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Da lì dovranno passare quasi 900 anni perchè mani barbare violino ancora il sacro pomerio di Roma. Un tempo infinito per la storia. Pensate che gli USA hanno 200 anni e solo dal '45 sono una potenza globale.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Si, poi ogni tanto esce il nano di turno a dirci da che lato “giusto” della Storia si stia in base alla scelta “senza alternativa” di turno.
Questo vizio di considerare decisive le prese di posizione..
nel mondo antico non esiste il concetto di “decisivo”.
Certo, le vanaglorie assumevano altri connotati.
Ma dopo migliaia di anni di acque passate sotto ponti (alcuni dei quali costruiti gia’ da allora, che hanno retto alla prova del tempo)...beh sarebbe il caso di avere una prospettiva differente..avendo l’umilta’ di inquadrarsi in quello sputacchio in cui stiam messi.
La battaglia di Poitiers (quella dell’ottobre 732, per disambiguare), se non ricordo male gia’ citata su questi pixel o su altri in qualche topic, non era percepita come tale, decisiva.
Dopo...lo si e’ capito...anche se non vedo celebrazioni in giro
Le estreme propaggini dell'Impero. Ci troviamo a Chester, in Inghilterra, una citta vicinissima al confine Nord col Galles. Come si sa, tutti i nomi delle città inglesi che contengono la terminaizione "chester" derivano dal latino castrum, ovvero l'accampamento romano, che nelle province spesso e volentieri poi diventava nucleo fondativo di nuove città.
L'immagine della dea è ben visibile tra le colonne in marmo di epoca recente.
Roma ha davvero modellato il mondo, finanche a migliaia di chilometri di distanza. E' stato (e nella sua idealità ancora è) il lume del mondo...ed è affasciante cercarla, curiosare, vederla fare capolino in luoghi lontanissimi, la provincia più sperduta eppure civilizzata.
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Ecco, poi la realtà del presente ci richiama nella fogna in cui siamo immersi e nella quale finisce anche la trattazione della Storia, ormai diventata davvero "di tutti", cioè fatta a pezzi da chiunque, stravolta addirittura nei suoi fondamenti di verità per diventare pezza ideologica da usare a seconda delle mode imperanti:
Qua il sindaco di Roma commemora un bombardamento sulla città, perchè, scrive, "Roma è e sarà sempre antifascista"...ohibò, ottimo...ma poi allora uno va ad informarsi e scopre che il bombardamento su San Lorenzo non fu fatto dai fascisti, come invece sembra intuirsi dal preabolo dell'infervorato sindaco, ma dagli "alleati"...che nel luglio del'43 non erano nemmeno tali ma nemici della Patria, visto che il salto della cavallina il re lo farà a settembre di quell'anno, l'8.
A luglio del '43 gli americani erano ancora il nemico, e furono dei nemici a precipitare delle bombe sulla Città Eterna, a rischio di violarne la maestà, la vetustà e l'ineguagliabile patrimonio storico-archeologico e architettonico - e difatti l'antichissima basilica di San Lorenzo fu sventrata.
Tutto questo nonostante il Papa (che era Pio XII) avesse chiesto di lasciare inviolata la Città e che chi avesse osato sfregiarla si sarebbe macchiato di "matricidio": e cosa fa la Raggi, sindaco di Roma? Celebra un atto di matricidio compiuto dal nemico, per di più attribuendolo all'allora governo in carica e alla nazione che invece era in guerra contro quegli "alleati" bombaroli.
E' così che insegna la Storia oggi? Le bombe hanno una firma, questo nessun tweet lo può cancellare.
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Non credo che i giapponesi, quando commemorano l'immensa tragedia del sole atomico che si accese su Hiroshima, lo fanno stravolgendo la Storia, ovvero imputando quel cataclisma al proprio Imperatore, alla propria nazione, in definitiva a se stessi...semmai si limitano a ricordare un giorno di lutto e di catastrofe nazionali.
Solo in questo curiosissimo Paese si fanno diventare della calamità storiche celebrazioni ad uso ideologico, addirittura ribaltando i fatti e dunque cancellando colpe e colpevoli per inventarsene di nuovi.
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e’ l’impiego strumentale della Storia, per mano e bocca di chi fa leva sulle distorsioni storiografiche ad usum proprium
una bestemmia anzi La bestemmia
a me fa uscire il sangue dagli occhi e altera come poco altro, perche’ gli effetti e le conseguenze possono essere devastanti
L’antidoto resta lo studio, la ricerca personale..laddove l’agenzia educativa per eccellenza, la scuola, e’ oramai l’ombra di cio’ che dovrebbe essere.
Scrivo qui perche’ stasera e’ forse.. anzi senza forse..la prima volta in vita mia in cui la preoccupazione sta avendo il sopravvento, e in maniera profonda.
