
Originariamente Scritto da
marcu9
Che la 675 (questo il nome in codice della nuova creatura) di Maranello fosse nata bene, ve lo avevamo anticipato offrendovi i primi spifferi relativi a quanto raccolto dai tecnici della Scuderia Ferrari in galleria del vento.
Pur essendo difficile constatare di quale entità siano i miglioramenti in questione, sembra davvero che gli uomini del Cavallino Rampante abbiano lavorato bene non solo sul fronte della riprogettazione delle sospensioni e sulla realizzazione di una scatola del cambio ex novo (completamente ridisegnata per ragioni di natura sia aerodinamica, per consentire l’adozione di un estrattore con terminale a gomito, che regolamentare, ndr), ma anche sul propulsore.
Pare infatti che il team capitanato da Enrico Gualtieri, Enrico Cardile e David Sanchez abbia portato ad un livello successivo il Superfast (ideato da Wolf Zimmermann, ingegnere tedesco a capo dei progetti avanzati, ndr), sbloccando, come sottolineato poche settimane fa da Giuliano Duchessa, circa 30 cavalli, precedentemente"costretti" a restare inespressi a causa delle note problematiche della Power Unit italiana, dimostratasi estremamente fragile nel 2022.
A confermare i miglioramenti in questione è stato anche Gunther Steiner, che in occasione della cerimonia di premiazione del Trofeo Bandini, assegnato a Kevin Magnussen, ha parlato nel seguente modo:
"Giovedì ho incontrato Mattia Binotto, mi ha confidato che il motore della prossima stagione sarà una bomba. In Emilia-Romagna vediamo tanto tifo per la Ferrari: se sarà competitiva sarà positivo anche per noi, perché vuol dire che anche Haas disporrà di un motore veloce".
Ph. Scuderia Ferrari Press Office
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