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Considerazioni sul Fascismo (astenersi dalle frasi fatte e motivare!)

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    Originariamente Scritto da samoajoe83 Visualizza Messaggio
    Spunti interessantissimi ragazzi, veramente...sarebbe stato bello studiarla così la storia, testimonianze, articoli, giornali dell'epoca, confronto...forse troppo avanti per la monotematica scuola all'italiana...
    Infatti per me è una bellissima occasione per saperne di più e ripassare le cose che già sapevo Non si finisce mai di imparare.. Specialmente quando si ha la fortuna di poter parlare con i partecipanti di questo 3d

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      Originariamente Scritto da simones Visualizza Messaggio
      hmm,non saprei.
      forse hai ragione.
      d'altra parte però il massimalismo marxista non permette eresie e programmi socilamente avanzati erano già stati proposti con il sansepolcrismo e poi ignorati per un 20ennio

      fossi stao comunista non avrei dato credito alle istanze socializzatorie repubblicane.
      qualche motivo per non crederci in fondo lo avevano considerando che l'estabilishment nazi.socialista era fortemente contrario alla socializzazione di marca mussoliniana.
      Il problema principale era il controllo delle masse. Il comunismo non poteva accettare di spartire con nessuno tale potere. Le uniche istanze operaiste, socialiste, antiborghesi non potevano che provenire dal proprio interno. Chi, come la sinistra fascista, perfino nella RSI, se ne fece portatore era considerato o un fascista spurio o un demagogo mascherato. Lo stesso Bombacci venne liquidato, credo, per il pericolo rappresentato dal lasciare in vita quella che, ai loro occhi, appariva una contraddizione vivente. E' di tutta evidenza come, in questo campo, il vero avversario del comunismo non fosse certo il nuovo stato borghese, la DC riedizione dell'Italia prefascista, partito che nessun appeal poteva avere sulle masse ma ciò che residuava del fascismo, ovvero del suo storico concorrente nella politica rivolta al popolo e non ai gruppi di potere.
      In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
      ma_75@bodyweb.com

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        Che begli interventi
        Intervengo solo per ringraziare Ma_ per le ottime ed emozionanti recensioni postate (aggiungi quanto più puoi, se ritieni il caso), Simones che regala sempre incredibili spunti (quegli articoli sono preziosissimi) e Pina per le analisi di livello cui oramai ci ha abituati.
        Appena avrà tempo voglio leggermi tutto con la dovuta calma e cercare qualcosa in tema dal mio archivio, così da rinfrescare la memoria e nella speranza e con la voglia di poter dare un piccolo contributo anch'io all'affascinate piega che ancora una volta ha preso questo Thread;
        Grazie a tutti.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Articolo molto interessante sul Corriere di oggi. Sottolineo come questo documento sia stato trovato nell'archivio di De Felice. Si trattava, dunque, di una fonte che egli avrebbe utlizzato nell'ultimo volume della biografia mussoliniana. Quello che la morte non gli permise di terminare. E non è un caso se proprio gli ultimi mesi di Mussolini sono ancora quelli sui quali si sa meno, non avendo avuto il privilegio di essere lumeggiati dalla maestria dello storico.

