Una canzone al giorno

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          È morto Celso Valli, ha composto capolavori per tutti: da Mina a Ramazzotti, da Vasco a Ornella Vanoni

          Compositore, arrangiatore e produttore, è scomparso a Bologna domenica all’età di 75 anni

          Dietro a «Come saprei» di Giorgia e a «Self control» di Raf c’era lui. E anche a «Quello che le donne non dicono» di Fiorella Mannoia, a «Ti sento» dei Matia Bazar, a «Musica è» e a «Più bella cosa» di Eros Ramazzotti. Per 50 anni Celso Valli ha lasciato la sua impronta nella grande musica italiana, muovendosi dietro le quinte con sapienza e intuito. Considerato uno dei maggiori compositori, arrangiatori, direttori d’orchestra e produttori discografici del nostro Paese, Valli è morto domenica 27 luglio nella sua Bologna, dove era nato 75 anni fa, il 14 maggio 1950. E dove mercoledì 30 alle 14.30, alla Chiesa di San Valentino della Grada, si svolgono i funerali.

          Il suo talento per la musica è passato attraverso gli anni e gli stili, dal pop alla italo disco. Gli inizi hanno il ritmo del jazz: iscritto al Conservatorio di Bologna, aveva infatti co-fondato una big band. Dopo tocca al rock progressive, quando si cimenta come tastierista nel gruppo Ping Pong.
          Ma è dagli anni ‘70, quando sceglie di stare dietro le quinte anziché sul palco, che il suo nome inizia a fare la differenza nella musica italiana.

          Sanremo, per esempio, deve molti dei successi festivalieri a Celso Valli, che nel 1984 ha vinto con la «Terra promessa» cantata da Eros Ramazzotti. Tra i due non sono mancate, di lì in avanti, le occasioni per creare brani evergreen: «Adesso tu», «Una storia importante», «Se bastasse una canzone», «Cose della vita», «Un’emozione per sempre». Non è un caso che Ramazzotti lo abbia ricordato con parole sentite sui social: «Celso, mi mancherai maestro. Ciao Celso, un altro gigante che ci lascia». L’ultima volta di Valli al Festival di Sanremo come direttore d’orchestra era stata nel 2023, proprio al fianco di Ramazzotti e di Ultimo.

          Anche Vasco Rossi, senza Celso Valli, sarebbe un po’ meno Vasco. Per lui ha arrangiato brani come «Guarda dove vai», «Senza parole», «Sally» e «Marea», per dire. E quindi il Blasco non può che ricordarlo, via social, come «un genio assoluto... un grande amico di fiducia. È eccelso Celso. Mi mancherai moltissimo... mi manchi già».

          Ma la lista di chi ha incrociato Valli sulla sua strada e ha condiviso una parte grande del proprio percorso è ancora lunga, lunghissima. Come dice Laura Pausini: «Avete ascoltato tantissime mie canzoni arrangiate e suonate da lui, alcune delle quali sono diventate colonne sonore della vostra e della mia vita». Ha ragione: il tocco di Valli si sente in «Tra te e il mare» e «Io canto».

          A lui legano la carriera Gianni Morandi («Un grande musicista, uno straordinario arrangiatore, un autore, un direttore d’orchestra, un vero artista, con cui ho avuto l’onore di collaborare»), Mina con cui ha realizzato tre album («Italiana», «25» e «Catene»), Andrea Bocelli, Renato Zero, Claudio Baglioni, Patty Pravo, Irene Grandi con «La tua ragazza sempre», Jovanotti, Mango, Ornella Vanoni («Vedere Celso che lavorava era un incanto, stava ore e ore sulla stessa frase musicale»). E ancora tra i «suoi» brani «Ricominciamo» di Adriano Pappalardo, «Nell’aria» di Marcella Bella, «051/222525» di Fabio Concato.

          Verrebbe da dire: si fa prima a elencare chi non ha lavorato con Celso Valli. E forse è così. «Ogni volta il risultato dei suoi arrangiamenti andava oltre le aspettative», ha scritto sempre Vasco Rossi ricordandolo. E questo basta a spiegare perché la musica italiana si sia stretta a piangerlo.

          ​CorSera
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Se la musica italiana è stata grande lo si deve anche a professionisti (ma sarebbe meglio dire "artisti") "dietro le quinte" come Celso Valli. E' quasi impossibile non aver incrociato una delle innumerevoli canzoni/hit arrangiate e curate da quello straordinario maestro...e d'altro canto la lunghissima lista di cantanti e autori, che hanno affidato alla sua profonda conoscenza e sensibilità della e per la musica, le proprie composizioni od esecuzioni parla da sola, con grandissimi nomi della nostra canzone.
            ...ma di noi
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            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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                Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
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