Eccomi tornato dopo un bel po' d'assenza. Il riassunto di questo periodo:
Dopo i deludenti risultati con due dietiste, ho deciso di mollare e fare di testa mia. Mi sono preso un'intera settimana di tempo per studiarmi bene il discorso sull'alimentazione ed ho stilato una dieta pressappoco 45-35-20 (CHO-PRO-FAT). Al tutto ho abbinato l'acquisto di maglietta, pantaloncino, scarpe da corsa e cardiofrequenzimetro, per così correre una 10km quattro volte la settimana (nei giorni in cui non faccio pesi). I risultati sono stati ottimi: grazie al deficit calorico innescato sono riuscito a perdere circa 3kg in due mesi, monitorando di settimana in settimana l'andamento di peso e pliche.
Circa due settimane fa ho fatto anche le analisi del sangue. Per quanto concerne i valori significativi per il diabete non sono mai stato così in salute: rimodulare la dieta ed essere precisi sulle grammature ha aiutato molto nel dosaggio dell'insulina.
Alcuni esami però sono risultati fuori parametro: azotemia, got e bilirubinemia. L'ultimo è dovuto alla Gilbert che mi è stata diagnosticata, quindi nessun problema. I primi due mi han lasciato un po' perplesso. Visto che in Italia siam pieni di allenatori quando si parla di calcio, di giudici quando si parla di processi e DI MEDICI quando si parla di salute e dieta, tutti han puntato il dito sulle proteine.
Come persona non sono il tipo che si fa influenzare granché, infatti giusto per smentirli mi sono subito documentato e ho scoperto il possibile arcano: non ho fatto pause dall'allenamento prima degli esami del sangue, anzi, il giorno prima ho fatto schiena/bicipiti e la mattina, qualche ora prima del prelievo, ho corso i miei soliti 10km! Il fatto è che chi mi ha prescritto le analisi non mi ha assolutamente avvertito circa l'impatto dell'attività fisica sulle stesse, quindi io ho candidamente continuato a seguire la mia vita. Insomma, sempre meglio fare da sé. Però, con in pugno questa evidenza, recatomi dal medico curante il quale risultava preoccupato per l'azotemia proponendomi di ridurre "di un 5% l'apporto proteico, non di molto", mi sono sentito rispondere che l'attività fisica non c'entrava molto.
Io a questo punto mi rimando a voi: per essere precisi non assumo MAI e dico MAI sotto i 2g/kg di PRO al dì. Alcuni giorni arrivo anche a 2,8-3g, fra le PRO contenute in cereali e legumi. Gli esami delle urine sono a posto, a parte una probabile infezione dettata da una modesta attività batterica la quale verrà accertata da una prossima urinocoltura. Conviene ridurre l'apporto proteico? Contate anche il fatto che nelle ultime due settimane le pliche non sono scese in misura apprezzabile rispetto al peso, segno che mi scoraggia ulteriormente al pensiero di una riduzione di PRO.
Dopo i deludenti risultati con due dietiste, ho deciso di mollare e fare di testa mia. Mi sono preso un'intera settimana di tempo per studiarmi bene il discorso sull'alimentazione ed ho stilato una dieta pressappoco 45-35-20 (CHO-PRO-FAT). Al tutto ho abbinato l'acquisto di maglietta, pantaloncino, scarpe da corsa e cardiofrequenzimetro, per così correre una 10km quattro volte la settimana (nei giorni in cui non faccio pesi). I risultati sono stati ottimi: grazie al deficit calorico innescato sono riuscito a perdere circa 3kg in due mesi, monitorando di settimana in settimana l'andamento di peso e pliche.
Circa due settimane fa ho fatto anche le analisi del sangue. Per quanto concerne i valori significativi per il diabete non sono mai stato così in salute: rimodulare la dieta ed essere precisi sulle grammature ha aiutato molto nel dosaggio dell'insulina.
Alcuni esami però sono risultati fuori parametro: azotemia, got e bilirubinemia. L'ultimo è dovuto alla Gilbert che mi è stata diagnosticata, quindi nessun problema. I primi due mi han lasciato un po' perplesso. Visto che in Italia siam pieni di allenatori quando si parla di calcio, di giudici quando si parla di processi e DI MEDICI quando si parla di salute e dieta, tutti han puntato il dito sulle proteine.
Come persona non sono il tipo che si fa influenzare granché, infatti giusto per smentirli mi sono subito documentato e ho scoperto il possibile arcano: non ho fatto pause dall'allenamento prima degli esami del sangue, anzi, il giorno prima ho fatto schiena/bicipiti e la mattina, qualche ora prima del prelievo, ho corso i miei soliti 10km! Il fatto è che chi mi ha prescritto le analisi non mi ha assolutamente avvertito circa l'impatto dell'attività fisica sulle stesse, quindi io ho candidamente continuato a seguire la mia vita. Insomma, sempre meglio fare da sé. Però, con in pugno questa evidenza, recatomi dal medico curante il quale risultava preoccupato per l'azotemia proponendomi di ridurre "di un 5% l'apporto proteico, non di molto", mi sono sentito rispondere che l'attività fisica non c'entrava molto.
Io a questo punto mi rimando a voi: per essere precisi non assumo MAI e dico MAI sotto i 2g/kg di PRO al dì. Alcuni giorni arrivo anche a 2,8-3g, fra le PRO contenute in cereali e legumi. Gli esami delle urine sono a posto, a parte una probabile infezione dettata da una modesta attività batterica la quale verrà accertata da una prossima urinocoltura. Conviene ridurre l'apporto proteico? Contate anche il fatto che nelle ultime due settimane le pliche non sono scese in misura apprezzabile rispetto al peso, segno che mi scoraggia ulteriormente al pensiero di una riduzione di PRO.
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