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Dipende ovviamente anche da come ti alleni e ti nutri, il fatto che i multivitaminici farmaceutici sovradosati vadano dati anche in caso di convalescenze in seguito ad operazione lascia ben pensare in quanto ad utilità.
Se uno sta seduto sul divano a mangiare frutta e verdura saranno poco utili, se invece l'alimentazione è un pò trascurata e l'allenamento BESTIALE e DISTRUTTIVO credo che possano essere di grande aiuto.
Io personalmente li sovra doso solo in particolari momenti, non sempre
sono d'accordo.
ad un ghandi non darei un animal pak ad esempio...
Originariamente Scritto da Cesarius
se ci fosse una relazione deterministica (senza altre variabili) tra
livello del testo-->desiderio sessuale-->costruzione muscolare
ora vanterei 3-4 buoni piazzamenti al MrO
Salve, se può servire alla discussione allego alcuni passsaggi estratti da una pagina sull'integrazione vitaminica del sito Albanesi.it
Scopo
Efficacia
Stanchezza e umore
*
Tumori
**/***
Patologie da raffreddamento
**
Invecchiamento
****
Prestazioni sportive
*
Recupero sportivo
***
* praticamente nulla ** non significativa *** interessante, da valutare, **** certa, da valutare l'entità dell'azione
Come ogni sostanza biologicamente attiva, è fondamentale definire una quantità biologicamente eccellente. È inutile parlare di RDA perché spesso con tale termine si intende la minima quantità che il soggetto deve assumere per non avere problemi. In realtà, come sa ogni studente di biologia, l'intervallo di azione di una sostanza è sempre abbastanza largo, da un minimo a un massimo. A mio avviso è corretto riferirsi alla Massima Quantità Utile (MQU, che per alcuni potrebbe anche coincidere con la RDA, ma logicamente non è detto che ciò debba necessariamente accadere). In tutto l'articolo usiamo come analogia il paragone con i carboidrati. Troppi fanno male, ma pochi anche. A persone non sane (diabetici) possono fare malissimo quantità consigliabili a un soggetto sano. Tenetevi a mente questa analogia quando discutete di vitamine.
La MQU è individuale. Deve tener conto di molti fattori, in primis età, sesso e attività fisica del soggetto. Dire che ognuno di noi ha bisogno di 60 mg di vitamina C al giorno (o di 200 o di 1000) è assurdo e scientificamente scorretto.
1 - Basta l'alimentazione
Posizione sostenibile, basata sul fatto che la frutta e la verdura sono spesso indicate come alimenti nobili perché ricchi di vitamine e, in particolare, di antiossidanti. Il Dipartimento dell'Agricoltura americano ha misurato la capacità antiossidante delle verdure e della frutta (l'unità di misura è l'ORAC acronimo di Oxygen Radical Absorbance Capacity, la capacità di assorbimento del radicale ossigeno): nella categoria frutta la migliore è la prugna nera (5.770 ORAC per 100 g), mentre per la verdura il migliore è il cavolo (1.700 ORAC per 100 g). Per capire come queste sostanze svolgano un'azione comunque limitata, si consideri che una sigaretta produce 10 miliardi di radicali liberi. Poiché non si possono ingurgitare quantità enormi di frutta e verdura, nella lotta ai radicali liberi appare ottimistico l'entusiastico richiamo al consumo di frutta da parte di molti dietologi che evidentemente non considerano l'aspetto quantitativo del problema (avete mai osservato i nutrizionisti che parlano in televisione del favoloso potere antiossidante di frutta e verdura? Documentatevi sulla loro età: tranne rare eccezioni, sono sempre visivamente molto più vecchi degli anni che hanno!).
Sperare di fermare terribili malattie come il cancro con gli antiossidanti della frutta e della verdura è come cercare di abbattere un elefante con un sassolino.
Anche la tesi che le popolazioni che consumano grandi quantità di frutta e verdura vivano più a lungo è facilmente smentibile (i giapponesi consumano poca frutta e verdura) e comunque le differenze nella vita media fra le varie popolazioni sono così minime (uno-due anni al massimo per i Paesi più industrializzati) da ritenere che non è il tipo di cibo che viene assunto il principale fattore di longevità (semmai è la quantità!).
