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consigli ripresa allenamento dopo intervento ernia al disco

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    consigli ripresa allenamento dopo intervento ernia al disco

    Ciao a tutti,

    sono un utente nuovo e mi rivolgo a voi perchè sto trovando molto difficile riprendere la palestra dopo un episodio sfortunato che ho avuto l'anno scorso.

    Ho 29 anni e ho avuto la grande sfiga di trovarmi un ernia al disco L5-S1 espulsa.
    Dopo aver provato terapie conservative e cercato di evitare l'intervento in ogni modo, ho optato per l'operazione di discectomia dell'ernia lombare. Il dolore era costante e insopportabile per la mia routine che prevedeva lavoro da pendolare in cui dovevo rimanere in piedi per 10 ore al giorno.

    Mi sono operato l'estate scorsa e ho seguito un periodo di riabilitazione con tanta ginnastica posturale e stretching.
    Ora, dopo circa un anno, volevo tornare ad allenarmi per svariati motivi: lavoro fisioterapico e ginnastica posturale sono noiose dopo qualche mese e mi manca la palestra vera e propria per questione di soddisfazione personale e di resa estetica sul mio corpo.

    Il problema è che una volta operato, sei un po' lasciato solo al tuo destino. Il neurochirurgo ti opera ma non ti da consigli sul come affrontare il post-operazione.
    Ho un po 'di timore a riprendere ad allenarmi per il rischio di recidiva e per il non sapere a che figura rivolgermi per tornare ad allenarmi gradualmente in tutta sicurezza. Dopo un anno di inferno e di sciatica acuta 24 ore al giorno, non vorrei rischiare di farmi male e compromettere la mia salute.

    Devo fidarmi di un personal trainer di una palestra? Devo rivolgermi a un fisiatra? Non so proprio che fare.

    Avete consigli o esperienze in merito?

    Grazie mille!!

    #2
    ciao, è una situazione che necessita monitoraggio costante di presenza, pertanto sarebbe auspicabile un personal trainer di comprovata esperienza che ti controlla mentre fai le cose.

    Chiunque ti potrebbe dare consigli, ma nessuno potrebbe verificare la correttezza dell'applicazione degli stessi.

    A volte meglio un discreto operatore in presenza che un ottimo specialista a distanza.

    Le figure mediche di riferimento per questi casi sono imprescindibili per un follow up della situazione, altrimenti ti ritrovi abbandonato a te stesso.



    Originariamente Scritto da Giampo93
    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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      #3
      Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
      ciao, è una situazione che necessita monitoraggio costante di presenza, pertanto sarebbe auspicabile un personal trainer di comprovata esperienza che ti controlla mentre fai le cose.

      Chiunque ti potrebbe dare consigli, ma nessuno potrebbe verificare la correttezza dell'applicazione degli stessi.

      A volte meglio un discreto operatore in presenza che un ottimo specialista a distanza.

      Le figure mediche di riferimento per questi casi sono imprescindibili per un follow up della situazione, altrimenti ti ritrovi abbandonato a te stesso.
      Intanto grazie mille per la risposta!

      Il problema è proprio quello che dici tu. Il sentirsi abbandonato a sè stesso, e la fatica a trovare una figura in cui riporre cieca fiducia.

      Per le figure mediche parli di un fisiatra? Io ho fatto ginnastica posturale per qualche mese da un fisioterapista ma, sinceramente, dopo un po', la ginnastica posturale è noiosa e voglio proprio riprendere a allenarmi "seriamente" invece che fare stretching: voglio mettere forza e tono ai miei muscoli.


