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Non sono state molto gradite le dichiarazioni del giocatore svedese da parte della dirigenza nerazzurra. Zlatan senza limiti. Ha detto: "Quando sono arrivato all'Inter la prima cosa che ho detto a Moratti è stata questa: se vuoi cambiare la mentalità, devi prendere Luciano"
Milano, 23 maggio 2007 - DEVE essere andata di traverso la colazione a Massimo Moratti quando ieri mattina i suoi collaboratori gli hanno comunicato stralci di un’intervista concessa a "Libero" da Ibrahimovic.
Non solo perché lo svedese ha pubblicamente ribadito di volere un aumento di stipendio, ma soprattutto perché le dichiarazioni più eclatanti riguardano Luciano Moggi, uno che all’Inter guardano con il fumo negli occhi e che è stato querelato per diffamazione dai figli di Giacinto Facchetti: "I dirigenti della Juve li hanno fatti fuori perché vincevamo troppo: questione di gelosia. Quando sono arrivato all'Inter la prima cosa che ho detto a Moratti è stata "Se vuoi cambiare la mentalità devi prendere Luciano". Per fortuna abbiamo vinto lo stesso".
Dicono che il patron nerazzurro non abbia preso bene le esternazioni di Zlatan, che abbia chiesto immediate spiegazioni all’attaccante il quale dovrebbe essere pesantemente multato (più di 50.000 euro, le sanzioni più pesanti inflitte in passato a Stankovic e Adriano) a stretto giro di posta. Anche perché, si vocifera, l’intervista non sarebbe stata autorizzata.
Di fatto da giorni covava del fuoco sotto la cenere. Ibrahimovic e il suo procuratore da un mesetto avevano cominciato a battere cassa, spinti dalle sirene spagnole e inglesi. Real, Chelsea e Manchester sarebbero pronti a fargli ponti d’oro (cinque anni di contratto a 7,5 milioni a stagione), per questo Ibrahimovic chiede qualcosa in più degli attuali 5 milioni annui.
A proposito di Inter: in Spagna si vocifera di un passaggio in nerazzurro di Joaquin in cambio di Solari e 10 milioni. Ieri, intanto, incontro interlocutorio tra Buffon, il suo procuratore Martina e i dirigenti della Juve: Appuntamento a giugno, dopo il doppio impegno della Nazionale.
Secco: "E’ stato solo il primo contatto". I bianconeri in pressing sul peruviano Pizarro. Beppe Bonetto, manager di Semioli, precisa: "Il giocatore non piace solo alla Fiorentina, ci sono anche Roma e Palermo". Infine Maresca: il centrocampista lancia segnali proprio ai giallorossi.
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"Folleggiammo alquanto con altri viaggiatori della notte da autentici sbarazzini della strada. Poi decidemmo che era ora di eseguire il numero "Visita a sorpresa": un po' di vita, qualche risata..e una scorpacciata di ultraviolenza."
"Folleggiammo alquanto con altri viaggiatori della notte da autentici sbarazzini della strada. Poi decidemmo che era ora di eseguire il numero "Visita a sorpresa": un po' di vita, qualche risata..e una scorpacciata di ultraviolenza."
In un'intervista a 'Libero', Zlatan Ibrahimovic ricorda, con un pizzico di nostalgia, il suo passato bianconero. "Il mio procuratore sta trattando l'adeguamento economico del mio contratto con l'Inter - spiega -: spero Moratti sia deciso come quando mi ha acquistato. Alla Juve su certe cose lo erano di più". Su Moggi: "Quando arrivai a Milano dissi al presidente di prendere Luciano". Poi, il mercato: "Chivu su tutti".
