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La teoria del Prof. Marco Ruggiero riguardante l'HIV,cosa ne pensate?

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    La teoria del Prof. Marco Ruggiero riguardante l'HIV,cosa ne pensate?

    YouTube - Marco Ruggiero on HIV, part 1



    YouTube - Marco Ruggiero on HIV, part 2

    #2
    Premesso che non è il mio campo e che non ho tempo/voglia di ricercare studi su medline (perchè parlando di temi come questi non si può semplicemente linkare delle frasi magari fuori contesto),quello che i miei umili studi mi consentono di dire è che:
    -il meccanismo di infezione/replicazione/citolisi dell'hiv è stato studiato fin nei minimi particolari da decine di migliaia di studiosi,gran parte dei quali non sono al soldo di aziende farmaceutiche
    -la haart ha drasticamente ridotto il tasso di mortalità dei malati di aids,e non mi risultano farmaci nel pool haart correlati significativamente al carcinoma epatocellulare
    -tralasciando le scartoffie penso che l'esperienza di migliaia di malati di aids occidentali,un tempo perfettamente immunocompetenti,possa confermare il rapporto di causa effetto hiv\aids

    Con questo non dico che la scienza non possa aver preso una cantonata (non sarebbe la prima volta,è insito nella scienza la "fallibilità",altrimenti sarebbe una religione) o che qualcuno con la storia del vaccino ci mangia da troppo tempo,dico solo che senza studi coi controcazzi la teoria del complotto planetario delle corporazioni farmaceutiche non stà a lungo in piedi
    Last edited by Je ssò Foorttt''; 16-03-2010, 10:13:49.

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      #3
      A mio parere, dopo aver letto molti articoli di grandi dottori che vanno controcorrente, l'aids non esiste così come la conosciamo oggi.....molti che risultano sieropositivi nel test alla fine muoiono a causa dei pesantissimi antibiotici che gli vengono somministrati, altri che non ne prendono vivono tutta la loro vita da sieropositivi senza contrarre l'aids.
      Tra l'altro molti sieronegativi muoiono invece di aids.....
      Non si è capito moltissimo e le campane sono assai discordanti, di sicuro c'è il fatto che in Africa dopo le vaccinazioni di massa contro la malaria è scoppiata la pandemia dell'aids.....mi puzza molto di virus inventato dall'essere umano per decimare alcunis trati della popolazione.....basta inserire nelle partite di eroina o nei vaccini il retrovirus ed il gioco è fatto.
      sigpic"Ooh amore ooh amante
      Che fai stasera ragazzo?
      Tutto va bene, solo tienimi stretto
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      Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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        #4
        Oggi il movimento del dissenso raccoglie oltre 700 firme tra virologi, infettivologi, epidemiologi ed altri specialisti di 23 nazioni tra cui 3 premi Nobel, tutti indignati dalla colossale mistificazione e speculazione imbastita intorno all'AIDS.
        Sono passati oltre 12 anni da quando le autorità sanitarie hanno cominciato ad annunciare al mondo intero che l'umanità era minacciata da una nuova terribile peste, la cosiddetta "peste del 2000" che nell'arco di pochi anni avrebbe colpito decine e decine di milioni di persone continuando ad espandersi a macchia d'olio fino a diventare veramente il flagello del secolo che sta per finire e di quello che sta per cominciare.
        Nonostante questi allarmi spaventosi, però, l'AIDS continua a restare una epidemia molto più piccola di quel che si vuol far credere, confinata in Occidente ad alcuni gruppi a rischio ben precisi; ed in Africa gonfiata da una definizione artificiosa, capace di riunire sotto il suo largo ombrello malattie antiche cambiandone il nome.
        La teoria ufficiale non è tuttora in grado di spiegare in quale modo il virus HIV possa provocare le malattie che gli vengono imputate. Tale teoria descrive l'AIDS come una malattia infettiva provocata dal virus HIV che distrugge pian piano le cellule del sistema immunitario, lasciando l'organismo indifeso di fronte a malattie "opportunistiche". Il virus penetra nell'organismo di un dato soggetto attraverso un contatto con sangue o sperma infetto. Questa infezione virale provoca una reazione anticorpale inefficace, utile solo ad essere registrata con i cosiddetti test dell'AIDS (o anti-HIV). La sieropositività costituirebbe il segnale di una malattia subdola, progressiva, inesorabile nella gran parte dei casi.
        Dunque AIDS è un termine calderone che raccoglie condizioni eterogenee e disparate. Si tratta di condizioni che vengono tra loro associate solo quando il risultato del test dell'AIDS è positivo. Se il risultato è negativo, le stesse malattie vengono chiamate con il loro vecchio nome.
        1) Assenza di correlazione tra risultati del test e malattia:
        Una peculiarità delle malattie infettive virali è che hanno una causa unica (il virus), e ovviamente non possono verificarsi in sua assenza. Così non c'è varicella senza il virus della varicella, non c'è morbillo senza il virus del morbillo e così via. La letteratura medica ha registrato migliaia di casi di AIDS sieronegativi (cioè presentavano i sintomi ma il test era negativo), e sieropositività (test positivo) in assenza di AIDS.
        La reazione al test, evidentemente capricciosa, può legarsi alla salute come alla malattia, è spesso associata ad un aumento aspecifico delle immunoglobuline, il che si verifica in molte situazioni, come nel corso di malattie autoimmuni, di infezioni croniche, di malaria, di parassitosi, talvolta anche per motivi banali come una vaccinazione antinfluenzale.
        2) L'AIDS non si comporta come una malattia infettiva contagiosa:
        Nonostante l'allarmismo, l'AIDS è rimasto confinato a gruppi in cui sono presenti fattori di rischio ben precisi:
        a) tossicodipendenti: (circa il 32% dei malati in USA e il 60% in Italia) si tratta di individui che oltre a subire gli effetti negativi dell'eroina, della cocaina, dell'alcool, delle anfetamine e di altre sostanze psicotrope, si alimentano in maniera scorretta ed insufficiente e sono colpiti in modo più o meno continuo da infezioni multiple. In queste condizioni di immunodepressione (molte droghe hanno effetto depressivo sul sistema immunitario). Anche i figli di madri tossicodipendenti ricevendo per via uterina tossine dalla madre possono presentare una sieropositività alla nascita.
        b) omosessuali: (circa il 62% in USA e il 48% in Europa) il problema riguarda gli utilizzatori sistematici di droghe multiple, cocaina, extasy, alcool, nitriti assunti per via inalatoria a forti dosi (i nitriti sono sostanze molto reattive, causano immunodepressione, e vengono utilizzati per il loro effetto afrodisiaco e rilassante per la muscolatura sfinterica).
        c) emofiliaci (circa l'1% in USA e il 3% in Europa). I carichi di proteine estranee sono essi stessi immunodepressivi sia in emofiliaci sieropositivi che sieronegativi.
        3) Non esistono studi che dimostrino che l'AIDS è causato dall'HIV:
        Kary Mullis Premio Nobel per la chimica nel 1993 per aver inventato la PCR (Reazione Polimerasica a Catena) interpellò svariati virologi ed epidemiologi su dove trovare il riferimento bibliografico che spiegasse come l'HIV provochi l'AIDS. Ma nessuno dei colleghi fu in grado di precisarlo.
        4) La definizione della malattia:
        Essa comprende un alto numero di malattie già conosciute, attualmente esse sono ben 29! Queste malattie non sono affatto associate sempre ad immunodeficienza, sono definite AIDS se associate ad un test positivo. Se una persona ha la tubercolosi e risulta sieropositiva allora "ha l'AIDS". Se invece ha la tubercolosi ed il test è negativo, allora ha "soltanto la tubercolosi"
        5) Incubazione misteriosa:
        Tutte le malattie infettive virali, salvo rare eccezioni, hanno una incubazione breve, di pochi giorni o settimane. L'incubazione del virus dell'AIDS è stata calcolata inizialmente attorno ai 18 mesi, per aumentare poi di anno in anno, fino a raggiungere nel 1992, i 10/14 anni. A questo super-virus viene attribuito di tutto. Di volta in volta può essere furbissimo, tanto da sfuggire ad ogni tentativo di controllo da parte dei ricercatori, o viceversa, completamente "scemo".
        6) L'allarme prostitute:
        Le prostitute non potevano non diventare le vittime designate delle campagne propagandistiche dei tutori della nostra salute fisica e morale. Sennonché, via via che passavano i mesi, si è visto che il tasso di sieropositività era estremamente basso tra le prostitute. Al 31 Marzo 1995, su 27.043 casi solo 22 riguardavano prostitute non tossicodipendenti (non dipende dalla maggior protezione, perché quelle stesse prostitute presentavano un alto tasso di infezioni sessuali).
        7) La terapia con AZT:
        Sintetizzato nel 1964 come farmaco antitumorale. Rimase inutilizzato per 20 anni, poiché si constatò sperimentalmente che i topi leucemici trattati morivano in numero maggiore di quelli non trattati. Ma perché questo farmaco così tossico, cancerogeno e privo di effetti benefici continua ad essere somministrato? La Wellcome (casa farmaceutica produttrice) ha venduto 0.9 tonnellate nel 1987, ed è passata a 44.7 tonnellate nel 1992. Il costo dell'AZT per malato è di circa 450.000 lire al mese. Il profitto lordo per la Wellcome nel 1993 è stato di 586 miliardi di lire l'anno.

