Chi ha seguito ieri sera la puntata di porta a porta... che ogni tando si ripete con i soliti dietologi? sono rimasto molto perplesso dall'atteggiamento di vespa nei confronti di un farmacista biochimico che parla di un metodo innovativo per scendere di peso non legato alle kcal ma alla metabolizzazione degli alimenti......
Porta a porta : Diete : ESTEREFATTOO!!!
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Originariamente Scritto da CassanoMattoChi ha seguito ieri sera la puntata di porta a porta... che ogni tando si ripete con i soliti dietologi? sono rimasto molto perplesso dall'atteggiamento di vespa nei confronti di un farmacista biochimico che parla di un metodo innovativo per scendere di peso non legato alle kcal ma alla metabolizzazione degli alimenti......
c'era il dietologo coi baffi?? quello è fortissimo nn apre un libro da 30 anni dice sempre le stesse cose....sigpicMEMENTO AUDERE SEMPER
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l'ho visto verso la fine..bah che dire...quel farmacista che consiglia 1 chilop di pasta al mattino...poi quell'altro che dice che le pro massimo 3 volte a settimana...
cmq parlavano di quante calorie bruci il sesso...***** possibile 300cal in 10 minuti?
un bacio 39 calorie?
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In quella trasmissione ieri ci sono state tre categorie di persone:
1) Gli ignoranti: quelle persone che ne capiscono poco o un *****.
2) I non aggiornati: persone che hanno studiato in passato e non aprono un libro da circa la prima guerra mondiale (vedi Calabrese)
3) I ciarlatani: gente che spaccia per miracolosi metodi che in realtà non lo sono: questa categoria di gente è anche pericolosa.
Vi ho già detto tutto.
max_powerMax_power, The Sicilian Rock
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Originariamente Scritto da tabatalemme mi sembrava uno tosto
max_powerMax_power, The Sicilian Rock
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"Sono ateo, grazie a Dio" - Luis Bunuel
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Originariamente Scritto da max_powerAh, Lemme è un ciarlatano.
max_power
Però da quel poco che si legge sul sito (che sembra quasi una setta) cavolate grosse non ne vedo, ma ovviamente non c'è scritto niente di specifico e poi non ho conoscenze di biochimica.
Dal sito:
" E’ prassi comune alimentarsi affidandosi alle proprie convinzioni e abitudini alimentari, al proprio gusto, all’appetito, alla golosità, al tempo a disposizione da dedicare ai pasti, e non da ultimo alla disponibilità economica.
Oggi il mondo dietologico è attento al valore calorico dei cibi, le famose “CALORIE”, concetto da me superato.
Ritengo pertanto debbano essere considerati i seguenti parametri :
1. INDICE GLICEMICO (IG) degli alimenti e la conseguente interazione con l’insulina.
2. IMPATTO BIOCHIMICO che ha il cibo all’interno dell'organismo con l’interazione del sistema ormonale.
3. POOL ENZIMATICO INDIVIDUALE (variabile nel tempo).
Più precisamente alle diverse vie metaboliche che il cibo percorre, in base all’interconnessione con i rispettivi meccanismi metabolici individuali, quali il sistema endocrino, il livello enzimatico, l’ora di assunzione dei cibi, ed in funzione della capacità di assorbimento a livello intestinale.
Non va sottovalutato il rapporto psicologico che s'instaura con il cibo, esso infatti ha un importante ruolo nei rapporti sociali ed in quelli interpersonali.
Il nostro corpo è un sistema complesso, dove tutti gli organi e i loro elementi interagiscono tra loro in funzione l’uno dell’altro.
Qualsiasi alimento o farmaco noi assumiamo provoca una o più reazioni biochimiche semplici o complesse, secondo la composizione chimica del composto stesso; seguendo una logica consequenziale complessa, e con "abile maestria" si vanno a determinare le diverse vie metaboliche, con un risultato finale di accumulo o di espulsione, dei metaboliti prodotti.
Per chiarire meglio i concetti di complessità e di interconnessione del sistema, espongo un esempio pratico: alcuni cibi ingeriti alle ore 8,00 del mattino fanno dimagrire, gli stessi ingeriti alle ore 20,00 fanno ingrassare, questo avviene perché uno stesso cibo, può seguire diverse vie metaboliche, in base: al suo indice glicemico, alle sue componenti chimiche, e all'ora in cui è assunto, con risultati METABOLICI diversi, addirittura opposti.
(Ricordo che l’indice glicemico indica la velocità di assorbimento del glucosio, contenuto nei cibi, in funzione del tempo).
