Critica alle domande di cultura generale..

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  • crostantino
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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    Molto strano che non ti trovi, o contesti, questa epoca e questa società, quando ne stai declinando tutto l'alfabeto.
    La quoto perchè è bellissima.
    Peccato che non c'entri niente.
    Ho spiegato anzitempo che c'è un versante pratico riguardo il quale mi sono già pronunciato, rispondendo a ma_75.
    Ora, restando intatto il discorso pratico che ho già fatto, il mio discorso "volto a contestare la società che produce frustrati ecc.ecc." non mi pare perda validità. O mi sbaglio?
    Io penso che questa società che pubblicizza finti meriti sia una buffonata. Mi pare che siamo arrivati al termine irriducibile della questione. Secondo te se ad uno non piace una cosa, non può farlo presente senza proporre un'alternativa. Secondo me no.
    In pratica mi stai chiedendo di proporre un'alternativa a questa società, una nuova Città del Sole, pena l'invalidità delle mie asserzioni.

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    • Liam & Me
      Bad Blake
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      Originariamente Scritto da crostantino Visualizza Messaggio

      Ad esempio secondo me Obama, che all'apertura dell'anno scolastico ha dichiarato di aver vissuto un'infanzia difficile senza il padre e con la madre che si alzava la mattina presto per dargli ripetizioni di non so cosa, avrebbe omesso di dire che ci vuole un culo grosso quanto il Kenya per ripetere quello che lui ha fatto. Questo perchè ogni storia personale è fatta di caso e libertà, fortuna e merito. Ed è colpevole l'atteggiamento di chi, pubblicizzando il merito, omette di dire del suo opposto dialettico, il Caso, da cui ogni merito è inseparabile.
      azz però, pagine e pagine per dire che nella vita ci vuole fortuna e bravura?

      Quindi secondo te visto che non puoi controllare la fortuna allora anche la bravura non va presa in considerazione?

      E addirittura che chi lo fa è certamente in malafede?
      B & B with a little weed










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      • Sean
        Csar
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        Originariamente Scritto da crostantino Visualizza Messaggio
        La quoto perchè è bellissima.
        Peccato che non c'entri niente.
        Ho spiegato anzitempo che c'è un versante pratico riguardo il quale mi sono già pronunciato, rispondendo a ma_75.
        Ora, restando intatto il discorso pratico che ho già fatto, il mio discorso "volto a contestare la società che produce frustrati ecc.ecc." non mi pare perda validità. O mi sbaglio?
        Io penso che questa società che pubblicizza finti meriti sia una buffonata. Mi pare che siamo arrivati al termine irriducibile della questione. Secondo te se ad uno non piace una cosa, non può farlo presente senza proporre un'alternativa. Secondo me no.
        In pratica mi stai chiedendo di proporre un'alternativa a questa società, una nuova Città del Sole, pena l'invalidità delle mie asserzioni.
        No, ti ho già detto prima che è l'asserzione stessa a non essere valida, che poi tu la voglia sostituire con altro o meno questo non riguarda la critica al tuo impianto che, da parte mia, è radicale.
        Certo, il fatto che arrivi (ma questo è solo una mia impressione) come un'eco di piagnisteo, non mi predispone al meglio.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • ma_75
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          Originariamente Scritto da crostantino Visualizza Messaggio
          La quoto perchè è bellissima.
          Peccato che non c'entri niente.
          Ho spiegato anzitempo che c'è un versante pratico riguardo il quale mi sono già pronunciato, rispondendo a ma_75.
          Ora, restando intatto il discorso pratico che ho già fatto, il mio discorso "volto a contestare la società che produce frustrati ecc.ecc." non mi pare perda validità. O mi sbaglio?
          Io penso che questa società che pubblicizza finti meriti sia una buffonata. Mi pare che siamo arrivati al termine irriducibile della questione. Secondo te se ad uno non piace una cosa, non può farlo presente senza proporre un'alternativa. Secondo me no.
          In pratica mi stai chiedendo di proporre un'alternativa a questa società, una nuova Città del Sole, pena l'invalidità delle mie asserzioni.