        Da tempo i settori più reazionari del mondo politico e religioso occidentale erano alla ricerca di pretesti scientifici cui ancorare le loro offensive puritane e restauratrici. Un primo tentativo fu compiuto alla fine degli anni '70, con una raffica di informazioni più o meno terroristiche sulle malattie veneree. Ma l'AIDS sembrò l'occasione d'oro. Qui si delineava una malattia non solo sessuale ma mortale e invulnerabile agli arsenali medici esistenti. Insomma una malattia inventata su misura per i sessuofobi di ogni stampo e di ogni paese.
        Kary B. Mullis (Premio Nobel per la Chimica): Il mistero che circonda quel dannato virus è il frutto inevitabile di quei due miliardi di dollari che ci spendono sopra ogni anno. Se prendessimo un qualsiasi altro virus e spendessimo due miliardi di dollari ogni anno per studiarlo, state certi che anche quel virus produrrebbe misteri a bizzeffe.
        Tratto da: "AIDS la grande truffa" di Luigi De Marchi e Franco Franchi
        NEXUS NEW TIME edizione italiana n°5.
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          #5
          L’AZT, sostanza contenuta nello sperma delle aringhe.
          Data la sua elevatissima tossicità è impiegato come base per il veleno per topi.
          Quindi, per anni, la medicina ha sperimentato sugli esseri umani un potentissimo topicida, e continua a farlo tuttora.
          Non staremo qui a scendere nel “tecnico” su come agisce (per chi volesse saperne di più: “AIDS Gate” http://aliveandwell-eugene.dreamhost.com/aidsgate/ ), comunque l’AZT era stato utilizzato in medicina per distruggere le cellule malate, cancerose, ed impedirne la riproduzione. Fu un fiasco clamoroso. Innanzi tutto si scoprì subito che causava altri cancri, e successivamente che tutti i pazienti trattati con AZT morivano molto prima rispetto a quelli che non avevano ricevuto il trattamento (infatti, ripetiamo, si tratta di VELENO PER TOPI). Anzi, impediva anche di studiare l’evoluzione dei tumori, perché i pazienti morivano precocemente di avvelenamento da AZT. E la ragione è proprio abbastanza semplice: l’AZT non è come i moderni missili “intelligenti” americani, che lanciati contro obiettivi militari, vanno a colpire infallibilmente gli asili e gli ospedali iracheni. Esso non sa quali sono le cellule buone e quelle cattive, le attacca tutte quante e basta. Ovviamente la spiegazione scientifica è ben più complessa e articolata, ma più o meno questo è quello che succede con l’AZT.
          Si disse allora che era una questione di dosaggi. Alte dosi uccidevano in breve tempo, ma dosaggi più bassi erano presumibilmente “benefici”. Così vennero fatte altre sperimentazioni su svariate patologie, fra cui soprattutto psoriasi e malattie della pelle. Roba da matti. Inutile dire che fu ben presto accantonato.

          Va detto che le case farmaceutiche, siccome ricevono parecchi finanziamenti anche in denaro pubblico per le ricerche, spendono ogni anno montagne di soldi nella ricerca e creazione di nuovi farmaci. Ma molti di questi sono puramente speculativi. Il composto chimico magari funziona, produce alterazioni a vari livelli, e viene anche sperimentato su uomini (carcerati, malati di mente …) e animali, ma non ha malattie specifiche da curare, non si sa a cosa possa servire, così viene messo nel cassetto, in attesa che salti fuori la malattia o la scusa buona per tirarlo fuori.
          Così è stato per l’AZT.