Il tutto avviene anche perché c’è un'interconnessione tra il cibo e i livelli ormonali che sono secreti seguendo i ritmi CIRCADIANI.
ritmi circadiani ormonali sono regolati da un orologio biologico definito geneticamente ed anche dai ritmi di vita, essi scandiscono i tempi della secrezione ormonale nell’arco delle 24 ore.
L’organismo utilizza l’alba e il crepuscolo, in altre parole l’alternanza luce-buio, per calibrare i propri ritmi ormonali, tramite un sottile fascio nervoso che collega la retina con l’ipotalamo.
I nuclei ipotalamici ricevono informazioni, oltre che dai livelli di luminosità ambientale, anche dallo stato d'attività o di riposo dell’organismo attraverso altre vie nervose; in questo modo la produzione ormonale ipofisaria e quella delle ghiandole endocrine periferiche sottostanno a raffinati programmi regolati ritmicamente.
Per cui l’alba e il crepuscolo fungono da sincronizzatori: mettendo in armonia l’ambiente in cui si vive con il proprio orologio biologico.
Tutto questo non deve sorprendere più di tanto, in quanto l’attività ritmica è proprietà fondamentale della materia vivente, anzi è la sua forma di sopravvivenza.
Tornando a bomba, al mattino è più attivo il sistema catecolaminergico, con picchi di produzione di catecolamine tra cui la noradrenalina, la sera è più attivo il sistema serotoninergico, con picchi di produzione di serotonina.
Questi due sistemi insieme con altri, vanno a determinare le diverse vie metaboliche dello stesso alimento; ecco perché si possono verificare diverse risposte biologiche del cibo in base all'ora di assunzione.
La scelta del cibo da ingerire, va fatta in base alle reazioni biochimiche che esso scatena all’interno del nostro organismo, e non in base alle CALORIE, poiché quest'ultima, altro non è che l’unità di misura dell’energia termica che il cibo sviluppa, nella combustione a cielo aperto.
Ritengo doveroso ricordare che il nostro organismo non equivale ad una centrale termica, sistema dove le CALORIE sono di primaria importanza, ma è un complesso laboratorio biochimico, dove l’energia prodotta, non serve solo a sviluppare calore, ma è essenziale per l’accrescimento dei vari tessuti ed organi, per preservare l’equilibrio metabolico, per produrre energia meccanica (vedi contrazione muscolare), per generare energia elettrica, (vedi potenziale d’azione nel tessuto nervoso) ed anche energia termica.
Pertanto ritengo sia un errore prendere in considerazione unicamente l’energia termica, attraverso un semplice calcolo delle calorie.
Infatti nel mondo biologico, devono essere considerati anche altri parametri e meccanismi, tipici della materia vivente.
Utilizzare le calorie per calcolare la quantità di cibo da ingerire giornalmente è frutto di una logica consequenziale semplice.
Faccio presente che secondo i miei studi il pensiero logico va così suddiviso:
1) logica consequenziale semplice
2) logica consequenziale complessa
3) logica complessa
Quindi dato che l’organismo è un sistema complesso dobbiamo utilizzare una logica consequenziale complessa, con l’uso e la conoscenza delle leggi biologiche, fisiologiche e chimiche, con tutta la loro interazione e complessità.
Ribadisco a chiare lettere, che il nostro organismo è un sistema complesso, quindi l’alimentazione, va affrontata e discussa seguendo ed usando una logica consequenziale complessa.
Bisogna aprirsi mentalmente alle nuove scoperte, senza timore, ma con una giusta curiosità scientifica, e razionalità.
Quanto esposto, ben lungi dall’esaurire l’argomento, vuol essere la base per un approfondimento scientifico del ruolo che il cibo ha nella vita di ognuno di noi.
Il nostro organismo è un complesso laboratorio biochimico che: trasforma, accumula, elimina, tutto quello che noi ingeriamo o respiriamo.
Quindi un'adeguata conoscenza dei principali meccanismi metabolici, ci aiuterà sicuramente ad eseguire una giusta e corretta alimentazione, e rappresenterà un utile mezzo di prevenzione e cura per molteplici patologie.
Quindi se siamo d’accordo che le “calorie” in dietologia non devono essere calcolate, quali sono i nuovi concetti a cui attenersi?
* L’indice glicemico (IG) dei cibi * La composizione chimica degli alimenti * L’ora in cui sono ingeriti * Le associazioni alimentari *
Il pool enzimatico d'ognuno di noi I cinque punti sopra elencati concorrono a determinare le vie metaboliche che il cibo percorre, con le dovute conseguenze d'accumulo, d'accrescimento, o espulsione. In sintesi va considerata l’AZIONE BIOLOGICA del cibo, e non il potere calorico del cibo.
