ragzzi il 12 giugno esce Martyrs in italiano,ne parlammo qualche pagina fa...
da horror.it :
Pascal Laugier ha colpito nel segno e Martyrs, la sua ultima, malata creatura attacca violentemente lo spettatore giá dalle prime immagini. Un film disturbato e disturbante che stravolge nel profondo e mostra quanto l’horror sia un genere sovversivo e innovativo…un’esperienza cinematografica imperdibile! Come trovare le parole per descrivere Martyrs? Come parlare di un film che, giá dalle primissime immagini, provoca in voi un sentimento di attrazione e allo stesso tempo di repulsione? Niente puó descrivere le sensazioni provate alla fine del secondo, scioccante film di Laugier. Insomma, ci sarebbe tanto da dire e al tempo stesso le parole sembrano inadeguate, vuote, come se un ciclone avesse spazzato via tutte le nostre certezze.
rivistaonline.com:
Semplicemente spiazzante. Così si potrebbe definire la pellicola di Pascal Laugier che ha terrorizzato la Francia intera. I film presenti al Festival del Film di Roma si sono spesso rivelati copie senza novità (in molti casi anche brutte) di generi come commedia, western o melodramma in costume. Diverso è stato invece il caso del cinema dell'orrore. Questo Martyrs, infatti, è un horror molto atipico, un concentrato di tensione che non concede mai allo spettatore un punto di riferimento, spaesandolo attraverso il continuo cambio delle carte in tavola. Quando comincia a incanalarsi verso la storia di fantasmi modifica il proprio registro battendo i sentieri dello splatter alla Hostel, poi vira verso i territori del mistery, caratterizzati a loro volta da sprazzi di fantascienza. In tutta questa miscela, la cosa paradossale è che nella sua eccessiva esasperazione il film mantiene rigorosamente una propria coerenza e logicità, elementi assenti in molti horror contemporanei. L'incipit del film è già disorientante. Una bambina di nome Lucy esce correndo da un edificio abbandonato, coperta di sangue e terrorizzata. Verrà salvata da qualcuno e curata. Quello che poi succederà dopo, o meglio quindici anni dopo, è un'altra storia dagli epiloghi inaspettati.
da horror.it :
Pascal Laugier ha colpito nel segno e Martyrs, la sua ultima, malata creatura attacca violentemente lo spettatore giá dalle prime immagini. Un film disturbato e disturbante che stravolge nel profondo e mostra quanto l’horror sia un genere sovversivo e innovativo…un’esperienza cinematografica imperdibile! Come trovare le parole per descrivere Martyrs? Come parlare di un film che, giá dalle primissime immagini, provoca in voi un sentimento di attrazione e allo stesso tempo di repulsione? Niente puó descrivere le sensazioni provate alla fine del secondo, scioccante film di Laugier. Insomma, ci sarebbe tanto da dire e al tempo stesso le parole sembrano inadeguate, vuote, come se un ciclone avesse spazzato via tutte le nostre certezze.
rivistaonline.com:
Semplicemente spiazzante. Così si potrebbe definire la pellicola di Pascal Laugier che ha terrorizzato la Francia intera. I film presenti al Festival del Film di Roma si sono spesso rivelati copie senza novità (in molti casi anche brutte) di generi come commedia, western o melodramma in costume. Diverso è stato invece il caso del cinema dell'orrore. Questo Martyrs, infatti, è un horror molto atipico, un concentrato di tensione che non concede mai allo spettatore un punto di riferimento, spaesandolo attraverso il continuo cambio delle carte in tavola. Quando comincia a incanalarsi verso la storia di fantasmi modifica il proprio registro battendo i sentieri dello splatter alla Hostel, poi vira verso i territori del mistery, caratterizzati a loro volta da sprazzi di fantascienza. In tutta questa miscela, la cosa paradossale è che nella sua eccessiva esasperazione il film mantiene rigorosamente una propria coerenza e logicità, elementi assenti in molti horror contemporanei. L'incipit del film è già disorientante. Una bambina di nome Lucy esce correndo da un edificio abbandonato, coperta di sangue e terrorizzata. Verrà salvata da qualcuno e curata. Quello che poi succederà dopo, o meglio quindici anni dopo, è un'altra storia dagli epiloghi inaspettati.
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