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    Originariamente Scritto da circoloco Visualizza Messaggio
    Io ricordo le corse abusive organizzate nei corridoi della scuola elementare...ci si dava appuntamento in bagno e da lì si andava al corridoio a giocarsi la merenda...ahahahah, che bello
    La prima mini4wd la comprai in cartoleria, anno 1990

    di lì a poco scoprii un negozio di modellismo a due passi da casa.

    E’ stata la fine.

    Primi acquisti, motorino rossonero e ruote verdi maggiorate col differenziale, treno di gomme in spugna.

    Prontamente montate su AeroSolitude, penso unica mini a motore anteriore



    Originariamente Scritto da Giampo93
    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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      Originariamente Scritto da chiurlo Visualizza Messaggio
      Questa è perfetta per bodyweb:




      morto.



      Originariamente Scritto da Giampo93
      Finché c'è emivita c'è Speran*a

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        Originariamente Scritto da Giampo93
        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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          Tra una nota nostalgica e l’altra, e’ venuto a mancare Luigi Albertelli.

          Ha scritto centinaia di brani, la maggior parte enormi successi, spaziando tra diversi generi.

          Per la mia generazione, i principali sono senza dubbio quelli legati alle sigle di alcuni cartoni animati senza tempo (Daitarn III, Capitan Harlock, Goldrake, Anna dai capelli rossi...)

          Rip.



          Originariamente Scritto da Giampo93
          Finché c'è emivita c'è Speran*a

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            Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
            gli exogini
            cos'hai tirato fuori.
            io ci giocavo con i paciocchini, una bella combinazione

            Originariamente Scritto da Sergio
            Sei un coglione.



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              Si erano anni quelli in cui si era letteralmente INVASI da queste mode

              I ciucci!?! I Truciolones!?!

              Tutto il filone “mini”, ivi inclusi i sopracitati paciocchini....MightyMax, PollyPocket...


              e si potrebbe andare avanti ad libitum


              Entravi in una cartoleria e pareva il paese dei balocchi



              Originariamente Scritto da Giampo93
              Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                Io ci ho passato anni d'infanzia a giocare con gli exogini. Giocavamo ad un gioco chiamato "muro". In sostanza, da una certa distanza si doveva tirare l'exogino contro il muro e chi riusciva a far cadere l'exogino il piu' vicino possibile al muro vinceva tutti gli altri exogini.
                I SUOI goals:
                -Serie A: 189
                -Serie B: 6
                -Super League: 5
                -Coppa Italia: 13
                -Chinese FA Cup: 1
                -Coppa UEFA: 5
                -Champions League: 13
                -Nazionale Under 21: 19
                -Nazionale: 19
                TOTALE: 270

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                  Parecchi exogini rari li trovavi nella piramide. Costava tipo 30 mila lire.
                  I SUOI goals:
                  -Serie A: 189
                  -Serie B: 6
                  -Super League: 5
                  -Coppa Italia: 13
                  -Chinese FA Cup: 1
                  -Coppa UEFA: 5
                  -Champions League: 13
                  -Nazionale Under 21: 19
                  -Nazionale: 19
                  TOTALE: 270

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                    Ad un certo punto torno’ in auge il gioco delle biglie.

                    Compravi queste retine piene di biglie, sovente con biglione annesso..e nel primo metro quadro di spazio giu’ a sbigliare

                    tra una partita con le Top Card e l’altra, e un commercio clandestino di figurine.

                    L’occupazione principale restavano ovviamente le partite a calcio con le porte improvvisate con zaini e giubbini (il GIUBBINO), su campi disastrati a meno di non stare direttamente sui marciapiedi.

                    Chiaro, se pioveva...si andava di MegaDrive o SuperNintendo...a meno che non si fosse al biliardino dell’oratorio a mangiare il misto da 500Lire di caramelle.

                    Il bar davanti aveva sempre il coin op col Street Fightet.

                    Il ritorno a casa in bmx SISTEMATICAMENTE segnato da rovinose cadute con ginocchia sbucciate..tamponate col neomercurocromo.

