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Emergenza Coronavirus: thread unico.

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    Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggio
    Personalmente è da novembre che uso FFP2, sia a lavoro che in altri contesti
    La chirurgica la metto solo quando sono all’aperto da solo o in bici
    Ormai hanno un prezzo affrontabilissimo... se le prime le avevo pagate quasi 9€/cad in farmacia ai tempi della prima pandemia, ora si trovano anche attorno ad 1€/cad
    Madonna 9€

    Che ladrata
    Originariamente Scritto da huntermaster
    tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
    Originariamente Scritto da luna80
    Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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        Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggio
        La chirurgica la metto solo quando sono all’aperto da solo o in bici
        quando sei in giro da solo metti la mascherina?
        Originariamente Scritto da gaetano90
        gareggiare per esibizionismo natural


        Originariamente Scritto da Magro97
        Odio i tanti pasti perché è un cagare in continuazione.

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          Circolare del Viminale: maggiori controlli sulla movida
          Nella nuova circolare del Viminale, inviata in seguito all’entrata in vigore del nuovo Dcpm, si prevedono maggiori controlli nelle zone della movida nei giorni festivi e prefestivi «anche a seguito di recenti episodi di assembramento verificatisi in alcuni grandi capoluoghi nell’imminenza del “passaggio” a una zona caratterizzata da misure più restrittive».

          ts: Zona rossa automatica quando si supera la soglia dei 250 contagi per 100mila abitanti
          L’attuale situazione pandemica in Italia richiederebbe subito un lockdown duro. In alternativa, l’unico compromesso possibile è quello di una zona rossa automatica nel momento esatto in cui si supera la soglia dei 250 contagi per 100mila abitanti. Il Comitato tecnico scientifico avrebbe caldamente suggerito al governo, quindi, di ancorare l’automatismo a questa soglia oltre la quale la gestione sanitaria diventa fuori controllo. Il limite dei 250 casi compare nel dpcm che entra in vigore oggi, ma rimette ai governatori la possibilità di decidere se attuare o meno la zona rossa. Per il Cts però il cambio colore non dovrebbe essere facoltativo alla luce della condizione di stremo in cui versa il Paese. I dati aggiornati del monitoraggio settimanale ieri parlavano chiaro: la situazione epidemiologica segna un peggioramento con l’Rt medio nazionale salito al 1,06.

          CorSera
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Vaccino Covid in Francia, infermieri e dottori contrari: solo il 30% lo ha fatto

            Il ministro Veran ha minacciato di renderlo obbligatorio. L’atteggiamento dei medici è disastroso: molti cittadini prendono il Covid negli ospedali e l’esempio è pessimo. Tra i motivi della decisione la sfida al governo giudicato sordo alla richieste dei medici

            «Oggi, quasi il 40% del personale sanitario nelle residenze per anziani e il 30 % del personale degli ospedali sono vaccinati. Non basta, nel momento in cui degli stock del vaccino AstraZeneca sono ancora disponibili nella maggior parte delle strutture. (…) Ve lo domando per voi stessi, i vostri cari, i francesi. Se non siete ancora vaccinati, fatelo rapidamente. Ne va della nostra sicurezza collettiva», scrive il ministro Olivier Véran a tutti i professionisti della Sanità.

            La lettera aperta del ministro ha posto nel modo più chiaro un problema che da qualche giorno complica la campagna di vaccinazione in Francia: i medici e ancora di più gli infermieri sono restii a farsi vaccinare. Il 27 dicembre 2020, quando la signora Mauricette è stata la prima francese a ricevere la dose Pfizer, il governo sembrava ancora temere lo scetticismo dei francesi e preoccupato di mostrare soprattutto comprensione e cautela: la formula preferita era «nessuna precipitazione», e i candidati al vaccino – per primi gli ospiti nelle residenze per anziani – venivano informati dei benefici e dei possibili effetti collaterali, poi avevano cinque giorni per riflettere, e infine venivano di nuovo interpellati prima della somministrazione. Questa prudenza e le difficoltà logistiche hanno fatto scendere la Francia agli ultimi posti nella graduatoria europea delle vaccinazioni, provocando critiche al governo e al presidente Macron anche da parte dei tanti che fino a poche settimane prima esprimevano dubbi su vaccini messi a punto in così poco tempo.

            Il clima è ormai cambiato e il governo francese, alle prese con la diffusione delle varianti, punta tutto sui vaccini per evitare un nuovo lockdown (che sarebbe il terzo dopo quelli della primavera 2020 e di novembre). Il primo ministro Jean Castex dice che «abbiamo davanti un mese e mezzo, due mesi molto delicati per colpa delle varianti, quindi dobbiamo fare di tutto per vaccinare il più possibile». Solo che, a sorpresa, i primi a sembrare riluttanti e a non mostrare grande voglia di collaborare verso questo traguardo sono i medici e gli infermieri negli ospedali. «Tra il personale curante (medici e infermieri), solo uno su tre è vaccinato. Non è normale», aveva detto già giovedì scorso il premier durante la conferenza stampa settimanale. «Il tempo della reticenza è dietro le nostre spalle», ha aggiunto il ministro della Sanità, che non esclude di ricorrere alla vaccinazione obbligatoria per medici e infermieri.

