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  • salsa
    Bodyweb Zenior
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    #16
    Ora le autorità indagando per capire se l'imbarcazione si era tenuta ad almeno 300 metri di distanza dal cetaceo


    MILANO - «Per fortuna siamo ancora vivi», è il commento dei due velisti Ralph Mothes, 59 anni, e della sua compagna Paloma Werner, 50. Il fine settimana scorso la coppia si trovava sul loro yacht davanti alle coste di Table Bay, a Città del Capo, quando d'improvviso dall'acqua è sbucata una balena di almeno 14 metri di lunghezza. Il cetaceo si è lanciato sulla barca a motore distruggendola e mancando di poco gli occupanti. I due istruttori dell'accademia di vela di Cape Town erano usciti in mare sulla loro barca di una decina di metri per una tranquilla gita domenicale, raccontano al quotidiano sudafricano Independent. «Abbiamo visto questa balena nuotare intorno alla nostra imbarcazione per circa mezz'ora quando di colpo si è avvicinata e ci è piombata addosso».


    La barca a vela dopo lo scontro !!!



    SCAFO IN ACCIAIO - Il cetaceo, un giovane esemplare di balena australe, è letteralmente volato sulla barca distruggendo l'albero prima di atterrare in acqua e allontanarsi in mare. «Grazie a Dio lo scafo era in acciaio, se fosse stato in vetroresina sarebbe affondato e saremmo stati rovinati», hanno spiegato. L'imbarcazione infatti non ha subito danni strutturali. Un turista che si trovava su un'imbarcazione di passaggio è riuscito a catturare l'incredibile sequenza dell'incidente.

    INCHIESTA DELLE AUTORITÀ LOCALI - Intanto però le autorità locali stanno indagando se per caso la balena non sia stata provocata dalla coppia di velisti. In questo periodo dell'anno sono numerose infatti le balene a largo della costa occidentale di Città del Capo, raggiunta dai cetacei per riprodursi. E, stando alle locali disposizioni di legge, le barche devono tenersi almeno a 300 metri di distanza da loro.

    Corriere.it
    I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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      #17
      La fame a volte fa uscire di testa. Un palestinese di 40 anni ha dato fuoco con un a bottiglia molotov a una rivendita di kebab in piazzale Cesare Battisti a Rimini, nei pressi della stazione ferroviaria. L’uomo si era presentato lunedì intorno alle 23 chiedendo al venditore di servirlo in fretta. Ma la tavola calda era piena e il palestinese, stanco di aspettare ha cominciato a dare in escandescenze contro i gestori, prendendo a calci il mobilio del locale.

      Quindi si è allontanato imprecando ma, evidentemente non soddisfatto, è tornato poco dopo brandendo una bottiglia molotov che, dopo aver acceso, ha scagliato dentro il locale. Per fortuna i danni sono stati limitati e non vi sono stati feriti. L’uomo, un clandestino che era appena uscito dal carcere dove era finito per aggressione a una donna, è stato denunciato per fabbricazione di esplosivi e incendio doloso.
      I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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        #18
        Un furgone portavalori si ribalta sul tratto autostradale tra Foggia e Cerignola.
        2 milioni euro in monete invadono le corsie. Gli automobilisti vanno a caccia del denaro. Traffico in tilt.



        A14 FOGGIA - Quando si dice la fortuna piove dal cielo. Oggi in provincia di Foggia in molti automobilisti devono essersi disperati per non aver imboccato l'A14, autostrada che collega Cerignola alla città pugliese. Sono bastati pochi minuti perché, dopo pranzo, si scatenasse il panico. Un furgone portavalori si è ribaltato riversando il suo carico sull'asfalto. Non ci sono stati feriti gravi, per fortuna, solo qualche contuso. Il vero panico è arrivato però dopo l'incidente. Il furgone trasportava infatti circa 2 milioni e mezzo di euro in monetine. Un bottino davvero cospicuo che si è ribaltato insieme al camion. Le monete, da uno e due euro, hanno invaso entrambe le corsie autostradali: uno spettacolo inaspettato per i tanti automobilisti che si sono visti piovere dal cielo soldi a volontà.

        In molti, infatti, davanti a questo spettacolo non hanno saputo resistere. Hanno bloccato le auto proprio in mezzo all'autostrada. Sfidando il pericolo e il rischio di provocare altri incidenti, si sono catapultati sulla montagna di monetine, con i minuti contati: di lì a poco l'arrivo della Polizia. Ma con mano lesta e sacchetti improvvisati hanno rastrellato quanti più euro potevano, portandosi via interi sacchi contenenti denaro. Un bottino finale sfiora i 10.000 euro.

        Sul posto, oltre alla polizia stradale, stanno operando anche alcuni vigilantes per recuperare il denaro ancora sparso sull'asfalto. Il furgone portavalori, apparteneva a una ditta privata. Era partito da Cesena, diretto a Bari. L'incidente dovuto allo scoppi di uno penumatico: il conducente poi ha perso il controllo del mezzo ed è finito contro il guard-rail. È rimasto lievemente ferito, insieme a un passeggero. Il traffico è stato rallentato anche per le difficili operazioni di recupero del "tesoretto".

        tg1.rai.it
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          #19
          Usa: crede a un suggerimento del Dj e si fa tatuare il nome della radio sulla fronte

