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Sanremo 2023: LXXIII Festival della Canzone Italiana

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    Sanremo 2023, i pre-ascolti delle canzoni e le prime pagelle


    GIANLUCA GRIGNANI – QUANDO TI MANCA IL FIATO – VOTO 6-
    La voce è sempre quella consumata dal tempo, giusta per un brano intimo, una telefonata tra l’artista e il padre, una chiamata che giunge “dopo vent’anni” dalla terra dei ricordi. Quando dice che “la vita chiede i conti al passato” sembra che gli stia realmente mancando il fiato.

    COLAPESCE-DIMARTINO – SPLASH – VOTO 6/7
    Il vento che arpeggia la ringhiera ricorda le ringhiere che suonano in Avrai di Claudio Baglioni. La vena è melanconica, c’è il furto del peso delle aspettative che viene edulcorato da una sound quasi danzereccio. Se “la vita è un baccarat” allora “vado via senza te”. Da riascoltare.

    ARTICOLO 31 – UN BEL VIAGGIO – VOTO 6+
    Carezze di pianoforte per ripercorrere un po’ di storia di J-Ax e Dj Jad: in “Non volevamo crescere, ma è successo tutto a un tratto e fai tutte le cose che giuravi non avresti fatto”. Molto coraggiosi sul mettersi a nudo, chi li conosce e li ha seguiti anche nei percorsi da solisti troverà le risposte a tante domande: si sono odiati davvero, l’assenza a un funerale ma alla fine il messaggio è che sono qui e che “l’orgoglio si fotta”.

    gIANMARIA – MOSTRO – VOTO 6/7
    Sembra una seduta psicanalitica, una rilettura di alcune pagine di vita a due velocità: quella artistica in autostrada, quella personale su una statale malconcia. La soluzione? “Se per allontanarsi basta prendere spazio allora diamogli un senso”.

    ANNA OXA – SALI – VOTO 6
    La voce è quella sensuale e rotonda che il tempo non ci ha fatto dimenticare. Mi fa pensare al Noi non ci Saremo di Francesco Guccini e dei Nomadi quando dice “arca dell’umanità andata a fondo, cuori puri mangiati dall’avidità”.

    MR RAIN – SUPEREROI – VOTO 9
    Un piccolo capolavoro. Mi sento di azzardare che la musica potrebbe non esserci. Da ascoltare con attenzione. Una bellissima canzone d’amore che hai il ritmo e le parole contemporanee ma una chiave di lettura che va bene da Ovidio a Cecco Angiolieri, da Saffo a Neruda: “Se avrai paura stringimi le mani perché siamo invincibili vicini ovuque andrò sarai con me”

    ROSA CHEMICAL – MADE IN ITALY – VOTO 7+
    Lo stereotipo del made in Italy viene ridicolizzato in questo testo. Non resta in testa al primo ascolto ma vi assicuro che lascerà un segno: è surreale il suo “voglio morire da italiano”…sarebbe fantastico, in un mondo dei sogni, farlo rappresentare in video da Alberto Sordi.

    GIORGIA – PAROLE DETTE MALE – VOTO 7/8
    I “Pensieri brevi lunghi una vita” sono salvifici. Giorgia ci porta, con la sua voce unica ed elevata all’infinito, in un mondo, un po’ alla mago di Oz, dove “non tutto è finto nei film, la realtà forse sì”. Un ritorno in grande stile sul palco dell’Ariston.

    GIANLUCA GRIGNANI – QUANDO TI MANCA IL FIATO – VOTO 6-
    La voce è sempre quella consumata dal tempo, giusta per un brano intimo, una telefonata tra l’artista e il padre, una chiamata che giunge “dopo vent’anni” dalla terra dei ricordi. Quando dice che “la vita chiede i conti al passato” sembra che gli stia realmente mancando il fiato.

    COLAPESCE-DIMARTINO – SPLASH – VOTO 6/7
    Il vento che arpeggia la ringhiera ricorda le ringhiere che suonano in Avrai di Claudio Baglioni. La vena è melanconica, c’è il furto del peso delle aspettative che viene edulcorato da una sound quasi danzereccio. Se “la vita è un baccarat” allora “vado via senza te”. Da riascoltare.

