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Adesso ci si appropria financo delle parole? E quali parole dovrei inventare per farmi capire?scherzo...
Quell'aforisma contiene le uniche parole "non mie". Se poi non hai voluto capire o non hai capito il resto, non farmene una colpa
Ti sono state mosse contestazioni e domande alle quali non hai ancora dato una risposta e qui la comprensione (limitata) mia c'entra poco.
Ad esempio: bandito il merito con cosa lo sostituiamo? O evitiamo la selezione e, a rotazione, oggi faccio lo spazzino, domani il primario, dopodomani il pescivendolo, a seguire il fisico nucleare?
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Ragazzi ve l'ho detto, non so fare il multiquote. Riprendo tra virgolette.
Non ho mai mosso alcuna accusa di occidentalismo a nessuno. Ma come per Berlusconi, non poteva mancare che saltasse fuori anche l'Occidente.
Peccato che qui tu non abbia evidenziato quel "solo" che sostanzia la mia argomentazione riguardo la pseudo-dialettica della vita (pag.12).
Non ho parlato di colpe della società, ma di responsabilità di chi fa propaganda con concetti fumosi e che non sa neppure egli stesso padroneggiare. E c'era chi diceva che il materialismo dialettico fosse passato di moda...
Vorrei sommessamente ricordare che ho detto che la vita (storia personale, ergo la storia) è "per metà" caso e "per metà" libertà (false metà, indi la pseudo-dialettica della vita)
Ragionemanto perfetto per una partita a Risiko! (il punto esclamativo fa parte del titolo del gioco, un noto gioco da tavola). Ma che cosa è la vita rispetto a una partita a Risiko! ?
Ricorda sempre: la vera forza di uno spartano è il guerriero al suo fianco. Perciò dagli rispetto e onore, e li riceverai a tua volta. (Leonida)
"E' ingiusto perchè "non è dovuto solo a noi"?"- Ingiusto è misurare un uomo, non il merito in sè.
Non privarti della possibilità di formulare un giudizio appropriato. Le etichette, per quanto abitino le menti malate dei cittadini di questa società ( NON ho detto né Occidentale né Berlusconi eh), non possono invalidare un'argomentazione.
Crostantino, continui nel gioco del dire e non dire nulla, però...Di questo passo debbo a malincuore quotare Green quando parla di "aria fritta".
Non si può lanciare il sasso e poi ritirare la mano nelle retrovie.
Hai dato delle precise responsabilità a questa società, tirando in ballo tutti, da Obama alle veline, contestando il criterio del merito e, d'altro canto, non proponendo nulla di alternativo.
Hai aleggiato il fantasma che da qualche parte, solo perchè uno non sa rispondere ad una certa domanda, sono destinati a languire i futuri ( e segati) luminari, annientando la questione della scelta dei candidati alla radice, citando i "governi moderni", quando invece questo Risiko!, mi par di ricordare, è sempre esistito, e se ci ha portato a qualche vetta è perchè il giochino al massacro evidentemente funziona.
Hai ragione su di una cosa, quella di prendere il tutto con disincanto, perchè sono convinto che se si vale (anche solo a metà) da qualche parte si arriva, senza il bisogno di puntare l'indice contro alcuno o alcunchè.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
il mio piccolo pensiero dell'altra sera osservando il numero d'iscritti ai test dell'università di palermo nelle varie facoltà è stato questo:
penso che questi test siano stati fatti più per provvedere a delle ingenti entrate di liquidi, che per valutare il vero valore del concorrente ai test. In oltre non vi è discussione sul fatto che un neo diplomato contro un diplomato da diversi anni sia più avvantaggiato poichè ha le nozioni richiesta nei test molto più fresche, penso in oltre che viene fatta distinsione di età avvantaggiando di fatti il concorrente più giovane in casi di pari merito. Concludendo penso che queste riforme dell'istruzione servino a ben poco, in particolare a portare soldini e risparmiare a discapito di noi poveri studenti, spingendo i ragazzi che non riescono ad accedere al cdl scelto a pagare fior di euro per iscriversi in università private qualore abbiano un papà disposto economicamente a tale investimento e spingendo il ragazzotto che non ha un sostegno economico a vendersi per i lavori più umili quando magari ha un potenziale da poter esprimere limitato da questi stupidi, inutili test, è solo un mio pensiero, facilmente discutibile.
mi auto quoto perchè ho bisogno di capire, seriamente scrivendo.
Rispondo a te ma questa risposta è in realtà anche a ma_75 e a greenday, per quanto abbia già risposto.
Ho già spiegato nel mio PRIMO post (non nel sesto o nell'ottavo, difficili da pescare) che non propongo alcuna soluzione alternativa.
Il fatto è che il ragionare per soluzioni alternative non mi appartiene. Appartiene al vostro modo di pensare (voi 3, non i "governi moderni" né Obama né le veline, sulle quali tra l'altro non mi sono affatto pronunciato negativamente), non al mio. Ma questo non potete accettarlo. Pazienza.