          Amico mio, visto che tieni tanto alla nettezza teorica del tuo ragionamento, dovresti sapere che una teoria richiede dei solidi postulati. Tu consideri come tali, ad esempio, i "finti meriti", i frustrati prodotto dai suddetti....Ma siamo ben lontani da affermazioni che non siano personali e contestabili.
          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
          ma_75@bodyweb.com

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          • crostantino
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            Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
            Sei partito col negare valore al merito, allora ti è stato chiesto di proporre un modello alternativo, ma ti sei trincerato dietro un non expedit che lascia poco spazio al dialogo. Di che dobbiamo parlare allora?
            FALSO.
            Il mio primo post conteneva già tutto. Gli altri post sono solo spiegazioni per chi non vuol capire. Avevo già spiegato nel mio PRIMO post (pag.12) che non proponevo alcuna soluzione. In seguito ho spiegato la differenza dei due discorsi (pratico1 e pratico2. non uso teorico perchè non è teorico.) senza sottrarmi al benedetto discorso pratico su cui sono stato richiamato da te stesso, rispondendoti.
            Tu invece -ribadisco- da qualche pag. riporti argomenti fuori da ogni merito di ogni discorso sul merito (questa è da Groucho Marx-->e non si dica che sono comunista)

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            • crostantino
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              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
              Amico mio, visto che tieni tanto alla nettezza teorica del tuo ragionamento, dovresti sapere che una teoria richiede dei solidi postulati. Tu consideri come tali, ad esempio, i "finti meriti", i frustrati prodotto dai suddetti....Ma siamo ben lontani da affermazioni che non siano personali e contestabili.
              D'accordo. L'avevo già previsto non so quanti post fa...
              In questa società non esistono frustrati e tutti sono perfettamente realizzati.

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              • crostantino
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                Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                azz però, pagine e pagine per dire che nella vita ci vuole fortuna e bravura?

                Quindi secondo te visto che non puoi controllare la fortuna allora anche la bravura non va presa in considerazione?

                E addirittura che chi lo fa è certamente in malafede?
                No. Secondo me i "meriti vanno pur misurati" (l'ho scritto prima e l'ho scritto citando l'aforisma). La risposta è già contenuta nei post precedenti.

                Sei il primo che parla di malafede, rep. (EDIT: anche se a sproposito)
                Last edited by crostantino; 10-09-2009, 00:56:32.

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                • crostantino
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                  No, ti ho già detto prima che è l'asserzione stessa a non essere valida, che poi tu la voglia sostituire con altro o meno questo non riguarda la critica al tuo impianto che, da parte mia, è radicale.
                  Certo, il fatto che arrivi (ma questo è solo una mia impressione) come un'eco di piagnisteo, non mi predispone al meglio.
                  Hai cercato di invalidare alla radice il mio ragionamento semplicemente schivandolo. Hai enunciato quella che tu credi essere una legge di natura e ne hai esteso la validità alla morale, umana e non naturale.
                  Restiamo in disaccordo, mi spiace.

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                  • Liam & Me
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                    Originariamente Scritto da crostantino Visualizza Messaggio

                    chi pubblicizza il concetto di merito, spesso lo fa in maniera fraudolenta, senza spiegare quanto il caso sia determinante in ogni singola fattispecie (come anche senza spiegare quante magagne ci siano sotto ai vari "meriti", ma questa è un'altra storia).
                    Ad esempio secondo me Obama, che all'apertura dell'anno scolastico ha dichiarato di aver vissuto un'infanzia difficile senza il padre e con la madre che si alzava la mattina presto per dargli ripetizioni di non so cosa, avrebbe omesso di dire che ci vuole un culo grosso quanto il Kenya per ripetere quello che lui ha fatto. Questo perchè ogni storia personale è fatta di caso e libertà, fortuna e merito. Ed è colpevole l'atteggiamento di chi, pubblicizzando il merito, omette di dire del suo opposto dialettico, il Caso, da cui ogni merito è inseparabile.
                    Originariamente Scritto da crostantino Visualizza Messaggio
                    No. Secondo me i "meriti vanno pur misurati" (l'ho scritto prima e l'ho scritto citando l'aforisma). La risposta è già contenuta nei post precedenti.

                    Sei il primo che parla di malafede, rep.

                    sono il secondo, mi sembra
                    B & B with a little weed










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                      Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                      sono il secondo, mi sembra
                      guarda che ti levo la rep eh!?
                      Naturalmente intendevo "malafede", figura filosofica sartriana.
                      A dire il vero prima volevo dire che chi pubblicizza il concetto di merito fa uso della "menzogna" (ovvero il significato più "scontato".)
                      Che poi la malafede abbia messo radici nelle fondamenta della "cultura del merito", non posso negarlo.