          Vent’anni dopo, con l’avvento di una malattia così “mortifera e terrificante” come l’AIDS, la Wellcome rimise prontamente mano alla sua mirabile invenzione, affermando teorie folli, per cui l’AZT, prima di ammazzare le cellule, ammazzava i virus, ed essendo la recentissima scoperta di Gallo causata da un virus (l’HIV), terapie brevi e mirate sarebbero state efficacissime. La FDA (Food and Drug Administration, l'ente statunitense che verifica l'efficacia dei farmaci) lo approvò ufficialmente solo nel 1987, ma ne consentì l’uso in via sperimentale fin dalla “scoperta” dell’HIV (1984), anche in associazione con altri farmaci, come del resto, aveva già fatto in precedenza autorizzandone l’uso per altre patologie (cancri, ecc.), sin dal 1964.
          Ricomincia la storia. La gente trattata con AZT sebbene in alcuni casi sembri avere un temporaneo, brevissimo miglioramento, si ammala definitivamente e muore.
          Ma invece di sospenderne l’uso, arriva la teoria più demenziale: non bisogna usarlo da solo, ma associato ad altri farmaci che ne limitino i danni e ne integrino l’azione.
          Chissà quanti malcapitati si sono ritrovati a dover prendere dosi incredibili di farmaci di ogni genere, fra cui l’AZT, nella speranza di curare una malattia che neanche esiste nei termini in cui viene presentata, morendo di intossicazione da farmaci.
          L’AZT è stato usato indiscriminatamente su soggetti già debilitati, donne in gravidanza, neonati.
          Moltissimi sono i casi di persone che accortesi del rapido peggioramento con l’AZT, hanno smesso di prendere ogni farmaco, salvandosi dalla morte, e creando quella casistica che la medicina ufficiale non sa spiegare, di soggetti che pur essendo sieropositivi non si ammalano e non muoiono.
          Come cresce la voce del dissenso e l’informazione (controinformazione), sempre di più sono le persone che si salvano da una morte imminente annunciata come inevitabile.
          A Londra, i superstiti pubblicano la rivista “Continuum”. In Olanda collaborano con la Fondazione per la Ricerca Alternativa sull'AIDS (SAAO), in Svizzera da anni sono attivi gruppi di auto aiuto e controinformazione sull’AIDS che hanno preso piede un po’ in tutta Europa.
          La maggioranza delle persone colpite dall'AIDS che sono sopravvissute alla malattia lo hanno fatto grazie a grandi dosi di volontà e di senso critico, assumendo costumi di vita coscienti e responsabili, e perché no, anche antagonisti.
          Il famoso campione Earvin "Magic" Johnson, risultato sieropositivo nel 1991, pare abbia assunto AZT per pochi giorni, risultandone debilitato, e che abbia subito smesso.
          La sua salute migliorò subito, tanto che vinse alle Olimpiadi del 1992. In una recente conferenza stampa Magic ha dichiarato di non essere più malato di AIDS.
          Un altro dei tanti misteri dell’AIDS.
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            #6
            Le diverse patologie che definiscono la sindrome dell’AIDS - affezioni dovute a miceti patogeni a livello polmonare, delle mucose, del cervello e degli organi interni, nonché alterazioni degenerative a livello delle cellule endoteliali dei vasi sanguini e dei vasi linfatici (Sarcoma di Kaposi) - sono la conseguenza di una carenza protratta di glutatione che altera la produzione di ossidi di azoto (NO) e radicali di ossigeno gassosi negli immunociti ed in altre cellule dell’organismo. In queste condizioni, le cellule T-4 helper sono presenti prevalentemente sotto forma di cellule con citochine dal profilo Th2 che – dopo il contatto con le cellule B – producendo anticorpi, attivano la difesa contro batteri e tossine, ma in misura minore rispetto alle cellule T-4 helper con citochine dal profilo Th1 che, a loro volta, attivano cellule killer per attaccare con gas NO le cellule infette da funghi, virus e micobatteri. Ove questa condizione di commutazione Th1-Th2 persiste, la produzione di gas NO viene a cessare completamente. L’incrementato decadimento delle cellule provoca un maggiore rilascio di proteine del citoscheletro e dei mitocondri; aumenta di conseguenza la produzione di anticorpi contro queste e contro un gran numero di antigeni diversi. Quando la quantità di tali anticorpi raggiunge un determinato livello, i test degli anticorpi HIV danno il noto esito di "HIV-positività" o “sieropositività”.
            Una commutazione Th1-Th2 persistente a livello di citochine delle cellule T-4 helper è il risultato:
            - di una sensibilità redox fortemente accresciuta di natura genetica o non genetica, sempre più frequente in seguito alla diffusione (dopo il 1945) dei moderni vaccini ed antibiotici che esercitano un’azione intracellulare. Se associata al contatto con le contaminazioni tossiche normali nella nostra epoca (ambiente, alimentazione e farmaci), conduce ad una rapida e persistente controregolazione del tipo II (commutazione Th1-Th2) e compromette la sintesi del glutatione e di altri enzimi antiossidanti (carenze di tioli).

            - di un contatto ripetuto con antigeni dovuto a lesioni ripetute ed interventi chirurgici, alle infezioni croniche (ad es. epatite B) e all’assunzione di acqua contaminata, alla penetrazione ripetuta di proteine estranee nel circolo del sangue (causata dalle proteine coagulanti nei preparati ematici e dallo sperma nei rapporti anali non protetti), al contatto con sostanze tossiche negli alimenti (conservanti e fungicidi), alla trasmissione attraverso la pelle (colori ago nitrosativi e sostanze usate nella lavorazione dei prodotti tessili) e al contatto con i metalli pesanti (p. es. mercurio, alluminio e formaldeide nei substrati dei vaccini e nell’amalgama delle otturazioni). Queste cause conducono ad un’attivazione persistente dell’attività immunitaria cellulare con una produzione eccessiva di gas NO. Ne consegue l’inibizione delle citochine del tipo Th1 (per impedire la distruzione del tessuto proprio) e, attraverso un consumo maggiorato di tioli, ad un’alterazione permanente dello stato redox nella cellula con conseguente controregolazione persistente verso le citochine del tipo 2 e quindi all’aumento della produzione di cellule helper Th2 che stimolano le cellule B ad una produzione maggiorata di anticorpi.

            -
            dell’assunzione di nitriti tramite inalazione („poppers"), di acque e alimenti contaminati da nitriti (soprattutto nei paesi in via di sviluppo). I nitriti bloccano la sintesi delle citochine del tipo 1 e la maturazione delle cellule helper T-4. Come l’Azatioprina, gli antibiotici, i chemioterapici e i fungicidi essi conducono ad una commutazione Th1-Th2 prolungata e quindi a rigonfiamenti e cambiamenti degenerativi nell’endotelio dei vasi sanguini e dei vasi linfatici (Sarcoma di Kaposi) e in altri tessuti.

            - di un deficit di molecole di glutatione, frutto di una ridotta capacità di sintesi del glutatione nel fegato a causa dei chemioantibiotici, dell’epatite cronica, del forte consumo di alcool e dell’assunzione di sostanze fortemente ossidanti, associato ad un deficit di composti proteici tiolici (cisteina) assunti per via alimentare. Una carenza protratta di glutatione fa sì che, nel trasporto attraverso la cellula, l’ossigeno non possa più essere gradualmente ridotto, altera la produzione di energia nelle cellule tramite i mitocondri e provoca l’autodistruzione tramite l’NO delle cellule killer quando attaccano cellule infette da funghi, virus e micobatteri. Una carenza protratta di glutatione favorisce la diffusione di funghi (ad es. Candida Albicans) a livello intestinale e nelle mucose con conseguente rilascio di metaboliti tossici (acetaldeide) che, a livello epatico, compromettono la produzione di glutatione, mentre i metabolici stessi possono essere metabolizzati solamente con il glutatione e l’acido glucoronico. La carenza persistente di glutatione nelle cellule che presentano antigeni infine fa sì che le cellule helper T-4 vengano prodotte prevalentemente nella forma di cellule Th2, in grado cioè di attivare le cellule B per la produzione di anticorpi contro batteri e tossine, ma non nella forma di cellule Th1 preposte all’attivazione di cellule killer che, tramite il gas NO, attaccano le cellule infette da funghi, virus e micobatteri.

            - dei chemioantibiotici (sulfonamidici e trimetoprim, come il Bactrim e Septrim), insetticidi (p. es. il Lindan nelle pomate contro le piattole), dei chemioterapici e nucleosidi analogici (come l’AZT, Nevirapine). Questi bloccano la formazione e il rilascio di acidi folici e purine, necessari per la costruzione del DNA nei mitocondri. Essi bloccano gli enzimi contenenti ferro e rame, necessari per la respirazione cellulare, chiudono la membrana mitocondriale bloccando così la produzione di energia e l’attività antiossidante. I mitocondri - organelli unicellulari presenti nelle cellule umane - utilizzano l’ossigeno e gli elettroni ricchi di energia provenienti dagli alimenti per la sintesi della molecola vettore dell’energia metabolica ATP (Adenosintrifosfato), necessaria per tutte le funzioni del corpo. I mitocondri sono inoltre di fondamentale importanza per il sistema redox, la disintossicazione (anche dei radicali di ossigeno) e per il sistema immunitario. I chemioantibiotici bloccano inoltre l’enzima diidrofolato riduttasi, necessario per la produzione del tetraidrofolato, a sua volta necessario per la produzione della cisteina e del glutatione a livello epatico, e per la produzione della tetraidrobiopterina (TH IV) necessaria per la produzione del gas NO con cui le cellule killer attaccano le cellule infette da funghi, virus e micobatteri.