    ARTICOLO 31 – UN BEL VIAGGIO – VOTO 6+
    Carezze di pianoforte per ripercorrere un po’ di storia di J-Ax e Dj Jad: in “Non volevamo crescere, ma è successo tutto a un tratto e fai tutte le cose che giuravi non avresti fatto”. Molto coraggiosi sul mettersi a nudo, chi li conosce e li ha seguiti anche nei percorsi da solisti troverà le risposte a tante domande: si sono odiati davvero, l’assenza a un funerale ma alla fine il messaggio è che sono qui e che “l’orgoglio si fotta”.

    gIANMARIA – MOSTRO – VOTO 6/7
    Sembra una seduta psicanalitica, una rilettura di alcune pagine di vita a due velocità: quella artistica in autostrada, quella personale su una statale malconcia. La soluzione? “Se per allontanarsi basta prendere spazio allora diamogli un senso”.

    ANNA OXA – SALI – VOTO 6
    La voce è quella sensuale e rotonda che il tempo non ci ha fatto dimenticare. Mi fa pensare al Noi non ci Saremo di Francesco Guccini e dei Nomadi quando dice “arca dell’umanità andata a fondo, cuori puri mangiati dall’avidità”.

    MR RAIN – SUPEREROI – VOTO 9
    Un piccolo capolavoro. Mi sento di azzardare che la musica potrebbe non esserci. Da ascoltare con attenzione. Una bellissima canzone d’amore che hai il ritmo e le parole contemporanee ma una chiave di lettura che va bene da Ovidio a Cecco Angiolieri, da Saffo a Neruda: “Se avrai paura stringimi le mani perché siamo invincibili vicini ovuque andrò sarai con me”

    ROSA CHEMICAL – MADE IN ITALY – VOTO 7+
    Lo stereotipo del made in Italy viene ridicolizzato in questo testo. Non resta in testa al primo ascolto ma vi assicuro che lascerà un segno: è surreale il suo “voglio morire da italiano”…sarebbe fantastico, in un mondo dei sogni, farlo rappresentare in video da Alberto Sordi.

    GIORGIA – PAROLE DETTE MALE – VOTO 7/8
    I “Pensieri brevi lunghi una vita” sono salvifici. Giorgia ci porta, con la sua voce unica ed elevata all’infinito, in un mondo, un po’ alla mago di Oz, dove “non tutto è finto nei film, la realtà forse sì”. Un ritorno in grande stile sul palco dell’Ariston.

    LDA – SE POI DOMANI – VOTO 7
    Spremuta d’amore angelico. Anche quando i verbi volgono al passato. Mi ha impressionato la capacità di utilizzare il linguaggio del cuore, una partita a Monopoli al contrario dove non si ripassa mai dal via ma ogni verso è una nuova casella. Da tempo non ascoltavo in una canzone un “ti amo” così sincero.

    LAZZA – CENERE – VOTO 7-
    L’incipit sembra arrivi dal deserto del Nevada, da uno di quei luoghi dove si cerca di captare il vocio di popoli extra-trerrestri. La mano di Dario Dardust Faini si sente eccome. Il disamore in una coppia, prima di sparire come cenere, è condensato nei versi “ormai nemmeno facciamo l’amore, direi piuttosto che facciamo l’odio".

    ARIETE - MARE DI GUAI – VOTO 6
    Il tema è la solitudine, quella che al mattino ti fa rigirare nel letto vuoto “e la casa in silenzio ho paura di dormire”. Poi si riprendono in mano i fili dell’esistenza e si prova a unire i respiri. Un testo un po’ ruffiano da indagare “nei silenzi di un cielo blu”..

    SETHU – CAUSE PERSE – VOTO 6-
    La batteria picchia un po’ troppo su queste parole che dovrebbero essere riflessive. L’idea di bruciare “questi anni come se non li avessi” è datata. Verso rappresentivo: “Ho messo i tappi per le orecchie”

    TANANAI – TANGO – VOTO 7+
    Alberto ha attraversato dodici mesi da contadino: seme dopo seme ha reso il suo campo artistico rigoglioso, ricco di frutti e di odori, di emozioni anche quando canta che “è finita la poesia, è un anno che mi hai perso”. E poi il giorno più odiato della settimana, il lunedì, grazie a questo brano diventa elegia umana.

    LEVANTE – VIVO – VOTO 7/8
    Una filastrocca accattivante e invadente, nel senso positivo del termine ovviamente! Un inno alla vita coraggioso e profondo, l’accettazione di quello che la vita ci dona ma anche la necessità di credere che “nulla è impossibile, vorrei provarci per tutta la vita”. Inoltre chi ha avuto mai la trasparenza di salire sul palco dell’Ariston cantando che “vivo un sogno erotico, la gioia del mio corpo è un atto magico”.