          Ordine da Milano: eliminate il Duce

          Esecuzione di Dongo, un rapporto Usa smentisce Cadorna

          «Dopo poche parole scambiate al telefono, Valerio diventò molto eccitato e, senza cerimonie, ordinò che ognuno partisse. Il repentino cambio di atteggiamento di Valerio potrebbe deporre nel senso che la telefonata da Milano aveva alterato la sua originaria missione. È solo una ipotesi ma è molto probabile che Valerio avesse ricevuto, poi, l'ordine di uccidere Mussolini e un certo numero di gerarchi fascisti catturati a Dongo. D'altro canto è difficile spiegare la sua precedente acquiescenza ai piani del Comitato di Como di condurre vivo Mussolini a Milano».
          Siamo nel cuore di un racconto sulla fine di Benito Mussolini e della Repubblica sociale italiana sinora sostanzialmente inedito, a parte qualche sporadica citazione. Autore di questa inchiesta lunga cinquecento pagine, scritta quasi in presa diretta per conto dei servizi segreti statunitensi (Oss, Office of Strategic Services, antesignano della Cia) è il colonnello Lada Mocarski, vice presidente della G. Henry Shroder Banking Corporation a New York, che a partire dal 1941 fu inviato come agente segreto in Italia, Medio Oriente e Francia. Al momento della cattura di Mussolini Mocarski si trovava in Svizzera.
          Nel giorno di piazzale Loreto (29 aprile 1945) si trasferì nel Nord Italia, dove cominciò un lavoro di investigazione durato sei mesi: intervistò l'arcivescovo di Milano Ildefonso Schuster, che aveva promosso l'incontro del 25 aprile tra Mussolini e i rappresentanti della Resistenza, il generale Raffaele Cadorna, comandante del Corpo volontari della libertà, l'azionista Leo Valiani, il partigiano "Pedro", a capo del gruppo che fermò la colonna in cui si nascondeva Mussolini travestito da tedesco, il prefetto di Como e tanti altri testimoni. Gli unici che Mocarski non riuscì a intervistare furono i quattro direttamente coinvolti nell'esecuzione il pomeriggio del 28 aprile 1945 a Giulino di Mezzegra: Giuseppe Frangi, detto "Lino", coinvolto pochi giorni dopo in un fatale «accidente»; Luigi Canali, detto "Neri", scomparso misteriosamente; gli altri due, Walter Audisio ("Valerio") e Aldo Lampredi ("Guido") si rifiutarono di collaborare. Qualcuno potrebbe obiettare che ci troviamo di fronte all'ennesima versione sulla morte del Duce (se ne contano sinora almeno 22), invece non è così. Quel documento è interessante perché non indulge sugli ultimi istanti della vita di Mussolini e di Claretta Petacci, ma ricostruisce i movimenti del Duce, un uomo che aveva perso la bussola, incapace di giudicare con lucidità i consigli che gli venivano dati, e cerca di capire come si giunse alla decisione dell'esecuzione. Il rapporto di Mocarski è tanto più interessante perché è stato ritrovato nel fondo Renzo De Felice dell'Archivio di Stato. Quelle cinquecento pagine sarebbero servite al maggiore studioso del fascismo come una delle fonti per il volume conclusivo della biografia mussoliniana, che purtroppo uscì incompiuto a causa della prematura scomparsa dello storico, il 25 maggio 1996.
          Al testo di Mocarski, recuperato dagli archivi della Yale University, De Felice fece riferimento nel 1995 in un passaggio del libro-intervista con Pasquale Chessa, Rosso e Nero (Baldini&Castoldi): «La vera storia della Repubblica di Salò è, in gran parte, ancora ignota — sostenne De Felice —, perché è anche la storia dei servizi segreti che operarono in Italia durante la guerra... C'erano persino gli svizzeri, oltre agli inglesi, ai tedeschi, agli americani... Questi ultimi un po' più pasticcioni degli altri, di gruppi di agenti segreti, intorno a Mussolini, ne avevano due. Dopo la guerra fu stilata, da uno dei due, una relazione segreta di 500 pagine, che contiene molte nuove verità». «Verità» di cui è possibile avere un assaggio nel prossimo numero di Nuova Storia Contemporanea: la rivista diretta da Francesco Perfetti, in uscita il 20 febbraio, pubblica ampi estratti del documento con l'introduzione di Michaela Sapio, ricercatrice dell'università del Molise che ha individuato e studiato le carte Mocarski. È lo stesso agente segreto a indicare «due importanti aspetti» della sua lunga inchiesta: «Quali fossero i piani di Mussolini nel suo viaggio verso Como e Menaggio nonché nel suo successivo tentativo di raggiungere la sponda orientale del lago di Como»; la «legittimità dell'ordine su cui fu fondata la decisa azione del Colonnello Valerio culminata con l'esecuzione di Mussolini e dei suoi ministri ».