Dr. Lemme "
Poi effettivamente se uno legge il blog testimonianze (almeno scritte) a favore ce ne sono.
Certo pare che alcune cose che dice siano giuste ma pare anche molto una setta (con interessi anche economici) e un esaltato (genio come si definisce).
Mah.
Sicuramente i dietologi presenti in trasmissione non rispondevano o saltavano le domande che poneva Lemme. Inoltre la trasmissione per i toni, per i modi e per le banalità (quindi e soprattutto anche per Vespa) con cui
venivano affrontati gli argomenti era una BUFFONATA.
"Sono ateo, grazie a Dio" - Luis Bunuel
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Originariamente Scritto da sgksgkIo non so se è un ciarlatano o meno.
Però da quel poco che si legge sul sito (che sembra quasi una setta) cavolate grosse non ne vedo, ma ovviamente non c'è scritto niente di specifico e poi non ho conoscenze di biochimica.
Dal sito:
" E’ prassi comune alimentarsi affidandosi alle proprie convinzioni e abitudini alimentari, al proprio gusto, all’appetito, alla golosità, al tempo a disposizione da dedicare ai pasti, e non da ultimo alla disponibilità economica.
Oggi il mondo dietologico è attento al valore calorico dei cibi, le famose “CALORIE”, concetto da me superato.
Ritengo pertanto debbano essere considerati i seguenti parametri :
1. INDICE GLICEMICO (IG) degli alimenti e la conseguente interazione con l’insulina.
2. IMPATTO BIOCHIMICO che ha il cibo all’interno dell'organismo con l’interazione del sistema ormonale.
3. POOL ENZIMATICO INDIVIDUALE (variabile nel tempo).
Più precisamente alle diverse vie metaboliche che il cibo percorre, in base all’interconnessione con i rispettivi meccanismi metabolici individuali, quali il sistema endocrino, il livello enzimatico, l’ora di assunzione dei cibi, ed in funzione della capacità di assorbimento a livello intestinale.
Non va sottovalutato il rapporto psicologico che s'instaura con il cibo, esso infatti ha un importante ruolo nei rapporti sociali ed in quelli interpersonali.
Il nostro corpo è un sistema complesso, dove tutti gli organi e i loro elementi interagiscono tra loro in funzione l’uno dell’altro.
Qualsiasi alimento o farmaco noi assumiamo provoca una o più reazioni biochimiche semplici o complesse, secondo la composizione chimica del composto stesso; seguendo una logica consequenziale complessa, e con "abile maestria" si vanno a determinare le diverse vie metaboliche, con un risultato finale di accumulo o di espulsione, dei metaboliti prodotti.
Per chiarire meglio i concetti di complessità e di interconnessione del sistema, espongo un esempio pratico: alcuni cibi ingeriti alle ore 8,00 del mattino fanno dimagrire, gli stessi ingeriti alle ore 20,00 fanno ingrassare, questo avviene perché uno stesso cibo, può seguire diverse vie metaboliche, in base: al suo indice glicemico, alle sue componenti chimiche, e all'ora in cui è assunto, con risultati METABOLICI diversi, addirittura opposti.
(Ricordo che l’indice glicemico indica la velocità di assorbimento del glucosio, contenuto nei cibi, in funzione del tempo).
Il tutto avviene anche perché c’è un'interconnessione tra il cibo e i livelli ormonali che sono secreti seguendo i ritmi CIRCADIANI.
ritmi circadiani ormonali sono regolati da un orologio biologico definito geneticamente ed anche dai ritmi di vita, essi scandiscono i tempi della secrezione ormonale nell’arco delle 24 ore.
L’organismo utilizza l’alba e il crepuscolo, in altre parole l’alternanza luce-buio, per calibrare i propri ritmi ormonali, tramite un sottile fascio nervoso che collega la retina con l’ipotalamo.
I nuclei ipotalamici ricevono informazioni, oltre che dai livelli di luminosità ambientale, anche dallo stato d'attività o di riposo dell’organismo attraverso altre vie nervose; in questo modo la produzione ormonale ipofisaria e quella delle ghiandole endocrine periferiche sottostanno a raffinati programmi regolati ritmicamente.
Per cui l’alba e il crepuscolo fungono da sincronizzatori: mettendo in armonia l’ambiente in cui si vive con il proprio orologio biologico.
