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Olimpia

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    Olimpia

    Che cosa ha spinto e spinge l'uomo di ogni tempo a combattere, a voler interrogare se stesso nel confronto con un altro uomo, a mani nude, lottando fino allo sfinimento in quello che in verità, mi è sempre parso, è un confronto non con l'avversario ma con i nostri limiti, per scoprire fin dove è possibile spingere la frontiera?

    Per questo poi alla fine l'avversario lo si rispetta, lo si abbracccia anche, perchè lui ci ha aiutato a rivelare ancora una volta, e nel profondo, di quale pasta siamo fatti, di come poi, fuori dal ring, ci comporteremo nel ben più duro agone della vita.

    A questo penso quando guardo i miei amici combattere, e rilevo che fin dalle sue origini l'uomo non ne ha potuto mai fare a meno.
    In Grecia, nella piana di Olimpia, ogni quattro anni i più giovani e i più forti andavano per confrontarsi tra loro e vincere nulla di più se non una corona d'alloro, ma tornando a casa con una diversa consapevolezza di sè; E' sempre stato così...

    Oggi dove si vuole che tutto sia pianificato, dove pure l'istinto più bello, quello che ci spinge oltre e ci fa rischiare per sentirci vivi, viene imbrigliato e spinto in basso, oggi ancora quella fiamma, quel fuoco antico non muore;

    In un'epoca dove pure la bellezza è diventata seriale, dove imperano i corpi di plastica dei Costantino e degli Interrante c'è ancora chi allena i suoi muscoli al combattimeno, ne porta addosso le cicatrici, i nasi schiacciati dei pugili,
    le orecchie deformate dei lottatori, le sopracciglia tagliate di chi almeno una volta a fatto a pugni e porta in giro, lui si a testa alta, i segni di chi ha trovato se stesso.

    Quando vedo i miei amici combattere quanta verità vedo in loro, in quell'arte antica che ora ripropongono per questi nostri occhi addormentati di gente del duemila, in quella testimonianza che dagli eroi di Olimpia è ora nelle loro mani e in quelle di chi sale su di un ring o semplicemente si allena in palestre furi moda ma affascinanti come un santuario.

    Ho scritto questa mia riflessione dunque per ringraziali, e per condividerla con i molti tra voi che penso combattino o s'allenino in un'arte marziale, qualunque
    essa sia;

    E per chiedervi infine cosa vi ha spinto o vi spinge oggi ad entrare in una palestra o salire su di un ring e perchè, per voi che lo fate e ci sudate, questo vale ancora la pena.

    Ciao.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani



    #2
    - Spirito di competizione
    - Animo "leggermente" (giusto un pò ) violento dentro sin da piccolo
    - Voglia di fare qualcosa di duro, tosto, difficile, di diverso dal falsissimo
    sport nazionale nostro che è il calcio e RIUSCIRVI
    - in ultimus "maggiore sicurezza personale"



    Ottima riflessione
    (¯`·.*_.Usque ad Finem._*.·´¯)

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      #3
      io lo faccio xkè è l'unica cosa che riesce a dare un senso alla mia vita..
      sigpic

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        #4
        io non lo so perchè lo faccio, so solo che è bello
        .

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          #5
          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
          Che cosa ha spinto e spinge l'uomo di ogni tempo a combattere, a voler interrogare se stesso nel confronto con un altro uomo, a mani nude, lottando fino allo sfinimento in quello che in verità, mi è sempre parso, è un confronto non con l'avversario ma con i nostri limiti, per scoprire fin dove è possibile spingere la frontiera?

          Per questo poi alla fine l'avversario lo si rispetta, lo si abbracccia anche, perchè lui ci ha aiutato a rivelare ancora una volta, e nel profondo, di quale pasta siamo fatti, di come poi, fuori dal ring, ci comporteremo nel ben più duro agone della vita.

          A questo penso quando guardo i miei amici combattere, e rilevo che fin dalle sue origini l'uomo non ne ha potuto mai fare a meno.
          In Grecia, nella piana di Olimpia, ogni quattro anni i più giovani e i più forti andavano per confrontarsi tra loro e vincere nulla di più se non una corona d'alloro, ma tornando a casa con una diversa consapevolezza di sè; E' sempre stato così...

          Oggi dove si vuole che tutto sia pianificato, dove pure l'istinto più bello, quello che ci spinge oltre e ci fa rischiare per sentirci vivi, viene imbrigliato e spinto in basso, oggi ancora quella fiamma, quel fuoco antico non muore;

          In un'epoca dove pure la bellezza è diventata seriale, dove imperano i corpi di plastica dei Costantino e degli Interrante c'è ancora chi allena i suoi muscoli al combattimeno, ne porta addosso le cicatrici, i nasi schiacciati dei pugili,
          le orecchie deformate dei lottatori, le sopracciglia tagliate di chi almeno una volta a fatto a pugni e porta in giro, lui si a testa alta, i segni di chi ha trovato se stesso.

          Quando vedo i miei amici combattere quanta verità vedo in loro, in quell'arte antica che ora ripropongono per questi nostri occhi addormentati di gente del duemila, in quella testimonianza che dagli eroi di Olimpia è ora nelle loro mani e in quelle di chi sale su di un ring o semplicemente si allena in palestre furi moda ma affascinanti come un santuario.

          Ho scritto questa mia riflessione dunque per ringraziali, e per condividerla con i molti tra voi che penso combattino o s'allenino in un'arte marziale, qualunque
          essa sia;

          E per chiedervi infine cosa vi ha spinto o vi spinge oggi ad entrare in una palestra o salire su di un ring e perchè, per voi che lo fate e ci sudate, questo vale ancora la pena.

          Ciao.
          quotooooooo

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            #6
            io perche' riesco a sfogare il mio istito ..

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              #7
              sul ring non c'è il ricco oppure il povero, non c'è il bello oppure il brutto.
              sul ring siamo spogliati dei condizionamenti sociali.
              siamo tutti più veri indossando i guantoni.

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                #8
                Quoto!
                (¯`·.*_.Usque ad Finem._*.·´¯)

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                  #9
                  Originariamente Scritto da maigap Visualizza Messaggio
                  sul ring non c'è il ricco oppure il povero, non c'è il bello oppure il brutto.
                  sul ring siamo spogliati dei condizionamenti sociali.
                  siamo tutti più veri indossando i guantoni.
                  Sottoscrivo e aggiungo alla mia riflessione di cui sopra


                  ...Per Rampage e Muro il Magnifico: grazie
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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