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Sanremo 2022 - LXXII Festival della Canzone Italiana

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    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Nek è sempre ovunque...

      Un cantante per tutte le.stagioni.









      "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
      Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
      vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

      (L. Pirandello)

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        Con questo pezzo Drupi arrivò ultimo a San Remo, era sul punto di tornare a fare il suo mestiere di idraulico ma improvvisamente il pezzo balzò in top ten sia in Italia che in Francia.
        Più di un milione di copie vendute.
        Da lì cominciò la sua lunga carriera.
        Originariamente Scritto da BLOOD black
        per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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          Se faceva lidraico in proprio fino a metà anni 90 sicuro faceva più soldi
          Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
          Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
          Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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            Molti i casi alla Drupi. Il più famoso è quello di Vasco che nel 1983 arrivò penultimo con uno dei capolavori della canzone italiana: "Vita spericolata"...possiamo dire che fa il paio col Celentano del '66, che fu eliminato col "Ragazzo della via Gluck".

            Pure Zucchero non fu compreso nell'immediato. Penultimo anche lui nel 1985 con "Donne".

            Casi simili fanno capire che poi le canzoni hanno una vita propria. Sanremo è soltanto una vetrina: il pubblico decreta o meno alla fine il suo favore, come accaduto per Vasco, per Zucchero, per lo stesso Drupi, per tanti altri...perchè alcuni artisti ed alcune canzoni hanno bisogno di più tempo che non i 3 o 4 minuti di una esecuzione a volte viziata poi dalla gara, nel senso della performance, della resa live o anche dal fatto di essere magari sul momento poco conosciuti: se si vale alla fine si fa strada lo stesso.

            Tutto questo mi fa riflettere su quanto invece accaduto al povero Luigi Tenco che si ammazzò dopo l'eliminazione al Sanremo del 1967. Certamente non solo per quella eliminazione, è chiaro che fu la goccia che fece traboccare un vaso di pesi personali (sentimentali, privati, professionali) ma il suo caso è proprio la fotografia di come non può bastare una apparizione per offrire tutto di sè a livello artistico, perchè Tenco apparteneva alla schiera dei cantanti che hanno bisogno di ascolto e riascolto per coglierne le profondità, la complessità, la beltà - anche se "Ciao amore ciao" non era il suo pezzo migliore, questo va detto, e la versione di Dalida non aiutò, interpretandola in maniera troppo pesante, da tragedia greca.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Di contro ci sono poi talmente tanti brani vincitori caduti nel dimenticatoio.



              Originariamente Scritto da Giampo93
              Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Molti i casi alla Drupi. Il più famoso è quello di Vasco che nel 1983 arrivò penultimo con uno dei capolavori della canzone italiana: "Vita spericolata"...possiamo dire che fa il paio col Celentano del '66, che fu eliminato col "Ragazzo della via Gluck".

                Pure Zucchero non fu compreso nell'immediato. Penultimo anche lui nel 1985 con "Donne".

                Casi simili fanno capire che poi le canzoni hanno una vita propria. Sanremo è soltanto una vetrina: il pubblico decreta o meno alla fine il suo favore, come accaduto per Vasco, per Zucchero, per lo stesso Drupi, per tanti altri...perchè alcuni artisti ed alcune canzoni hanno bisogno di più tempo che non i 3 o 4 minuti di una esecuzione a volte viziata poi dalla gara, nel senso della performance, della resa live o anche dal fatto di essere magari sul momento poco conosciuti: se si vale alla fine si fa strada lo stesso.

                Tutto questo mi fa riflettere su quanto invece accaduto al povero Luigi Tenco che si ammazzò dopo l'eliminazione al Sanremo del 1967. Certamente non solo per quella eliminazione, è chiaro che fu la goccia che fece traboccare un vaso di pesi personali (sentimentali, privati, professionali) ma il suo caso è proprio la fotografia di come non può bastare una apparizione per offrire tutto di sè a livello artistico, perchè Tenco apparteneva alla schiera dei cantanti che hanno bisogno di ascolto e riascolto per coglierne le profondità, la complessità, la beltà - anche se "Ciao amore ciao" non era il suo pezzo migliore, questo va detto, e la versione di Dalida non aiutò, interpretandola in maniera troppo pesante, da tragedia greca.
                La peculiarità di san remo è proprio il dover portare un bravo con un arrangiamento da orchestra e con una resa canora decente in live.oktre a un testo adatto al festival.
                E già si fa un abisso.
                Inoltre specialmente in tempi recenti c'è tutto un lavoro di scenografia costumie. Luci a completare il pacchetto andando ancora di più a influire sulla resa di una canzone.
                Ovvio che sentirla alla radio ,il più delle volte non c'entra nulla con quella vista in diretta TV.
                Altra cosa , suppongo che sibirsi in TV sia diverso che su un palco normale, chi nasce e cresce dai talent è molto avvantaggiato, se non altro a livello di presenza scenica , proprio perché hanno più apparizioni in TV che concerti fatti.
                Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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                  vinceranno mammhod e l'altro.
                  elisa nella top 3 condivisa con uno gggiovane della scuderia talent /de filippi etc.


