ah,come rimpiango Cossiga.Erano altri tempi lo so,ma le picconate erano qualcosa di delizioso
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Italiani: egli risorse a Natale
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Forse il lodo alfano. Ma in questo caso Napolitano ha preferito non esporsi e lasciare il compito alla corte, che è praticamente intoccabile e non può essere accusata di essere una ex spia comunista, per fregare BOriginariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggioil fatto che il Presidente le abbia firmate pressocchè tutte non vuol dire che fossero tutte "non-manifestamente incostituzionali"....l unica cosa certa è che fossero tutte incostituzionali.....
adesso la mia domanda è.....di tutte le leggi approvate negli anni da B e dichiarate illeggittime dalla C.Cost. , non ve n'era qualcosa "manifestamente" incostituzionale.?
domanda non peregrina
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio. Ma in questo caso Napolitano ha preferito non esporsi
ancora con sta storia ?
mica è un politico che deve compiere scelte in vista delle elezioni?
é i Capo Dello Stato , deve fare cio' che è giusto per il paese , e cio' che la Costituzione gli impone di fare
stop......altro che non esporsi...Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Infatti Berlusconi non ha perso tempo a definirla una banda di comunisti. Ma poi stiamo ancora (Napo) a preoccuparci di quel che può dire Berlusconi, come se non sapessimo che è capace di inventarsi qualunque cosa destituita di fondamento purchè gli torni util? Questo, certo, a meno che Napo non abbia realmente qualcosa da nascondere degli anni in cui si baciava in bocca con Krusciov e Breznev.Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioForse il lodo alfano. Ma in questo caso Napolitano ha preferito non esporsi e lasciare il compito alla corte, che è praticamente intoccabile e non può essere accusata di essere una ex spia comunista, per fregare BIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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«In Italia siamo tutti spiati. Ci sono in italia circa 150 mila telefoni sotto controllo: considerando 50 persone per ogni telefono, vengono fuori così 7 milioni e mezzo di persone che possono essere ascoltate. Questa non è vera democrazia, è una cosa che non tolleriamo più». «LOBBY CONTRO LA LEGGE» - «Non c'è la tutela della libertà di parola», ha proseguito il premier. «Così non può essere in un Paese civile. Ditemi se è possibile essere spiati in questo modo. C'è una piccola lobby di magistrati e giornalisti che è contro» il disegno di legge del governo. «Noi abbiamo preparato il provvedimento in quattro mesi. È stato undici mesi alla Camera, dodici mesi e mezzo al Senato, e ora alla Camera si parla di metterlo in calendario a settembre. Poi bisognerà vedere se il capo dello Stato lo firmerà e poi, quando uscirà, ai pm della sinistra non piacerà e si appelleranno alla Corte costituzionale che, secondo quanto mi dicono, la boccerà», ha detto il presidente del Consiglio.Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioInfatti Berlusconi non ha perso tempo a definirla una banda di comunisti. Ma poi stiamo ancora (Napo) a preoccuparci di quel che può dire Berlusconi, come se non sapessimo che è capace di inventarsi qualunque cosa destituita di fondamento purchè gli torni util? Questo, certo, a meno che Napo non abbia realmente qualcosa da nascondere degli anni in cui si baciava in bocca con Krusciov e Breznev.
«NESSUN POTERE AL PREMIER» - Berlusconi ha ribadito, come aveva già fatto che, a suo dire, il presidente del Consiglio, a differenza dei suoi colleghi europei, non ha poteri: «Quando un imprenditore come me pensa alle cose da fare, si scoraggia, perché per arrivare a un risultato concreto bisogna passare le forche caudine di tante difficoltà che a volte uno pensa "chi me lo fa fare, torno a fare quello che facevo prima o me ne vado in pensione"». Secondo il Cavaliere il problema è soprattutto «nell'architettura istituzionale», che «risente del timore dei padri costituenti che potesse tornare una dittatura». Bisogna quindi riformare la Costituzione, ha indicato il premier, per renderla adeguata alle esigenze di una Paese moderno.
