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CARDIO: Domande, Dubbi, Consigli

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    Originariamente Scritto da sgerrard Visualizza Messaggio
    Si ok, era anche il mio dubbio....
    Però se salto la seduta del mercoledi,nn passerebbe troppo tempo tra un cardio e l'altro?Potrei farlo il martedi,prima del giorno gambe?
    e se passa "troppo tempo" tra una ventina di minuti di corsetta postwo e l'altra quale dramma potrebbe accadere? ...
    perdi capacità cardiorespiratoria?
    ti decondizioni?
    accumuli adipe?

    ...se proprio non ci dormi la notte, corri al mertedì o merc. dopo le gambe.
    cambia poco.
    I knew all the rules but the rules did not know me
    My log: evolve or die
    sigpic

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      Si ok , cambia poco....
      ma tu che soluzione preferiresti?Considera che il mio fine è l'ipertrofia di gambe e polpacci,nn vorrei affaticarli troppo e ostacolarne la crescita.
      Di notte dormo bene, è solo x fare le cose in modo corretto,chiedendo a chi ne sa più di me...
      saluti

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        ecco, allora se il tuo fine è massificare lower, non rompere le palle al processo ipertrofico che consegue un allenamento delle gambe.
        non correre entro le 48 ore dopo un workout di squat e affini.
        semplice.
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        sigpic

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          Originariamente Scritto da Liriko Visualizza Messaggio
          E' la prima volta che decido di mantenere qualche sessione di cardio anche nella fase di massa, solo che ho qualche dubbio sulla cosa, perchè temo di esagerare.
          Per ora sto facendo 30 minuti il martedì e il giovedì, mentre il sabato mattina faccio 20 la mattina a stomaco vuoto (ovviamente preceduti e seguiti da BCAA e glutammina).
          La domenica invece, che è il giorno in cui inevitabilmente sgarro (alla pizza non posso rinunciare :Q___) faccio 50 minuti il pomeriggio, o la mattina, ma mai a stomaco vuoto ovviamente.
          Durante la settimana tengo una dieta da minimo 2800 kcal, sono alto 1,75 e peso tra i 74 e i 75kg, mi alleno da circa 4 anni, ma ahimhè ho cominciato a capire cosa significasse veramente fare BB un annetto fa. L'impegno c'era, erano le conoscenze che mancavano purtroppo.
          Qualche consiglio?
          Mi autoquoto xD

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            Ragazzi una domanda: Mi è stato detto che conviene fare invece di 40 minuti di sola camminata veloce (6.7 km/h) in salita (5%) di fare così:

            2 minuti di camminata veloce (6.7 km/h) in salita (5%) ed un minuto di corsetta (7.5 km/h circa) in salita (5%) per 40 minuti. Che dite mi aiuterà a perdere la pancia comunque? Grazie.

            ---------- Post added at 21:38:03 ---------- Previous post was at 21:10:20 ----------

            Il mio dubbio sorge dal fatto che non sarei in fascia lipo... Dite vada bene ugualmente?

            ---------- Post added at 23:31:34 ---------- Previous post was at 21:38:03 ----------

            Niente, ho cercato sul forum ed ho scoperto che si chiama HIT

            Dunque, che ne pensate di come è strutturato?

            -1 minuto a 7.5 km in pendenza 5%
            -2 minuti 6.7 km in pendenza 5%

            per 40 minuti. Che ne dite? Considerate che i due minuti a 6.7 km in pendenza 5% sono la mia fascia lipo. Si può fare?

            ---------- Post added at 23:36:27 ---------- Previous post was at 23:31:34 ----------

            Considerate farei tutto questo appena dopo la sessione con i pesi. Grazie
            Last edited by andrealazio; 19-09-2011, 21:19:23.