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                        Originariamente Scritto da crostantino Visualizza Messaggio
                        Hai cercato di invalidare alla radice il mio ragionamento semplicemente schivandolo. Hai enunciato quella che tu credi essere una legge di natura e ne hai esteso la validità alla morale, umana e non naturale.
                        Restiamo in disaccordo, mi spiace.
                        Più che altro resta l'impressione del non detto, e una certa presunzione che spero per te sia ben riposta, ma che da quanto leggo non mi sembra.
                        Hanno tutti schivato il punto (io, Ma_ e compagnia) quando sono andato a prendermi, nel mio primo post, il tuo primo post, contestandolo nel merito.
                        Se c'è qualcosa che scivola tra le mani sono i tuoi post, che, non temere, ho capito da subito cosa vogliono dire e dove vogliono arrivare.
                        Cerca bene e vedi chi vive nella menzogna, o la società o il suo claudicante, e assai scontento, interprete.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                          Originariamente Scritto da crostantino Visualizza Messaggio
                          guarda che ti levo la rep eh!?
                          Naturalmente intendevo "malafede", figura filosofica sartriana.
                          A dire il vero prima volevo dire che chi pubblicizza il concetto di merito fa uso della "menzogna" (ovvero il significato più "scontato".)
                          Che poi la malafede abbia messo radici nelle fondamenta della "cultura del merito", non posso negarlo.

                          a parte che non c'era proprio motivo di reputare, se "naturalmente intendevi "malafede", figura filosofica sartriana" ti auguro la buonanotte.
                          B & B with a little weed










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                            a parte che non c'era proprio motivo di reputare, se "naturalmente intendevi "malafede", figura filosofica sartriana" ti auguro la buonanotte.
                            vogliamo aprire un'altra discussione sui motivi delle rep? siamo autoritari eh?? Sei stato il primo a parlare "la mia stessa lingua" in tutte queste pagine, scusa se è poco.
                            Buonanotte a te

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                            • crostantino
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                              Più che altro resta l'impressione del non detto, e una certa presunzione che spero per te sia ben riposta, ma che da quanto leggo non mi sembra.
                              Hanno tutti schivato il punto (io, Ma_ e compagnia) quando sono andato a prendermi, nel mio primo post, il tuo primo post, contestandolo nel merito.
                              Se c'è qualcosa che scivola tra le mani sono i tuoi post, che, non temere, ho capito da subito cosa vogliono dire e dove vogliono arrivare.
                              Cerca bene e vedi chi vive nella menzogna, o la società o il suo claudicante, e assai scontento, interprete.
                              anche "menzogna" (usato da me) voleva essere un termine tecnico (solo menzogna e malafede, è stato un piccolo OT con Liam & me), chiedo scusa.
                              Restiamo di pareri differenti. Non credo che i miei post siano così fumosi e "scivolosi" come li vai figurando, ma sono di parte nella discussione. Ad ogni modo ho cercato sempre di esser chiaro nelle spiegazioni.
                              So di essere stato rispettoso nei confronti degli utenti; se non l'ho fatto, sono pronto a chiedere scusa.
                              Non ho mai fatto una discussione così lunga su un forum e di botto sono a 40 post.
                              Dici che emerge da parte mia una certa presunzione, probabilmente è così. Dalla mia prospettiva credo di poter dire lo stesso di te. Spero comunque di non essere mai sconfinato nell'offensivo o nello sgradevole.
                              E' stato un piacere discutere con voi di questo argomento questa sera. Adesso però nanna

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                              • richard
                                scientific mode
                                • May 2006
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                                Ho seguito con interesse questo sviluppo sul "merito" che la discussione ha offerto.


                                La questione di fondo risiede nel fatto che il "merito" è attribuzione sempre a posteriori, nel senso che corrisponde, in determinati uomini, al riconoscimento, da parte di altri, di una distinzione nell'opera rispetto all' "operare comune".

                                Tale concetto va chiaramente distinto (purtroppo è invece spesso, a mio avviso, confuso) da quello di "criterio per la valutazione del merito", cioè un criterio che consenta oggi di prevedere chi sarà in grado di conseguire certi meriti domani.

                                Le domande sono allora due:

                                1) ha senso la ricerca di un tale criterio?

                                2) gli attuali criteri per la valutazione del merito sono attendibili? in che misura sono migliorabili? sono da rigettare?


                                La risposta al quesito 1) è, a mio avviso: non solo una tale ricerca è sensata, ma è auspicabile.

                                La risposta al quesito 2) è invece nient'affatto banale: la ricerca in tal senso andrebbe continuamente perfezionata. Probabilmente i criteri attuali non sono soddisfacenti sotto molti aspetti, ma ciò non significa che non siano migliorabili o che le componenti oggi fuori controllo non possano, in futuro, essere razionalmente domate. Credo che sia uno dei grandi e fondamentali problemi della Didattica, intesa qui come disciplina scientifica.

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