Stiamo vivendo un periodo storico di estrema delicatezza, in cui la sorte ha voluto far convergere la piu’ grande sfida economico-sanitaria degli ultimi 100 anni con la peggiore classe dirigente atta a gestirla, e, il che e’ tremendo, una popolaziome mondiale che sta, letteralmente, IMPLORANDO un divide et impera.
I totalitarismi non possono nascere e soprattutto svilupparsi senza consenso, per mere questioni di sostenibilita’ numerica.
Dal pianerottolo al supermercato al bar al luogo di lavoro, si scontrano senza incontrarsi sensibilita’, pareri, opinioni, piu’ o meno sostenuti da riscontri oggettivi.
Non ci sara’ sintesi, ma solo scontro.
Chi sara’ preposto a dar voce e offerta alla domanda di cio’ che viene percepito come assolutamente giusto (secondo molti, gli stessi che alimentano la confusione catalizzano tale domanda), si trovera’, de facto, potere d’imperio.
Siamo in un momento che rischia di essere il piu’ divisivo da decenni.
Magari sara’ occasione per rivalutare la caccia al fascista, o al nazista, ad ogni costo, a cui abbiamo assistito sino all’altro ieri, praticamente.
L’asticella si e’ spostata, rendiamocene conto, e la stiamo orientando noi stessi.
E’ pieno di Pilati che se ne lavano le mani, il problema e’ che lo fanno nel nome di un “tu lo dici”.
La Liberta’ e’ una conquista in divenire, va cercata e ricercata..come sa chi per lei la vita l’ha perduta.
Una restrizione oggi, una domani...tante ranocchiete con mezzo grado per volta in piu’ nel pentolone.
La questione è non trasformare uno stato di eccezione in definitivo. La gente che non se ne preoccupa non deve preoccupare, la stragrande maggioranza del popolo non s'è mai preoccupata e non ha nemmeno gli strumenti per preoccuparsi, e ricordiamoci che le rivoluzioni le hanno sempre fatte le elitè.
Fa più che altro stacco, in dinamiche comunque assolutamente non nuove, l'accondiscendenza della quasi totalità della stampa, che un tempo veniva definita "guardiana della democrazia". Un guardiano simile andrebbe abolito, di una stampa così non ce ne facciamo niente. Possono semmai benissimo riciclarsi come maggiordomi.
Nessuno che dica "a" di fronte a prefigurazioni di cancellazione della sanità gratuita e verso tutti. Confindustria mette addirittura in discussione il diritto al lavoro e non si trova mezzo editoriale, un mezzo giornalista ad esplodere come un vulcano...e nemmeno un mezzo politico.
Quando attorno c'è indifferenza per la propria coscienza e statura di cittadino, silenzio di politica e informazione, allora è già un regime di fatto, anche se il cianuro viene ammantato da una splendida carta per caramelle e si sta dove ci si racconta che si risiede nella luminosa città sulla collina, abitatori del migliore dei mondi possibili. Il peggio toccherà a chi verrà dopo.
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Stiamo vivendo un periodo storico di estrema delicatezza, in cui la sorte ha voluto far convergere la piu’ grande sfida economico-sanitaria degli ultimi 100 anni con la peggiore classe dirigente atta a gestirla, e, il che e’ tremendo, una popolaziome mondiale che sta, letteralmente, IMPLORANDO un divide et impera.
Abbracciarsi tutti, riciclare fortissimo e fare volontariato evidentemente non sono sufficienti per soddisfare il bisogno di dare struttura e significato alla propria vita
Meno di dieci anni fa pensavo che il cyberpunk, pur con la precisione stupefacente di molte sue previsioni, si fosse comunque sbagliato di brutto su uno dei suoi capisaldi: l'erosione dei diritti umani fondamentali e la mercificazione dell'individuo e dei suoi diritti. Mi pareva troppo distante da qualsiasi prossimo futuro ipotizzabile. Ora mi sto ricredendo.
Originariamente Scritto da Sean
Bob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever? White Rabbit - Sometimes, just one second.
La preoccupazione più grande è che le erosioni dei diritti dell’uomo, avvenivano con tempi lunghi, dove la presa di coscienza del cittadino avveniva solamente dopo, a giochi ormai conclusi.
Ora la china è ripida, e direi anche sfacciata, con Confindustria che sbandiera ai quattro venti soluzioni incostituzionali.
Gli showman ancorati sugli scranni del potere nicchiano, presi dalla caccia all’oro dei consensi.
I media e i “giornalisti” si nutrono di articoli riguardante altro, dagli interventi di chirurgia estetica di quella o questo personaggio dello spettacolo, all’ennesimo flirt, sempre lgbt compliance ci mancherebbe, del momento.
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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