LONDRA situazione 2021

[le89le]

Mah, secondo me possono comunque essere esperienze molto formative in ogni caso. Sono frasi fatte, ma partire da zero, da solo, e in un paese che non si conosce e' una cosa che se uno e' intelligente puo' essere molto utile. L'idea originale, a meno di pensare di essere gli unici furbi e le altre centinaia di migliaia di persone messe come te tutti stupidi, e' molto difficile da tirare fuori.

Se uno la prende in cavalleria, va bene anche cosi'. Se invece uno vuol fare qualcosa di utile anche a livello di lavoro, bisogna valutare meglio dove andare e soprattutto come prepararsi prima di partire.

Bhe ma queste cose, per una persona nella sua condizione, sono da prendersi con una leggerezza assurda!
Pretendere di andare in UK (o qualsivoglia paese) e diventare qualcuno in 3/4 settimane, con l'aggravante di non sapere la lingua, non è possibile! Ovunque si vada.

Differente è trovare qualsiasi lavoro umile con il solo scopo di imparare la lingua e avere la possibilità di visitare posti non conosciuti. Ho amici che sono partiti per l'Australia sapendo dire solo "Hello" e son tornati dopo 1 anno che sapevano l'inglese (parlato) benissimo. 6 mesi a fare camerieri o altro e altri 6 mesi a girare e raccogliere pomodori/ortaggi.
Grande esperienza di vita, poco dal punto di vista CV ma sicuramente importante a livello di ricchezza interiore o esperienze fatte in generale.

[Lukinosnake]

ma davvero il massimo dei consigli e' di fare il gigolo e il buttafuori ? da un forum di top ceo self made man expat di successo mi sarei aspettato qualcosa di meglio

Se non parli la lingua, non hai specializzazioni e titoli di studio non è che ci siano molte alternative.

[M K K]

Se non parli la lingua, non hai specializzazioni e titoli di studio non è che ci siano molte alternative.

Rimane sempre quella di darsi arie su un forum, alla fine bastano 9.90€ al mese di traffico dati.
Poi dalla terza media al cda la carriera è più veloce del 5G

[Liam & Me]

Bhe ma queste cose, per una persona nella sua condizione, sono da prendersi con una leggerezza assurda!
Pretendere di andare in UK (o qualsivoglia paese) e diventare qualcuno in 3/4 settimane, con l'aggravante di non sapere la lingua, non è possibile! Ovunque si vada.

Differente è trovare qualsiasi lavoro umile con il solo scopo di imparare la lingua e avere la possibilità di visitare posti non conosciuti. Ho amici che sono partiti per l'Australia sapendo dire solo "Hello" e son tornati dopo 1 anno che sapevano l'inglese (parlato) benissimo. 6 mesi a fare camerieri o altro e altri 6 mesi a girare e raccogliere pomodori/ortaggi.
Grande esperienza di vita, poco dal punto di vista CV ma sicuramente importante a livello di ricchezza interiore o esperienze fatte in generale.

Bisogna anche vedere cosa si intende con 'benissimo'. Ma a parte quello, a Londra vivono oltre 3 milioni di stranieri, nel mondo degli impiegati in bar/ristorazione le percentuali sono altissime. Chi comincia da li' vivra' insieme a stranieri che parlano, o non parlano, inglese poco meglio di te. Non e' che l'essere fisicamente in un altro paese per magia ti fa imparare una lingua.

[KURTANGLE]

Grande esperienza di vita, poco dal punto di vista CV ma sicuramente importante a livello di ricchezza interiore o esperienze fatte in generale.

anche grandi chiavate eh

[Ponno]

Bisogna anche vedere cosa si intende con 'benissimo'. Ma a parte quello, a Londra vivono oltre 3 milioni di stranieri, nel mondo degli impiegati in bar/ristorazione le percentuali sono altissime. Chi comincia da li' vivra' insieme a stranieri che parlano, o non parlano, inglese poco meglio di te. Non e' che l'essere fisicamente in un altro paese per magia ti fa imparare una lingua.

Esattamente. A volte non capisco perché il mito di londra sia ancora li, sopratutto al sud.

[Lukinosnake]

Bisogna anche vedere cosa si intende con 'benissimo'. Ma a parte quello, a Londra vivono oltre 3 milioni di stranieri, nel mondo degli impiegati in bar/ristorazione le percentuali sono altissime. Chi comincia da li' vivra' insieme a stranieri che parlano, o non parlano, inglese poco meglio di te. Non e' che l'essere fisicamente in un altro paese per magia ti fa imparare una lingua.

Però se ti impegni hai la possibilità di fare pratica e prendere molta fluidità nella lingua. Va bene che l'inglese puoi studiarlo anche in Italia, ma c'è differenze tra studiarlo e viverlo. Tanti dicono di averlo studiato, anche all'università di lingue e poi arrivando conoscono si tutte le regole della grammatica, ma poi parlando con uno con un accento più stretto o dentro un locale rumoroso capiscono poco e parlano come i bambini.