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              l'hit, se non sbaglio, dovrebbe essere maggiormente difficoltoso
              Questo è il mio diario


              * Chiedo aiuti per dimagrire e non perdere più massa magra

              Originariamente Scritto da artemide
              stai tranquillo, non si diventa enormi così facilmente! in bocca al lupo per la tua tartaruga!

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                Originariamente Scritto da sansampei Visualizza Messaggio
                l'hit, se non sbaglio, dovrebbe essere maggiormente difficoltoso
                Quindi così non brucerei niente?

                Tu quindi come me lo consiglieresti?
                Last edited by andrealazio; 20-09-2011, 14:59:04.

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                  Per 40 minuti diventi a scemo a dover variare ogni minuto.
                  Ma farti una camminata in salita o una corsetta in fascia ti fa proprio schifo?

                  Commenta


                    Originariamente Scritto da fabrecesc Visualizza Messaggio
                    Per 40 minuti diventi a scemo a dover variare ogni minuto.
                    Ma farti una camminata in salita o una corsetta in fascia ti fa proprio schifo?
                    Gia lo faccio da 4 mesi, non che mi faccia schifo, anzi, semplicemente chiedevo se fosse una buona idea cambiare...

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                      Si è una buona idea ma non ogni minuto!

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                        non si chiama HIT, ma HIIT(high intensity interval training) e quello che fai te è un lontano parente del vero hiit.

                        fai un search su questo 3d...se n'è parlato a pacchi
                        I knew all the rules but the rules did not know me
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                          ragazzi io il cardio lo faccio post wo e 20 minuti...correndo e camminando variando la velocità a 9 e 6 ...

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                            Io faccio circa 17-20 minuti di corsa ad una buona intensità post-wo,ma buona intensità per davvero,quando finisco ho il cuore che mi esce dal petto e mentre faccio le scale mi calpesto la lingua che mi arriva fino a terra,e i risultati sono stati fino ad ora eccezionali.
                            ...

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                              Buongiorno a tutti!
                              Posto qui l'articolo trovato così che qualcuno più informato possa confermare o smentire quanto scritto (che farebbe decadere tutto ciò che si dice sul binomio cardio-dimagrimento):



                              _________________

                              Correre per dimagrire? PURA FOLLIA!

                              A PERSPECTIVE STUDY OF EVOLUTIONARY BIOLOGY

                              Fatti e misfatti

                              di Giovanni Cianti

                              www.giovannicianti.org

                              Chi non ha presente l’angosciante spettacolo dei nostri Centri Fitness, decine e decine di costosissimi, inutili tapis roulant in file interminabili e ordinate come i lettini di un ospedale e centinaia di sciagurati e malcapitati “pazienti” che su quegli attrezzi infernali passano buona parte della loro esistenza? Ore e ore interminabili di walking e jogging a risultato zero. Chi è magro resta magro, chi ha la pancia se la tiene. Mai a memoria d’uomo si era visto un simile mostruoso spreco di energie, tempo e risorse in un martirio che tanto somiglia alla ruota del criceto che corre, corre e resta sempre lì. E quand’è che questi sventurati o almeno i più accorti di loro cambiano aspetto e migliorano l’efficienza? Quando finalmente si convincono a cambiare alimentazione. Punto. E allora caro lettore, secondo te il risultato da dove viene, dal cosidetto cardio oppure dalla dieta? Qui ci proponiamo appunto di dimostrare sotto il profilo evoluzionario, biomeccanico, endocrino e metabolico come l’approccio fitness (ma anche body building ancora per molti) attualmente in vigore sia inefficace, sofferto e miserabile nei risultati. No pain, no gain? Per la natura assolutamente no.

                              Se correre per dimagrire è stupido dal punto di vista biomeccanico...

                              La corsa è un metodo di deambulazione che si riscontra particolarmente nei mammiferi. L’evoluzione la consente grazie all’azione sagittale degli arti insieme ad altre non meno importanti modificazioni della mani e dei piedi. Per correre infatti è necessario:

                              • l’allungamento degli arti
                              • il sollevamento del tarso e del carpo dal suolo
                              • l’appoggio al suolo esclusivamente delle dita
                              • la riduzione del numero delle stesse.