            Le conseguenze del trattamento antiretrovirale ed antibiotico
            Allo stato attuale, nessuno è mai riuscito ad isolare, fotografare o caratterizzare per via biochimica come trasmettibili e riproducibili secondo i criteri di Koch, i cosiddetti retrovirus HIV, ritenuti responsabili di più di 30 patologie che definiscono l’AIDS. Con l’AIDS si trasmettono solamente virus, batteri e funghi noti, in grado di propagarsi solo nelle persone con uno squilibrio prolungato del sistema immunitario. Per ipotizzare la presenza dei cosiddetti retrovirus HIV, nel 1984 Gallo e Montagnier coltivarono i linfociti helper di malati di AIDS con leucociti leucemici e cellule embrionali presentanti un’azione fortemente incrementata della trascrizione inversa, attivando la coltura con l’aggiunta di idrocortisone, un ormone dello stress. La presenza incrementata della trascrizione inversa in queste colture cellulari veniva poi interpretata come la prova dell’esistenza di un nuovo virus. Nei test HIV sviluppati in seguito, un aumento degli anticorpi contro cellule leucemiche, associato a diverse reazioni immunitarie, dà perciò l’esito di “HIV-positività” o “sieropositività” quando raggiunge un determinato valore stabilito empiricamente.
            I nucleosidi analogici (aciclovir, nevirapine, DDI, ecc.) compromettono nel giro di pochissimo tempo e in misura determinante la maturazione di tutti gli immunociti nel midollo osseo: delle cellule B, delle cellule T che successivamente vengono prodotte nel timo, delle cellule dendritiche che presentano gli antigeni e dei macrofagi. Il danneggiamento del processo di maturazione dei nuovi linfociti B ha come conseguenza la forte diminuzione del loro numero e della loro attività, e l’indebolimento della difesa contro i batteri da parte degli anticorpi, che in questo modo si possono propagare senza ostacoli nelle cellule. Quando le cellule helper T-4 sono in circolo, nel tessuto linfatico incontrano un numero molto minore di cellule B in grado di attivarle. Le cellule helper T-4 con le citochine dal profilo Th2 circolano per 24 ore nel plasma e nel tessuto linfatico senza avere alcuna funzione. Ciò conduce ad un aumento delle cellule helper T-4 misurabili nel plasma.

