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30-10-2020, 00:50:07
#28501

Originariamente Scritto da
pistola
Per ora i casi covid sono 4 volte e mezzo in meno rispetto che in Italia, su 100 000 abitanti siamo a 5,8 infetti contro i 29,2 italiani.
In un paese in cui la distanza sociale è 12 metri ed il clima è di merda non mi sembra malaccio come risultato
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30-10-2020 00:50:07
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30-10-2020, 01:31:17
#28502

Originariamente Scritto da
pistola
Per ora i casi covid sono 4 volte e mezzo in meno rispetto che in Italia, su 100 000 abitanti siamo a 5,8 infetti contro i 29,2 italiani.
penso che solo pallottoliere borrelli guardasse gli "attualmente positivi" per capire l'andamento dell'epidemia
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30-10-2020, 06:48:37
#28503
I contagi sfiorano quota 27mila. Nuovo Dpcm la prossima settimana
Verso lo "scenario 4” dell’epidemia, il peggiore. Conte pronto a varare misure più severe per evitare il lockdown.La data limite è il 9 novembre. Chiusure a livello comunale e regionale a partire da scuola e commercio
Interventi mirati in alcuni territori sotto pressione, con nuove zone rosse e chiusure regionali delle scuole. Poi un nuovo dpcm, da varare la prossima settimana in assenza di dati confortanti sul fronte dell'epidemia. Un nuovo passo verso il lockdown, anche se non pesante come quello del marzo scorso. Ecco come il governo si prepara a fronteggiare il virus nei prossimi dieci giorni.
https://rep.repubblica.it/pwa/genera...84803-P1-S4-T1
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30-10-2020, 08:18:23
#28504
L’immunologa Antonella Viola: “Non aspettiamo: Lombardia e Campania vanno chiuse"
La scienziata dell'Università di Padova: “Basta rincorrere il virus. Bisogna individuare subito le zone più colpite. Altrimenti a Natale avremo tutta l’Italia chiusa in casa"
"Non si può andare avanti con un decreto ogni 15 giorni. Bisogna individuare subito i comuni più colpiti e metterli in lockdown. L'alternativa? A Natale avremo tutta Italia chiusa in casa". Aspettare e procedere per piccoli colpi di timone non è la strategia giusta, secondo Antonella Viola, immunologa dell'università di Padova e direttrice scientifica dell'Istituto di ricerca pediatrica della città. Dove applicherebbe il lockdown?
__________
Intervista completa solo per abbonati: https://rep.repubblica.it/pwa/interv...84803-P1-S2-T1
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30-10-2020, 08:25:39
#28505
Nell'ultimo decreto-scottex di 7 giorni fa, perchè non già prevedere almeno il divieto di mobilità tra regioni? Le solite manchevolezze, incertezze, insufficienze, che poi si riassumono in un ballo macabro sulla pelle di tutta la nazione..e c'è chi perde tempo a tirare dentro le "opposizioni", quando al governo ci stanno i pavoni, capaci solo di fare la ruota (dei decreti).
Ora arriveremo al 9 novembre con quel divieto di mobilità tra regioni che poteva essere inserito al 25 ottobre o forse addirittura nel decreto-water, quello durato appena 7 giorni...almeno avrebbe avuto un senso, un tentativo nella direzione della efficiacia.
Da scaricare nelle acque reflue sarebbe questo governo. Qualche dubbio che ci si trovi di fronte a degli inadatti, quali altri mai nella storia della repubblica, sta sorgendo anche nel PD. In fondo è difficile fare finta di niente quando hai le crepe pure in salotto e non solo in cantina.
Sommovimenti intestinali, almeno per adesso.
Ultima modifica di Sean; 30-10-2020 alle 08:36:00
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30-10-2020, 09:08:52
#28506
Chiusura Regioni per il Covid, le cinque con l’indice Rt oltre 1,5 che rischiano il lockdown
Il Paese verso lo «scenario 4», che fa scattare il lockdown per il coronavirus. Dietrofront dell’Alto Adige: bar e ristoranti chiusi alle 18
I timori di un’accelerazione del contagio si sono verificati. E ora, secondo gli esperti dell’Istituto superiore di sanità, l’Italia sta andando verso lo scenario 4: il più grave. Quello per il quale si deve valutare un lockdown totale.
In particolare l’allarme è alto per 5 regioni — Lombardia, Campania, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta — e per la provincia autonoma di Bolzano. Sorvegliata speciale Milano. Ci sono tre settimane di tempo, se il contagio non diminuirà bisognerà valutare la misura più drastica. Lo dice lo studio consegnato al governo che, per valutare i rischi sulla popolazione e l’impatto sulle strutture sanitarie, descrive situazioni e possibili rimedi.
Lo studio
Dopo le polemiche, contano i numeri. In particolare l’Rt, l’indice di contagiosità. Si legge nello studio: «In questo scenario si hanno valori di Rt regionali prevalentemente e significativamente maggiori di 1.5 (ovvero con stime dell’intervallo di confidenza al 95% di Rt maggiore di 1.5). Uno scenario di questo tipo potrebbe portare rapidamente a una numerosità di casi elevata e chiari segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali, senza la possibilità di tracciare l’origine dei nuovi casi». Questo potrebbe comportare, «un sovraccarico dei servizi assistenziali entro 1-1.5 mesi, a meno che l’epidemia non si diffonda prevalentemente tra i più giovani, come osservato nel luglio/agosto 2020, e si riuscisse a proteggere le categorie più fragili come gli anziani».
Ma, aggiunge l’Iss, «appare piuttosto improbabile riuscire a proteggere le categorie più fragili in presenza di un’epidemia caratterizzata da questi valori di trasmissibilità». E spiega: «In uno scenario nazionale di questo tipo è presumibile che molte regioni siano classificate a rischio alto e, vista la velocità di diffusione e l’interconnessione tra le varie regioni, è improbabile che vi siano situazioni di rischio inferiore al moderato». E infine: «Se la situazione di rischio alto dovesse persistere per un periodo di più di tre settimane, si rendono molto probabilmente necessarie misure di contenimento molto aggressive».
Chi rischia
Il commissario straordinario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha confermato che «la crescita del contagio non è mai stata così impetuosa. I positivi sono otto volte di più di tre settimane fa. Con questi numeri nessun sistema sanitario, tantomeno quello italiano, sarà capace di reggere», ha avvertito in conferenza stampa, rimarcando come le Regioni «da maggio potevano attuare piani di rafforzamento degli ospedali».
Tra chi rischia di più il lockdown c’è la Campania che per la prima volta supera i 3.000 nuovi contagiati in un giorno, con Napoli che ne conta 603. Ma anche la Lombardia si avvicina alla soglia critica: ieri ha registrato 7.339 nuovi positivi, altri 53 ricoveri in intensiva e 57 decessi. E sotto i riflettori c’è soprattutto Milano. Il microbiologo Andrea Crisanti ieri ha detto «Avrei fatto il lockdown a Milano 10 giorni fa». Critica anche la situazione di Bolzano, della Liguria e del Lazio. L’Alto Adige abbandona la linea morbida: bar e ristoranti (che erano rimasti aperti la sera) chiuderanno alle 18.
CorSera
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30-10-2020, 09:22:48
#28507