                              Solo questo sistema biomeccanico consente l’efficienza dell’andatura ed evita i traumi da impatto che il peso dell’animale sollevandosi e ricadendo al suolo determina. Scendendo nei particolari:

                              • gli unguligradi bovidi (bufali, mucche, gazzelle, antilopi che hanno due dita) ed equidi (asini, cavalli, zebre con un dito soltanto) sono dotati di una struttura degli arti per cui solo l’ultima falange impatta il suolo garantendo quattro articolazioni prima della caviglia e del polso che agiscono da ammortizzatori. Il piede e la mano sono lunghi rispettivamente come tibia/perone e ulna/radio assicurando così una leva capace di grande mobilità. Omero e femore corti e potenti garantiscono invece la spinta propulsiva dell’andatura. Il peso dell’animale viene scaricato su quattro arti con impatto minimo su ciascuno di essi. La loro andatura è la corsa o galoppo.

                              • I digitigradi (felidi, canidi, molti roditori) appoggiano tutte le falangi delle dita tenendo sollevato il metacarpo e il metatarso, hanno due articolazioni libere prima della caviglia e del polso, quindi una sospensione ancora abbastanza efficiente. La loro andatura è il trotto.

                              • Nei plantigradi (primati, ursidi) l’intera pianta del piede – molto corto rispetto a tibia/perone - impatta il suolo, quindi non c’è sistema di ammortizzazione e in più la stazione eretta scarica il peso dell’animale su due arti soltanto anzichè su quattro. L’andatura naturale dei plantigradi è il passo. L’essere umano - se qualcosa non è cambiato negli ultimi giorni – è un primate, di conseguenza plantigrade.
                              Differenze anatomiche tra plantigradi ( a sinistra), digitigradi (al centro) e unguligradi (a destra)


                              ... lo è ancora di più dal punto di vista metabolico.

                              I metabolismi energetici della corsa e del jogging variano in relazione a peso, sesso, età del soggetto e soprattutto in rapporto alla velocità dell’andatura cioè all’erogazione di potenza necessaria per la spinta propulsiva. Generalizzando – i puristi non ce ne vogliano – possiamo valutare un concorso alattacido minimo con preponderanza – in uguale proporzione – del metabolismo anaerobico lattacido e aerobico. E sono proprio l’utilizzo del glicogeno e la latticemia i nemici più grandi del dimagrimento. Diciamo anzitutto che il lavoro lattacido è profondamente innaturale, tant’è che quando si osserva un approccio istintivo al movimento – negli animali e nei bambini ad esempio – si evidenzia un alternarsi di fasi alattacide e aerobiche, mai lattacide. Il motivo principale è la sofferenza legata all’utilizzo del glicogeno come substrato energetico. La natura infatti evita la sofferenza, segnale di comportamenti non idonei alla sopravvivenza e alla riproduzione mentre premia il piacere, di forte evidenza sensoriale nel sesso, nel mangiare, nel respirare ad esempio. L’induzione alla sofferenza lattacida è iniziata per l’uomo con la Rivoluzione Agricola 12.000 anni fa, dodici ore al giorno di martirio in posizioni assolutamente non fisiologiche e usuranti, la snervante, martirizzante, sofferenza della zappa. Il lavoro lattacido è sofferto per un metabolismo di per sé doloroso: acido lattico, CO2, calore, infiammazione. L’esaurirsi delle riserve di glicogeno produce debolezza, astenia con ulteriori, successive sofferenze. Si sono esaltate le endorfine prodotte dall’organismo in queste circostanze come un fattore positivo di benessere mentre sono purtroppo solo il tampone di tanta sofferenza, la droga che rende sordi al dolore. Alla larga dalle endorfine, per carità! Nel lavoro lattacido c’è increzione di cortisolo, serve zucchero e l’ormone smonta le proteine - le deamina – per ottenerlo. L’ormone determina quindi catabolismo dei tessuti magri con sbalzi bipolari dell’umore, ansia e depressione che si alternano. La resistenza all’insulina aumenta insieme all’appetito per i carboidrati col rischio di diabete. La presenza di acido lattico nel sangue inibisce il rilascio degli acidi grassi da parte degli adipociti, l’esaurirsi stesso del glicogeno aumenta l’appetito per gli zuccheri e nonostante tutto l’EPOC è estremamente labile e ridotto.