Un'intervista, certo, ma più che altro una chiacchierata, gestita con i crismi dell'informalità. Così, il cronista di 'Libero' è riuscito a far sbottonare Zlatan Ibrahimovic e le battute, dette con la solita aria sorniona dello svedese, hanno colto nel segno. La sua Inter gli piace, ha un futuro luminoso, ma non rinnega quel passato bianconero, anzi lo prende a modello per spronare la nuova famiglia a crescere sempre più. Tante volte la Vecchia Signora può fornire stimoli ed esempi, dall'alto della sua esperienza e della tradizione vincente. In primis, per quanto riguarda il trattamento riservato alla gioielleria di casa. "L'estate scorsa Moratti è stato bravissimo - racconta l'attaccante nerazzurro -, il pòiù veloce di tutti. Mi voleva anche il Milan, ma l'Inter ha sbaragliato la concorrenza: aveva un progetto. Mi piacerebbe che ci fosse la stessa decisione anche adesso che stiamo trattando per l'adeguamento del mio contratto. Alla Juve su certe cose eranoi più decisi...". Inizia così, da un 'avvertimento' tra il serio e il faceto, un parallelo tra presente e passato, ancora favorevole a quest'ultimo, almeno a detta dell'interessato. "Quali sono le differenze? Quando entravamo in campo con la Juventus - spiega -, gli avversari se la facevano sotto. Prima del fischio d'inizio eravamo già sull'1-0 per noi. All'Inter questa cosa non succede". Poi, mette a confronto la sua ultima squadra bianconera con quella del tricolore nerazzurro e anche qui propende per la prima. "Sono due grandi squadre - ammette -, ma quella aveva qualcosa in più. Un senso di coesione che a Milano non c'è ancora. L'anno scorso quando qualcuno giocava male gli altri lo tiravano su, qui capita il contrario: chi gioca sottotono trascina il resto della squadra. Bisogna saper stare ai vertici...all'Inter stiamo ancora imparando. E poi non è possibile prendere sei gol in una partita".
Quindi, passa ai consigli per gli acquisti e anche qui chiama Moratti a uno sforzo convinto, per riuscire a dettare legge anche in campo continentale. "Servono tre ritocchi - afferma -. C'è bisogno di gente di spessore che ci faccia fare il salto di qualità. Un nome? Chivu. Per me è un fenomeno". L'ultima battuta è ancora per la 'sua' Juventus, per quella che fu, quella di Moggi. "L'hanno fatto fuori perché vincevamo troppo: questione di gelosia. Quando sono arrivato all'Inter, la prima cosa che dissi a Moratti fu: 'Se vuoi cambiare mentalità devi prendere Luciano'. Per fortuna abbiamo vinto lo stesso...". Con buona pace del presidente nerazzurro, chiamato a fare la parte del rivale di sempre.
"Folleggiammo alquanto con altri viaggiatori della notte da autentici sbarazzini della strada. Poi decidemmo che era ora di eseguire il numero "Visita a sorpresa": un po' di vita, qualche risata..e una scorpacciata di ultraviolenza."
Ibra stà cagando il *****,và a finire che la corda si spezza.
è solo un piccolo ometto di merda che pensa solo ai soldi....
Originariamente Scritto da Sean
Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
Cmq complimenti vivissimi al Milan. Non tanto per la partita di ieri, dove a mio avviso non ha certo giocato bene, bensi per tutto il cammino della champions.
NOnostante il girone facile, e nonostante il proverbiale bucio de culo del milan (il famosissimo Kulovic :P), avete cmq fatto fuori una squadra molto piu tosta di quanto si possa credere che e' il Celtic, un nobile decaduta, ma cmq tignosa che e' il Bayern, una delle squadre piu in forma che e' il manchester ed appunto il liverpool.
Kakà mi fa impazzire, e si merita il pallone d'oro, dato che e' da anni che gioca a sti livelli; poco lezioso e sembra sempre sul punto di smarcare qualcuno davanti alla porta.
Felice anche per Nesta, che sta tornando il difensore di un tempo, e soprattutto per Maldini, prima di tutto grandissimo uomo e grandissima bandiera (ditelo ai vostri cugini...cos'e' una bandiera :P :P).
Poi suvvia...Moratti stanotte si e' fatto fare un trapianto di fegato!
E sta cosa mi illumina d'immenso :d :d :d
Ora avete avuto la vostra rivincita....bene ora spero di riprendermi la rivincita di Manchester...chissà caso mai proprio a Roma, caso mai proprio contro di voi
In Attesa del vero derby d'italia....i complimenti dai vostri piu acerrimi nemici "sul campo" :P :P
E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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