese, che l'attentato sia stato comissionato non mi sembra un'ipotesi così inverosimile, per quanto al momento indimostrata. Non sarebbe certo la prima volta che succede, nè in italia nè altrove.
                      Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                      aggiungo due cose, scusate, è un argomento che mi sta a cuore.
                      Comprendo la ragione umana che spinge a cercare il complotto, che spinge ad indagare perché non rinuncia a rassegnarsi al fatto che "dietro" non ci sia nulla, che un uomo chieda i soldi in prestito alla madre, per andare a roma a sparare a dei politici.
                      Fine dei giochi, questo è. è quasi più difficile da comprendere dell'attentato ad arte.
                      Lo comprendo, ma tirare sempre in mezzo - arbitrariamente - il complotto di stato è, in verità, il mezzo minore per svuotare di colpa le vere stragi di stato.

                      Qualsiasi cosa, anche la più terribile, a forza di dirla, sembra meno terribile, continuare sempre a gridare al complotto, come gridare al lupo, impedisce di vedere i pericoli reali e di giudicare le reali colpe.
                      :d

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                        Scusate, devo correggere una mia affermazione di prima sulla "abilità" dello sparatore. Si fa notare nell'articolo linkato sull'arma, che in effetti Preiti ha mirato al collo e alle gambe dei carabinieri perchè erano gli unici punti non coperti da giubbotto antiproiettile, dunque c'è da approfondire questa questione sulla sua esperienza con le armi e sulla lucidità necessaria per usarle. Si sottolinea ancora che lui afferma che si sarebbe voluto suicidare ma che gli si erano esauriti i colpi, mentre i testimoni dicono di non averlo visto rivolgersi l'arma contro. Questo per portare ulteriori elementi alla conoscenza dei fatti.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          comunque a maneggiare una pistola non è che sia per forza indispensabile averr fatto il servizio militare nella folgore
                          è la cosa più semplice che ci sia


                          in ogni caso il ministro che mi preoccupa di più di questo governo è quagliariello
                          ministro per le riforme istituzionali



                          Commenta


                            Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio
                            comunque a maneggiare una pistola non è che sia per forza indispensabile averr fatto il servizio militare nella folgore
                            è la cosa più semplice che ci sia


                            in ogni caso il ministro che mi preoccupa di più di questo governo è quagliariello
                            ministro per le riforme istituzionali
                            dopo alfano, intendi?

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                              Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
                              dopo alfano, intendi?

                              una volta c'era il governo ombra nell'opposizione, ora siamo ad uno step successivo il governo ombra lo abbiamo direttamente all'interno del governo stesso



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                                Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio
                                comunque a maneggiare una pistola non è che sia per forza indispensabile averr fatto il servizio militare nella folgore
                                è la cosa più semplice che ci sia


                                in ogni caso il ministro che mi preoccupa di più di questo governo è quagliariello
                                ministro per le riforme istituzionali
                                no pian, per usare una pistola ci vuole una certa pratica. E non te la danno nell'esercito, tantomeno a naja.
                                Ovviamente non sto dicendo che il Preiti fosse un supersoldato, però mi piacerebbe sapere dove ha imparato a maneggiare una pistola di calibro "civile". Tanto più che, secondo l'ultimo aggiornamento di Sean, sembra che abbia sparato proprro dove mirava.

                                Ripeto è solo curiosità e il dettaglio non è certo fondamentale, magari gli ha davvero insegnato suo zio

                                ---------- Post added at 12:57:32 ---------- Previous post was at 12:52:05 ----------

                                Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                                :d
                                Non sto gridando al complotto, dico solo che finchè le indagini sono in corso non scarto a priori nessuna pista
                                sigpic

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