Da quanto non apro un topic su di un forum? Forse una decina d'anni, si tende sempre più a rimanere su discussioni storiche, lette dagli "habitué".
Lo spunto mi è venuto da alcune critiche ricevute negli ultimi mesi da Ponno e Zuse, critiche a mio avviso illuminanti perché mi hanno fatto vedere questa tematica da un'angolazione diversa.
In particolare queste osservazione sono arrivate nel momento in cui discutendo con un'altra persona mi ero serivto anche di un LLM. Il mio utilizzo è stato quello di scrivere prima unabozza e poi chiedere di revisionarla, correggere errori e forma. Sicuramente questo si nota perché in un contesto come quello di un forum spesso la forma non è proprio quella di un articolo di giornale, ma più disordinata e magari con qualche errore grammaticacle di troppo. Le critiche devo dire sono state piuttosto accese, fino a chiedere il ban.
Detto questo, ho cerrcato di capire quali fossero le ragioni più profonde consideranto che i contenuti da me proposti non andavano contro linee guida del forum, leggi italiane, ne tantomeno potevano offendere direttamente qualcuno. Le giustificazioni apportate andavano principalmente nella direzione della mancata spontaneità e inutilità di parlare ad un BOT. Tuttavia non credo possano essere questi i veri motivi perché nella vita se una parsona si esprime in modo noioso, poco interessante, semplicemente la evitiamo, in un forum andremo oltre i suoi commenti non rispondendogli. Non ho mai letto di richieste per bannare utenti noiosi. Allo stesso tempo credo che la motivazione non possa risidere nell'inesattezza di quanto scritto, perché in quel caso basta entrare nel merito e controbattere, cosa che la persona con cui discutevo in effetti ha fatto.
E allora di cosa si tratta? Perché la reazione addirittura di rabbia? La risposta che mi sono dato considera il concetto di "gamification" della discussione. Ossia, la discussuone sul forum non è più una ricerca del vero, ne tantomeno un modo per persuadere l'interlocutore (che si considera irrimediabilmente perso), probabilmente non si cerca nemmeno di convincere delle persone terze che vengono considerate anch'esse troppo polarizzate. La finalità ultima della discussione diventa il mostrare di avere ragione a chi già la pensa come noi (per rafforzare l'identità di gruppo) e a noi stessi, per non dubitare delle idee sulle quali abbiamo investito e nelle quali ci identifichiamo.
Ho parlato di gamification perché la modalità delle critiché è simile a quella in cui una persona bara in un gioco "hai visto la carta in cima al mazzo, così non vale!", in questo caso "ti sei servito di uno strumento esterno, così non vale!": facile avere ragione così, no? Quelle cose che hai scritto se fossero state prodotte solo da te avrebbero presentato errori grammaticali, sarebbero state disordinate e quindi nella discussione avresti "perso". O magari quegli argomenti non erano nemmeno tuoi, te li sei fatti suggerire come quando si copia in un compito in classe.
Ma in una discussione dovrebbe contare ciò che è giusto, no? Se io scrivo che l'unità d'Italia è stata proclamata il 17 marzo 1861 (sinceramente non lo ricordavo a memoria, ho cercato su internet, così come ho cercato come si scriveva la parola "habitué" a inizio topic) e lo utilizzo nel contesto di un'argomentazione diventa sbagliato? Certo in una conversazione in pubblica piazza non potrei avvalermi di questo dato perché non lo conosco a memoria e magari i miei arogmenti diventerebbero meno efficaci. Ora, il supporto di Google Search per forza di cose ci siamo abituati ad accettarlo, richiede comuqnue una ricerca, una sintesi, del tempo e quindi uno sforzo; con i LLM si fa lo stesso ma il tempo si riduce di molto, da qui l'accusa di barare.
ribadisco, questa lettura ha senso unicamente in un contesto competitivo, di "gioco". Altrimenti, non si dovrebbe forse apprezzare l'utente che si impegna a presentare contenuti più chiari, corretti, fluidi e meglio argomentati? Non sorprende quindi che le reazioni ostili siano emerse precisamente quando ho portato argomentazioni a sostegno di posizioni differenti non tanto da quelle del mio diretto interlocutore, quanto da quelle di altri due lettori "schierati" con lui. Quasi una sorta di "invasione di campo" in una dinamica sportiva: "stai gareggiando, rappresenti una squadra diversa da quella per cui tifo e vuoi vincere barando. Devi essere squalificato!".