Berlusconi: «Tutti spiati» Poi apre a modifiche del ddl - Corriere della Sera"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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(ANSA) - PALERMO, 16 GIU - Coinvolto in un giro di cocaina, il deputato Udc dell'Assemblea regionale siciliana Salvatore Cintola e' stato sospeso dal partito.Il segretario Udc, Lorenzo Cesa, ne chiede l'espulsione. Nell'ambito dell'operazione antidroga condotta a Palermo dalla Squadra mobile sono stati eseguiti 28 ordini di custodia cautelare. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione a delinquere e spaccio di stupefacenti. Cintola e' stato segnalato alla Prefettura come assuntore di cocaina."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Dai, non te ne uscire fuori con questi ragionamenti troppo ingenui per non farmi pensare non siano frutto di mala fedeOriginariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggioancora con sta storia ?
mica è un politico che deve compiere scelte in vista delle elezioni?
é i Capo Dello Stato , deve fare cio' che è giusto per il paese , e cio' che la Costituzione gli impone di fare
stop......altro che non esporsi...
Essendo una istituzione dello Stato italiano, ed essendo la politica italiana il risultato di macchinazioni e giochi di potere, Napolitano deve semplicemente adattarsi
La costituzione gli impone di rappresentare la unità delle istituzioni e gli da la facoltà ( non un obbligo, cosa che sembra stiate sistematicamente dimenticando) di non firmare le leggi
Ma comunque possiamo continuare a parlare per migliaia di post di napolitano, secondo voi dovrebbe comportarsi in un modo, secondo me no...la pensiamo semplicemente diversamente
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Benissimo. Sono d'accordo con te. Se non c'è obbligo ma facoltà, il fatto che lui scelga di firmare o non firmare è semplicemente espressione del fatto che concorda con la costituzionalità della legge suddetta e quindi sceglie di non avvalersi della facoltà di rinviare alle camere.Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioDai, non te ne uscire fuori con questi ragionamenti troppo ingenui per non farmi pensare non siano frutto di mala fede
Essendo una istituzione dello Stato italiano, ed essendo la politica italiana il risultato di macchinazioni e giochi di potere, Napolitano deve semplicemente adattarsi
La costituzione gli impone di rappresentare la unità delle istituzioni e gli da la facoltà ( non un obbligo, cosa che sembra stiate sistematicamente dimenticando) di non firmare le leggi
Ma comunque possiamo continuare a parlare per migliaia di post di napolitano, secondo voi dovrebbe comportarsi in un modo, secondo me no...la pensiamo semplicemente diversamente
Ed è significativo che non dica mai, e dico mai, una parola sulla scempio della costituzione ma si lamenti sempre di essere tirato per la giacchetta. La sua scelta di campo l'ha fatta da tempo, una scelta di mera sopravvivenza, tipica di un individuo che ha sempre scelto di stare dalla parte del potere, di qualunque colore fosse, per quanto spietatamente agisse.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Intanto il nano, sempre nell'ottica del risparmio, ha deciso di creare un nuovo ministero e l'ha affidato, ovviamente, ad un pluriprocessato proveniente da Publitalia. Mi pare giusto; un uomo onesto si sarebbe trovato a disagio in quel consiglio dei ministri
Berlusconi: da Napolitano per Brancher ministro
ROMA - Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, si e' recato al Quirinale per proporre al Capo dello Stato la nomina di Aldo Brancher a ministro per l'Attuazione del Federalismo". (RCD)In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Unipol, Ghedini al governo
"Mandate gli ispettori in procura"
Il legale del premier, convocato dai pm come persona informata sui fatti, non si era presentato. Ora chiede un'azione disciplinare nei confronti del sostituto Meroni, che accusa di "comportamenti inqualificabili"
ROMA - "Il ministro della Giustizia mandi gli ispettori in procura a Milano". E' la reazione dell'avvocato di Berlusconi e deputato Pdl, Niccolò Ghedini, alla convocazione dei pm che vogliono ascoltarlo in merito alla vicenda Unipol-Consorte.
In un'interrogazione di 8 pagine presentata al ministro della Giustizia Angelino Alfano, Ghedini chiede che si valutino provvedimenti disciplinari nei confronti del sostituto procuratore Massimo Meroni. Nel documento il legale del premier parla anche di "comportamenti inqualificabili" da parte del pubblico ministero.