2 - Integrazione a basso dosaggio
Le RDA (dosi giornaliere consigliate) delle vitamine sono talmente basse (in genere si raggiungono con l'alimentazione) che molti ritengono che basti una piccola integrazione. Il ragionamento è questo: se basta un dosaggio vitaminico basso, integriamo le vitamine che eventualmente non sono coperte da un'alimentazione poco attenta. In realtà un'integrazione a basso dosaggio è facilmente coperta già con l'alimentazione ed è meglio migliorare l'alimentazione piuttosto che ingurgitare pillole inutili.
3 - Integrazione ad alto dosaggio
Le prime due posizioni sono sostenute soprattutto dalla scuola europea (e italiana in particolare). Molti ricercatori americani sostengono invece che le RDA sono decisamente insufficienti per assicurare i benefici che le vitamine potrebbero offrire e propongono dosaggi decisamente più alti.
Esistono migliaia di studi (basta fare una ricerca in Pubmed) che spingono per l'integrazione vitaminica. Ci si mette pochi minuti per trovare studi recentissimi che per esempio dimostrano che una supplementazione di 200 UI di vitamina E aumenta le difese immunitarie negli anziani (Tuft University, 20% di rischio in meno di malattie respiratorie); che l'uso di vitamina C ed E associate riduce il rischio di demenza (Neurology); che 200 UI (donne) e 400 UI (uomini) di vitamina E per almeno due anni riducono rispettivamente del 41% e del 37% il rischio di patologia cardiovascolare (Harvard Medical School); che l'assunzione regolare di 400 UI di vitamina E protegge da problemi oculari della vecchiaia (National Eye Institute); che l'assunzione per almeno 10 anni di vitamina E riduce il rischio di vari tipi di cancro. Fondamentale: tutti questi risultati si riconducono alla semplice considerazione che l'integrazione vitaminica riduce l'invecchiamento; infatti le patologie sopraccennate (anche le forme di tumore considerate) sono tipiche dell'invecchiamento, cioè del danneggiamento con l'età della macchina uomo.
Il risultato attuale delle ricerche è che su dieci, otto spingono per l'integrazione vitaminica e quelle due che la condannano usano, per farlo, campioni di soggetti non sani.
Purtroppo le ricerche contrarie all'integrazione vitaminica hanno infatti sbagliato campione, come ammettono anche molti dei ricercatori che sono arrivati a queste conclusioni: la presenza di soggetti che non hanno alcuno stress ossidativo in studi clinici sugli effetti degli antiossidanti potrebbe aver modificato le conclusioni finali della ricerca stessa. Il punto è proprio questo: se si considera un soggetto di 25 anni sedentario la vitamina E non fa nulla perché il soggetto è ben protetto contro gli stress ossidativi, ma se si considerano:
un soggetto over 35
un soggetto che fa attività sportiva in modo intenso.
le conclusioni sono diametralmente opposte. Tant'è che esistono molte ricerche che, usando gli stessi marker, dimostrano la riduzione dello stress ossidativo. Si noti come variando il campione di partenza si "stiracchiano le conclusioni" per arrivare dove si vuole. L'errore dei ricercatori è considerare persone sane sia il 25-enne sia il cinquantenne che invece sano non è perché malato di invecchiamento. Probabilmente chi è sedentario è ben protetto fino a 40-45 anni, ma, come sappiamo, se è protetto dai radicali liberi, non lo è certo dal sovrappeso.
La posizione più ragionevole è proprio quella del nostro sito in cui si indica la necessità di un'integrazione a partire dai 35 anni (dando per scontato che lo sport sia necessario!).
Innanzitutto scegliamo fra soluzione europea (rappresentata da 1 e 2) e americana (3).
L'errore fondamentale di chi crede che si possa operare con la sola generica sana alimentazione è che non si considera che non tutti i cibi sono uguali dal punto di vista vitaminico pertanto dire che basta l'alimentazione è una posizione molto semplicistica. È abbastanza facile mostrare che due soggetti che mangiano tutto sommato bene possono assumere dai cibi 50 mg di vitamina C al giorno oppure 500! Ma cosa farebbe optare per la posizione 3? Un ragionamento banale che i nutrizionisti che perorano la soluzione europea non hanno il coraggio di fare.
1) I sostenitori delle RDA basse parlano per esempio di 60 mg per la vitamina C.