      Il settore della riabilitazione è saturato di decine di figure diverse fra loro che si sovrappongono e mi confondono: fisioterapisti, massofisioterapisti, osteopati, chiropratici, ecc ecc
      Che specifiche a livello di competenza devo cercare in un personal trainer per potermi fidare in una situazione di questo tipo? Molti di quelli che ho avuto modo di conoscere in palestra mi sembravano, spesso, e con tutto il rispetto, delle figure un po' improvvisate. Normalmente, non sarebbe un problema per il sottoscritto ma dopo aver subito un'operazione di quel tipo e avendo un rischio medico , farei molta più fatica a fidarmi nel lavorarci insieme.

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        #4
        le figure sono tante, sembra una selva.
        Quello che fa la differenza è quanto uno è in gamba, i confini per certi aspetti non dovrebbero essere così netti al di là delle singole competenze specifiche.
        Intanto fai tesoro di quello che il fisioterapista che ti ha seguito ti avrà sicuramente indicato, che già significa tanto.

        Il trainer ideale è quello che ha già avuto esperienze in situazioni simili, e che possibilmente lavori in contatto e collaborazione con terapisti esperti a cui affidarsi per un punto di vista o un consiglio.

        Il fisiatra dovrebbe avere le competenze per una valutazione medica di questi casi, ed è colui che ti indirizza verso terapie specifiche.

        LA fase della ripresa degli allenamenti diventa questione dl soggetto, il medico vedendoti ti da o meno un benestare/ nulla osta alla cosa



        Originariamente Scritto da Giampo93
        Finché c'è emivita c'è Speran*a

        Commenta


          #5
          Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
          le figure sono tante, sembra una selva.
          Quello che fa la differenza è quanto uno è in gamba, i confini per certi aspetti non dovrebbero essere così netti al di là delle singole competenze specifiche.
          Intanto fai tesoro di quello che il fisioterapista che ti ha seguito ti avrà sicuramente indicato, che già significa tanto.

          Il trainer ideale è quello che ha già avuto esperienze in situazioni simili, e che possibilmente lavori in contatto e collaborazione con terapisti esperti a cui affidarsi per un punto di vista o un consiglio.

          Il fisiatra dovrebbe avere le competenze per una valutazione medica di questi casi, ed è colui che ti indirizza verso terapie specifiche.

          LA fase della ripresa degli allenamenti diventa questione dl soggetto, il medico vedendoti ti da o meno un benestare/ nulla osta alla cosa

          Il fisioterapista che mi ha seguito è bravo e l'ho ringraziato molto per il suo lavoro. Per la fase immediatamente post-operatoria, la ginnastica posturale che mi ha fatto fare mi ha ridato flessibilità a una schiena che era diventata un asse di legno (reazione inconscia del tuo corpo per minimizzare più che può il dolore).

          Il problema è che ora non voglio fare posturale a vita da un fisioterapista, a 29 anni. Mi sembra di essere diventato una pippa a livello fisico nell'ultimo anno, voglio rimettermi in forma come si deve e mi pare in maniera evidente che la posturale e lo stretching non sono sufficienti.
          Evitando stacchi da terra o esercizi di quel tipo, mi piacerebbe proprio tornare a fare palestra in maniera attiva.

          Quindi mi consigli come prima cosa di parlare con un fisiatra? Avevo anche pensato di tornare dal neurochirurgo che mi ha operato, ma i chirurghi di solito non hanno molti consigli da darti sulla fase post-operatoria (il loro è appunto l'operazione)

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            #6
            Non vorrei assolutamente sminuire il problema che hai avuto, però L5 S1 è abbastanza comune.
            Adesso intanto che trovi una persona qualificata che ti possa seguire, ritengo che potresti comunque allenarti in palestra in assoluta sicurezza utilizzando solo alcuni movimenti e macchine che tengono la schiena al riparo.

            Non puoi schiacciarti un disco facendo una lat machine o un leg Ext.
            Quindi: spinta orizzontale, tiro verticale, tiro orizzontale con appoggio, gambe in isolamento contemplano ex sicuri.

            Spinta verticale, pressa, e tutti gli ex complementari come alzate laterali, curl bilanciere possono avere delle interferenze, ma con cautela possono essere eseguiti.

