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DIARIO:La lunga strada verso "la perfezione fisica".

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    Il punto e’ quello, assecondare la propria natura.

    La quale va valutata al netto della liberazione dalle tensioni.


    Una volta resettato tutto, segui la traiettorie che ti indica il tuo arto superiore.


    Se hai un bilanciere EZ prova a vedere come ti ci trovi a fare i curl inversi, sia dalla parte stretta che da quella larga.

    I manubri restano comunque piu’ personalizzabili in termini di traiettoria.



    Originariamente Scritto da Giampo93
    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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      Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio

      La quale va valutata al netto della liberazione dalle tensioni.

      mmm.. immaginavo
      secondo me ho sforzato troppo in questo periodo nel tenere una traiettoria non mia.
      ci lavorerò un po' su.
      Grazie per gli spunti!
      BIOLOGO NUTRIZIONISTA, PERSONAL TRAINER E COACHING ONLINE
      https://gabrielelangiu.it/

      INSTAGRAM:
      https://www.instagram.com/dott_gabriele_langiu/

      CANALE YOUTUBE (DIVULGAZIONE SCIENTIFICA A TEMA CULTURA FISICA)
      https://www.youtube.com/channel/UC4b...e9_WbitGkPpRZA

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        E’ un ottimo assist questo


        Parlo per me ma vale per chiunque


        Per anni ho pensato che le traiettorie abituali fossero adeguate perche’ le assecondavo.

        In realta’ la “mia” biomeccanica di default e’ quella non viziata dalle restrizioni e dai cedimenti miofasciali.

        E’ il motivo per cui tanti pensano di non poter fare questo o quel movimento, quando invece lavorandoci un pochino su...ci si apre un mondo.


        Uno su tutti la portata della sbarra dietro la nuca.

        Un appoggio del bilanciere/sbarra posteriormente e’ un requisito imprescindibile per avere spalle in salute.

        Se non ci si riesce, e’ gia’ suggestivo di restrizione che prima o poi presentera’ il conto.


        Si controbattera’ che lat e lento dietro hanno sfasciato migliaia di spalle.


        Vero, ma e’ dimostrabile che ne sono stati un mezzo, al limite, e mai la causa.

        Se le condizioni non sono favorevoli, quelle diventano forzatura.

        Rendere la situazione ottimale non preclude (quasi..) nulla.



        Originariamente Scritto da Giampo93
        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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          Il lat e lento dietro sono esercizi che si usavano moltissimo nella "old school", il titolare della mia palestra si è sfondato la cuffia dei rotatori sinistra durante un lento dietro se non erro 20 o 30 anni fa.

          Io ho visto come si allenano chi viene dai tempi d'oro, per quanto sia affascinante quell'epoca, non credo sia mai stato l'esercizio in se a causare danni, ma il loro modo di allenarsi.

          Carichi più elevati possibili andando contro a qualsiasi tecnicità del gesto, ci credo che si sia sfondato una spalla, 130 kg di military in un piramidale, nella serie da 4 o 6 rep(non ricordo, me lo racconto mesi fa), sicuramente stra sporche come fa ora, con l'unica differenza che ai tempi era sotto ciclo e con molto più forza.
          Originariamente Scritto da David Lion 94
          Io sono David e sono un personal trainer qualificato..
          Se hai bisogno anche solo di qualche consiglio domanda pure

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            si è passati dalla fase pionieristica in cui ci si sfasciava senza saperlo alla fase in cui si è travisato il perchè limitando i potenziali.

            Sfasciandosi lo stesso.

            Quella che mi piacerebbe vedere è il superamento di questa.
            Last edited by Sly83; 03-09-2022, 13:06:29.



            Originariamente Scritto da Giampo93
            Finché c'è emivita c'è Speran*a

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              Originariamente Scritto da Visorz Visualizza Messaggio
              Il lat e lento dietro sono esercizi che si usavano moltissimo nella "old school", il titolare della mia palestra si è sfondato la cuffia dei rotatori sinistra durante un lento dietro se non erro 20 o 30 anni fa.

              Io ho visto come si allenano chi viene dai tempi d'oro, per quanto sia affascinante quell'epoca, non credo sia mai stato l'esercizio in se a causare danni, ma il loro modo di allenarsi.

              Carichi più elevati possibili andando contro a qualsiasi tecnicità del gesto, ci credo che si sia sfondato una spalla, 130 kg di military in un piramidale, nella serie da 4 o 6 rep(non ricordo, me lo racconto mesi fa), sicuramente stra sporche come fa ora, con l'unica differenza che ai tempi era sotto ciclo e con molto più forza.
              Si va bè...
              La verità come tutto sta nel mezzo.
              Prima era meno informati? Bo forse..
              Ma secondo me ne sapevano ben più di quanto si possa immaginare..
              Ora invece? Segaiolo di 75 kg che credono di sapere fare le esecuzioni per aver visto 4 video su YouTube...
              Ora ce lo stesso grado culturale dell' epoca a livello di totale (sulla media dei frequentatori)...solo ci si fa più seghe su come tendenzialmente inutili e non si spinge sotto i pesi.