Lo spunto mi è venuto da alcune critiche ricevute negli ultimi mesi da Ponno e Zuse, critiche a mio avviso illuminanti perché mi hanno fatto vedere questa tematica da un'angolazione diversa.
In particolare queste osservazione sono arrivate nel momento in cui discutendo con un'altra persona mi ero serivto anche di un LLM. Il mio utilizzo è stato quello di scrivere prima unabozza e poi chiedere di revisionarla, correggere errori e forma. Sicuramente questo si nota perché in un contesto come quello di un forum spesso la forma non è proprio quella di un articolo di giornale, ma più disordinata e magari con qualche errore grammaticacle di troppo. Le critiche devo dire sono state piuttosto accese, fino a chiedere il ban.
Detto questo, ho cerrcato di capire quali fossero le ragioni più profonde consideranto che i contenuti da me proposti non andavano contro linee guida del forum, leggi italiane, ne tantomeno potevano offendere direttamente qualcuno. Le giustificazioni apportate andavano principalmente nella direzione della mancata spontaneità e inutilità di parlare ad un BOT. Tuttavia non credo possano essere questi i veri motivi perché nella vita se una parsona si esprime in modo noioso, poco interessante, semplicemente la evitiamo, in un forum andremo oltre i suoi commenti non rispondendogli. Non ho mai letto di richieste per bannare utenti noiosi. Allo stesso tempo credo che la motivazione non possa risidere nell'inesattezza di quanto scritto, perché in quel caso basta entrare nel merito e controbattere, cosa che la persona con cui discutevo in effetti ha fatto.
E allora di cosa si tratta? Perché la reazione addirittura di rabbia? La risposta che mi sono dato considera il concetto di "gamification" della discussione. Ossia, la discussuone sul forum non è più una ricerca del vero, ne tantomeno un modo per persuadere l'interlocutore (che si considera irrimediabilmente perso), probabilmente non si cerca nemmeno di convincere delle persone terze che vengono considerate anch'esse troppo polarizzate. La finalità ultima della discussione diventa il mostrare di avere ragione a chi già la pensa come noi (per rafforzare l'identità di gruppo) e a noi stessi, per non dubitare delle idee sulle quali abbiamo investito e nelle quali ci identifichiamo.
Ho parlato di gamification perché la modalità delle critiché è simile a quella in cui una persona bara in un gioco "hai visto la carta in cima al mazzo, così non vale!", in questo caso "ti sei servito di uno strumento esterno, così non vale!": facile avere ragione così, no? Quelle cose che hai scritto se fossero state prodotte solo da te avrebbero presentato errori grammaticali, sarebbero state disordinate e quindi nella discussione avresti "perso". O magari quegli argomenti non erano nemmeno tuoi, te li sei fatti suggerire come quando si copia in un compito in classe.
Ma in una discussione dovrebbe contare ciò che è giusto, no? Se io scrivo che l'unità d'Italia è stata proclamata il 17 marzo 1861 (sinceramente non lo ricordavo a memoria, ho cercato su internet, così come ho cercato come si scriveva la parola "habitué" a inizio topic) e lo utilizzo nel contesto di un'argomentazione diventa sbagliato? Certo in una conversazione in pubblica piazza non potrei avvalermi di questo dato perché non lo conosco a memoria e magari i miei arogmenti diventerebbero meno efficaci. Ora, il supporto di Google Search per forza di cose ci siamo abituati ad accettarlo, richiede comuqnue una ricerca, una sintesi, del tempo e quindi uno sforzo; con i LLM si fa lo stesso ma il tempo si riduce di molto, da qui l'accusa di barare.
ribadisco, questa lettura ha senso unicamente in un contesto competitivo, di "gioco". Altrimenti, non si dovrebbe forse apprezzare l'utente che si impegna a presentare contenuti più chiari, corretti, fluidi e meglio argomentati? Non sorprende quindi che le reazioni ostili siano emerse precisamente quando ho portato argomentazioni a sostegno di posizioni differenti non tanto da quelle del mio diretto interlocutore, quanto da quelle di altri due lettori "schierati" con lui. Quasi una sorta di "invasione di campo" in una dinamica sportiva: "stai gareggiando, rappresenti una squadra diversa da quella per cui tifo e vuoi vincere barando. Devi essere squalificato!".
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