    LEO GASSMANN – TERZO CUORE – VOTO 6-
    E’ il ventricolo irrazionale quello portato all’Ariston da Leo con la complicità virtuosa di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari. La sensazione è che Leo canti come gli corresse dietro un treno, con una immotivata urgenza di arrivare all’ultima nota…infatti “non so più cosa sento”.

    MODA’ – LASCIAMI – VOTO 7-
    Non cediamo alle facili interpretazioni. La signora di questa canzone si chiama depressione e trasmette “il pudore di chi vuole piangere ore”. Il pregio è affrontare quello che Giuseppe Berto ha ribattezzato il male di vivere con consapevole leggerezza.

    MARCO MENGONI – DUE VITE – VOTO 8-
    “Il caffè col limone contro l’hangover” diventerà la bevanda ufficiale di Sanremo 2023. Nel testo, scritto insieme a Marco Petrella, dice che “qui non arriva la musica” ma se chiudiamo gli occhi e ci affidiamo al racconto “la luna esploderà” davvero. Un ritorno all’Ariston da poeta.

    SHARI – EGOISTA – VOTO 7
    L’attacco ha un sapore esotico sul quale Shari appoggia la sua voce narrante. Tra le nuove proposte di certo la più interessante. Scommetto che si divorerà il palco con la sua ricerca di qualcuno da amare. A proposito, per chi non è convinto della bibita proposta da Mengoni qui abbiamo la birra che sa di the. Che forse è un…te.


    GIANLUCA GRIGNANI – QUANDO TI MANCA IL FIATO – VOTO 6-
    La voce è sempre quella consumata dal tempo, giusta per un brano intimo, una telefonata tra l’artista e il padre, una chiamata che giunge “dopo vent’anni” dalla terra dei ricordi. Quando dice che “la vita chiede i conti al passato” sembra che gli stia realmente mancando il fiato.

    COLAPESCE-DIMARTINO – SPLASH – VOTO 6/7
    Il vento che arpeggia la ringhiera ricorda le ringhiere che suonano in Avrai di Claudio Baglioni. La vena è melanconica, c’è il furto del peso delle aspettative che viene edulcorato da una sound quasi danzereccio. Se “la vita è un baccarat” allora “vado via senza te”. Da riascoltare.

    ARTICOLO 31 – UN BEL VIAGGIO – VOTO 6+
    Carezze di pianoforte per ripercorrere un po’ di storia di J-Ax e Dj Jad: in “Non volevamo crescere, ma è successo tutto a un tratto e fai tutte le cose che giuravi non avresti fatto”. Molto coraggiosi sul mettersi a nudo, chi li conosce e li ha seguiti anche nei percorsi da solisti troverà le risposte a tante domande: si sono odiati davvero, l’assenza a un funerale ma alla fine il messaggio è che sono qui e che “l’orgoglio si fotta”.

    gIANMARIA – MOSTRO – VOTO 6/7
    Sembra una seduta psicanalitica, una rilettura di alcune pagine di vita a due velocità: quella artistica in autostrada, quella personale su una statale malconcia. La soluzione? “Se per allontanarsi basta prendere spazio allora diamogli un senso”.

    ANNA OXA – SALI – VOTO 6
    La voce è quella sensuale e rotonda che il tempo non ci ha fatto dimenticare. Mi fa pensare al Noi non ci Saremo di Francesco Guccini e dei Nomadi quando dice “arca dell’umanità andata a fondo, cuori puri mangiati dall’avidità”.

    MR RAIN – SUPEREROI – VOTO 9
    Un piccolo capolavoro. Mi sento di azzardare che la musica potrebbe non esserci. Da ascoltare con attenzione. Una bellissima canzone d’amore che hai il ritmo e le parole contemporanee ma una chiave di lettura che va bene da Ovidio a Cecco Angiolieri, da Saffo a Neruda: “Se avrai paura stringimi le mani perché siamo invincibili vicini ovuque andrò sarai con me”

    ROSA CHEMICAL – MADE IN ITALY – VOTO 7+
    Lo stereotipo del made in Italy viene ridicolizzato in questo testo. Non resta in testa al primo ascolto ma vi assicuro che lascerà un segno: è surreale il suo “voglio morire da italiano”…sarebbe fantastico, in un mondo dei sogni, farlo rappresentare in video da Alberto Sordi.