                  Originariamente Scritto da Sean
                  mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                    Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
                    La peculiarità di san remo è proprio il dover portare un bravo con un arrangiamento da orchestra e con una resa canora decente in live.oktre a un testo adatto al festival.
                    E già si fa un abisso.
                    Inoltre specialmente in tempi recenti c'è tutto un lavoro di scenografia costumie. Luci a completare il pacchetto andando ancora di più a influire sulla resa di una canzone.
                    Ovvio che sentirla alla radio ,il più delle volte non c'entra nulla con quella vista in diretta TV.
                    Altra cosa , suppongo che sibirsi in TV sia diverso che su un palco normale, chi nasce e cresce dai talent è molto avvantaggiato, se non altro a livello di presenza scenica , proprio perché hanno più apparizioni in TV che concerti fatti.

                    Questo è spesso vero. Difatti la canzone dei Maneskin ha vinto anche per la resa sul palco e per l'inserto dell'orchestra: bravi gli arrangiatori. Su disco la canzone non rende così.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Che poi la canzone dei maneskin
                      vincitrice di Sanremo
                      è forse la peggiore della loro carriera.

                      Era un pezzo che non arrivava alla sufficienza
                      diciamocelo francamente.









                      "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                      Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                      vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                      (L. Pirandello)

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                        Sul palco e con l'orchestra rendeva. L'avevo dati vincitori in effetti.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                          Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                          Di contro ci sono poi talmente tanti brani vincitori caduti nel dimenticatoio.
                          Non solo i brani, anche gli esecutori.

                          Vedi i Jalisse, o Fogli, il caso di Riccardo Fogli è emblematico, si stacca dai Pooh, va come solista e vince con Storie di tutti i giorni, poi praticamente sparisce, o comunque poca roba, i Pooh invece continuano senza di lui, vendono milioni di dischi e vincono pure il Festival.
                          Originariamente Scritto da BLOOD black
                          per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                            Si.

                            Fogli ha avuto un ritorno prima con un reality vinto, poi con la reunion dei Pooh per il tour finale della loro carriera.


                            Ecco, credo abbia fatto piu’ cassa grazie a quest’ultimo che negli ultimi 30 anni del suo percorso.



                            Originariamente Scritto da Giampo93
                            Finché c'è emivita c'è Speran*a

                            Commenta


                              Originariamente Scritto da topscorer Visualizza Messaggio
                              Non solo i brani, anche gli esecutori.

                              Vedi i Jalisse, o Fogli, il caso di Riccardo Fogli è emblematico, si stacca dai Pooh, va come solista e vince con Storie di tutti i giorni, poi praticamente sparisce, o comunque poca roba, i Pooh invece continuano senza di lui, vendono milioni di dischi e vincono pure il Festival.
                              fogli fino a qualche anno fa lo vedevo ogni tanto al centronova a fare la spesa

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                                Scenografia di Castelli (padre e figlia) pure quest'anno:



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                                I due scenografi della kermesse, padre e figlia, hanno raccontato così il lavoro che li ha portati a disegnare la cornice del Festival ormai alle porte:
                                Quando abbiamo incontrato Amadeus ad agosto ci ha chiesto di mantenere la scala e la posizione dell’orchestra, con gli opportuni distanziamenti, ma di immaginare qualcosa di diverso, un disegno tra passato e futuro. Niente vintage, però: piuttosto, come proposto da Amadeus, un ‘restyling’ del classico. Così ci siamo ispirati alle scenografie più tradizionali a partire dalla riscoperta del colore bianco, con materiali tridimensionali traforati, e abbiamo rivisitato un elemento come il sipario, rendendolo superleggero e trasparente, davanti al boccascena“.

                                Una scenografia non rivoluzionaria, ma in linea con lo stile elegante e moderno delle precedenti edizioni targate Amadeus. Gli stessi scenografi hanno spiegato di aver realizzato “una sintesi tra le scenografie dei due Festival precedenti di Amadeus“. “Abbiamo voluto, con queste forme, esprimere anche la speranza che quell’astronave disegnata lo scorso anno sia finalmente giunta in un luogo dal quale ripartire tutti“, hanno argomentato.
                                Dietro all’impatto ottico, anche in questo caso, c’è stato un attento lavoro
                                Abbiamo ridotto i metri quadri di ledwall a favore della costruzione scenica e delle luci. Quanto alla tecnologia, non viene eliminata del tutto, ma farà la sua comparsa in tre grandi ellissi di sei e nove metri, tutte rivestite di luci e motorizzate, in grado di offrire al regista Stefano Vicario e al direttore della fotografia Mario Catapano una grande versatilità scenica e possibilità di movimento quasi infinite

                                hanno aggiunto Gaetano e Maria Chiara Castelli. A dominare la scenografia sono le forme curve, che creano una prospettiva “profonda e accogliente“.

                                Davidemaggio.it
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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