                              EPOC

                              Quello che una volta veniva definito come debito di ossigeno, l’Excess Post-exercise Oxygen Consumption, EPOC appunto non è solo l’aumento del consumo post esercizio di O2 ma più generalmente l’incremento in toto di tutti i sistemi metabolici dell’organismo. Definito anche after burn è un processo squisitamente aerobico1,2,3,4 che attinge principalmente dai grassi la sua energia. L’aumentato metabolismo a riposo è dovuto a:
                              • Ricarica delle riserve di energia, fosfati e glicogeno nonché alla trasformazione del lattato in piruvato
                              • Ritorno alla normalità della temperatura del corpo
                              • Ritorno al ritmo respiratorio e cardiaco nella norma
                              • Recupero ormonale
                              • Riossigenazione del sangue
                              • Proliferazione e maturazione di nuovo tessuto muscolare nel caso l’esercizio ne abbia prodotto la lisi.

                              Gli studi in materia riferiscono il perdurare dell’EPOC fino ed oltre 48 ore post esercizio5 e noi body builder ben sappiamo che il processo di maturazione delle staminali può impiegare anche 14 giorni per realizzarsi compiutamente6. L’EPOC è nettamente più elevato e perdura più a lungo in relazione diretta con l’intensità del lavoro sostenuto. Minimo e limitato a poche ore quando consegue a un lavoro aerobico o lattacido, profondo e protratto molti giorni quando è conseguenza di un lavoro esaustivo contro resistenze come ad esempio il body building7. Lo sappiamo da almeno vent’anni8 ci sono tonnellate di studi che lo dimostrano e nonostate tutto continuiamo a propinare lavoro aerobico a gogò ad atleti e sedentari in una immonda fatica di Sisifo che non produce risultati. Il lavoro anaerobico alattacido contro resistenze infatti produce un’alterazione dell’omeostasi molto più profonda e drammatica del lavoro aerobico o aerobico- lattacido9,10. Si è visto inoltre come l’alimentazione ad esempio il pasto pre workout possa influenzarlo. Una dieta iperproteica consente un EPOC più evidente e prolungato, ad esempio11. Quindi l’EPOC è parte integrante del dispendio energetico complessivo di ogni attività fisica, una quota che va ad assommarsi all’energia richiesta dall’esecuzione dell’attività medesima. Per concludere in estrema sintesi “brucio” un poco di grassi e qualche caloria in più praticando jogging ma con un EPOC molto breve e limitato, “brucio” fosfati e quasi niente calorie facendo bodybuilding estremo ma l’EPOC è massiccio, profondo e perdura fino a 10 – 14 giorni. Studi oramai numerosi e incontrovertibili – oltre a 25 anni di esperienza sul campo - attestano il profondo effetto dimagrante localizzato12,13 (la cosidetta spot reduction) conseguenza del lavoro contro resistenze massimali.

                              Ma il fiato dove lo mettiamo...