            I nucleosidi analogici e gli inibitori della proteasi riducono fortemente il livello dei tioli e, nei sieropositivi, acutizzano ulteriormente la carenza di glutatione. La carenza di glutatione nelle cellule che presentano antigeni fa sì che le cellule helper T-4 siano presenti soprattutto con citochine dal profilo Th2 che promuovono la produzione di anticorpi, e meno con il profilo Th1, che attivano la difesa contro funghi, virus e micobatteri tramite le cellule killer. Gli inibitori della proteasi sintetici inibiscono la produzione delle proteine per i nucleotidi, utilizzati per la costruzione di nuove cellule in tutti gli organi. Perciò, chi assume queste sostanze, è a rischio di diabete, spostamento degli acidi grassi dalle estremità, metabolismo diabetico, retiniti, formazione di calcoli renali (calcolosi) ed insufficienza epatica.
            I chemioantibiotici (Bactrim, Septrin, TMPSMX, ecc.) che bloccano la sintesi degli acidi folici, delle purine e dell’enzima DHFR, compromettono la produzione di glutatione nel fegato, la produzione di NO e il trasporto dell’ossigeno nelle cellule. In questo modo generano un blocco persistente di tutta l’attività immunitaria cellulare e, attraverso una commutazione Th1-Th2 permanente, generano un’immunodeficienza funzionale permanente. Inibendo la respirazione cellulare generano affezioni croniche da miceti patogeni (PCP, Candida Albicans, ecc.) a livello di mucose, nell’intestino (diarrea cronica) e della pelle. La somministrazione prolungata di chemioantibiotici comporta anche l’inibizione del tetraidrofolato necessario per la produzione dell’uracile, e quindi all’inibizione dell’interleuchina 2, il fattore di crescita delle cellule T. Inibendo l’acido folico biologicamente attivo, i chemioantibiotici inibiscono anche la trasformazione della base RNA uracile nella base DNA timina e quindi la riparazione del DNA tramite la trascrizione inversa. L’alterazione del genoma nei batteri che questi scambiano fra di loro tramite plasmidi, conduce inoltre ad una resistenza progressiva agli antibiotici.
            I nucleosidi analogici (come AZT, DDI, DDC, ecc.), bloccando la produzione di DNA, riducono per un periodo limitato le infezioni batteriche, fungine e la formazione di particelle non meglio caratterizzate di sostanza messaggera (RNA) ritenute particelle del virus HI. Ma i nucleosidi analogici vengono fosforilati solo in ragione dell’1% e praticamente non innestate nel nucleo, dove si presume che fungano da terminatori DNA per l’inibizione dei virus HI. I nucleosidi analogici e gli inibitori di proteasi e i inibitori di fusione conducono inoltre ad un’alterazione della biosintesi di proteine ed enzimi e, alterando la produzione dell’acido nucleico, al danneggiamento sia del DNA del nucleo che di quello mitocondriale. In questo modo, prima o poi, danno luogo a danni gravi a livello del cervello, dei muscoli (infarto e paralisi) e degli organi interni.
            In queste condizioni le cellule passano sempre più a un metabolismo fermentativo anaerobico che causa un eccesso di acido lattico nell’organismo o al wasting (cachessia), in cui le cellule attingono le sostanze necessarie direttamente dalle proteine dei muscoli, e conducono alla formazione di cellule neoplastiche. In presenza di un’alterazione persistente dei mitocondri a causa della carenza di glutatione e di danni al DNA, questi dissolvono la loro simbiosi con il nucleo della cellula (fenomeno di Warburg); in questo caso nel nucleo della cellula vengono attivate sequenze di DNA primordiali e il DNA nel nucleo garantisce la propria sopravvivenza con la trascrizione inversa (trasferimento della sostanza messaggero RNA nel DNA). In questo modo aumenta la quantità di RNA misurabile nel plasma (il cosiddetto aumento della carica virale).
            Per riparare i danni al DNA sempre più frequenti con le terapie combinate (HAART), il consumo di RNA aumenta sensibilmente, per cui il numero di frammenti di cellule che, con il test PCR (reazione a catena della polimerasi) viene misurata come carica virale HIV, diminuisce. L’alterazione della sintesi degli acidi nucleici prodotta dalle terapie combinate produce un’alterazione delle sequenze di codifica del DNA del nucleo e mitocondriale, compromettendo ulteriormente la riparazione del DNA tramite la trascrizione inversa. L’esaurimento degli enzimi di riparazione, infine, fa sì che i prodotti della trascrizione inversa non possano più essere integrati nel DNA (nuovo aumento della cosiddetta carica virale e definiva “resistenza contro le terapie combinate”).
            Elementi di terapia a sostegno del sistema immunitario
            - La somministrazione di glutatione ridotto (400-600 mg/dì) in capsule resistenti ai succhi gastrici (S-acetil-L-glutatione in combinazione con Ginko bilobae o antociani), permette di risolvere un’insufficienza protratta di glutatione. (Marien Apotheke, Tel: 0049 (0) 6838 86140). All’inizio della terapia di ripristino e in presenza di una cachessia, somministrare fino a 5 grammi di glutatione al dì per via endovenosa o parenterale. In presenza di problema intestinali, il glutatione può essere somministrato anche sotto forma di spray.
            - L’apporto di composti proteici di zolfo (N-acetil-cisteina 3-8 g/dì) – anche sotto forma di ricotta e prodotti latteo-caesari – e di acido folico (5 - 30 mg/dì) consente di ripristinare il livello di glutatione. Gli acidi grassi polinsaturi contenuti nell’olio di canapa, di lino, di cardo e di anice stellata (5-6 cucchiai/dì) migliorano l’assorbimento di ossigeno delle cellule e la protezione cellulare.
            - La somministrazione di glutamina (40 g/dì) e di L-arginina (20-30 g/dì) può supportare la produzione di glutatione e la sintesi di NO a livello epatico, entrambi decisiviper la modulazione della risposta immunitaria delle cellule T-4 e per la remissione dei tumori.
            - Il coenzima Q10 (100 – 200 mg/dì) e l’antiossidante microidrina (Active-H) favoriscono il trasporto degli elettroni nella catena di respirazione a livello mitocondriale. L’acido folico (5-20mg/dì), l’acido alfalipoico (300-600 mg/dì), la vitamina B1 (150-300 mg/dì), B6 e B12 e la somministrazione di basse dosi di cromo (100-300 mg/dì), selenio (250 mg) e zinco (10 mg/dì) possono supportare l’attività mitocondriale e la riparazione dei danni al DNA mitocondriale.
            - I parassiti (p. es. vermi) compromettono la sintesi dello NO. Un attacco contro questi con il gas NO distruggerebbe il proprio tessuto. Le foglie di papaia in capsule o in infuso sono efficaci contro parassiti intestinali. I tiocianati contenuti nelle cipolle, nei broccoli, nel cavolo cappuccio e in altre brassicacee, e nell’aglio (possibilmente sotto forma di succo s prem uto fresco) attivano i sistemi di disintossicazione. L’acido glucoronico (nella bevanda fermentata Kombucha, ricavata da un fungo fatto macerare con tè verde o infusi di erbe) favorisce l’eliminazione delle sostanze tossiche a livello epatico. L’attività epatica può inoltre essere stimolata con epatoprotettori vegetali (p. es. artiglio del diavolo (fiteuma), cardo mariano (Silybum marianum) e Liv. 52).
            - I polifenoli nella curcumina (4 x 500mg al giorno) (holisticmed@datacomm.ch) , nel tè verde, nel Ginko biloba, nel PADMA 28 (sergio@cosvalitaly.it), e nel Artemisia (www. nusag.com) supportano il ripristino dell’equilibrio dell’ambiente redox e legano i composti metabolici tossici dell’ossigeno. La contemporanea somministrazione di dosi elevate di diversi polifenoli quali la vitamina C, E oppure beta-carotene può essere controproducente: in presenza di metalloidi quali ferro (Fe) o rame (Ku), hanno un effetto proossidativo e acuiscono perciò la carenza tiolica.
            - La L-carnitina serve per l’introduzione degli acidi grassi macromolecolari (trigliceridi) nei mitocondri. Una carenza di L-carnitina provoca l’aumento della produzione energetica tramite fermentazione (glicolisi). La somministrazione di 6 grammi di L-carnitina per 14 giorni permette di compensare le carenze di carnitina spesso associate ai malati di AIDS.
            - I polianioni (condroitina solfato, cartilagine di squalo, estratto di mollusco perna canaliculus oppure alghe marine (agar, kelp ecc.) consentono di proteggere la matrice carica negativamente che esercita un ruolo importante nel sistema immunitario. In funzione di inibitori di proteasi naturali che attivano le antiproteasi specifiche del corpo e legano i cationi che attaccano gli involucri cellulari, i polianioni consentono di frenare i processi flogistici cronici che favoriscono la necrosi delle cellule e un’attivazione eccessiva dei macrofagi.
            - Le microalghe (p. es. alghe chlorella - 3-4 g/dì) e gli acidi grassi Omega-3 e Omega-6 ricavati da olio di lino, di canapa, di enotera e di pesce (3 cucchiai al dì) in quanto modulatori della prostaglandina possono stimolare l’immunità cellulare. In casi particolarmente gravi, le infezioni opportunistiche possono essere trattate con gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2 e con gammaglobuline.
            - L’equilibrio fra immunità cellulare ed anticorpi (profili delle citochine Th1 e Th2) è modulato dall’asse dello stress ormonale fra ipotalamo, ipofisi e surrenali. L’ormone dello stress cortisolo, rilasciato a livello di surrenali, attiva l’immunità basata sugli anticorpi. Il suo pendant ormonale, il DHEA, presente ovunque nell’organismo, supporta l’immunità cellulare. La somministrazione di DHEA-S in presenza di uno stress psichico persistente permette di correggere uno squilibrio durevole dell’asse dello stresso in direzione del cortisolo. L’uso di ormoni steroide per la formazione degli muscoli cause una soppressione continuante alla immunità.
            - I mitocondri controllano il metabolismo cellulare nonché la trasformazione e ritrasformazione delle cellule. Gli enzimi nei mitocondri sono controllati da ioni, a loro volta modulati da più di 300 diversi sali minerali presenti nell’organismo. Un approvvigionamento sufficiente è possibile con miscele basiche di sali minerali (p. es. nel sedimento di coralli, Sancorall Tel. 0049 2171 560 75).
            - La Candida Albicans può essere combattuta efficacemente con capsule resistenti ai succhi gastrici di acido caprilico (Mycopril Biocare, in Germania: Runge Pharma), ricavato dalla noce di cocco, con biotina (vitamina H), con aloe vera e sostanze probiotiche (Bevanda di pane Kanne, acidi lattici destrogiri, Vitabiosa, EM, Mankoso), con i batteri bifidus e acidofilus e con artemisia annua. Perché la terapia abbia successo è necessario seguire una dieta completamente senza zucchero e bevande addolcite, miele, farina bianca, prodotti a base di latte acido, panna, tuorlo fresco, frutta secca, funghi, prodotti fermentati (vino, tè nero, salse di soia, dato), prodotti affumicati, sotto olio e sott’aceto o contenenti malto, che dovranno essere sostituiti da un’alimentazione povera di grassi, ma ricca di basi con carboidrati integrali (patate, fiocchi integrali, pane e pasta integrali, riso integrale, joghurt biologico fresco, noci fresche, succhi di frutta freschi, frutta, verdura, insalate, olio d’oliva, aglio, pesce e carne biologica fresca, nonché tè verde e infusi di erbe. L’equilibrio acidi-basi può essere migliorato con la somministrazione di miscele di basi e la digestione in generale con enzimi (Wobenzym). La N-acetil-glucosamina, la crusca di riso, la L-glutamina e FOS (Fructooligosaccharidi) favoriscono il ripristino della mucosa intestinale.
            - Le malattie fungine e infezioni interne, sulla pelle e in bocca possono essere trattate con estratti di pompelmo (gocce) e con le emulsioni ricavate da questi, efficaci contro un gran numero di funghi, virus e batteri gram-positivi e gram-negativi. Esternamente sono efficaci anche le creme con veleni di serpenti o zolfo, nonché l’olio di melaleuca o l’acidophilus.
            - Con una riduzione mirata dello stress (training autogeno, stretching e massaggi), l’uso di sonniferi naturali (melatonina) e la rinuncia al consumo frequente di droghe per migliorare le prestazioni fisiche e psichiche (zucchero, caffè, alcool, nicotina, hashish, anfetamine, extasy, ecc., cocaina, eroina e poppers), che producono un rilascio maggiore di ormoni dello stress.
            - Le reazioni flogistiche ed infezioni (epatiti e malattie veneree) ripetute possono essere evitate riducendo al minimo le ferite, curando accuratamente le ferite ed utilizzando il preservativo per i rapporti anali. Rinunciando all’inalazione di nitriti (poppers) si evita l’ingrossamento dei linfonodi che potrebbe dare luogo ad alterazioni del tessuto e a patologie fungine.
            - Riducendo l’infusione di proteine coagulanti con emoderivati.
            ... nei sieropositivi e nei pazienti affetti da AIDS è possibile ripristinare l’endosimbiosi cellulare e una risposta immunitaria flessibile. Nella somministrazione limitata nel tempo di antibiotici è assolutamente necessario proseguire con questa terapia di base. Una mistura individuale degli sostanze necessari sulla base di Guar po’ essere composito dopo un test di sangue (www.unisan.de, www.iabc.ch).
            Il successo di questa terapia supportante il sistema immunitario che deve essere adattata al quadro clinico individuale può essere monitorato misurando gli oligoelementi, il profilo degli ormoni dello stress, il rapporto fra cellule T-4/T-8, l’attivazione dei macrofagi (test della neopterina), il livello di ferritina nel siero, il livello di glutatione nel plasma e nelle cellule helper T-4 e con il test dell’anergia cutanea (test DTH, reazione della pelle agli antigeni).
            Studiengruppe AIDS-Therapie c/o F. de Fries, Eglistr. 7, CH 8004 Zürich
            sigpic"Ooh amore ooh amante
            Che fai stasera ragazzo?
            Tutto va bene, solo tienimi stretto
            Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

            Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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              #7
              Dr. Kary Mullis, Biochimico, 1993 Premio Nobel per la chimica:
              "Se ci fosse la prova che l'HIV provoca l'AIDS, dovrebbero esserci documenti scientifici che, singolarmente o collettivamente, lo provino, per lo meno con un'alta probabilità. Non esiste alcun documento del genere!"
              (Sunday Times (London) 28 nov. 1993)

              Dr. Heinz Ludwig Sänger, Professore Emerito di Biologia Molecolare e Virologia, Max-Planck-Institutes for Biochemy, München. Premio Robert Koch nel 1978:
              "Fino ad oggi non c'è alcuna evidenza scientifica convincente dell'esistenza dell'HIV. E neppure è mai stato isolato e purificato un tale retrovirus con i metodi della virologia classica" (Lettera al Süddeutsche Zeitung 2000)

              Dr. Serge Lang, Professore di Matematica, Yale University:
              "Considero errata la relazione causale tra HIV equalsiasi malattia. Ho visto evidenze considerevoli del fatto chestatistiche assolutamente errate sull'AIDS e l'HIV sono state propostecome scienza, e che membri di spicco dell'establishment scientifico hannocon noncuranza, se non con irresponsabilità, aderito ai media nellospargere disinformazione riguardo la natura dell'AIDS." (Yale Scientific,Fall 1994)

              Dr. Harry Rubin, Professore di Biologia Molecolaree Cellulare, University of California at Berkeley:
              "Non esiste alcuna prova che l'AIDS sia causatodal retrovirus HIV, nè che questo sia la causa di qualsivoglia sindrome"(Sunday Times (London) 3 April 1994)

              Dr. Richard Strohman, Professore Emerito diBiologia Cellulare alla University of California, Berkeley:
              "Una volta gli scienziati dovevano provarescientificamente che le loro teorie fossero giuste o sbagliate. Ora nonc'è nulla di tutto ciò nelle teorie standard HIV-AIDS, con tutti i loromiliardi di dollari." (Penthouse Aprile 1994)

              Dr. Harvey Bialy, Biologo Molecolare, precedente editore di Bio/Technology and Nature Biotechnology:
              "L'HIV è un retrovirus qualsiasi. Non c'è nientedi particolare in questo virus. Tutto ciò che è stato scoperto riguardoall'HIV ha un'analogia con altri retrovirus che non causano l'AIDS. L'HIVcontiene solo un piccolissimo pezzo di informazione genetica. Non c'è modoper cui possa causare tutte queste cose elaborate che dicono che essofaccia" (Spin giugno 1992)

              Dr. Roger Cunningham, Immunologo, Microbiologo eDirettore del Centro di Immunologia all'Università di Stato, University ofNew York, Buffalo:
              "Purtroppo si è formata una lobby dell'AIDS checerca da un lato di scoraggiare tutte le sfide a questo dogma, e cheinsiste a seguire idee totalmente prive di credito dall'altro." (SundayTimes (London) 3 April 1994)

              Dr. Gordon Stewart, Professore Emerituo di Salute Pubblica, University of Glasgow:
              "L'AIDS è una malattia comportamentale. E'multifattoriale, causata da molti attacchi contemporanei al sistemaimmunitario, quali le droghe, l'abuso di medicinali, le classiche malattiesessuali, ed infezioni virali multiple." (Spin June 1992)

              Dr. Alfred Hässig, (1921-1999), precedenteProfessore di Immunologia all'Università di Berna, e precedente direttoredella Banca del Sangue della croce rossa svizzera:
              "La sentenza di morte che accompagna la diagnosidi AIDS conclamato deve essere abolita." (Sunday Times (London) 3 April1994)

              Dr. Charles Thomas, precedente Professore diBiochimica, Harvard and John Hopkins Universities:
              "Il dogma dell'HIV-causa dell'AIDS rappresenta lapiù grande e forse la più moralmente distruttiva delle frodi perpetratenei confronti dei giovani del mondo occidentale." (Sunday Times (London) 3April 1994)

              Dr. Joseph Sonnabend, New York Physician,fondatore dell'American Foundation per la ricerca sull'AIDS (AmFAR):
              "Il marketing dell'HIV, attraverso la stampa e leaffermazioni giornalistiche, come killer che causa AIDS senza bisogno dinessun altro fattore, ha distorto a tal punto la ricerca e le cure da farsoffrire e morire migliaia di persone." (Sunday Times (London) 17 May1992)

              Dr. Andrew Herxheimer, Emerito Professore diPharmacologia, UK Cochrane Centre, Oxford:
              "La natura e l'efficacia dell'AZT non è mai statavalutata e provata adeguatamente, ma la sua tossicità è sicuramentenotevole. E penso che abbia ucciso un gran numero di persone. Penso chenon dovrebbe essere usato né da solo né in combinazione." (Continuum Oct.2000)

              Dr. Etienne de Harven, Emerito Professore diPatologia, University of Toronto:
              "L'establishment dell'AIDS, dominato dai media, dagruppi di pressione e dagli interessi di svariati gruppi farmaceutici, hafatto sì che la ricerca perdesse contatto con le menti aperte dellascienza medica, dal momento che l'ipotesi mai comprovata dell'HIV causadell'AIDS ha ricevuto il 100% dei fondi per la ricerca, mentre le altreipotesi sono state totalmente ignorate." (Reappraising AIDS Nov./Dec.1998)