    GIORGIA – PAROLE DETTE MALE – VOTO 7/8
    I “Pensieri brevi lunghi una vita” sono salvifici. Giorgia ci porta, con la sua voce unica ed elevata all’infinito, in un mondo, un po’ alla mago di Oz, dove “non tutto è finto nei film, la realtà forse sì”. Un ritorno in grande stile sul palco dell’Ariston.

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    APPROFONDIMENTO
    Sanremo 2023, Chiara Francini e Paola Egonu co-conduttrici
    LDA – SE POI DOMANI – VOTO 7
    Spremuta d’amore angelico. Anche quando i verbi volgono al passato. Mi ha impressionato la capacità di utilizzare il linguaggio del cuore, una partita a Monopoli al contrario dove non si ripassa mai dal via ma ogni verso è una nuova casella. Da tempo non ascoltavo in una canzone un “ti amo” così sincero.

    LAZZA – CENERE – VOTO 7-
    L’incipit sembra arrivi dal deserto del Nevada, da uno di quei luoghi dove si cerca di captare il vocio di popoli extra-trerrestri. La mano di Dario Dardust Faini si sente eccome. Il disamore in una coppia, prima di sparire come cenere, è condensato nei versi “ormai nemmeno facciamo l’amore, direi piuttosto che facciamo l’odio".

    ARIETE - MARE DI GUAI – VOTO 6
    Il tema è la solitudine, quella che al mattino ti fa rigirare nel letto vuoto “e la casa in silenzio ho paura di dormire”. Poi si riprendono in mano i fili dell’esistenza e si prova a unire i respiri. Un testo un po’ ruffiano da indagare “nei silenzi di un cielo blu”..

    SETHU – CAUSE PERSE – VOTO 6-
    La batteria picchia un po’ troppo su queste parole che dovrebbero essere riflessive. L’idea di bruciare “questi anni come se non li avessi” è datata. Verso rappresentivo: “Ho messo i tappi per le orecchie”

    TANANAI – TANGO – VOTO 7+
    Alberto ha attraversato dodici mesi da contadino: seme dopo seme ha reso il suo campo artistico rigoglioso, ricco di frutti e di odori, di emozioni anche quando canta che “è finita la poesia, è un anno che mi hai perso”. E poi il giorno più odiato della settimana, il lunedì, grazie a questo brano diventa elegia umana.

    LEVANTE – VIVO – VOTO 7/8
    Una filastrocca accattivante e invadente, nel senso positivo del termine ovviamente! Un inno alla vita coraggioso e profondo, l’accettazione di quello che la vita ci dona ma anche la necessità di credere che “nulla è impossibile, vorrei provarci per tutta la vita”. Inoltre chi ha avuto mai la trasparenza di salire sul palco dell’Ariston cantando che “vivo un sogno erotico, la gioia del mio corpo è un atto magico”.

    LEO GASSMANN – TERZO CUORE – VOTO 6-
    E’ il ventricolo irrazionale quello portato all’Ariston da Leo con la complicità virtuosa di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari. La sensazione è che Leo canti come gli corresse dietro un treno, con una immotivata urgenza di arrivare all’ultima nota…infatti “non so più cosa sento”.

    MODA’ – LASCIAMI – VOTO 7-
    Non cediamo alle facili interpretazioni. La signora di questa canzone si chiama depressione e trasmette “il pudore di chi vuole piangere ore”. Il pregio è affrontare quello che Giuseppe Berto ha ribattezzato il male di vivere con consapevole leggerezza.

    MARCO MENGONI – DUE VITE – VOTO 8-
    “Il caffè col limone contro l’hangover” diventerà la bevanda ufficiale di Sanremo 2023. Nel testo, scritto insieme a Marco Petrella, dice che “qui non arriva la musica” ma se chiudiamo gli occhi e ci affidiamo al racconto “la luna esploderà” davvero. Un ritorno all’Ariston da poeta.

    SHARI – EGOISTA – VOTO 7
    L’attacco ha un sapore esotico sul quale Shari appoggia la sua voce narrante. Tra le nuove proposte di certo la più interessante. Scommetto che si divorerà il palco con la sua ricerca di qualcuno da amare. A proposito, per chi non è convinto della bibita proposta da Mengoni qui abbiamo la birra che sa di the. Che forse è un…te.

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    PAOLA E CHIARA – FURORE – VOTO 6/7
    “La pista non è più buia” perché la accendono le sorelle Iezzi. Non rinnegano i loro trascorsi danzerecci, che hanno accompagnato anche i percorsi individuali. Tra un verso e l’altro c’è un gioco di sguardi. Di certo faranno ballare.