2) Poi però mi dicono che nell'alimentazione devono essere presenti molta frutta e molta verdura per prevenire questo e quello. Faccio due conti e le 5-6 porzioni al giorno di frutta e verdura mi danno un quantitativo di vitamina C che va da 100 a 500 mg (per esempio due arance, 300 g, e due kiwi, 150 g, apportano da soli oltre 300 mg di vitamina C).
3) Se il loro consiglio in 2 è giusto (e io sono convinto che lo sia), la dose (RDA) che propongono in 1) è da Terzo Mondo.
A parte il fatto che se la "urini", significa che è stata assorbita. Altrimenti te le ritroveresti nelle feci.
aspetta ... essendo idrosolubili da quel che ne so io l'eccesso viene espulso per via urinaria. Mi sbaglio ?
Possiamo trascurare poi il lavoro in eccesso a carico delle reni ?
Bè i reni fanno da filtro a ben più alte quantità di sostanze (proteine, glucosio)... non credo che pochi grammi in più possano fare la differenza
si in effetti vista cosi' potrebbe non fare la differenza ... del resto con tutto quello che beviamo e magnamo non saranno pochi milligrammi di vitamina a creare problemi ... almeno spero ...
aspetta ... essendo idrosolubili da quel che ne so io l'eccesso viene espulso per via urinaria. Mi sbaglio ?
Possiamo trascurare poi il lavoro in eccesso a carico delle reni ?
Wind...... Se arriva ai reni passa per forza di cose dal sangue e quindi va nel corpo
Luigi ti dice, se non viene assorbito rimane nel tratto intestinale.
Wind...... Se arriva ai reni passa per forza di cose dal sangue e quindi va nel corpo
Luigi ti dice, se non viene assorbito rimane nel tratto intestinale.
aspetta ... essendo idrosolubili da quel che ne so io l'eccesso viene espulso per via urinaria. Mi sbaglio ?
Possiamo trascurare poi il lavoro in eccesso a carico delle reni ?
Personal Trainer/Istruttore Fitness & Body Building FIPE/FIPCF
Wind...... Se arriva ai reni passa per forza di cose dal sangue e quindi va nel corpo
Luigi ti dice, se non viene assorbito rimane nel tratto intestinale.
sono d'accordo.
ad un ghandi non darei un animal pak ad esempio...
Dici che è sprecato anche se in palestra si "massacra"? Io ad esempio sono 1,84 per 70kg però in palestra do tutto me stesso, dici che l'a.pack va sprecato?
Originariamente inviato da TheSituation: sono etero ma anche se fossi gay manx non mi piacerebbe perchè è brutto
come diceva Sergio, per me se uno si allena in maniera seria non è sprecato anzi...questa cosa della pipì fluorescente l'ho notata anche io, ma penso che bisogna leggere il fatto su un punto di vista...ovvero che sicuramente non sono vitamine fasulle...
come diceva Sergio, per me se uno si allena in maniera seria non è sprecato anzi...questa cosa della pipì fluorescente l'ho notata anche io, ma penso che bisogna leggere il fatto su un punto di vista...ovvero che sicuramente non sono vitamine fasulle...
....Te adama continui imperterrito sulla strada dell animal?? nn ti da fastidio sentirti come hulk quando va a pisciare dopo l esposizione prolungata a raggi gamma ad alte radiazioni??! tutto normale o e preferibile staccare secondo voi?
Allora '''personalmente''' non avverto effetti tangibili sul fisico nel complesso (mi sto allenando con uno schema di forza da mesi) pero' e' vero che i multivitaminici sono di quelle cose che richiedono un periodo medio-lungo di somministrazione per "entrare in circolo" ovviamente non nel senso stretto
Credo si debba staccare un mesetto ad un certo punto.
Allora '''personalmente''' non avverto effetti tangibili sul fisico nel complesso (mi sto allenando con uno schema di forza da mesi) pero' e' vero che i multivitaminici sono di quelle cose che richiedono un periodo medio-lungo di somministrazione per "entrare in circolo" ovviamente non nel senso stretto
Credo si debba staccare un mesetto ad un certo punto.
io dopo un mese e mezzo...stacco ma per max 2-3 settimane.
Parlo dell'animal, un semplice multi una persona per me lo può prendere sempre.
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