La vicenda è quella della famosa intercettazione nella quale l'ex segretario dei Ds Piero Fassino, al telefono con l'allora numero uno di Unipol Giovanni Consorte, pronuncia la frase "Abbiamo una banca". Una conversazione mai trascritta né finita negli atti di un'inchiesta, quindi teoricamente sconosciuta, e che invece venne pubblicata in prima pagina su "Il Giornale". Per quella vicenda è indagato il fratello del presidente del consiglio 1, Paolo Berlusconi, editore del quotidiano milanese.
Su quei fatti, la procura di Milano ha convocato Ghedini per poterlo ascoltare, in qualità di persona informata dei fatti. Convocazione alla quale Ghedini non ha dato seguito, motivo per il quale il pm Meroni ha chiesto alla Giunta della Camera di poter disporre l'accompagnamento coatto nei confronti
Unipol, Ghedini al governo "Mandate gli ispettori in procura" - Repubblica.it
quanto caspita è spesso il fondo del barile
"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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La Camera, Vietnam del Cavaliere
Puntando tutto sul Senato per l'approvazione della legge bavaglio, Berlusconi si è indebolito a Montecitorio
La telefonata che ha cambiato i rapporti di forza in campo è iniziata così: “Scusa Umberto, ma ti voglio chiedere una cosa. Tu, il testo del Senato, lo hai letto bene? Perché...”. Umberto è Umberto Bossi. E dall’altro capo del telefono c’era Gianfranco Fini. Se Silvio Berlusconi avesse potuto intercettare quella telefonata, molto probabilmente, gli sarebbe venuto un coccolone.
Strategia vietcong. Dietro la miracolosa congiunzione astrale che ha rovesciato i rapporti di forza nel centrodestra e ha impantanato la (apparentemente) trionfale marcia del disegno di legge sulle intercettazioni nei due rami del Parlamento c’è la convergenza, più o meno simultanea, di quattro fattori decisivi. Il primo è un sostanziale ribaltamento strategico di posizione (quello della Lega, che anche ieri in commissione si è smarcata dal Pdl). Il secondo è un piccolo capolavoro tattico del presidente della Camera, che ha saputo, contemporaneamente, fare pressione sulla Lega, e imbrigliare (senza violare la lettera di nessun regolamento parlamentare, anzi, attenendosi in maniera rigorosa) il percorso del provvedimento. Il terzo è stato un grave errore di manovra di Berlusconi nella scelta di tempo. “Se avesse posto la fiducia alla Camera, dopo un lungo dibattito parlamentare al Senato - spiega uno degli uomini più vicini a Fini - come si sarebbe potuto non votarla? Poiché invece Berlusconi ha fatto esattamente il contrario - continua il finiano - era praticamente impossibile non discutere alla Camera”. Poi, ovviamente c’è stata la “moral suasion” di Napolitano. Palazzo Chigi sapeva di rischiare il rinvio alle Camere su almeno tre punti dell’accordo, e in caso di rinvio, i finiani non avrebbero rivotato in nessun caso un testo fotocopia. Insomma, i vietcong dell’ex leader di An hanno atteso gli yankee berlusconiani nella Camera in cui avevano i rapporti di forza migliori. Al Senato non potevano sapere nemmeno cosa accadesse in commissione Giustizia, a Montecitorio contano sulla presidenza della commissione, sulla maggioranza dei commissari e sul presidente della Camera.