            Squat, stacco... Creano pressione diretta sulla zona interessata.
            sigpic

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              #7
              Originariamente Scritto da fra_mst Visualizza Messaggio
              Ciao a tutti,

              sono un utente nuovo e mi rivolgo a voi perchè sto trovando molto difficile riprendere la palestra dopo un episodio sfortunato che ho avuto l'anno scorso.

              Ho 29 anni e ho avuto la grande sfiga di trovarmi un ernia al disco L5-S1 espulsa.
              Dopo aver provato terapie conservative e cercato di evitare l'intervento in ogni modo, ho optato per l'operazione di discectomia dell'ernia lombare. Il dolore era costante e insopportabile per la mia routine che prevedeva lavoro da pendolare in cui dovevo rimanere in piedi per 10 ore al giorno.

              Mi sono operato l'estate scorsa e ho seguito un periodo di riabilitazione con tanta ginnastica posturale e stretching.
              Ora, dopo circa un anno, volevo tornare ad allenarmi per svariati motivi: lavoro fisioterapico e ginnastica posturale sono noiose dopo qualche mese e mi manca la palestra vera e propria per questione di soddisfazione personale e di resa estetica sul mio corpo.

              Il problema è che una volta operato, sei un po' lasciato solo al tuo destino. Il neurochirurgo ti opera ma non ti da consigli sul come affrontare il post-operazione.
              Ho un po 'di timore a riprendere ad allenarmi per il rischio di recidiva e per il non sapere a che figura rivolgermi per tornare ad allenarmi gradualmente in tutta sicurezza. Dopo un anno di inferno e di sciatica acuta 24 ore al giorno, non vorrei rischiare di farmi male e compromettere la mia salute.

              Devo fidarmi di un personal trainer di una palestra? Devo rivolgermi a un fisiatra? Non so proprio che fare.

              Avete consigli o esperienze in merito?

              Grazie mille!!

              Io consiglio sempre una cosa che ritengo la chiave di volta di tutto: affidati ad un ospedale pubblico.
              Evita come la peste la selva di specialisti, osteopati, fisioterapisti, guru vari. In mezzo ci sarà sicuramente qualcuno bravissimo e serissimo, ma ne esiste una fetta significativa che non ha a cuore la risoluzione definitiva del tuo problema, quanto piuttosto il mantenerti in un percorso di cura, visite, pratiche, sedute, che per loro rappresentano un ricavo (anche fossero coperte in convenzione dal SSN). Visto che la tua salute è un bene unico e irripetibile, la probabilità di incappare in un praticone avido è troppo alta per rischiarla.
              L'ospedale pubblico ha a cuore una sola cosa: che tu non ti faccia mai più vedere. E può ottenere questo solo curandoti nel modo più risolutivo possibile.
              Potrà sembrare una visione che deriva dall'aver avuto esperienze positive col pubblico e negative col privato, ma quando queste esperienze rappresentano il 100% dei casi con cui sono venuto a contatto, la visione diventa una convinzione ferma.
              Praticando molti sport da anni, ho incontrato decine di persone che hanno avuto problemi di ernia (quasi tutti, me incluso, L5-S1, perchè essendo provocata quasi sempre dallo stare molto seduti, è evidente che è l'ernia "di riferimento" in questi anni di vita agiata).
              Tutti (non molti, dico proprio tutti) quelli che si sono rivolti alla fisiatria degli ospedali di riferimento di questa zona (RE/MO), hanno recuperato il 99% della propria libertà di movimento, allenamento, attività lavorativa e sportiva, senza intervento, ma attraverso un percorso fisioterapico basato su protocolli medici consolidati e comprovati.
              Tutti (non molti, dico proprio tutti) quelli che si sono rivolti al fisiatra consigliato dal cugino, al centro specialistico, alla clinica "dove opera quello bravo", hanno subito l'intervento e sono ancora dietro a mille sessioni di ginnastica posturale, periodiche ricadute, ecc...