            Olivier Véran è pronto a ricorrere al Consiglio nazionale di etica, una prima tappa nel percorso verso un vaccino imposto, scelta senza precedenti in un Paese nel quale anche prima della pandemia prevaleva l’idea di lasciare libertà di scelta. Prima di intraprendere quella strada, Véran ha scritto la lettera aperta al personale sanitario, suscitando però non poche proteste. In particolare, molti non perdonano a Véran il fatto di avere scritto la verità, ovvero che quanto alla vaccinazione di medici e infermieri «ne va della nostra sicurezza collettiva»: troppi pazienti corrono il rischio di entrare negli ospedali per altre patologie e di uscirne con il covid. Il personale sanitario dovrebbe vaccinarsi pensando alla propria salute, certo, ma anche a quella dei pazienti. Per non parlare del fatto che medici e infermieri, forti della loro formazione scientifica, dovrebbero dare il buon esempio al resto della popolazione. Ma secondo Thierry Amouroux, portavoce del sindacato nazionale degli infermieri, «il metodo di trasformare il personale medico in capri espiatori è ignobile, serve solo a mascherare l’incompetenza del governo nel combattere l’epidemia e gestire la campagna di vaccinazione».

            «Poi, non è vero che rifiutiamo di vaccinarci – ha aggiunto alla radio Europe 1-. Però non vogliamo il vaccino AstraZeneca perché lo riteniamo poco adatto. Siamo molto esposti e abbiamo bisogno di un vaccino più efficace rispetto ad AstraZeneca». E qui si torna alla corresponsabilità del governo, che nelle settimane scorse ha avuto un atteggiamento ondivago in particolare nei confronti del vaccino AstraZeneca, in un primo tempo riservato agli under 65 e dal primo marzo invece raccomandato anche a chi ha più di 65 anni.

            «Le riserve iniziali non sono più giustificate, è un vaccino molto efficace», ha ripetuto il premier Jean Castex in conferenza stampa. Osannati e ringraziati come salvatori un anno fa, quando tutte le sere alle 20 i francesi li applaudivano dai balconi, i medici e gli infermieri non sopportano adesso di essere indicati come i cattivi maestri della vaccinazione. Sullo sfondo, anni di tensione e disamore tra la Sanità pubblica e il governo, accusato di avere sistematicamente tagliato le risorse e quindi contribuito alle difficoltà attuali nelle terapie intensive.

            CorSera
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Ma vaffanculo va.

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                Originariamente Scritto da Death Magnetic Visualizza Messaggio
                Ma vaffanculo va.

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                Sei di Varese?
                sigpic

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                  Originariamente Scritto da valium Visualizza Messaggio
                  Sei di Varese?
                  No era una reazione impulsiva. Comunque mio fratello si, provincia, e fa l'infermiere.

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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Vaccino Covid in Francia, infermieri e dottori contrari: solo il 30% lo ha fatto

                    Il ministro Veran ha minacciato di renderlo obbligatorio. L’atteggiamento dei medici è disastroso: molti cittadini prendono il Covid negli ospedali e l’esempio è pessimo. Tra i motivi della decisione la sfida al governo giudicato sordo alla richieste dei medici

                    «Oggi, quasi il 40% del personale sanitario nelle residenze per anziani e il 30 % del personale degli ospedali sono vaccinati. Non basta, nel momento in cui degli stock del vaccino AstraZeneca sono ancora disponibili nella maggior parte delle strutture. (…) Ve lo domando per voi stessi, i vostri cari, i francesi. Se non siete ancora vaccinati, fatelo rapidamente. Ne va della nostra sicurezza collettiva», scrive il ministro Olivier Véran a tutti i professionisti della Sanità.

                    La lettera aperta del ministro ha posto nel modo più chiaro un problema che da qualche giorno complica la campagna di vaccinazione in Francia: i medici e ancora di più gli infermieri sono restii a farsi vaccinare. Il 27 dicembre 2020, quando la signora Mauricette è stata la prima francese a ricevere la dose Pfizer, il governo sembrava ancora temere lo scetticismo dei francesi e preoccupato di mostrare soprattutto comprensione e cautela: la formula preferita era «nessuna precipitazione», e i candidati al vaccino – per primi gli ospiti nelle residenze per anziani – venivano informati dei benefici e dei possibili effetti collaterali, poi avevano cinque giorni per riflettere, e infine venivano di nuovo interpellati prima della somministrazione. Questa prudenza e le difficoltà logistiche hanno fatto scendere la Francia agli ultimi posti nella graduatoria europea delle vaccinazioni, provocando critiche al governo e al presidente Macron anche da parte dei tanti che fino a poche settimane prima esprimevano dubbi su vaccini messi a punto in così poco tempo.