Originariamente Scritto da
marcu9
Sapevo che l'articolo fosse del fatto quotidiano già dal titolo.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
Ci puoi arrivare anche da solo a capire che con Salvini , l'organizzazione per una possibile seconda ondata non ci sarebbe nemmeno stata
Tanto il virus era morto a giugno
Chissà se ti saresti indignato in quel caso, per la cattiva gestione, di uno che probabilmente nega pure ora

Originariamente Scritto da
huntermaster
tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
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30-10-2020, 09:30:16
#28508
Nessun governo che fosse diretta espressione dei partiti politici si prenderebbe in carico ora l'emergenza, anche perchè non potrebbe essere un esecutivo figlio di elezioni (non si va certo alle elezioni adesso) ma di "emergenza sanitaria nazionale", teso cioè a governare il momento, perchè adesso il palcoscenico è stato interamente occupato dal Covid.
Nessun governo politico ci metterebbe la faccia perchè nessun politico vuole che quella faccia sia legata ad una avventura tragica dalla quale il Paese ne uscirà con danni (da quantificare) a tutti i livelli, economico in primis.
Un governo politico ci metterà la faccia ad emergenza passata, quando si tratterà di lavorare ad una ricostruzione, ad una fase post pandemica.
Il punto è che però si è perso talmente tanto tempo, si sono fatti saltare alle spalle talmente tanti ponti, che ormai le scelte non sono più dettate dalla volontà (di chiunque potrebbe o se la sentisse di subentrare) ma dalla necessità. I numeri salgono in maniera vertiginosa, le terapie intensive per adesso reggono ma hanno un limite, e le carte in mano sono quasi tutte scartine. L'unico asso che resta è il solito e si chama quarantena nazionale.
Per Speculum In Aenigmate
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30-10-2020, 09:39:28
#28509

Originariamente Scritto da
Ozn
In un paese in cui la distanza sociale è 12 metri ed il clima è di merda non mi sembra malaccio come risultato
Il clima di m***a dovrebbe però favorire il proliferare del virus a quanto si dice (la gente si riunisce nei luoghi chiusi).
È più che altro un fatto di seguire le regole che il governo raccomanda.
Se ti suggeriscono di non prendere i mezzi nell'ora di punta non li prendi, se ti dicono che è meglio lavorare da casa il datore fa di tutto per lasciarti a casa, se hai qualsiasi sintomo dal mal di gola a problemi di stomaco ti raccomandano fortemente di stare a casa e non esci finché sei asintomatico etc etc.
In Italia si porterà pure la mascherina ma ci si saluta ancora coi baci sulla guancia, di che stiamo parlando ragazzi. Qui ci si abbraccia caldamente da tradizione ma da marzo il 99% della gente non lo fa più.
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30-10-2020, 10:07:42
#28510