Il mio argomento valeva unicamente a guardagnare quel disincanto
Hai ragione su di una cosa, quella di prendere il tutto con disincanto, perchè sono convinto che se si vale (anche solo a metà) da qualche parte si arriva, senza il bisogno di puntare l'indice contro alcuno o alcunchè.
che impedisce a un frustrato di diventare un fallito.
Quando vi sarà un condannato a morte incapace di proporre una pena alternativa per salvarsi la pelle, parlerà di aria fritta se dirà "risparmiatemi".
Ribadisco che la bontà di un discorso risiede nel discorso stesso. Non occorre né essere qualificati per farlo né offrire alternativa alcuna.
mi auto quoto perchè ho bisogno di capire, seriamente scrivendo.
Normalmente i test di ingresso servono per restingere i futuri laureati al numero che, presumibilmente, il mercato del lavoro chiederà. Da un punto di vista strettamente economico, leggi guadagno dalle tasse universitarie, sarebbe più facile far entrare tutti i concorrenti che ne fanno richiesta, senza alcuna selezione. Che poi qualcuno, che non riesce ad entrare, ripieghi su soluzioni diverse è anche giusto. Se, invece, si parla di università private che sono fiorite specie negli ultimi anni e che si rivelano delle vere e proprie truffe, il problema è di chi crede di poter ottenere a 10 quello che, da un'altra parte, non è riuscito ad ottenere a 100.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
il mio piccolo pensiero dell'altra sera osservando il numero d'iscritti ai test dell'università di palermo nelle varie facoltà è stato questo:
penso che questi test siano stati fatti più per provvedere a delle ingenti entrate di liquidi, che per valutare il vero valore del concorrente ai test. In oltre non vi è discussione sul fatto che un neo diplomato contro un diplomato da diversi anni sia più avvantaggiato poichè ha le nozioni richiesta nei test molto più fresche, penso in oltre che viene fatta distinsione di età avvantaggiando di fatti il concorrente più giovane in casi di pari merito. Concludendo penso che queste riforme dell'istruzione servino a ben poco, in particolare a portare soldini e risparmiare a discapito di noi poveri studenti, spingendo i ragazzi che non riescono ad accedere al cdl scelto a pagare fior di euro per iscriversi in università private qualore abbiano un papà disposto economicamente a tale investimento e spingendo il ragazzotto che non ha un sostegno economico a vendersi per i lavori più umili quando magari ha un potenziale da poter esprimere limitato da questi stupidi, inutili test, è solo un mio pensiero, facilmente discutibile.
Scusa, sto monopolizzando la discussione. Quello che tu rilevi è UNO dei tanti aspetti torbidi di questa storia. Il problema è che prima si stava parlando davvero di qualcosa di molto più ampio, del modo stesso di intendere la vita.
Il fatto che in queste occasioni ognuno se ne approfitti per avantaggiare se stesso credo sia sotto gli occhi di tutti. Siamo in Italia. Stessa cosa per il "fare cassa", siamo in Italia.
Rispondo a te ma questa risposta è in realtà anche a ma_75 e a greenday, per quanto abbia già risposto.
Ho già spiegato nel mio PRIMO post (non nel sesto o nell'ottavo, difficili da pescare) che non propongo alcuna soluzione alternativa.
Il fatto è che il ragionare per soluzioni alternative non mi appartiene. Appartiene al vostro modo di pensare (voi 3, non i "governi moderni" né Obama né le veline, sulle quali tra l'altro non mi sono affatto pronunciato negativamente), non al mio. Ma questo non potete accettarlo. Pazienza.
Il mio argomento valeva unicamente a guardagnare quel disincanto
che impedisce a un frustrato di diventare un fallito.
Quando vi sarà un condannato a morte incapace di proporre una pena alternativa per salvarsi la pelle, parlerà di aria fritta se dirà "risparmiatemi".
Ribadisco che la bontà di un discorso risiede nel discorso stesso. Non occorre né essere qualificati per farlo né offrire alternativa alcuna.
Ah quindi rifiuti ogni soluzione, limitandoti a puntare il dito. Insomma, un anacoreta dei giorni nostri che, in coerenza, dovrebbe andare nel deserto a cibarsi di locuste, considerando il suo disprezzo per questa società.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Rispondo a te ma questa risposta è in realtà anche a ma_75 e a greenday, per quanto abbia già risposto.
Ho già spiegato nel mio PRIMO post (non nel sesto o nell'ottavo, difficili da pescare) che non propongo alcuna soluzione alternativa.
Il fatto è che il ragionare per soluzioni alternative non mi appartiene. Appartiene al vostro modo di pensare (voi 3, non i "governi moderni" né Obama né le veline, sulle quali tra l'altro non mi sono affatto pronunciato negativamente), non al mio. Ma questo non potete accettarlo. Pazienza.
Il mio argomento valeva unicamente a guardagnare quel disincanto
che impedisce a un frustrato di diventare un fallito.