Tutto questo non deve sorprendere più di tanto, in quanto l’attività ritmica è proprietà fondamentale della materia vivente, anzi è la sua forma di sopravvivenza.
Tornando a bomba, al mattino è più attivo il sistema catecolaminergico, con picchi di produzione di catecolamine tra cui la noradrenalina, la sera è più attivo il sistema serotoninergico, con picchi di produzione di serotonina.
Questi due sistemi insieme con altri, vanno a determinare le diverse vie metaboliche dello stesso alimento; ecco perché si possono verificare diverse risposte biologiche del cibo in base all'ora di assunzione.
La scelta del cibo da ingerire, va fatta in base alle reazioni biochimiche che esso scatena all’interno del nostro organismo, e non in base alle CALORIE, poiché quest'ultima, altro non è che l’unità di misura dell’energia termica che il cibo sviluppa, nella combustione a cielo aperto.
Ritengo doveroso ricordare che il nostro organismo non equivale ad una centrale termica, sistema dove le CALORIE sono di primaria importanza, ma è un complesso laboratorio biochimico, dove l’energia prodotta, non serve solo a sviluppare calore, ma è essenziale per l’accrescimento dei vari tessuti ed organi, per preservare l’equilibrio metabolico, per produrre energia meccanica (vedi contrazione muscolare), per generare energia elettrica, (vedi potenziale d’azione nel tessuto nervoso) ed anche energia termica.
Pertanto ritengo sia un errore prendere in considerazione unicamente l’energia termica, attraverso un semplice calcolo delle calorie.
Infatti nel mondo biologico, devono essere considerati anche altri parametri e meccanismi, tipici della materia vivente.
Utilizzare le calorie per calcolare la quantità di cibo da ingerire giornalmente è frutto di una logica consequenziale semplice.
Faccio presente che secondo i miei studi il pensiero logico va così suddiviso:
1) logica consequenziale semplice
2) logica consequenziale complessa
3) logica complessa
Quindi dato che l’organismo è un sistema complesso dobbiamo utilizzare una logica consequenziale complessa, con l’uso e la conoscenza delle leggi biologiche, fisiologiche e chimiche, con tutta la loro interazione e complessità.
Ribadisco a chiare lettere, che il nostro organismo è un sistema complesso, quindi l’alimentazione, va affrontata e discussa seguendo ed usando una logica consequenziale complessa.
Bisogna aprirsi mentalmente alle nuove scoperte, senza timore, ma con una giusta curiosità scientifica, e razionalità.
Quanto esposto, ben lungi dall’esaurire l’argomento, vuol essere la base per un approfondimento scientifico del ruolo che il cibo ha nella vita di ognuno di noi.
Il nostro organismo è un complesso laboratorio biochimico che: trasforma, accumula, elimina, tutto quello che noi ingeriamo o respiriamo.
Quindi un'adeguata conoscenza dei principali meccanismi metabolici, ci aiuterà sicuramente ad eseguire una giusta e corretta alimentazione, e rappresenterà un utile mezzo di prevenzione e cura per molteplici patologie.
Quindi se siamo d’accordo che le “calorie” in dietologia non devono essere calcolate, quali sono i nuovi concetti a cui attenersi?
* L’indice glicemico (IG) dei cibi * La composizione chimica degli alimenti * L’ora in cui sono ingeriti * Le associazioni alimentari *
Il pool enzimatico d'ognuno di noi I cinque punti sopra elencati concorrono a determinare le vie metaboliche che il cibo percorre, con le dovute conseguenze d'accumulo, d'accrescimento, o espulsione. In sintesi va considerata l’AZIONE BIOLOGICA del cibo, e non il potere calorico del cibo.
Dr. Lemme "
Poi effettivamente se uno legge il blog testimonianze (almeno scritte) a favore ce ne sono.
Certo pare che alcune cose che dice siano giuste ma pare anche molto una setta (con interessi anche economici) e un esaltato (genio come si definisce).
Mah.
Sicuramente i dietologi presenti in trasmissione non rispondevano o saltavano le domande che poneva Lemme. Inoltre la trasmissione per i toni, per i modi e per le banalità (quindi e soprattutto anche per Vespa) con cui
venivano affrontati gli argomenti era una BUFFONATA.
Ma se ingerite piu calorie di quelle consumate, ingrasserete.
Lo dice la seconda legge della termodinamica.
Che poi a parita' di calorie, le proteine facciano meno ingrassare dei carbo, questo e' un altro discorso.contatto face book
roberto moroni
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