[Arturo Bandini]

Però se ti impegni hai la possibilità di fare pratica e prendere molta fluidità nella lingua. Va bene che l'inglese puoi studiarlo anche in Italia, ma c'è differenze tra studiarlo e viverlo. Tanti dicono di averlo studiato, anche all'università di lingue e poi arrivando conoscono si tutte le regole della grammatica, ma poi parlando con uno con un accento più stretto o dentro un locale rumoroso capiscono poco e parlano come i bambini.

a me succede regolarmente coi miei clienti, devo chiedere sempre di parlare lentamente e lo stesso molte cose non le capisco. Eppure se leggo capisco quasi tutto.
Poi molto dipende dagli accenti, dalle parole e espressioni che a scuola non ti insegnano ma di cui ogni lingua è piena

[The_machine]

mha alla fine tutti quelli che parlano-comprendono bene l'inglese hanno fatto un'esperienza significativa all'estero (vacanze lunghe, un anno alle superiori, erasmus, lavoro etc)

[Liam & Me]

Non saprei, qua molti ragazzi stranieri che arrivano e lo parlano a livelli gia' molto buoni anche senza aver mai fatto un giorno in UK. Scandinavi e olandesi a parte, anche i portoghesi, per dire, di solito sono molto bravi (ci sono dati e numeri a riguardo, non parlo solo di aneddoti personali). Mi dicono che oltre a come viene insegnato a scuola, anche il fatto che in Portogallo di solito i film in inglesi non vengono doppiati aiuta parecchio.

Dall'altra parte della medaglia ci sono italiani, francesi e spagnoli.

In italia secondo me la scuola ha una grossa responsabilita'. Si insegna male, e c'e' la fissazione di dover inserire una valanga di letteratura quando non ce n'e' alcun bisogno. Cosi' magari hai studiato la rime of the ancient mariner, ma non sai ordinare un caffe'.

[Lukinosnake]

In Italia tutto è molto "accademico" ma di pratico c'è ben poco. Non che tutto debba essere pratico, però.....

Ho amici che si stanno approcciando al lavoro adesso, a 28-30 anni dopo anni di studio (alcuni prendendosela comoda) e mi dicono "dopo tutti questi anni di teoria mi accorgo che può essere utile, ma assolutamente non sufficente a lavorare subito".

[Liam & Me]

Però se ti impegni hai la possibilità di fare pratica e prendere molta fluidità nella lingua. Va bene che l'inglese puoi studiarlo anche in Italia, ma c'è differenze tra studiarlo e viverlo. Tanti dicono di averlo studiato, anche all'università di lingue e poi arrivando conoscono si tutte le regole della grammatica, ma poi parlando con uno con un accento più stretto o dentro un locale rumoroso capiscono poco e parlano come i bambini.

Esatto, ma mica tutti lo fanno seriamente, anzi. In piu', piu' e' alto il livello quando arrivi, piu' velocemente migliorerai. Se non sai una mazza, non lo imparerai solo perche' fisicamente sei a Londra, soprattutto se lavori chiuso in una cucina circondato da altri stranieri che lo sanno peggio di te.

Ma tornando al post iniziale, volevo dire che in 3-4 settimane partendo quasi da zero non e' che ci si possa aspettare una rivoluzione.

[The_machine]

Non saprei, qua molti ragazzi stranieri che arrivano e lo parlano a livelli gia' molto buoni anche senza aver mai fatto un giorno in UK. Scandinavi e olandesi a parte, anche i portoghesi, per dire, di solito sono molto bravi (ci sono dati e numeri a riguardo, non parlo solo di aneddoti personali). Mi dicono che oltre a come viene insegnato a scuola, anche il fatto che in Portogallo di solito i film in inglesi non vengono doppiati aiuta parecchio.

Dall'altra parte della medaglia ci sono italiani, francesi e spagnoli.

In italia secondo me la scuola ha una grossa responsabilita'. Si insegna male, e c'e' la fissazione di dover inserire una valanga di letteratura quando non ce n'e' alcun bisogno. Cosi' magari hai studiato la rime of the ancient mariner, ma non sai ordinare un caffe'.

Son d'accordo sulla scuola in Italia.

Però ad esempio, io da anni faccio un'ora di inglese alla settimana, lezione priva, guardo video in inglese etc, eppure sento proprio la mancanza della possibilità di parlare inglese nel quotidiano, dell'esposizione prolungata.

[Ponno]

A favore di noi altri italiani (toscani esclusi), la mancanza dell'H nella pronuncia é un bel ditino li ogni volta che ci si approccia a lingue che la hanno, sopratutto nordiche. A me hanno insegnato il CH tedesco con una matita in bocca

[Lukinosnake]

Son d'accordo sulla scuola in Italia.

Però ad esempio, io da anni faccio un'ora di inglese, lezione priva, guardo video in inglese etc, eppure sento proprio la mancanza della possibilità di parlare inglese nel quotidiano, dell'esposizione prolungata.

È quello che fa la differenza. Chiariamoci, io dopi 4 anni lo parlavo molto molto bene, avendo anche fatto gli studi, ma la svolta è stata andare a vivere con la fidanzata (oggi moglie) con cui si parla inglese. Da quel momento il livello è passato da molto alto a madrelingua praticamente.