                              Altrettanto incontrovertibile risulta essere il netto miglioramente del sistema cardio – vascolare e della resistenza aerobica anche in assenza di allenamento specifico. Il coinvolgimento del sistema cardio-vascolare in un set di squat all out da 6 – 10 reps fa impallidire anche il running più impegnativo. In realtà l’effetto cardiovascolare del running è specifico dell’esercizio e ne consente il miglioramento ma in assoluto è ben poca cosa rispetto alla solecitazione cardio-respiratoria di un pesante esercizio alattacido contro resistenze. Un’esperienza molto significativa fatta14 su un gruppo di fondisti passati alla velocità con set di sprint da 30’’ intervallati da 3’ di recupero dimostra come si possa mantenere la capillarizzazione e la capacità ossidativa nonostante la forte diminuizione del volume di lavoro e lo shift dall’aerobico all’alattacido.

                              In ultima analisi...

                              ...il controllo della composizione corporea e la salute stessa dipendono fondamentalmente dal cibo. L’esercizo come direbbe qualcuno “non c’azzecca” o “c’azzecca” pochissimo. Più muscoli, ossa più dense e forti, assenza di grasso sottocutaneo e di ritenzione idrica sono dovuti non ad alimentazione equilibrata o corretta come i mass media vorrebbero, bensì idonea all’animale – uomo. Si sopravvive – male – anche mangiando spazzatura ma per essere sani, forti, efficienti e belli, dobbiamo nutrirci con il cibo della nostra evoluzione: carne, pesce, uova, verdura e un poco di frutta. Dimenticando astrusi calcoli di calorie, proteine, grassi e pensando esclusivamente proprio in termini di cibo, di alimenti che non abbiano subito processi tecnologici e che teoricamente possano essere digeriti e assimilati da crudi. Soprattutto sono da evitare cereali e legumi, cibo miserabile che ci fa lentamente e subdolamente marcire, condannandoci ad un inesorabile decadimento fino a morte prematura.

                              Conclusione

                              Poiché risulta incontrovertibile che noi esseri privilegiati della scala evolutiva siamo comunque animali: vertebrati appartenenti alla classe dei mammiferi, famiglia dei primati, genere homo, specie sapiens, sottospecie sapiens. E poiché ci siamo evoluti come predatori carnivori - frugivori, divoratori di carogne e soprattutto perché siamo plantigradi come l’orso e il gorilla, la corsa è per noi un metodo di deambulazione innaturale, sofferto, non fisiologico portatore di traumi e di patologie. E’ assolutamente controproducente per il dimagrimento che si ottiene principalmente grazie ad una alimentazione idonea alla nostra specie. Secondariamente se vogliamo individuare un esercizio che facilita la perdita di grasso e contemporaneamente aumenta la massa magra in maniera rapida, efficiente e massiccia dobbiamo rivolgerci all’esercizio anaerobico alattacido. In soldoni due – tre sedute coi pesi alla settimana vi fanno dimagrire più di intermanabili ore ed ore giornaliere passate su quelle macchinette infernali che chiamiamo cardio. Ma per fare pesi dovete essere ben nutriti soprattuto di fosfati e di carne, qui il serpente si morde la coda...
                              Inciso per i body builder agonisti che hanno incluso l’odiato cardio nelle loro routine Perché invece di due ore di pesi e mezz’ora di cardio giornalieri non fate una double split solo pesi di 50 + 50 minuti? Garantisce l’EPOC alle stelle, altro che cardio...
                              Per chi ha bisogno della magica formuletta per assemblare quanto finora esposto ecco la ricetta – in ordine di importanza - del fitness più efficace, gioioso e rapido che esista.
                              GC