              Perchè l'ernia NON è la causa del problema.
              Il Problema è una errata igiene posturale.
              L'ernia è il sintomo.
              E il dolore è il segnale con cui il corpo chiede di non fare certi movimenti, tentando di autocurarsi.

              Quindi, curare l'ernia togliendola potrà risolvere il problema nel senso che toglie il dolore, ma se non si interviene seriamente sull'igiene posturale, prima o poi ci si torna dentro a piedi pari.

              Quindi, come sistemare la propria igiene posturale?
              Come ho detto prima: fisiatria e fisioterapia dell'ospedale di riferimento, lasciando da parte tutti i centri specializzati.
              Tu devi prima di tutto capire come funziona la colonna vertebrale, come certi movimenti o posture impattano su di essa, come certe operazioni della vita quotidiana possano essere eseguite in modo ottimale o in modo "pericoloso". Allacciarsi le scarpe, scendere dal letto, infilarsi i pantaloni, sono movimenti che possono, se eseguiti male, dare ogni volta un colpetto ad una situazione a rischio, fino a generare il caso acuto o cronico.
              Qualcuno ti ha mai dato in mano il modello di plastica della colonna vertebrale, mostrandoti come si muove e cosa avviene quando....?
              Ecco, questa è la cosa che avviene alla prima seduta di fisioterapia in ospedale.
              Qualcuno ti ha mai spiegato come allacciarti le scarpe?
              Qualcuno ti ha mai spiegato come scendere dal letto?

              Assieme ad una approfondita anamnesi con l'esecuzione di certi movimenti davanti al fisiatra, lo stesso dovrà individuare dove siano le rigidità che ti portano a fare i movimenti in modo sbagliato (quasi sempre scarsa mobilità del bacino), e le debolezze muscolari che non aiutano la colonna a restare bene nella propria forma corretta.
              Solo dopo aver capito tutto questo, potrai eseguire gli esercizi di mobilità ed allungamento adatti al tuo caso (non andare a caso, ce ne sono alcuni che potrebbero farti molto male), potrai iniziare le pratiche di allenamento per rinforzare il core (anche qui, attenzione che ci sono esercizi a secco per gli addominali che non vanno assolutamente bene se si hanno rigidità particolari).

              Ormai l'ernia l'hai tolta, ma senza un percorso corretto di consapevolezza e conoscenza dei meccanismi della colonna vertebrale, rischi di tornarci dentro. Forse non la L5/S1, ma non è che altre facciano meno male.

              In bocca al lupo

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                #8
                Originariamente Scritto da AlbiTapa Visualizza Messaggio
                Io consiglio sempre una cosa che ritengo la chiave di volta di tutto: affidati ad un ospedale pubblico.
                Evita come la peste la selva di specialisti, osteopati, fisioterapisti, guru vari. In mezzo ci sarà sicuramente qualcuno bravissimo e serissimo, ma ne esiste una fetta significativa che non ha a cuore la risoluzione definitiva del tuo problema, quanto piuttosto il mantenerti in un percorso di cura, visite, pratiche, sedute, che per loro rappresentano un ricavo (anche fossero coperte in convenzione dal SSN). Visto che la tua salute è un bene unico e irripetibile, la probabilità di incappare in un praticone avido è troppo alta per rischiarla.
                L'ospedale pubblico ha a cuore una sola cosa: che tu non ti faccia mai più vedere. E può ottenere questo solo curandoti nel modo più risolutivo possibile.
                Potrà sembrare una visione che deriva dall'aver avuto esperienze positive col pubblico e negative col privato, ma quando queste esperienze rappresentano il 100% dei casi con cui sono venuto a contatto, la visione diventa una convinzione ferma.
                Praticando molti sport da anni, ho incontrato decine di persone che hanno avuto problemi di ernia (quasi tutti, me incluso, L5-S1, perchè essendo provocata quasi sempre dallo stare molto seduti, è evidente che è l'ernia "di riferimento" in questi anni di vita agiata).
                Tutti (non molti, dico proprio tutti) quelli che si sono rivolti alla fisiatria degli ospedali di riferimento di questa zona (RE/MO), hanno recuperato il 99% della propria libertà di movimento, allenamento, attività lavorativa e sportiva, senza intervento, ma attraverso un percorso fisioterapico basato su protocolli medici consolidati e comprovati.
                Tutti (non molti, dico proprio tutti) quelli che si sono rivolti al fisiatra consigliato dal cugino, al centro specialistico, alla clinica "dove opera quello bravo", hanno subito l'intervento e sono ancora dietro a mille sessioni di ginnastica posturale, periodiche ricadute, ecc...

