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Eccessive Pippe Mentali Sulla Sensibilità Insulinica

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    Eccessive Pippe Mentali Sulla Sensibilità Insulinica

    Salve Ragazzi ,

    oggi vi chiedo aiuto per risolvere un insieme di domande e perplessità che ho riguardo la sensibilità insulina e l'insorgere dell'insulino resistenza , specialmente in un periodo di massa .

    Da quello che ho letto in massa la sensibilità insulina tende a diminuire dal momento che dovendo incrementare le calorie (principalmente aumentando i carbo) il corpo risponde con una resistenza a questo macronutriente , il che può portare a lungo andare all'insulino resistenza che per gli effetti che ha risulta essere quasi un incubo .

    Dopo aver letto diversi articoli in rete riguardo al fenomeno sono iniziate "diverse" preoccupazioni a riguardo perciò vi chiedo :

    per un neofita che si appresta ad iniziare il primo periodo di massa con un surplus di 300 kcal ( tutte derivante dai carbo ) conviene tenere la stessa quota durante tutto l'arco della settimana oppure ciclizzarli ad esempio secondo il metodo di Thibaudeau ? Può realmente la carb cyling scongiurare l'insorgere dell'insulino-resistenza ?

    Grazie e un saluto

    #2
    L'argomento è interessante ma ci sarebbe molto da eviscerare e studi da citare per renderlo completo e, visto che la maggior parte degli studi fatti sono su Pubmed e non troverai recensioni/critiche interessanti in italiano, difficilmente può diventare un oggetto di discussione degno di nota per la maggior parte delle persone o degli iscritti qui sopra.


    Posso dirti la mia in modo molto molto molto molto e ribadisco molto sommario: la sensibilità insulinica tende a peggiorare in un surplus e a migliorare in un deficit e non c'è granche che puoi fare al riguardo in linea di massima, la tua sensibilità insulinica dipende molto dalla genetica, dal tuo "passato" (se sei un ex-obeso o no), dal tuo "presente" (come e quanto ti alleni) e, non ultimo, dal tuo storico alimentare (se hai mai seguito una keto per lunghi periodi o se principalmente tendi verso una high carb).


    In linea puramente teorica, visto che la sensibilità insulinica si alza o comunque migliora quanto più uno segue uno stile di vita attivo (che sia esso legato ad attività aerobica o anaerobica), ha senso avere i carb alti nei giorni in cui si allena, e bassi nei giorni in cui si riposa.


    Quanta differenza alla fine questo può avere in termini di risultati? Molto pochi nella stragrande maggioranza di persone, l'idea di ciclizzare i carboidrati è come la punta dell'iceberg, la punticina dell'intero iceberg, la maggior parte delle persone sbagliano comunque a prescindere il restante 99%, sia in termini di alimentazione che in termini di allenamento, che non arriveranno manco a notare i benefici o gli svantaggi di questo 1%.
    "E' ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo." (Amleto, 3.1.46-49)

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      #3
      Bisogna anche dire che la sensibilità insulinica dipende ,ovviamente dalla quantità dei carbo, ma soprattutto dai picchi glicemici, basta limitare quelli e si può fare anche con quantità di carbo importanti.....certo se poi, e mi succede per alcuni atleti non BB, di stare a 6-7000kcal al giorno che si allenano 5-7h al giorno diventa un tantino complicato, ma l'attività fisica intensa dovrebbe aiutare.....

      Andando più IT, dipende da quante kcal stai assumendo e che suddivisione stai attuando, 300kcal in più mi sembra ragionevole e da non preoccuparsi per il pericolo di resistenza insulinica, certo dosarla una volta all'anno non sarebbe male, cosa che si fa raramente.....
      Ingegnere biochimico
      Tecnologo alimentare
      Nutrizionista sportivo
      Zone Consultant
      Personal trainer
      Membro ACSM, SiNSEB, ISSN, SINU
      Consulente sviluppo e caratterizzazione integratori
      Docente di nutrizione ed integrazione nello sport presso SaNIS, ACS, 4MOVE ed EdiErmes
      Consulente FIT, FIGC e WKF
      Nutrizionista Benetton Treviso Rugby
      CONSULENZE ONLINE PERSONALIZZATE
      RICEVO IN STUDIO A IVREA, TRENTO, MONZA, MILANO, PADOVA, FIRENZE, ROMA, COSENZA E REGGIO CALABRIA

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        #4
        Originariamente Scritto da brosgym Visualizza Messaggio
        Bisogna anche dire che la sensibilità insulinica dipende ,ovviamente dalla quantità dei carbo, ma soprattutto dai picchi glicemici, basta limitare quelli e si può fare anche con quantità di carbo importanti.....certo se poi, e mi succede per alcuni atleti non BB, di stare a 6-7000kcal al giorno che si allenano 5-7h al giorno diventa un tantino complicato, ma l'attività fisica intensa dovrebbe aiutare.....
        Scusami,nella mia immensa ignoranza in materia , mi chiedo se esistano dei valori oggettivi di carboidrati assunti in un pasto che possano far parlare di picco glicemico o se sia un fattore strettamente individuale. Mi spiego, per una persona che svolge una costante attività fisica (ma senza pensare ad un atleta) assumere in un singolo pasto diciamo 110-120 gr di carb può far già parlare di picco glicemico? Ci si può accorgere se si sta sbagliando impostazione alimentare da particolari valori ematici?
        Last edited by Miller; 03-10-2017, 12:21:05.