Originariamente Scritto da
Françis1992
le cose vanno viste regione per regione. Il Lazio pur aumentando i tamponi si mantiene su contagi stabili, la Lombardia e la Campania sono fuori controllo
ecco un confronto tra Lazio e Lombardia in termini di rapporto nuovi casi/nuovi test.

Ripropongo: come si puo trattare Lazio e Lombardia nella stessa maniera ? Bisogna guardare all'andamento di questa curva (che e' comunque distorta in quanto i tamponi non vengono fatti in maniera randomizzata ma a persone che hanno avuto contatti con positivi o che hanno sintomi)
Tessera N° 7
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30-10-2020, 10:25:02
#28511

Originariamente Scritto da
Françis1992
Ripropongo: come si puo trattare Lazio e Lombardia nella stessa maniera ? Bisogna guardare all'andamento di questa curva (che e' comunque distorta in quanto i tamponi non vengono fatti in maniera randomizzata ma a persone che hanno avuto contatti con positivi o che hanno sintomi)
Ti stai concentrando solo di di una metrica specifica
Se guardi l'r_t in Lombardia e Lazio è uguale, n° di terapie intensive per abitante uguale
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Il seguente utente ha messo Like a The_machine per il seguente post:
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30-10-2020, 10:37:05
#28512

Originariamente Scritto da
The_machine
Ti stai concentrando solo di di una metrica specifica
Se guardi l'r_t in Lombardia e Lazio è uguale, n° di terapie intensive per abitante uguale
certamente bisogna guardare anche alle TI, ma se vedi il grafico noterai come fino a qualche settimana fa le due curve erano simili. La Lombardia ha iniziato a salire solo in Ottobre quindi gli effetti sulle TI li vedremo ora; Le TI di oggi sono lo specchio dei contagi di ieri
Tessera N° 7
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30-10-2020, 10:40:56
#28513
non lo so, mi sembra che oramai il virus sia in tutta Italia (anche in tutta Europa)
e abbiamo già visto che nessuno è "speciale", se oggi le cose vanno un po' meglio da una parte, domani la situazione può cambiare drasticamente (pensa ai paesi dell'est)
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30-10-2020, 10:42:00
#28514

Originariamente Scritto da
pistola
Il clima di m***a dovrebbe però favorire il proliferare del virus a quanto si dice (la gente si riunisce nei luoghi chiusi).
È più che altro un fatto di seguire le regole che il governo raccomanda.
Se ti suggeriscono di non prendere i mezzi nell'ora di punta non li prendi, se ti dicono che è meglio lavorare da casa il datore fa di tutto per lasciarti a casa, se hai qualsiasi sintomo dal mal di gola a problemi di stomaco ti raccomandano fortemente di stare a casa e non esci finché sei asintomatico etc etc.
In Italia si porterà pure la mascherina ma ci si saluta ancora coi baci sulla guancia, di che stiamo parlando ragazzi. Qui ci si abbraccia caldamente da tradizione ma da marzo il 99% della gente non lo fa più.
Il discorso clima si é capito (o almeno questa é la mia opinione) che conta una ****: in paesi caldi si é diffuso lo stesso.
Riguardo al rispetto delle regole non lo metto in dubbio. Sul fatto che ci si abbraccia caldamente da tradizione resto alquanto stupito: ho vissuto nei baltici per quasi 4 anni e di abbracci non ne ho visti, ma forse in quelle zone le cose sono diverse.
Almeno qui in italia di abbracci ne ho visti pochi, quasi 0, al contrario in Germania vedevo gente strusciarsi come se nulla fosse salutandosi con i canonici rutti alla tedesca
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30-10-2020, 10:49:47
#28515
Io però faccio una domanda, senza polemica, a tutti coloro i quali, qui sopra ma non solo, senza alcuna formazione specifica pensano di poter dare consigli su come andrebbe gestita l'epidemia. Ovvero poche volte ho sentito qualcuno non del settore mettere in dubbio le scelte di Ingegneri e architetti (tranne rari). Quando si parla di medicina sento sempre qualcuno dire la sua, senza saperne davvero nulla. Si può certamente criticare il governo per le cose fatte (o non fatte) in termini di prevenzione e preparazione alla seconda ondata. Ma criticare le scelte di gestione attuali che per forza di cose vengono indirizzate da tecnici competenti non lo comprendo.
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