              Prima si sapeva meno ma le cose che servivano per crescere si sapevano eccome...
              Diciamo che ci si limitava a sapere ciò che serviva.
              Ora é solo una grande obesità informativa che da pure la credenza di capirne...0 umiltà.
              Imho é pure peggio ora.
              BIOLOGO NUTRIZIONISTA, PERSONAL TRAINER E COACHING ONLINE
              https://gabrielelangiu.it/

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                Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                si è passati dalla fase pionieristica in cui ci si sfasciava senza saperlo alla fase in cui si è travisato il perchè limitando i potenziali.

                Sfasciandosi lo stesso.

                Quella che mi piacerebbe vedere è il superamento di questa.
                Esatto...serve un equilibrio tra le 2 cose.
                Io la.veda grigia, sono pessimista..
                Vedo un rincoglionimento generale preoccupante
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                  la battaglia è persa in partenza a causa della natura umana (direbbe ray Dalio).

                  Abbiamo tantissime informazioni, certo non tutte corrette e suscettibili di miglioramento in virtu' del divenire delle cose, ma come sempre detto sta al soggetto studiare e applicare per dare organicità alle cose.

                  Quando ho iniziato ero convinto che ci fosse tanto, e mi sbagliavo.

                  C'era TUTTO, solo che come un artista che toglie il piu' dalla pietra serviva estrarre l'opera d'arte.

                  Sono davvero poche, pochissime le cose effettivamente utili emerse nei tempi recenti.

                  E concernono aspetti di natura anatomo-fisiologica.

                  Comunque al di là di questo, l'andazzo è vedere sempre meno divertimento e sempre piu' cervelloticità.


                  Per me è un NO GRAZIE.



                  Originariamente Scritto da Giampo93
                  Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                    Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                    si è passati dalla fase pionieristica in cui ci si sfasciava senza saperlo alla fase in cui si è travisato il perchè limitando i potenziali.

                    Sfasciandosi lo stesso.

                    Quella che mi piacerebbe vedere è il superamento di questa.
                    Si va sempre più verso la strada del puro marketing, del "ti do io la soluzione", "ti dico io cosa devi fare", "ti svelo i 5 semplici segreti", "guarda come faccio io".
                    Un po' come se uno per farsi fare una diagnosi andasse da 100 medici, con la differenza che però in questo caso non sai nemmeno se i medici parlano con cognizione di causa oppure no.

                    vedo un futuro sempre più diviso in "filosofie" prese per partito preso, vedere il mondo dell'allenamento in palestra solo in bianco e nero, senza alcuna scala di grigi.

                    E chi si allena sa bene che invece è proprio nel grigio che si scopre un mondo di cose interessanti...

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                      Probabilmente per vedere l'evoluzione degli ultimi anni basta vedere come sono cambiate le domande nella sezione allenamento.

                      Una volta facevano domande più generiche, con l'intenzione di imparare nuove cose e innescando spesso e volentieri delle conversazioni lunghe tra utenti in cui ci si scambiava pareri e opinioni basate sull'esperienza in palestra.

                      Ora invece sono domande ultra specifiche, a cui non si può dare risposta... "Qual è la migliore metodologia di allenamento?"... ma che *azzo di domanda è ?
                      E la discussione diventa un "per me è metodo X"... "no invece per me metodo Y ha basi scientifiche migliori"...

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                        si la questione fazioni è nata con la notte dei tempi, l'involuzione consiste nell'inconsistenza della ragion d'essere attuale.

                        Le dispute prima avvenivano in seno a gruppi di esperienza comprovata, adesso il neofita PARTE con la dottrina del numero.

                        Si discuteva dell'intensità ai tempi di high volume VS Heavy Duty, e di come fosse questa ad influenzare praticamente la quantità di allenamento.

                        LA differenza è che oggi si parte dallo schema che è vuoto e neutro per definizione.

                        Mi chiedo. come puo' essere seria un'argomentazione con presupposti simili.


                        Di questa cosa avevo già scritto ma la ribadirei, poi Circo ha letto il libro di Giorno quindi lo trova lì un esempio: prima o poi l'esperienza ti porta a ragionare di filosofia dell'allenamento piu' che di schemi.

                        Lo schema tova compimento con l'esperienza.

                        Uno che inizia ha bisogno dello schema come strada, non come via.

                        Si cercano metodi senza avere sistemi.