Quando vi sarà un condannato a morte incapace di proporre una pena alternativa per salvarsi la pelle, parlerà di aria fritta se dirà "risparmiatemi".
Ribadisco che la bontà di un discorso risiede nel discorso stesso. Non occorre né essere qualificati per farlo né offrire alternativa alcuna.
io vorrei semplicemente sentirmi dire che hanno introdotto questi test per fare soldi, perchè è questo quello che stanno ottendendo, lasciando parecchi ragazzi vogliosi di studiare per le strade.
Rispondo a te ma questa risposta è in realtà anche a ma_75 e a greenday, per quanto abbia già risposto.
Ho già spiegato nel mio PRIMO post (non nel sesto o nell'ottavo, difficili da pescare) che non propongo alcuna soluzione alternativa.
Il fatto è che il ragionare per soluzioni alternative non mi appartiene. Appartiene al vostro modo di pensare (voi 3, non i "governi moderni" né Obama né le veline, sulle quali tra l'altro non mi sono affatto pronunciato negativamente), non al mio. Ma questo non potete accettarlo. Pazienza.
Il mio argomento valeva unicamente a guardagnare quel disincanto
che impedisce a un frustrato di diventare un fallito.
Quando vi sarà un condannato a morte incapace di proporre una pena alternativa per salvarsi la pelle, parlerà di aria fritta se dirà "risparmiatemi".
Ribadisco che la bontà di un discorso risiede nel discorso stesso. Non occorre né essere qualificati per farlo né offrire alternativa alcuna.
Va bene, dai, siamo al "fermate il mondo, voglio scendere".
Per quanto riguarda il "discorso", è proprio questo che viene contestato, così come lo si legge o lo si comprende, così come a ciascuno è arrivato.
Non ti ho chiesto, se non dopo e bordeggiando, di una soluzione alternativa, ma ho tentato di affermare la necessità, e la naturalità, di un criterio selettivo, quello che tu hai comunque bollato come INGIUSTO, perchè un uomo "non si misura":
Beh, credo sia la vita stessa, quella di ciascuno e quella del mondo, a negare, irresolubilmente, questo falso epitaffio.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Normalmente i test di ingresso servono per restingere i futuri laureati al numero che, presumibilmente, il mercato del lavoro chiederà. Da un punto di vista strettamente economico, leggi guadagno dalle tasse universitarie, sarebbe più facile far entrare tutti i concorrenti che ne fanno richiesta, senza alcuna selezione. Che poi qualcuno, che non riesce ad entrare, ripieghi su soluzioni diverse è anche giusto. Se, invece, si parla di università private che sono fiorite specie negli ultimi anni e che si rivelano delle vere e proprie truffe, il problema è di chi crede di poter ottenere a 10 quello che, da un'altra parte, non è riuscito ad ottenere a 100.
sarò cosi, ma che ne sanno loro del governo che io con la mia laurea andrò a lavorare o a specializzarmi all'estero infischiandomene del mercato italiano?? Sulle università private si generalizza spesso, ricordiamo che ci sono anche università private molto valide in italia, e ricordiamoci come funziona il modello americano da diversi anni.
Crostantino, molto brevemente, credo che il tuo discorso sia molto interessante, però:
nel concreto, escludendo il merito, in base a quali parametri credi sia giusto far svolgere un determinato ruolo, ad esempio il lavoro, a una determinata persona piuttosto che a un'altra?
Non è forse giusto che "gli strumenti" vengano affidati a chi ha le capacità di utilizzarli?
Va bene, dai, siamo al "fermate il mondo, voglio scendere".
Per quanto riguarda il "discorso", è proprio questo che viene contestato, così come lo si legge o lo si comprende, così come a ciascuno è arrivato.
Non ti ho chiesto, se non dopo e bordeggiando, di una soluzione alternativa, ma ho tentato di affermare la necessità, e la naturalità, di un criterio selettivo, quello che tu hai comunque bollato come INGIUSTO, perchè un uomo "non si misura":
Beh, credo sia la vita stessa, quella di ciascuno e quella del mondo, a negare, irresolubilmente, questo falso epitaffio.
Come non quotarti. La vita è dannatamente ingiusta, ma questa è filosofia. Che gli uomini debbano uniformarsi all'ingiustizia della vita ed essere ingiusti anch'essi, questa è una legge che stai enunciando tu adesso.
Siamo alle solite: è una variante della più classica delle fallacie logiche. Non hai fatto altro che addurre la naturalità ("la dura legge della vita" come la dicono alcuni, la "vita che bolla questo falso epitaffio" come hai detto tu) come argomento da cui desumere leggi morali.
Il fatto che la vita sia tosta non giustifica che noi la si debba rendere ancora più tosta, magari pensando di compiere azioni "naturali".
Legge di Hume.
Ah quindi rifiuti ogni soluzione, limitandoti a puntare il dito. Insomma, un anacoreta dei giorni nostri che, in coerenza, dovrebbe andare nel deserto a cibarsi di locuste, considerando il suo disprezzo per questa società.
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