Originariamente Scritto da JOBLACK
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Questo non toglie che la nostra vituperata cultura cristiana è la cultura più tollerante al mondo. Chi vuole negare questo punto, invece che mettere faccine o cazzinculo o altri segni di ritardo mentale è pregato di portare esempi di culture più tolleranti.
Il problema dell'islam non è che sono diversi da noi e non adorano il vero dio. Io ho molto rispetto di culture e religioni differenti dalla mia, lo shintoismo per dire o il buddhismo di Avalokiteshvara o quant'altro. E ho rispetto anche dell'islam fatto in Arabia, sono cazzi loro se torturano a morte froci e lesbiche, violentano le mogli e altre simpatiche amenità. Forse con i secoli diventeranno anche loro civilizzati, comunque affari loro.
Purtroppo l'islam nasce in un contesto di unificazione nazionale. E' la religione dell'unione delle tribù arabe sotto l'egida di una sola nazione. Motore dell'islam è la guerra: il Corano predica la conquista del mondo con la guerra e la strage; questo è il suo messaggio e, data la cultura e il momento da cui proviene non poteva essere diverso.
Il punto è che il cristianesimo, con le sue radici greco-ebraiche, predica l'amore attraverso l'esempio e, con tutti i suoi errori e fraintendimenti, ci ha resi la civiltà più avanzata della storia, in tutti i campi: mai le donne sono state così rispettate, mai la vita così valorizzata, mai la conoscenza così avanzata eccetera eccetera. Solo noi siamo una società multietnica e multireligiosa, perchè il cristianesimo con il suo messaggio di tolleranza è una colla che può tenere insieme tante differenze.
E' molto facile, Joblack, dire che il cristianesimo è ipocrita: ma di fatto, l'integrazione su larga scala è avvenuta solo nella cultura occidentale, e la cultura occidentale odierna è figlia della cultura cristiana.
E io non sono disposto ad accettare che tutta questa cultura di tolleranza sia spazzata via dalle orde di barbari che vorrebbero portarci ad un nuovo medioevo; e se il prezzo fosse spazzarli via, lo farei con tristezza, ma senza esitare.
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