                    Il clima è ormai cambiato e il governo francese, alle prese con la diffusione delle varianti, punta tutto sui vaccini per evitare un nuovo lockdown (che sarebbe il terzo dopo quelli della primavera 2020 e di novembre). Il primo ministro Jean Castex dice che «abbiamo davanti un mese e mezzo, due mesi molto delicati per colpa delle varianti, quindi dobbiamo fare di tutto per vaccinare il più possibile». Solo che, a sorpresa, i primi a sembrare riluttanti e a non mostrare grande voglia di collaborare verso questo traguardo sono i medici e gli infermieri negli ospedali. «Tra il personale curante (medici e infermieri), solo uno su tre è vaccinato. Non è normale», aveva detto già giovedì scorso il premier durante la conferenza stampa settimanale. «Il tempo della reticenza è dietro le nostre spalle», ha aggiunto il ministro della Sanità, che non esclude di ricorrere alla vaccinazione obbligatoria per medici e infermieri.

                    Olivier Véran è pronto a ricorrere al Consiglio nazionale di etica, una prima tappa nel percorso verso un vaccino imposto, scelta senza precedenti in un Paese nel quale anche prima della pandemia prevaleva l’idea di lasciare libertà di scelta. Prima di intraprendere quella strada, Véran ha scritto la lettera aperta al personale sanitario, suscitando però non poche proteste. In particolare, molti non perdonano a Véran il fatto di avere scritto la verità, ovvero che quanto alla vaccinazione di medici e infermieri «ne va della nostra sicurezza collettiva»: troppi pazienti corrono il rischio di entrare negli ospedali per altre patologie e di uscirne con il covid. Il personale sanitario dovrebbe vaccinarsi pensando alla propria salute, certo, ma anche a quella dei pazienti. Per non parlare del fatto che medici e infermieri, forti della loro formazione scientifica, dovrebbero dare il buon esempio al resto della popolazione. Ma secondo Thierry Amouroux, portavoce del sindacato nazionale degli infermieri, «il metodo di trasformare il personale medico in capri espiatori è ignobile, serve solo a mascherare l’incompetenza del governo nel combattere l’epidemia e gestire la campagna di vaccinazione».

                    «Poi, non è vero che rifiutiamo di vaccinarci – ha aggiunto alla radio Europe 1-. Però non vogliamo il vaccino AstraZeneca perché lo riteniamo poco adatto. Siamo molto esposti e abbiamo bisogno di un vaccino più efficace rispetto ad AstraZeneca». E qui si torna alla corresponsabilità del governo, che nelle settimane scorse ha avuto un atteggiamento ondivago in particolare nei confronti del vaccino AstraZeneca, in un primo tempo riservato agli under 65 e dal primo marzo invece raccomandato anche a chi ha più di 65 anni.

                    «Le riserve iniziali non sono più giustificate, è un vaccino molto efficace», ha ripetuto il premier Jean Castex in conferenza stampa. Osannati e ringraziati come salvatori un anno fa, quando tutte le sere alle 20 i francesi li applaudivano dai balconi, i medici e gli infermieri non sopportano adesso di essere indicati come i cattivi maestri della vaccinazione. Sullo sfondo, anni di tensione e disamore tra la Sanità pubblica e il governo, accusato di avere sistematicamente tagliato le risorse e quindi contribuito alle difficoltà attuali nelle terapie intensive.

                    CorSera

                    ma.AstraZeneca è davvero meno efficace?
                    il punto è questo.









                    "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                    Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                    vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                    (L. Pirandello)

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                      Mia madre fra 1 settimana si farà astrazeneca.

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                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                        Originariamente Scritto da claudio96 Visualizza Messaggio
                        quando sei in giro da solo metti la mascherina?
                        da solo non intendo in mezzo ad un bosco o un monte
                        ma ad esempio se sono a piedi fuori in qualche zona non particolarmente trafficata ma cmq non deserta
                        Originariamente Scritto da Sean
                        faccini, kazzi, fike, kuli
                        cesko92 [at] live.it

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                          Le varianti sono la nuova vacca da mungere dei media...che schifo

                          Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
                          Originariamente Scritto da claudio96

                          sigpic
                          più o meno il triplo

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                            Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                            Le varianti sono la nuova vacca da mungere dei media...che schifo
                            Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
                            temo

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                              oramai s'è ribaltata la cosa

                              in Germania tutte le testate a parlare di corona

                              mentre in Italia di Sanremo

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