              Dr. Bernard Forscher, former editor of the U.S. Proceeding of the National Academy of Sciences:
              "L'ipotesi dell'HIV causa dell'AIDS è allo stesso livello della teoria della malaria causata dall'aria cattiva, o dellateoria del beri beri o pellagra causate dai batteri [cause da rinvenirsiinvece nella deficenza nutrizionale]. E' una truffa è sta diventando unoscandalo." (Sunday Times (London) 3 April 1994)
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              Tutto va bene, solo tienimi stretto
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              Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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                #8
                Si pensava che la lotta all’Aids dovesse mostrare il lato più morbido di George W. Bush. «Di rado la storia ha offerto un’occasione migliore di fare così tanto per così tante persone», ha detto a gennaio nel suo discorso sullo stato dell’Unione. Da allora ci ha ripensato, decidendo invece di offrire altre ghiotte occasioni ai soliti, pochi privilegiati. Prima ha affidato la guida del progetto Global Aids a un boss dell’industria farmaceutica, poi si è rimangiato la promessa di concedere tre miliardi di dollari per la lotta contro l’aids, e ora potrebbe sabotare un piano per inviare farmaci a basso costo ai paesi devastati dalla malattia.
                In agosto l’Organizzazione mondiale del commercio ha annunciato un nuovo accordo sui brevetti farmaceutici che in teoria avrebbe dovuto dare ai paesi poveri il diritto di importare farmaci generici. Ma gli Stati Uniti sono riusciti a imporre tante di quelle condizioni che l’accordo, da una semplice dichiarazione di 52 parole, è diventato un guazzabuglio di 3200 parole, piene di ostacoli e forche caudiche. E’ forse per questo che Harvey Bale – direttore generale della Federazione internazionale delle associazioni dei produttori farmaceutici – che si era opposto all’accordo, ha detto alla Reuters che i nuovi emendamenti hanno prodotto un «testo abbastanza equilibrato» che «fa chiarezza».

                Il Canada contro Washington
                Ma ora sta avvenendo qualcosa di nuovo. Sotto forti pressioni dell’Onu e di attivisti della lotta contro l’aids, il governo canadese sta cercando di applicare l’accordo della WTO. E a settembre ha annunciato di voler emendare la legislazione nazionale sui brevetti per consentire la produzione di versioni generiche di farmaci brevettati, solo per l’esportazione nei paesi poveri. I gruppi africani impegnati nella lotta all’aids hanno salutato il piano come una svolta, soprattutto se incoraggia altri paesi a sospendere le protezioni dei brevetti per esportare farmaci generici nei paesi che ne hanno bisogno. (…)
                Improvvisamente Harvey Bale non è più contento. L’accordo che prima elogiava adesso è un «vicolo cieco», una «operazione di facciata» e una «macchia per il Canada». Bale ha tirato fuori tutti i miti preferiti dell’industria farmaceutica: all’Africa non servono farmaci a basso costo, ma infrastrutture (ha bisogno di entrambi); le grandi case hanno già tagliato i prezzi per competere con i farmaci generici (le versioni di marca scontate costano almeno il doppio ); indebolire i brevetti ridurrà gli utili e quindi gli incentivi a fare ricerca (l’Africa incide appena per l’1 per cento nei 400 miliardi di dollari di vendite totali dell’industria farmaceutica)
                Ora che la lobby farmaceutica ha fatto conoscere la sua opposizione, tutti gli occhi sono puntati su Washington. Gli Stati uniti cercheranno di bloccare l’iniziativa canadese? E se sì, come? Funzionari canadesi dicono di temere che l’arma dell’amministrazione Bush saranno alcune clausole dell’Accordo di libero scambio nordamericano.
                Ai governi che stanno pensando di aderire all’Area di libero scambio delle Americhe (Alca) dovrebbero fischiare le orecchie. Le protezioni dei brevetti nella bozza di accordo dell’Alca sono ancora più severe di quelle previste dal Nafta; se fossero adottate, come spera l’amministrazione Bush, gli USA potrebbero bloccare le esportazioni di farmaci a basso costo in tutte le Americhe. In altre parole, l’amministrazione sta preparando accordi commerciali bilaterali e regionali per minare qualsiasi tentativo dei paesi poveri di esercitare i loro diritti nell’ambito multilaterale. Il Canada potrebbe anche opporsi a Washington, ma non è detto che Ottawa se la senta di dare battaglia.
                La strategia di Bush ora è meno ambigua. I tre miliardi di dollari promessi sono stati ridotti a due miliardi, forse meno. E il 3 ottobre il Senato ha approvato la decisione del presidente di nominare come responsabile del suo progetto Global Aids Randall Tobias, ex amministratore delegato del gigante farmaceutico Eli Lilly, socio fondatore del gruppo di industrie che guidano l’attacco contro il piano canadese. Sarebbe un po’ come se l’amministratore delegato di Exxon Mobil guidasse il programma del governo per promuovere l’energia solare. L’amministrazione insiste nel dire che Tobias, che si tiene le sue azioni Eli Lilly, non userà l’incarico per eseguire gli ordini della grande industria farmaceutica e sosterrà invece l’uso dei farmaci generici se sono più economici.
                Il primo banco di prova sarà vedere se Randall Tobias si unirà al suo amico Harvey Bale nel dichiarare guerra a un’iniziativa che potrebbe salvare milioni di vite.

                * Naomi Klein, vive a Toronto, in Canada. Ha scritto «No Logo» e «Finestre e recinti» (Baldini&Castoldi). Questo articolo viene pubblicato su «The Nation».
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                Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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                  #9
                  Tutte notizie che soprattutto in rete circolano da anni.
                  A mio avviso dare un'opinione è difficile, certo la teoria "complottistica", diciamo, è interessante e fornisce grandi spunti di riflessione.

                  Da qui a rinunciare di "curarmi" qualora risultassi sieropositivo, ce ne passa però.
                  Alvaro si è messo a piangere.... niente firma quindi!

                  Originariamente Scritto da Steel77
                  però quando la moderazione ti fa comodo segnali come un pazzo eh? vergognati, buffone.

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                    #10
                    Credo che siano proprio le cosiddette "cure" ad ammazzare i sieropositivi....
                    sigpic"Ooh amore ooh amante
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                    Tutto va bene, solo tienimi stretto
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                      #11
                      Conny oramai sono passati quasi 10 anni e ricordo poco e non in modo dettagliato. Cmq ero al secondo-terzo anno di università quando fu tenuto un seminario di 2 giornate proprio su questo argomento da un Prof. di Trieste (non medico, ma filosofo), tirando in ballo molti punti che tu riporti nei copia-incolla, con spiegazioni scientifiche, dati, statische, interviste a medici, immunologhi (si dice cosi'? ) ecc...

                      beh devo dire che è stato molto convincente, forse "fin troppo", e sicuramente non solo verso noi imberbi studenti, ma anche verso il mondo dell'editoria...visto che il suo libro sull'argomento pare sia stato rifiutato in Italia da chiunque.