                    Almeno col walkman scoltavi musicassette e non ci pensavi..al bruciore

                    Rientravi a casa in tempo per Ken Shiro, UomoTigre, e Sampei quando papa’ ti avvisava che era rientrato fischiettando dalla porta.

                    Appoggiava l’autoradio di 7kg sul tavolo..abbracci e raccolta monetine della mancetta da accumulare nel porcellino...e cena tutti assieme.

                    le trote pescate il week end prima erano gia’ scongelate e in cottura.

                    Dopo cena torneo di Sette e mezzo all’ultimo sangue...sigla di Lunedifilm...

                    e alle 22.30 a nanna..che domattina alle 6 devo svegliarmi a fare i compiti



                    Originariamente Scritto da Giampo93
                    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                      Porca miseria... nostalgia a fiumi
                      sigpic

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                        Una pomeriggio tipo di inizio anni 90, ma ce ne sarebbero tonnellate di particolari da aggiungere..



                        Originariamente Scritto da Giampo93
                        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                          Ad esempio ripensare che una delle piu’ temute tragedie del periodo era il confrontarsi con la bolletta del telefono...non il cellulare eh..arrivo’ dopo..parlo proprio della linea SIP fissa..prima ancora di avere il prefisso come standard...



                          Originariamente Scritto da Giampo93
                          Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                            Gli anni 80 erano anni luce avanti, chi è nato in quegli anni è troppo una persona migliore.

                            Ken Shiro e L'uomo tigre erano qualcosa di apocalittico, incredibile, e oggi mai e poi mai potrebbero dare in TV una cosa simile. I bambini crescono coi cuoricini negli occhi, tutto patinato, e poi ben presto si accorgono che la vita non è così. Quello sì che è un trauma, passare dall'illusione alla realtà.

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                              Indiscutibilmente gli anime con cui ci hanno foraggiato rappresentavano un bagno di realta’ oggi impensabile.

                              Erano essi stessi figli di esperienze fortemente traumatiche per quelle societa’.

                              Spesso lo sport rappresentava occasione di rivalsa.

                              Era un elemento comune praticamente in tutta la produzione giapponese, Uomo Tigre e Ken sono separati da siversi anni ma il dramma sotteso e l’epica espressa quelle erano.

                              La violenza non era strumentalizzata, capivi nonostante lo stereotipo che il bene e il male non fossero così separati e distinti..nettamente distinguibili a volite...ma la scelta migliore sul con chi schierarsi restava chiara.


                              Naoto Date era un orfano del post-Hiroshima, una ferita aperta e un dolore vivo anche per i fumettisti della fine dei ‘60.

                              Ken e’ l’eroe devastato del post apocalisse, che va avanti nonostante tutto.


                              Insomma erano un sottofondo sempre presente...a completare il quadro delle migliaia di stimoli quotodiani a cui eravamo sottoposti...ma non come spettatori passivi.


                              Il vero problema e’ non essere sempre riusciti a tradurre in tradizione tutto questo bagaglio.

                              Se ci capita di considerare i ragazzini di oggi come dei minkioni senza speranza perduti...e’ anche responsabilita’ nostra nel momento stesso in cui non apriamo alla conoscenza anche di aspetti del quotidiano di noi che ci sentiamo (anzi..che siamo oggettivamente stati..) piu’ fortunati.



                              Originariamente Scritto da Giampo93
                              Finché c'è emivita c'è Speran*a

                              Commenta


                                Facciamo conto che siamo stati l’anello di congiunzione tra la societa’ del boom, coi genitori figli della guerra, e quella di oggi, del tutto e subito e della pappa pronta.

                                Iniziavamo ad averla anche noi, ma c’era un ricordo vivo e tramandato di quando non esisteva nulla al di fuori del valore intrinseco.

                                i tempi “facili” sono un boomerang per chi li vive, non e’ un caso se quella attuale viene percepita come un’epica di crisi di valori, soprattutto da noi.

                                La strumentalizzazione dei mezzi a disposizione si e’ rivelata per molti un disastro, mentre l’uso accorto, un’opportunita’ per altri.
                                Last edited by Sly83; 20-02-2021, 10:17:23.



                                Originariamente Scritto da Giampo93
                                Finché c'è emivita c'è Speran*a

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