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          #5
          Dipende che carbo e come li assume (da soli, pasto completo).
          Originariamente Scritto da claudio96

          sigpic
          più o meno il triplo

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            #6
            Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
            Dipende che carbo e come li assume (da soli, pasto completo).
            supponiamo pasto completo con verdure e olio e proteine e carb da pasta o riso + pane+ piccola quantità di frutta

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              #7
              Originariamente Scritto da corvotorvo Visualizza Messaggio
              Scusami,nella mia immensa ignoranza in materia , mi chiedo se esistano dei valori oggettivi di carboidrati assunti in un pasto che possano far parlare di picco glicemico o se sia un fattore strettamente individuale. Mi spiego, per una persona che svolge una costante attività fisica (ma senza pensare ad un atleta) assumere in un singolo pasto diciamo 110-120 gr di carb può far già parlare di picco glicemico? Ci si può accorgere se si sta sbagliando impostazione alimentare da particolari valori ematici?
              Non avrai una risposta precisa, é un calcolo non possibile perché nom esistono valori "oggettivi" perché ogni persona é diversa.

              Comprati un glucometro se vuoi dei dati accurati, o fai test dal medico per il diabete, ma la maggior parte delle persone non hanno alcun disturbo, sono semplicemente ipocondriache.
              "E' ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo." (Amleto, 3.1.46-49)

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                #8
                Originariamente Scritto da Otoha Visualizza Messaggio
                Non avrai una risposta precisa, é un calcolo non possibile perché nom esistono valori "oggettivi" perché ogni persona é diversa.

                Comprati un glucometro se vuoi dei dati accurati, o fai test dal medico per il diabete, ma la maggior parte delle persone non hanno alcun disturbo, sono semplicemente ipocondriache.
                Secondo me sono argomenti che seppur interessanti diventano "gineprai" da cui è difficile uscire..come dici giustamente tu ciscuno è diverso per vita che conduce che per reazione fisica ad un certo tipo di alimentazione...poi penso che ognuno abbia un corpo sufficientemente "intelligente" da mandargli adeguati segnali se le cose non vanno bene, prima che si sfoci in una vera e propria patologia

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                  #9
                  Originariamente Scritto da corvotorvo Visualizza Messaggio
                  Scusami,nella mia immensa ignoranza in materia , mi chiedo se esistano dei valori oggettivi di carboidrati assunti in un pasto che possano far parlare di picco glicemico o se sia un fattore strettamente individuale. Mi spiego, per una persona che svolge una costante attività fisica (ma senza pensare ad un atleta) assumere in un singolo pasto diciamo 110-120 gr di carb può far già parlare di picco glicemico? Ci si può accorgere se si sta sbagliando impostazione alimentare da particolari valori ematici?
                  Picco ci sarà, ovviamente meno accentuato è meglio è, con 120g di carbo in un pasto completo non dovrebbe essere molto accentuato, ma questo ci dice poco, perchè va visto tutto il piano non un solo pasto.....e comunque andrebbe verificato, sta a chi segue il programma quanto accuratamente.
                  Ingegnere biochimico
                  Tecnologo alimentare
                  Nutrizionista sportivo
                  Zone Consultant
                  Personal trainer
                  Membro ACSM, SiNSEB, ISSN, SINU
                  Consulente sviluppo e caratterizzazione integratori
                  Docente di nutrizione ed integrazione nello sport presso SaNIS, ACS, 4MOVE ed EdiErmes
                  Consulente FIT, FIGC e WKF
                  Nutrizionista Benetton Treviso Rugby
                  CONSULENZE ONLINE PERSONALIZZATE
                  RICEVO IN STUDIO A IVREA, TRENTO, MONZA, MILANO, PADOVA, FIRENZE, ROMA, COSENZA E REGGIO CALABRIA

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                    #10
                    Originariamente Scritto da brosgym Visualizza Messaggio
                    Picco ci sarà, ovviamente meno accentuato è meglio è, con 120g di carbo in un pasto completo non dovrebbe essere molto accentuato, ma questo ci dice poco, perchè va visto tutto il piano non un solo pasto.....e comunque andrebbe verificato, sta a chi segue il programma quanto accuratamente.
                    grazie..io ho immaginato i 120 gr di carb come punta massima quotidiana, mentre ipotizzo valori molto più contenuti nel resto del giorno..tipo valori 60/70 gr a colazione e cena e 30 gr max nello spuntino pomeridiano

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                      #11
                      Originariamente Scritto da Otoha Visualizza Messaggio
                      L'argomento è interessante ma ci sarebbe molto da eviscerare e studi da citare per renderlo completo e, visto che la maggior parte degli studi fatti sono su Pubmed e non troverai recensioni/critiche interessanti in italiano, difficilmente può diventare un oggetto di discussione degno di nota per la maggior parte delle persone o degli iscritti qui sopra.