    CUGINI DI CAMPAGNA – LETTERA 22 – VOTO 6
    Il ritorno al Festival del falsetto mi mancava da un po’, come qui numeri del lotto che non si decidono ad apparire. Fortunatamente Veronica e Dario, ovvero La Rappresentante di Lista, gli affidano un testo contemporaneo. La missione della band, parafrasando un loro verso, è farci guardare il mondo come lo vedono loro.

    OLLY – POLVERE – VOTO 6+
    Sembra di entrare in uno stornello romanesco: bel ritmo, bella storia, bella fantasia. Oltre le aspettative, al pre-ascolto. Quasi mogoliano il verso: “Qui da sopra a uno scaffale, io che ho molta fantasia, vedo mare, mare, mare”. Se poi la si acolta in due…tranquilli “non ci si bagnerà il cuore”.

    ULTIMO – ALBA – VOTO 8
    Non sbaglia un colpo dal punto di vista testuale. Più che una canzone è un abbraccio, è l’invito a cedere “ai perenni brividi”. Siamo in un viaggio immaginifico dove “uno sguardo, in fondo, basta per dipingerci.

    MADAME – IL BENE NEL MALE – VOTO 6/7
    Neanche Stephen King sarebbe riuscito a costruire un titolo così vicino alla vicenda umana che sta accompagnando Francesca a Sanremo. Il ritmo è ossessivo-compulsivo. Letto oggi fa sorridere un verso come “quanto ti sei ingarbugliato”. Da riascoltare ma la prima sensazione è di un pezzo importante. Peccato che per lei questo sarà un Festival tra le ombre…quer pasticciaccio brutto di via Matteotti.

    WILL – STUPIDO – VOTO 7-
    Il senso dell’assenza è colto nelle sue tante sfaccettature. Ci sono i ricordi, la volontà di fare andare indietro il tempo e i dolori che si cantano. E, diciamolo, Will sa cantarli bene. Aspettative alte per la performance con l’orchestra.

    MARA SATTEI – DUEMILAMIUTI – VOTO 7/8
    Sembra di entrare in una odissea nello spazio finché non ci riporta sulla terra con una storia dolente dove due vite non si incrociano. Non è facile cantare un amore (un po’) tossico e Mara ci riesce benissimo. E meno male che, contrariamente alla canzone, chi è scappato non le ha rubato “tutta la mia voce”.

    COLLA ZIO – NON MI VA – VOTO 7-
    Divertono e faranno saltare chi li ascolta. Interessante e intrigante il gioco di citazioni, da La Spada nella Roccia e piazza Tienanmen. Si respira tutta la forza del collettivo. Bravi!

    COMA_COSE – L’ADDIO – VOTO 8/9
    Ritorna la ringhiera ma stavolta è davanti al cuore e agogna che arrivi “davvero il giorno in cui diventerai solo un ricordo”. Bravi bravi. L’immagine di tornare dove si stava bene per ricordarsi come siamo stati è cechoviana perché “l’addio non è una possibilità”.

    ELODIE – DUE – VOTO 7
    Diretta come è nello stile di Elodie. Ci sono pure le coltellate travestite da parole per mettere in cornice “il silenzio alla fine di tutte le nostre telefonate interrotte”. Non è l’artista che conosciamo e trovo coraggioso essere così temerario dove molti cercano la confort zone. Infine per chi non è rimasto convinto delle due prime proposte qui c’è il vino…che nella canzone è una metafora ma con un po’ di sano realismo lo versiamo nel calice.




    Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
    Originariamente Scritto da Sean
    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      ARTICOLO 31 – UN BEL VIAGGIO – VOTO 6+
      Carezze di pianoforte per ripercorrere un po’ di storia di J-Ax e Dj Jad: in “Non volevamo crescere, ma è successo tutto a un tratto e fai tutte le cose che giuravi non avresti fatto”. Molto coraggiosi sul mettersi a nudo, chi li conosce e li ha seguiti anche nei percorsi da solisti troverà le risposte a tante domande: si sono odiati davvero, l’assenza a un funerale ma alla fine il messaggio è che sono qui e che “l’orgoglio si fotta”.