          David Jonathan Winkelman ha poi fatto causa all'emittente radiofonica, ma senza successo

          arrestato per un reato minore, ha visto la sua foto segnaletica diffondersi sul web
          Usa: crede a un suggerimento del Dj e si fa tatuare il nome della radio sulla fronte
          David Jonathan Winkelman ha poi fatto causa all'emittente radiofonica, ma senza successo
          David Jonathan Winkelman MILANO - Quando gli agenti della polizia di Davenport, nell’Iowa, hanno arrestato David Jonathan Winkelman giovedì scorso per non essersi presentato in aula per rispondere all’accusa di aver guidato un veicolo senza il consenso del proprietario, hanno capito subito che il soggetto in questione un po’ strano lo era. Come, infatti, giudichereste voi uno che si fa volontariamente tatuare sulla fronte il logo di una stazione radio, in risposta ad una richiesta semiseria fatta via etere da un dj dell’emittente? D’accordo, gli aggettivi si sprecherebbero. E se non ci credete, ecco qui la foto segnaletica scattata dalla polizia una settimana fa e diffusa in maniera virale sul web, dove il 48enne è ormai diventato una celebrità. Di certo, la storia di Winkelman ha dell’incredibile.

          LA VICENDA - Un giorno di fine anno 2000, infatti, l’uomo ascoltò un disc jockey di radio KORB dire fra il serio e il faceto che avrebbe dato una ricompensa a sei cifre a chiunque si fosse fatto tatuare sulla fronte il nome e il logo della stazione. Detto fatto, Winkelman e il figliastro, Richard Goddard, si fiondarono dal tatuatore locale, per emergerne ore dopo con la fronte incisa dalla scritta «93 Rock» e «Quad City Rocker». Peccato, però, che quando si presentarono alla radio per richiedere il compenso, si sentirono rispondere che era tutto uno scherzo e che si era trattata di una trovata radiofonica e nulla di più. A quel punto, i due decisero di citare l’emittente, sostenendo «che aveva spinto gli ascoltatori a tatuarsi in maniera permanente, così che questi potessero venire riconosciuti e ridicolizzati pubblicamente per la loro avidità e la loro mancanza di buon senso». Resosi forse conto dell’inconsistenza della sua azione legale, pochi mesi dopo Winkelman ritirò la querela contro il dj e la Cumulus Broadcasting, proprietaria della radio, mentre la denuncia di Goddard venne respinta da un giudice, stante la mancata comparizione dell’uomo in aula. Ironia della sorte, oggi la stazione radio ha pure cambiato logo e nome e adesso si chiama «KQCS, Star 93.5». Ma Winkelman resterà legato a vita alla vecchia gestione. In tutti i sensi.
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          • MB design
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            • May 2010
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            • la terra dei cachi
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            #20
            Originariamente Scritto da salsa Visualizza Messaggio
            Usa: crede a un suggerimento del Dj e si fa tatuare il nome della radio sulla fronte

            David Jonathan Winkelman ha poi fatto causa all'emittente radiofonica, ma senza successo

            arrestato per un reato minore, ha visto la sua foto segnaletica diffondersi sul web
            Usa: crede a un suggerimento del Dj e si fa tatuare il nome della radio sulla fronte
            David Jonathan Winkelman ha poi fatto causa all'emittente radiofonica, ma senza successo
            David Jonathan Winkelman MILANO - Quando gli agenti della polizia di Davenport, nell’Iowa, hanno arrestato David Jonathan Winkelman giovedì scorso per non essersi presentato in aula per rispondere all’accusa di aver guidato un veicolo senza il consenso del proprietario, hanno capito subito che il soggetto in questione un po’ strano lo era. Come, infatti, giudichereste voi uno che si fa volontariamente tatuare sulla fronte il logo di una stazione radio, in risposta ad una richiesta semiseria fatta via etere da un dj dell’emittente? D’accordo, gli aggettivi si sprecherebbero. E se non ci credete, ecco qui la foto segnaletica scattata dalla polizia una settimana fa e diffusa in maniera virale sul web, dove il 48enne è ormai diventato una celebrità. Di certo, la storia di Winkelman ha dell’incredibile.

            LA VICENDA - Un giorno di fine anno 2000, infatti, l’uomo ascoltò un disc jockey di radio KORB dire fra il serio e il faceto che avrebbe dato una ricompensa a sei cifre a chiunque si fosse fatto tatuare sulla fronte il nome e il logo della stazione. Detto fatto, Winkelman e il figliastro, Richard Goddard, si fiondarono dal tatuatore locale, per emergerne ore dopo con la fronte incisa dalla scritta «93 Rock» e «Quad City Rocker». Peccato, però, che quando si presentarono alla radio per richiedere il compenso, si sentirono rispondere che era tutto uno scherzo e che si era trattata di una trovata radiofonica e nulla di più. A quel punto, i due decisero di citare l’emittente, sostenendo «che aveva spinto gli ascoltatori a tatuarsi in maniera permanente, così che questi potessero venire riconosciuti e ridicolizzati pubblicamente per la loro avidità e la loro mancanza di buon senso». Resosi forse conto dell’inconsistenza della sua azione legale, pochi mesi dopo Winkelman ritirò la querela contro il dj e la Cumulus Broadcasting, proprietaria della radio, mentre la denuncia di Goddard venne respinta da un giudice, stante la mancata comparizione dell’uomo in aula. Ironia della sorte, oggi la stazione radio ha pure cambiato logo e nome e adesso si chiama «KQCS, Star 93.5». Ma Winkelman resterà legato a vita alla vecchia gestione. In tutti i sensi.

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