La conversione di Bossi.Il primo punto è quello apparentemente più difficile da spiegare. Come mai le argomentazioni di Fini vengono improvvisamente prese in considerazione da Bossi? Da un lato per via della micidiale pressione che i vertici delle forze dell’ordine hanno esercitato in queste ore sul povero Maroni: “Qui mi dicono che metà delle indagini di mafia saltano...”, ha detto il ministro dell’Interno al leader del Carroccio. Il resto del lavoro di convincimento l’ha fatto, senza volerlo, lo stesso Berlusconi. Chiedendo la corsia preferenziale per le intercettazioni ha messo in secondo piano tutto il resto. E il senatùr se ne deve andare domenica prossima di fronte al popolo di Pontida senza poter annunciare quella sul federalismo, con le regioni in rivolta sui tagli della Finanziaria, con molte perplessità che iniziano a manifestarsi, persino tra gli elettori, sul fatto che la legge possa favorire le attività criminali e mettere in crisi il dogma della sicurezza. Troppe cattive notizie, tutte insieme. I voti si pesano. Ma l’errore che è tutto di Berlusconi merita di essere ponderato. Il presidente del Consiglio continua a chiedersi, come Stalin “di quante armate disponga il Papa” (cioè Fini) senza capire che nei passaggi più delicati del confronto parlamentare, i voti non si contano, ma si pesano. Alla Camera i berlusconiani rischiano di ritrovarsi in aula con un testo che passa al buio in commissione. Un rischio troppo grosso. Se ieri anche uno come Maurizio Gasparri si diceva disposto ad accettare delle correzioni, è perché con il riposizionamento della Lega i rapporti di forza sono totalmente cambiati. Certo, quella telefonata ha pesato: “Ma tu lo sai che con questo testo non si potrebbe mettere una cimice nella macchina della moglie di Riina?”. No, Umberto non lo sapeva. Oppure fino a quel momento non lo aveva ritenuto grave.
Entro l’estate? Adesso però la sconfitta in una battaglia ha messo in crisi tutta la strategia della blitzkrieg, della guerra lampo pianificata da Berlusconi (se non l’esito complessivo di tutta la guerra). Spiega ancora l’anonimo finiano: “Io credo che a questo punto sia molto difficile pensare che sia possibile votare il testo prima dell’estate”. E se non passa prima dell’estate, sarà quasi impossibile che lo stesso testo passi dopo. Certo, al Senato gli uomini del presidente della Camera erano stati quasi spiazzati, presi di sorpresa. Ma, per paradosso, quella prima vittoria ha illuso Berlusconi di aver portato in porto il provvedimento.
Soviet supremo. Adesso, racconta il nostro confidente con una nota di ironia nella voce, sarà riunito di nuovo il Soviet supremo del Pdl, per una nuova parata muscolare. Con quale risultato? Altro sorriso: “Nessuno. Perché la partita poi si gioca in ogni caso in Parlamento”. Già. E alla Camera, ormai lo sanno anche i sassi, i rapporti di forza e i contrappesi politico-istituzionali, giocano tutti contro la linea ufficiale del Pdl. Certo, non tutte le carte sono state ancora girate. Ma se non si rompe l’asse tattico fra gli ex An e Lega, la strategia della guerra-lampo non ha nessuna possibilità di riuscire.
La Camera, Vietnam del Cavaliere | l'AnteFatto | Il Cannocchiale blog
in pratica ci pensano i leghisti a non far passare o a far modificare il ddl. Maroni poi ha bisogno che glie li dicano gli altri gli effetti della legge,lui non poteva dedurli da solo..."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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NAPOLI - Il cardinal Sepe sarebbe pronto a collaborare con i magistrati. Lo si apprende dal suo staff, mentre oggi, durante l'omelia E oggi, dopo la notizia delle indagini aperte 1 sul suo conto per corruzione, ha fatto un implicito riferimento alla sua vicenda giudizia: "Dopo il calavario c'è la resurrezione".
"Quanti martiri ci sono, anche oggi, che in nome della verità e in nome di Cristo rimangono fedeli al suo Vangelo, che vengono torturati, che vengono umiliati e disprezzati. Ma noi che possediamo il Signore, noi che siamo coerenti con la nostra fede non dobbiamo aver paura. Perché, anche nel momento della sofferenza, dopo quel calvario ci sarà la luce della resurrezione". Questo è stato uno dei passaggi dell'omelia domenicale durante la messa nella chiesa di Sant'Onofrio dei Vecchi.
Chi sa se Cristo immaginava che il vaneglo sarebbe diventato lo strumento dell'arringa difensiva, dal pulpito naturalmente, di questo maneggione.
Ma gettatelo in galera, spogliato delle sue croci d'oro e del libretto degli assegni che sostituiva il rosario.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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oh finalmente, io mi sono sempre chiesto come facesse ad essere incensurato sepe. ogni volta che passa in tv mi scatta in testa la musica del padrino.
Spero che un giorno possa fare un film con Tarantino.Originariamente Scritto da gorgoneè plotino la chiave universale per le vagineOriginariamente Scritto da gorgonesecondo me sono pazzi.
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