                Perchè l'ernia NON è la causa del problema.
                Il Problema è una errata igiene posturale.
                L'ernia è il sintomo.
                E il dolore è il segnale con cui il corpo chiede di non fare certi movimenti, tentando di autocurarsi.

                Quindi, curare l'ernia togliendola potrà risolvere il problema nel senso che toglie il dolore, ma se non si interviene seriamente sull'igiene posturale, prima o poi ci si torna dentro a piedi pari.

                Quindi, come sistemare la propria igiene posturale?
                Come ho detto prima: fisiatria e fisioterapia dell'ospedale di riferimento, lasciando da parte tutti i centri specializzati.
                Tu devi prima di tutto capire come funziona la colonna vertebrale, come certi movimenti o posture impattano su di essa, come certe operazioni della vita quotidiana possano essere eseguite in modo ottimale o in modo "pericoloso". Allacciarsi le scarpe, scendere dal letto, infilarsi i pantaloni, sono movimenti che possono, se eseguiti male, dare ogni volta un colpetto ad una situazione a rischio, fino a generare il caso acuto o cronico.
                Qualcuno ti ha mai dato in mano il modello di plastica della colonna vertebrale, mostrandoti come si muove e cosa avviene quando....?
                Ecco, questa è la cosa che avviene alla prima seduta di fisioterapia in ospedale.
                Qualcuno ti ha mai spiegato come allacciarti le scarpe?
                Qualcuno ti ha mai spiegato come scendere dal letto?

                Assieme ad una approfondita anamnesi con l'esecuzione di certi movimenti davanti al fisiatra, lo stesso dovrà individuare dove siano le rigidità che ti portano a fare i movimenti in modo sbagliato (quasi sempre scarsa mobilità del bacino), e le debolezze muscolari che non aiutano la colonna a restare bene nella propria forma corretta.
                Solo dopo aver capito tutto questo, potrai eseguire gli esercizi di mobilità ed allungamento adatti al tuo caso (non andare a caso, ce ne sono alcuni che potrebbero farti molto male), potrai iniziare le pratiche di allenamento per rinforzare il core (anche qui, attenzione che ci sono esercizi a secco per gli addominali che non vanno assolutamente bene se si hanno rigidità particolari).

                Ormai l'ernia l'hai tolta, ma senza un percorso corretto di consapevolezza e conoscenza dei meccanismi della colonna vertebrale, rischi di tornarci dentro. Forse non la L5/S1, ma non è che altre facciano meno male.

                In bocca al lupo
                Grazie mille per la risposta esaustiva. Hai illuminato molto bene il succo del mio problema.
                Con l'operazione se ne è andato il dolore, ma fra qualche anno ci sono dentro di nuovo se non mi prendo cura della mia colonna vertebrale. Il problema è che mi sono operato a settembre dell'anno scorso e poi mi sono sentito in una specie di limbo: nel senso che il neurochirurgo, nonostante fosse bravissimo, ti opera e poi ti saluta e ti augura buona fortuna.