      E temevo una roba simile ...roba da boomer
      Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
      Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
      Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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        La canzone di Mr Rain che nei preascolti riceve un bel 9 probabilmente si rivelerà bellissima, ma il pezzo di testo citato come fosse il sacro Graal mi sembra di una banalità sconcertante: “Se avrai paura stringimi le mani perché siamo invincibili vicini ovunque andrò sarai con me”

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          La domanda giusta da farsi è "chi è"
          Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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            Qua a Sanremo ho visto oggi siano partiti i lavori per mettere un palco in piazza Colombo, a 30 secondi a piedi dall'Ariston

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              Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
              La domanda giusta da farsi è "chi è"
              /rapper ormai sulla scena da 7/8 anniu , mai statpo mainstream ma aveva fatto alcuni bravi validi come scittura e produzione, sul genere sentimentale
              Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
              Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
              Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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                Grazie, puntuale.
                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                  no , mi chiamo mkk
                  Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                  Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                  Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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                    Attenzione coi preascolti perchè la stampa, la critica, non è sempre sintonizzata con le giuste antenne su quello che poi è il gusto del pubblico e della canzone popolare.

                    L'anno scorso si sturbarono per la canzone di Ranieri, che, per carità, cantata bene, con pathos...ma i voti alti erano dovuti principalmente al fatto che parlasse dei migranti, dei barconi, e quindi, figuriamoci, zucchero per le orecchie dei giornalisti.

                    Ci sono molti voti alti per Mengoni, meno alti per Giorgia, mentre di Ultimo si scrive che fa Ultimo, cioè pianoforte e voce in crescendo.

                    Un ascolto non è sufficiente. Peseranno l'orchestra, l'esecuzione, la capacità di offrire e catturare l'emozione del pubblico.

                    C'è una novità regolamentare comunicata da Amadeus: a giocarsi il Festival saranno non più le tre migliori votate della finale ma le 5 migliori votate.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Sanremo è una cosa a parte .
                        Sentire la canzone , versione studio è una cosa
                        Vedere cantare in diretta, live con arrangiamento per orchestra è completamente diverso.
                        Poi onestamente il mondo della critica e della stampa è tra le cose più viziate e inutili che.esita.
                        Vedremo il televoto prima e le vendite / visuals poi
                        Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                        Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                        Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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                          N ARTISTA IN GARA CANZONE MEDIA
                          1 MARCO MENGONI Due vite 7,75657895
                          2 MADAME Il bene nel male 7,08108108
                          3 LAZZA Cenere 6,91666667
                          4 COLAPESCE DIMARTINO Splash 6,91666667
                          5 MARA SATTEI Duemilaminuti 6,77027027
                          6 COMA_COSE L'addio 6,75694444
                          7 GIORGIA Parole dette male 6,73026316
                          8 ARIETE Mare di guai 6,70512821
                          9 LEVANTE Vivo 6,66025641
                          10 ULTIMO Alba 6,62837838
                          11 LEO GASSMANN Terzo cuore 6,61538462
                          12 ELODIE Due 6,61486486
                          13 TANANAI Tango 6,41666667
                          14 ROSA CHEMICAL Made in Italy 6,41025641
                          15 GIANMARIA Mostro 6,39473684
                          16 PAOLA E CHIARA Furore 6,38815789
                          17 GIANLUCA GRIGNANI Quando ti manca il fiato 6,33974359
                          18 COLLA ZIO Non mi va 6,30405405
                          19 ARTICOLO 31 Un bel viaggio 6,03289474
                          20 I CUGINI DI CAMPAGNA Lettera 22 5,84027778
                          21 ANNA OXA Sali (Canto dell'anima) 5,80263158
                          22 MR RAIN Supereroi 5,71794872
                          23 MODA' Lasciami 5,71153846
                          24 SHARI Egoista 5,70394737
                          25 SETHU Cause perse 5,56410256
                          26 LDA Se poi domani 5,43421053
                          27 OLLY Polvere 5,30921053
                          28 WILL Stupido 5,26388889
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            La media dei voti delle recensioni di tutte le testate giornalistiche e dei siti di tv/musica.
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                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Perdonate la non conoscenza di questa modalità.

                              Ma perché questi ascolti con conseguenze classifiche vengono fatte così in anticipo?
                              Originariamente Scritto da Sean
                              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                                Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                                Perdonate la non conoscenza di questa modalità.

                                Ma perché questi ascolti con conseguenze classifiche vengono fatte così in anticipo?
                                marketing,
                                principalmente per creare hype ( articolo , intervista ,sfruittamento immagine sia del festival che degli artisti, aumento vendite e click stampa... bisogna coprire due mesi di attesa ...) ,e credo secondariamente per avere un primo feedback per le major , magari in ottica investimenti su promozioni e affini
                                Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                                Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                                Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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