          Quanto al primo, continua Mocarski, «nessuna prova circa le intenzioni e i piani di Mussolini è stata raggiunta durante l'indagine e forse non esisteva alcun piano definito. È infatti ovvio che i movimenti del Duce fossero il risultato di improvvisazioni non appena le condizioni di fatto cambiavano». Sulla «legittimità dell'ordine di esecuzione » l'agente americano scrive: «Il Clnai decise che Mussolini, se catturato, avrebbe dovuto essere immediatamente ucciso. Questa decisione era in qualche modo informale e la stessa seduta in cui fu deliberata non fu rivestita di alcuna formalità, forse perché l'eventualità del suo arresto sembrava remota... A giudicare dal comportamento di Valerio, non appena costui venne a Como sulla strada per Dongo, sembrerebbe certo che i suoi originari ordini non includevano... di procedere a una immediata esecuzione. Fu solo dopo aver ricevuto una telefonata da Milano... che la sua missione si tramutò in un'esecuzione di morte. La questione ruota intorno a chi fosse dietro al nuovo ordine di Valerio. È ragionevole ipotizzare che il generale Cadorna fosse almeno una delle persone coinvolte». Una ricostruzione che contraddice la versione ufficiale del generale Cadorna, secondo il quale "Valerio" era partito con ordini precisi. Per capire l'importanza del rapporto Mocarski bisogna considerare le divisioni degli Alleati sulla sorte del Duce: il presidente Franklin D. Roosevelt era per un processo pubblico, mentre il britannico Winston Churchill era più favorevole all'eliminazione immediata, imbarazzato probabilmente dai suoi passati rapporti con il dittatore
          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
          ma_75@bodyweb.com

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            Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
            nel prossimo numero di Nuova Storia Contemporanea
            ottimo. grazie.

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              gran bel 3d....ottimo direi
              °° UNDERGROUND BODYBUILDING MILITIA TEAM °°

              Info Preparazioni
              :ptmatteo.cresti@gmail.com

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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                L'ho previsto nel prossimo ordine, ora ne ho altri da smaltire, poi metterò sotto alcuni titoli raccolti in queste ultime pagine
                Appena finito ne parliamo
                Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                Anche io ho alcuni libri in arrivo su cui volentieri vi darò notizie appena letti (credo succederà in fretta)

                Ho finalmente aggiornato la mia biblioteca e lascio qualche appunto per chi volesse acquistare qualche testo di area.
                Sconsiglio nel modo più assoluto gli scritti di Caprara-Semprini.
                Tediosi,faziosi,inesatti ed estremamente confusi/confusionali.Mentre è notevole il lavoro del solo Semprini su Luigi Ciavardini "La strage di Bologna e il terrorista sconosciuto".
                Ottimi davvero i lavori di Rao,"il sangue e la celtica" e "la fiamma e la celtica" che mi sento di consigliare a chi voglia capire qualcosa della destra moderna in Italia.

                "A mano armata" di Giovanni Bianconi è degno di nota e da preferire a "I terroristi della porta accanto" di Corsini per quanto riguarda la storia di Fioravanti-Mambro ed il loro "Spontaneismo armato".

                a breve ulteriori notizie.....appena ricordo cosa ho comprato e cosa ho già letto
                « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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                  Direi che siamo allineati Ale, tranne quello su Luigi gli altri li ho letti
                  sigpic

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                    Originariamente Scritto da gbpackers Visualizza Messaggio
                    Direi che siamo allineati Ale, tranne quello su Luigi gli altri li ho letti
                    Quello su Luigi,è scritto davvero bene.Stranamente direi visti gli altri lavori dell'autore

                    ah...non male anche il "Fascisteria" di Tassinari,questo sempre per chi è interessato alla Destra radicale.
                    « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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                      Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                      Quello su Luigi,è scritto davvero bene.Stranamente direi visti gli altri lavori dell'autore

                      ah...non male anche il "Fascisteria" di Tassinari,questo sempre per chi è interessato alla Destra radicale.
                      Il 1° direi di metterlo in coda allora.