                              Bibliografia

                              1) C.Melby et al EFFECT OF ACUTE RESISTENCE EXERCISE ON POSTEXERCISE ENERGY EXPENDITURE AND RESTING METABOLIC RATE Journ of Appl Physiol, vol. 75 n° 4: 1847-1853, 1993
                              2) M.J.Ormsbee et al FAT METABOLISM AND ACUTE RESISTANCE EXERCISE IN TRAINED MEN J of Appl Physiol 102: 1767-1772, 2007
                              3) B.Kiens, E.A.Richter UTILIZATION OF SKELETAL MUSCLE TRIACYGLYCEROL DURING POSTEXERCISE RECOVERY IN HUMANS aAm J of Physiol Endoc Metab, vol. 275 n°2: E332-E337, August 1998
                              4) D.S.Petitt et al EFFECT OF RESISTANCE EXERCISE ON POSTPRANDIAL LIPEMIA J of Appl Physiol 94:694-700, 2003
                              5) M. D. Suenke EFFECT OF AN ACUTE PERIOD OF RESISTANCE EXERCIZE ON EXCESS POST-EXERCIZE OXYGEN CONSUMPTION: IMPLICATION FOR BODY MASS MANAGEMENT Eur. Journ of Appl Physiol vol 86, n° 5, 411-417
                              6) A.L. Siegel et al MUSCLE SATELLITE CELLS PROLIFERATION AND ASSOCIATION: NEW INSIGHTS FROM MYOFIBER TIME – LAPSE IMAGING Skelatal Muscle 2011 1:7
                              7) C. de Mello Meirelles, P.S.Chagas Gomes ACUTE EFFECTS OF RESISTANCE EXERCISE ON ENERGY EXPENDITURE: REVISITING THE IMPACT OF THE TRAINING VARIABLES Rev Bras Med Esporte vol.10, n°2 Mar/Abr, 2004
                              8) Gillette et al POSTEXERCIZE OXYGEN EXPENDITURE IN RESPONSE TO ACUTE AEROBIC OR RESISiTVE EXERCIZE Int Jour of Sport Nutri 1994, vol 4, 347-60
                              9) Elliot DL Goldberg EFFECTS OF RESISTANCE TRAINING ON EXCESS POST EXERCIZE OXYGEN CONSUMPTION
                              10) G.Cianti BRUCIA CHI CRESCE Cultura Fisica, 1996 – MORE Musclehead, 1997
                              11) Hackney et al TIMING PROTEIN INTAKE INCREASE INCREASES ENERGY EXPENDITURE 24h HOURS AFTER RESISTANCE TRAINING Medine & Science in Sprts & Exercize: may 2010 vol. 42, iss 5, pp 998-1003 Applied Sciences
                              12) L.I.Sinoway et al A 30-DAY FOREARM WORK PROTOCOL INCREASES MAXIMAL FOREARM BLOOD FLOW J of Appl Physiol, vol. 62 n°3: 1063-1067, 1987
                              13) P.A.Vodak et al PHYSIOLOGICAL PROFILE OF MIDDLE-AGED MALE AND FEMALE TENNIS PLAYER Med& Sci in Sports & Exerc, vol.12 n°3:159-163, 1980
                              14) F.M.Iaia et al FOUR WEEKS OF SPEED ENDURANCE TRAINING REDUCES ENERGY EXPENDITURE DURING EXERCISE AND MAINTAINS MUSCLE OXIDATIVE CAPACITY DESPITE A REDUCTION IN TRAINING VOLUME Journ of Appl Physiol vol. 106 January 2009

                              ____________________



                              ps. ho cercato sul forum e in questa discussione qualcosa di simile ma nada..
                              Originariamente Scritto da warry
                              i miei esercizi preferiti sn trazioni e dip! quando mi appresto a farne uno sn sempre eccitatissimo ahaha non c'è nulla di più elementare e brutale di attaccarsi ad una sbarra e tirarsi su!

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                                non ho letto tutto il contributo perchè il tempo è sempre tiranno...

                                ma - con l'adeguato rispetto - sentire cianti parlare di running è come sentire albanesi parlare di bodybuilding.
                                ...è come chiedere a kim jong-il di erigere una lode al liberismo.

                                ...cerchiamo di trovare la giusta sfumatura di grigio tra il bianco e il nero...è meglio, soprattutto per noi.
                                Last edited by the_drifter; 01-10-2011, 19:26:06.
                                I knew all the rules but the rules did not know me
                                My log: evolve or die
                                sigpic

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