                E' da mesi che mi ripeto: che fare?
                Per prima cosa domani fisso una visita dal fisiatra dell'ospedale pubblico di riferimento della mia città e vediamo che percorso mi suggerirà.
                Dici che escluderà in ogni caso la palestra? Capisco possa passare come un capriccio, ma mi manca troppo usare LAT machine, panca, ecc. e gli esercizi di allungamento che faccio da mesi non hanno la stessa resa estetica sul mio corpo.

                Comunque ti ringrazio per avermi dedicato così tanto tempo. Apprezzo l'empatia, essendoci passato pure tu.

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                  #9
                  Originariamente Scritto da riccardo III Visualizza Messaggio
                  Non vorrei assolutamente sminuire il problema che hai avuto, però L5 S1 è abbastanza comune.
                  Adesso intanto che trovi una persona qualificata che ti possa seguire, ritengo che potresti comunque allenarti in palestra in assoluta sicurezza utilizzando solo alcuni movimenti e macchine che tengono la schiena al riparo.

                  Non puoi schiacciarti un disco facendo una lat machine o un leg Ext.
                  Quindi: spinta orizzontale, tiro verticale, tiro orizzontale con appoggio, gambe in isolamento contemplano ex sicuri.

                  Spinta verticale, pressa, e tutti gli ex complementari come alzate laterali, curl bilanciere possono avere delle interferenze, ma con cautela possono essere eseguiti.

                  Squat, stacco... Creano pressione diretta sulla zona interessata.

                  Grazie mille, molto precisa la tua risposta. Parlerò di questa possibilità e di queste tipologie di esercizi durante la visita fisiatrica che intendo fare...

                  Sulla figura sicura da trovare in palestra... Questo è uno dei grandi problemi di questo mio percorso di riabilitazione. A me sembra che i personal che ti affiancano nelle palestre della mia zona non siano sufficientemente preparati per affrontare un rischio medico di questo tipo. Non ho mai fatto lo snob e per me non ha mai rappresentato alcun tipo di problema da quando faccio palestra (almeno 6-7 anni), ma ora tendo a essere paranoico anche forse un pizzico più del dovuto ma perchè ho passato un anno di inferno per colpa dell'ernia al disco: vita sociale e lavorativa distrutta da un dolore sempre più acuto e costante.

                  Per rafforzare la schiena senza schiacciare quella zona, che ti viene in mente, dato che per un bel po' non potrò fare con ogni probabilità stacchi e squat? Back extension per la parte lombare e i soliti LAT, pull, trazioni per la parte superiore? Sembrano sicuri ma aspetto cosa mi dirà il fisiatra.

                  Commenta


                    #10
                    Originariamente Scritto da fra_mst Visualizza Messaggio

                    Per rafforzare la schiena senza schiacciare quella zona, che ti viene in mente, dato che per un bel po' non potrò fare con ogni probabilità stacchi e squat? Back extension per la parte lombare e i soliti LAT, pull, trazioni per la parte superiore? Sembrano sicuri ma aspetto cosa mi dirà il fisiatra.
                    I muscoli profondi della colonna vertebrale si possono allenare con della semplice ginnastica posturale.
                    No n posso cosigliarti esercizi specifici, devi essere seguito di persona, anche x l'esecuzione.

                    Se ti verrà consigliato il nuoto scarta a priori questa ipotesi e anche chi l'ha suggerita.

                    Squat e stacco non sono essenziali allo sviluppo muscolare del fisico.
                    sigpic

                    Commenta


                      #11
                      Originariamente Scritto da fra_mst Visualizza Messaggio
                      Grazie mille, molto precisa la tua risposta. Parlerò di questa possibilità e di queste tipologie di esercizi durante la visita fisiatrica che intendo fare...