                        Chiaro, il sistema è un contenitore al cui interno i metodi trovano senso (programmazione e teoria dell'allenamento sono materia seria).

                        Pero' se nella testa del povero Cristo entra che se faccio 3x10 invece che 4x8 cambia il mondo, qualcosa non va.

                        Chi inizia deve imparare ad avere passione nel fare fatica sotto i pesi, ben venga se gli do lo schemino, ma a patto di fargli capire a cosa gli serve...ed è sempre una cosa subordinata.



                        Originariamente Scritto da Giampo93
                        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                          quello che serve per iniziare sta tutto qua.



                          Originariamente Scritto da Giampo93
                          Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                            oggi il ruolo del trainer (che è fondamentale) consiste anche nel levare strane idee dalla testa degli allievi



                            Originariamente Scritto da Giampo93
                            Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                              Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                              si la questione fazioni è nata con la notte dei tempi, l'involuzione consiste nell'inconsistenza della ragion d'essere attuale.

                              Le dispute prima avvenivano in seno a gruppi di esperienza comprovata, adesso il neofita PARTE con la dottrina del numero.

                              Si discuteva dell'intensità ai tempi di high volume VS Heavy Duty, e di come fosse questa ad influenzare praticamente la quantità di allenamento.

                              LA differenza è che oggi si parte dallo schema che è vuoto e neutro per definizione.

                              Mi chiedo. come puo' essere seria un'argomentazione con presupposti simili.


                              Di questa cosa avevo già scritto ma la ribadirei, poi Circo ha letto il libro di Giorno quindi lo trova lì un esempio: prima o poi l'esperienza ti porta a ragionare di filosofia dell'allenamento piu' che di schemi.

                              Lo schema tova compimento con l'esperienza.

                              Uno che inizia ha bisogno dello schema come strada, non come via.

                              Si cercano metodi senza avere sistemi.

                              Chiaro, il sistema è un contenitore al cui interno i metodi trovano senso (programmazione e teoria dell'allenamento sono materia seria).

                              Pero' se nella testa del povero Cristo entra che se faccio 3x10 invece che 4x8 cambia il mondo, qualcosa non va.

                              Chi inizia deve imparare ad avere passione nel fare fatica sotto i pesi, ben venga se gli do lo schemino, ma a patto di fargli capire a cosa gli serve...ed è sempre una cosa subordinata.
                              Sei d'accordo con me sul dire che il più grande problema di oggi é il non avere verità indiscutibili a cui aggrapparsi per iniziare a capire qualcosa?

                              Ti spiego meglio....
                              Un tempo a differenza di quello che é stato scritto poco sopra si aveva una conoscenza di base che era 50 volte superiore a quella attuale...
                              Il fatto è che é dagli anni 70/80 che si é capito praticamente tutto (il libro di bosco é prova di ciò che dico) e ai "palestrati" arrivavano quelle 4 nozioni impugnabili che se pur "superficiali" erano la base di tutto.
                              Oggi sti ragazzetti sono bombardati di marketing e non sanno manco più che il range ipertrofici é 10 ripetizioni...usano termini ridicolo e cazzat3 ripetute a pappagallo (top set, buffer, rir, line of pull e blablabla) ma non sono manco più sicuri della base fisiologica e inconfutabile su cui si basa il culturismo (le 10 reps o tut di 25 secondi circa a cedimento o vicino a questo).

                              Insomma riassumendo...prima si sapeva poco ma quello che era la base la sapevano tutti.
                              Oggi non sanno manco più da dove partire.

                              Concordi?
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                                si detto in altre parole è uno dei concetti che ho provato ad esprimere.

                                Si tratta di un paradosso che coinvolge pressochè tutti gli ambiti nei quali un giovane oggi si viene a trovare e a dover affrontare.


                                Una degenerazione del ''tutorialismo''.


                                Qualche decennio fa si svolse un esperimento interessantissimo sui topi, ''la fogna comportamentale''.

                                Ecco, al di là di quanto lo si voglia travisare e di quanto magari poco calzante sia il riferimento...il sugo dela storia è che non è dando la pappa pronta che migliori le cose..anzi.

                                Di converso, il ''cercarla'', questa pappa pronta, è un punto di partenza che non puo' che comportare questa confusione, questo spaesamento concettuale a cui ti riferisci.

                                Se vengono meno gli esempi, non si puo' fare affidamento al proprio spirito esclusivamente...


                                per dirla tutta, serve da parte nostra che qualche esperienza la stiamo accumulando continuare ad avvertire un certo senso di responsabilità quando ci si esprime su questi temi.


                                I diari sono strumenti utilissimi, ben vengano le discussioni anche forti.



                                Originariamente Scritto da Giampo93
                                Finché c'è emivita c'è Speran*a

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