                      Posso dirti la mia in modo molto molto molto molto e ribadisco molto sommario: la sensibilità insulinica tende a peggiorare in un surplus e a migliorare in un deficit e non c'è granche che puoi fare al riguardo in linea di massima, la tua sensibilità insulinica dipende molto dalla genetica, dal tuo "passato" (se sei un ex-obeso o no), dal tuo "presente" (come e quanto ti alleni) e, non ultimo, dal tuo storico alimentare (se hai mai seguito una keto per lunghi periodi o se principalmente tendi verso una high carb).


                      In linea puramente teorica, visto che la sensibilità insulinica si alza o comunque migliora quanto più uno segue uno stile di vita attivo (che sia esso legato ad attività aerobica o anaerobica), ha senso avere i carb alti nei giorni in cui si allena, e bassi nei giorni in cui si riposa.


                      Quanta differenza alla fine questo può avere in termini di risultati? Molto pochi nella stragrande maggioranza di persone, l'idea di ciclizzare i carboidrati è come la punta dell'iceberg, la punticina dell'intero iceberg, la maggior parte delle persone sbagliano comunque a prescindere il restante 99%, sia in termini di alimentazione che in termini di allenamento, che non arriveranno manco a notare i benefici o gli svantaggi di questo 1%.
                      Originariamente Scritto da brosgym Visualizza Messaggio
                      Bisogna anche dire che la sensibilità insulinica dipende ,ovviamente dalla quantità dei carbo, ma soprattutto dai picchi glicemici, basta limitare quelli e si può fare anche con quantità di carbo importanti.....certo se poi, e mi succede per alcuni atleti non BB, di stare a 6-7000kcal al giorno che si allenano 5-7h al giorno diventa un tantino complicato, ma l'attività fisica intensa dovrebbe aiutare.....

                      Andando più IT, dipende da quante kcal stai assumendo e che suddivisione stai attuando, 300kcal in più mi sembra ragionevole e da non preoccuparsi per il pericolo di resistenza insulinica, certo dosarla una volta all'anno non sarebbe male, cosa che si fa raramente.....
                      Originariamente Scritto da corvotorvo Visualizza Messaggio
                      grazie..io ho immaginato i 120 gr di carb come punta massima quotidiana, mentre ipotizzo valori molto più contenuti nel resto del giorno..tipo valori 60/70 gr a colazione e cena e 30 gr max nello spuntino pomeridiano
                      Ciao Ragazzi ,
                      grazie a tutti per le risposte e scusate il ritardo .

                      Da quello che leggo mi state dicendo che queste mie "preoccupazioni" siano abbastanza eccessive e che il mio surplus non sia dannoso in questi termini . Pertanto l' unica strategia effettivamente sensata sia una semplice carb cycling ON/OFF dove abbasso di 50-100 g i carbo nei giorni di non allenamento . Magari il timing dei carbo peri-workout potrebbe apportare qualche beneficio dal momento che subito dopo l'allenamento il muscolo è molto recettivo , giusto ? Per il resto le strategie di cannella e aceto le lascio stare ahahah .

                      Ho posto questa domanda in riferimento all'argomento più ampio del mettere muscolo senza sporcarsi eccessivamente nemmeno con un piccolo surplus di 300 kcal .
                      A tal proposito vi chiedo : per un secco con la pancetta come me che fa massa per la prima volta ha senso preoccuparsi del timing e quindi concentrare il 70% dei carbo peri - wo oppure mi basta solo la carb cycling , le fonti ed le calorie totali ?

                      Grazie e un saluto

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                        #12
                        Avrai già visto da altre parti la piramide gerarchica nutrizionale, e se non ti è mai capitata, sappi che il timing, in una scala di importanza da 1 a 5, si pone al 4* posto.

                        Al primo, che novità, il totale calorico.
                        "E' ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo." (Amleto, 3.1.46-49)

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                          #13
                          Originariamente Scritto da Otoha Visualizza Messaggio
                          Avrai già visto da altre parti la piramide gerarchica nutrizionale, e se non ti è mai capitata, sappi che il timing, in una scala di importanza da 1 a 5, si pone al 4* posto.

                          Al primo, che novità, il totale calorico.
                          condivido completamente...la questione della finestra anabolica è molto in discussione..non è così rilevante a meno che uno non sia un atleta che si allena più volte al giorno ed allora avrebbe senso una rapida ed adeguata immediata reintegrazione dei nutrienti

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