                      SdS - "Mezzo-morto" - rulez :he: :woo:
                      Anarco-Training
                      M&ScC-Group: "Magna & Spigni con Criterio"
                      No mental :seg: Crew
                      Bud Spencer 31.10.1929 - 27.6.2016 R.I.P
                      I.O.M Jesi & Vallesina

                      Le domande dell'aspirante bidibolder
                      Originariamente Scritto da TONY_98
                      Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?
                      Originariamente Scritto da Perineo
                      vi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?
                      Originariamente Scritto da Spratix
                      C'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
                      Fai da te - Il tagliando
                      Originariamente Scritto da erstef
                      Che ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
                      Disagio alimentare & logistica bidibolder
                      Originariamente Scritto da Gianludlc17
                      se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
                      Estetica rulez
                      Originariamente Scritto da 22darklord23
                      la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie

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                        #12
                        Originariamente Scritto da Conan Visualizza Messaggio
                        Dr. Kary Mullis, Biochimico, 1993 Premio Nobel per la chimica:
                        "Se ci fosse la prova che l'HIV provoca l'AIDS, dovrebbero esserci documenti scientifici che, singolarmente o collettivamente, lo provino, per lo meno con un'alta probabilità. Non esiste alcun documento del genere!"
                        (Sunday Times (London) 28 nov. 1993)

                        Dr. Heinz Ludwig Sänger, Professore Emerito di Biologia Molecolare e Virologia, Max-Planck-Institutes for Biochemy, München. Premio Robert Koch nel 1978:
                        "Fino ad oggi non c'è alcuna evidenza scientifica convincente dell'esistenza dell'HIV. E neppure è mai stato isolato e purificato un tale retrovirus con i metodi della virologia classica" (Lettera al Süddeutsche Zeitung 2000)

                        Dr. Serge Lang, Professore di Matematica, Yale University:
                        "Considero errata la relazione causale tra HIV equalsiasi malattia. Ho visto evidenze considerevoli del fatto chestatistiche assolutamente errate sull'AIDS e l'HIV sono state propostecome scienza, e che membri di spicco dell'establishment scientifico hannocon noncuranza, se non con irresponsabilità, aderito ai media nellospargere disinformazione riguardo la natura dell'AIDS." (Yale Scientific,Fall 1994)

                        Dr. Harry Rubin, Professore di Biologia Molecolaree Cellulare, University of California at Berkeley:
                        "Non esiste alcuna prova che l'AIDS sia causatodal retrovirus HIV, nè che questo sia la causa di qualsivoglia sindrome"(Sunday Times (London) 3 April 1994)

                        Dr. Richard Strohman, Professore Emerito diBiologia Cellulare alla University of California, Berkeley:
                        "Una volta gli scienziati dovevano provarescientificamente che le loro teorie fossero giuste o sbagliate. Ora nonc'è nulla di tutto ciò nelle teorie standard HIV-AIDS, con tutti i loromiliardi di dollari." (Penthouse Aprile 1994)

                        Dr. Harvey Bialy, Biologo Molecolare, precedente editore di Bio/Technology and Nature Biotechnology:
                        "L'HIV è un retrovirus qualsiasi. Non c'è nientedi particolare in questo virus. Tutto ciò che è stato scoperto riguardoall'HIV ha un'analogia con altri retrovirus che non causano l'AIDS. L'HIVcontiene solo un piccolissimo pezzo di informazione genetica. Non c'è modoper cui possa causare tutte queste cose elaborate che dicono che essofaccia" (Spin giugno 1992)

                        Dr. Roger Cunningham, Immunologo, Microbiologo eDirettore del Centro di Immunologia all'Università di Stato, University ofNew York, Buffalo:
                        "Purtroppo si è formata una lobby dell'AIDS checerca da un lato di scoraggiare tutte le sfide a questo dogma, e cheinsiste a seguire idee totalmente prive di credito dall'altro." (SundayTimes (London) 3 April 1994)

                        Dr. Gordon Stewart, Professore Emerituo di Salute Pubblica, University of Glasgow:
                        "L'AIDS è una malattia comportamentale. E'multifattoriale, causata da molti attacchi contemporanei al sistemaimmunitario, quali le droghe, l'abuso di medicinali, le classiche malattiesessuali, ed infezioni virali multiple." (Spin June 1992)

                        Dr. Alfred Hässig, (1921-1999), precedenteProfessore di Immunologia all'Università di Berna, e precedente direttoredella Banca del Sangue della croce rossa svizzera:
                        "La sentenza di morte che accompagna la diagnosidi AIDS conclamato deve essere abolita." (Sunday Times (London) 3 April1994)

                        Dr. Charles Thomas, precedente Professore diBiochimica, Harvard and John Hopkins Universities:
                        "Il dogma dell'HIV-causa dell'AIDS rappresenta lapiù grande e forse la più moralmente distruttiva delle frodi perpetratenei confronti dei giovani del mondo occidentale." (Sunday Times (London) 3April 1994)

                        Dr. Joseph Sonnabend, New York Physician,fondatore dell'American Foundation per la ricerca sull'AIDS (AmFAR):
                        "Il marketing dell'HIV, attraverso la stampa e leaffermazioni giornalistiche, come killer che causa AIDS senza bisogno dinessun altro fattore, ha distorto a tal punto la ricerca e le cure da farsoffrire e morire migliaia di persone." (Sunday Times (London) 17 May1992)

                        Dr. Andrew Herxheimer, Emerito Professore diPharmacologia, UK Cochrane Centre, Oxford:
                        "La natura e l'efficacia dell'AZT non è mai statavalutata e provata adeguatamente, ma la sua tossicità è sicuramentenotevole. E penso che abbia ucciso un gran numero di persone. Penso chenon dovrebbe essere usato né da solo né in combinazione." (Continuum Oct.2000)

                        Dr. Etienne de Harven, Emerito Professore diPatologia, University of Toronto:
                        "L'establishment dell'AIDS, dominato dai media, dagruppi di pressione e dagli interessi di svariati gruppi farmaceutici, hafatto sì che la ricerca perdesse contatto con le menti aperte dellascienza medica, dal momento che l'ipotesi mai comprovata dell'HIV causadell'AIDS ha ricevuto il 100% dei fondi per la ricerca, mentre le altreipotesi sono state totalmente ignorate." (Reappraising AIDS Nov./Dec.1998)

                        Dr. Bernard Forscher, former editor of the U.S. Proceeding of the National Academy of Sciences:
                        "L'ipotesi dell'HIV causa dell'AIDS è allo stesso livello della teoria della malaria causata dall'aria cattiva, o dellateoria del beri beri o pellagra causate dai batteri [cause da rinvenirsiinvece nella deficenza nutrizionale]. E' una truffa è sta diventando unoscandalo." (Sunday Times (London) 3 April 1994)
                        Questa e' gente molto grossa, ma le dichiarazioni sono tutte molto datate, sarebbe utile vedere a distanza di 16-17 anni quale sia la loro opinione a riguardo.
                        B & B with a little weed










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                          #13
                          La tua opinione Manx? Secondo te ci può essere una "cospirazione" dietro al fenomeno dell'aids?
                          Il primo caso fu quello di un omosessuale di colore negli usa, fu rialscioto in cambio di fare da cavia per alcune sperimentazioni mediche, era il 1979.....
                          Nel 1981 gli americani vaccinarono gratuitamente i bambini dalla malaria in africa e da lì nacque la piaga....
                          Nel 1976 però ci vu un convegno sulla svrappopolaizone e fu evidenziata la mancanza di risore per tutta la popolazione mondiale....ci può essere un nesso?
                          sigpic"Ooh amore ooh amante
                          Che fai stasera ragazzo?
                          Tutto va bene, solo tienimi stretto
                          Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                          Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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                            #14
                            ma perche' la natura umana tende a cercare il complotto ovunque, a costo di rendersi ridicoli?

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                              #15
                              Perchè l'essere umano è tendenzialmente marcio e propenso a complottare....
                              sigpic"Ooh amore ooh amante
                              Che fai stasera ragazzo?
                              Tutto va bene, solo tienimi stretto
                              Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                              Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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