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a proposito di stevenson, secondo me il libro più divertente di sempre è l'isola del tesoro
Non mi hai mai fatto impazzire
Se parliamo di divertimento per ragazzi
Preferisco 20mila leghe sotto i mari
Viaggio al centro della terra e
il giro del mondo in 80 giorni.
Ah, imperdibile,
Le miniere di Re Salomone.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Se parliamo di divertimento per ragazzi
Preferisco 20mila leghe sotto i mari
Viaggio al centro della terra e
il giro del mondo in 80 giorni.
Ah, imperdibile, Le miniere di Re Salomone.
mi manca, ho letto la trama e mi sembra un'ottimo romanzo d'avventura
lo leggerò di sicuro
nel mentre continuo con paolo roversi, non è niente di eccezionale ma mi piace e lo leggo volentieri
oramai ho iniziato la serie di radeschi e voglio leggerli tutti
Una lettura a tratti sofferta
ma che alla fine ti porta in cima ad una montagna
da cui scorgere il resto del mondo
come accade sovente con Il nome della rosa
e Moby Dick.
È probabilmente il libro di murakami che mi è piaciuto di meno, o comunque tra quelli. Strano, tutti lo amano
Io ho letto solo Norwegian wood, Tokyo blues di Murakami
Ai tempi avevo concluso fosse un vecchietto molto porcellino
Io ho letto quasi tutto suo.
La Fine del mondo e il Paese delle Meraviglie lo ho amato moltissimo.
Nel segno della pecora anche molto carino. 1Q84 ha dei passaggi magnifici, va letto anche se non lo considero il suo capolavoro Maximo.
Kafka sulla spiaggia anche carino.
Si, il sesso è sempre in murakami così come il whisky e il jazz, probabilmente aver lavorato in un jazz club nei primi 80 lo ha "segnato"
Di Murakami
non dimentichiamoci il mitico
Dance Dance Dance!
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Murakami, con la sua scrittura pervasiva, ha la capacità di tirarti dentro a delle trame che, scritte da altri, apparirebbero semplicemente strampalate.
È probabilmente il libro di murakami che mi è piaciuto di meno, o comunque tra quelli. Strano, tutti lo amano
Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
A me è piaciuto molto
Ma non hai tutti i torti ....
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio...
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Appena finito un romanzo piuttosto breve (pure troppo), "la morte di ivan ilic" di Tolstoj.
Parla della malattia di un uomo e di come l'avvicinarsi ineluttabile della morte porti con se alcune riflessioni sulla propria vita. Nel caso specifico quella di una persona che ha sempre cercato di fare "la cosa giusta" (secondo la società), rendendosi conto che forse proprio per questo aveva sbagliato tutto e che purtroppo non c'era più il tempo di rimediare.
Appena finito un romanzo piuttosto breve (pure troppo), "la morte di ivan ilic" di Tolstoj.
Parla della malattia di un uomo e di come l'avvicinarsi ineluttabile della morte porti con se alcune riflessioni sulla propria vita. Nel caso specifico quella di una persona che ha sempre cercato di fare "la cosa giusta" (secondo la società), rendendosi conto che forse proprio per questo aveva sbagliato tutto e che purtroppo non c'era più il tempo di rimediare.
Sembra interessante
appena ho tempo lo recupero.
Grande Tolstoj
ma devo ancora riprendermi da Anna Karenina.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
su questa tematica ti consiglio padiglione cancro di solgenitcyn, che citavo qualche post fa.
Ne parlano in tanti.
Spesso i protagonisti sono avvocati, burocrati, lavori da ufficio...ma insomma...qualche cosa bisognerà pur fare per campare, qualcuno deve tirarla avanti la carretta.
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