                      Sulla figura sicura da trovare in palestra... Questo è uno dei grandi problemi di questo mio percorso di riabilitazione. A me sembra che i personal che ti affiancano nelle palestre della mia zona non siano sufficientemente preparati per affrontare un rischio medico di questo tipo. Non ho mai fatto lo snob e per me non ha mai rappresentato alcun tipo di problema da quando faccio palestra (almeno 6-7 anni), ma ora tendo a essere paranoico anche forse un pizzico più del dovuto ma perchè ho passato un anno di inferno per colpa dell'ernia al disco: vita sociale e lavorativa distrutta da un dolore sempre più acuto e costante.

                      Per rafforzare la schiena senza schiacciare quella zona, che ti viene in mente, dato che per un bel po' non potrò fare con ogni probabilità stacchi e squat? Back extension per la parte lombare e i soliti LAT, pull, trazioni per la parte superiore? Sembrano sicuri ma aspetto cosa mi dirà il fisiatra.
                      Appena sotto questo tuo topic c'è quello sul Military Press. Vai a Pagina 3, nell'ultimo post c'è un mio intervento, leggi quel post e, nelle pagine seguenti, i miei interventi successivi.
                      Dopodiché inizia a fare il giro delle tue palestre di zona e inzia a cercare una persona che, una volta fatto presente il tuo problema, elabori un discorso programmatico simile a quello che troverai nei miei post.
                      Fai poche domande ma concrete. Inquadra innanzitutto la figura che hai davanti. Chiedile che titoli ha, diploma istruttore, laurea o altro. Quanti anni di esperienza ha, quante altre persone con patologia simile alla tua ha seguito e che risultati ha ottenuto con loro. In ultimo chiedi come ha intenzione di procedere con te nell'immediato e poi nel lungo termine. Se ti sembra incerto, evasivo o che risponda con sufficienza, ringrazia e vai avanti. Quello che cerchi è una figura che a poche domande concrete dia semplici risposte concrete, questo è un importante indicatore di una figura che ha già mezzi e conoscenze per agire come tu ti aspetti che faccia. Se inziano ad elaborare super*****le, evadono le tue domande o spostano il focus su altri aspetti di contorno al tuo obiettivo (corsi, saune, offerte promozionali, ecc), ringrazia vai avanti, soprattutto se questa è una grande catena commerciale. Mia cugina in una roa del genere, ci ha lavorato come segretaria per diversi anni, in uno dei suoi primissimi giorni le si presente una persona con dietro un faldone clinico più da cimitero che da palestra. Spiega a lei tutti i suoi problemi scoppiando poi in lacrime sul finale. Vuole assicurarsi che in quella palestra siano veramente in grado di dargli una mano con tutte le sue patologie. Mia cugina allora, ancora esperta e ingenua, non avendo quelle conoscenze, essendo solo una segreteria e non un tecnico, va dal proprietario a farli presente la situazione mentre il cliente aspetta nella sala accanto. Il proprietario, quasi disturbato dalla rischiesta di mia cugina, la liquida in pochi secondi. Le dice, senza neanche avere saputo quali fossero le problematiche, di dire al cliente che loro sono bravissimi ed altamente qualificati per quel problema e di fargli un contratto annuale. Il cliente, ancora con le lacrime agli occhi, al ritorno di mia cugina sottoscrive il contratto dopo essere stato rassicurato dalla segretaria che era andata "addirittura" a chiedere al titolare.
                      In quella palestra c'erano due istruttori, uno l'ho visto personalmente e non gli farei allenare neanche il mio cane a riportare un bastone. L'altro è semplicemente uno grosso che lavora gratis ed in cambio può allenarsi gratis, ed ha giusto la terza media.

                      Alla fine di quella giornata mia cugina mi telefona, con un senso di colpa grande quanto una casa, mi chiama per chiedermi se è normale lavorare così...
                      A distanza di anni però ti posso dire che, sempre mia cugina, adesso, insieme al suo nuovo ragazzo anche lui commerciale e non tecnico, sta cercando un locale in una grande città per poter lavorare in proprio esattamente così...

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