                      Sul 2° ho dei dubbi, ho letto brutte recensione online dove lo descrivevano come "superficiale" quindi l'avevo lasciato da parte. Avendo già letto Rao me lo consigli oppure non ha niente in più degli altri?
                      sigpic

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                        Originariamente Scritto da gbpackers Visualizza Messaggio
                        Il 1° direi di metterlo in coda allora.

                        Sul 2° ho dei dubbi, ho letto brutte recensione online dove lo descrivevano come "superficiale" quindi l'avevo lasciato da parte. Avendo già letto Rao me lo consigli oppure non ha niente in più degli altri?
                        Non aggiunge nulla assolutamente ed è sicuramente "superficiale" ma almeno non risulta fazioso come i testi di Semprini-Caprara.
                        Meglio investire in una collana pubblicata dalla "Settimo Sigillo" tra cui spicca "A destra della destra" della Streccioni.
                        « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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                          Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                          Non aggiunge nulla assolutamente ed è sicuramente "superficiale" ma almeno non risulta fazioso come i testi di Semprini-Caprara.
                          Meglio investire in una collana pubblicata dalla "Settimo Sigillo" tra cui spicca "A destra della destra" della Streccioni.
                          Ormai ho quasi tutto della "Settimo Sigillo"

                          Hai letto "Noi Terza Posizione"? Molto bello.
                          sigpic

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                            Originariamente Scritto da gbpackers Visualizza Messaggio
                            Ormai ho quasi tutto della "Settimo Sigillo"

                            Hai letto "Noi Terza Posizione"? Molto bello.
                            Lo stavo scrivendo,poi ho evitato dato che a riguardo,le cose da aggiungere,sarebbero tante.La mia assoluta mancanza di stima nei confronti di Fiore& co. è nota e su TP ci sarebbe da fare una netta distinzione tra la base e i vertici.
                            « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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                              Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                              Lo stavo scrivendo,poi ho evitato dato che a riguardo,le cose da aggiungere,sarebbero tante.La mia assoluta mancanza di stima nei confronti di Fiore& co. è nota e su TP ci sarebbe da fare una netta distinzione tra la base e i vertici.
                              A prescindere da parer personale su Fiore penso che TP sia stata la miglior espressione del "neofascismo" (se vogliamo chiamarla così) giovanile che ci sia stata: fatta da nuove generazioni distanti dal tipico neofascismo partitocratico, per certi versi era molto avanti come argomentazioni (vedi l'ambientalismo) prendendo sempre spunto dalla "tradizionalità".
                              Purtroppo è stata inserita in un turbine di fuoco e ha pagato a caro prezzo scelte non sue.
                              sigpic

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                                Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                                Ottimi davvero i lavori di Rao,"il sangue e la celtica" e "la fiamma e la celtica" che mi sento di consigliare a chi voglia capire qualcosa della destra moderna in Italia.

                                "A mano armata" di Giovanni Bianconi è degno di nota e da preferire a "I terroristi della porta accanto" di Corsini per quanto riguarda la storia di Fioravanti-Mambro ed il loro "Spontaneismo armato".
                                Apprezzati entrambi: il primo, però, mi pare tagli un po' troppo con l'acetta sulla parte finale-contemporanea. Evitando, poi, di palesare con chiarezza la "strumentalità" della svolta di Fiuggi. Mi pare, insomma, un po' troppo ortodosso. Ottima, invece, la parte relativa agli anni 50-70.

                                Il secondo è semplicemente commovente, assolutamente spontaneo, non mediato, un libro di cuore, non di testa, oltretutto con un ritmo da romanzo.
                                In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                                ma_75@bodyweb.com

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