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Emergenza Coronavirus: thread unico.

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    Originariamente Scritto da valium Visualizza Messaggio
    TUSCALOOSA, Ala. (NEXSTAR/AP) — Officials in an Alabama city said several college students organized “COVID-19 parties” as a contest to see who would get the virus first.
    Tuscaloosa City Councilor Sonya McKinstry said students hosted the parties to intentionally infect each other with the new coronavirus. McKinstry said party organizers purposely invited guests who tested positive for COVID-19.
    “They put money in a pot, and they try to get COVID. Whoever gets COVID first gets the pot. It makes no sense,” she said, according to the New York Post.


    fottevano ?
    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
    Originariamente Scritto da GoodBoy!
    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


    grazie.




    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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      Coronavirus, l’immunità sembra perdersi tre mesi dopo l’infezione

      Un team del King’s College di Londra ha riscontrato forti cali nei livelli anticorpali dei pazienti e in alcuni uni casi non è più rilevabile. Le ripercussioni su un possibile vaccino

      Una donna di Pozzuoli di 84 anni che mesi fa si è ammalata di Covid-19 è risultata di nuovo positiva a Sars-Cov 2. La paziente è ricoverata al Covid-center dell’Ospedale del Mare per una grave astenia e ha scoperto con sorpresa di essere positiva al tampone. Lo era già stata lo scorso 19 aprile con sintomi non particolarmente gravi, tanto che era stata curata a casa e un mese dopo, con il doppio tampone negativo, era stata dichiarata guarita. Ora però la doccia fredda. Un caso simile era successo ad aprile a Negrar in provincia di Verona quando una donna dimessa dopo la guarigione da Covid-19 si era di nuovo riammalata con febbre e tosse.


      Ci si può riammalare?

      Ci si può dunque riammalare di coronavirus? «Non conoscendo bene la risposta immunitaria potrebbe essere» sintetizza Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione Microbiologi Clinici italiana. I casi di una seconda
      infezione sono segnalati in tutto il mondo anche se non è sempre così chiaro se si tratta davvero di una nuova malattia, oppure se il virus, magari annidato nella profondità dei polmoni sfugge al rilevamento con tampone o se frammenti virali indugiano nel corpo a lungo dopo la scomparsa dei sintomi. Una ricerca italiana appena pubblicata sulla rivistaBMJ Global Healthipotizza addirittura che l’immunità acquisita non solo potrebbe non essere protettiva, ma potrebbe addirittura favorire reinfezioni con sintomi più gravi.



      La potenza immunitaria diminuisce con il tempo

      Un nuovo studio non ancora sottoposto a revisione paritaria condotto dal King’s College di Londra non porta buone notizie sulla durata dell’immunità che sembra invece indebolirsi drasticamente nel giro di pochi mesi. I ricercatori hanno studiato 90 ex pazienti e hanno visto che il livello di anticorpi raggiunge il suo picco dopo circa tre settimane dalla comparsa dei sintomi per poi gradualmente diminuire. Tre mesi dopo l’infezione soltanto il 17% di chi ha contratto il virus mantiene la stessa potenza di risposta immunitaria, destinata a ridursi in certi casi fino a non essere neppure più rilevabile.Un’altra ricerca pubblicata da poco su Nature va nella stessa direzione: si è visto chei livelli di anticorpi protettivi diminuiscono di oltre il 70% in convalescenza e in alcuni soggetti non sono più rilevabili.


      Che cosa sappiamo

      Per ora sappiamo con qualche certezza che la maggior parte di chi si ammala di Covid-19 sviluppa anticorpi entro 19 giorni. Pare anche che questi anticorpi siano neutralizzanti, cioè in grado di respingere attacchi futuri del virus. Ancora non sappiamo quanto dura l’immunità che concedono. Se dovessimo far fede a questo studio diremmo «mesi». La speranza è quella che il SARS-CoV-2, invece, si comporti come gli omologhi coronavirus SARS e MERS che rispettivamente producono anticorpi protettivi per 2 anni e 34 mesi. Il problema ulteriore legato a questo specifico virus è che la stragrande maggioranza delle persone o non presenta sintomi o si ammala in modo blando: in questo caso non sappiamo se la risposta immunitaria indotta, di cui la presenza di anticorpi è una spia, sia davvero protettiva o se queste persone rischiano una nuova infezione. Per avere maggiori certezze sulla durata della protezione non resta che continuare gli studi epidemiologici e ripetere i test sierologici per la rilevazione di anticorpi a scadenza fissa, ad esempio ogni tre mesi per chi fosse risultato positivo alle IgG.


      Le conseguenze sul vaccino

      Stando alle conclusioni degli scienziati sia dell’università londinese sia di quella cinese il virus potrebbe dunque tornare a infettare di nuovo le stesse persone, anno dopo anno, come accade nelle influenze più comuni. Un’ipotesi da confermare attraverso ulteriori test clinici, ma che comunque dovrà essere tenuta in considerazione anche per le implicazioni che potrà avere sull’efficacia probabilmente temporanea di un eventuale futuro vaccino. E anche l’immunità di gregge sembra molto lontana. «La produzione di anticorpi da parte di chi si ammala ha riguardato in effetti nei nostri casi solo un breve periodo - ha confermato la dottoressa Katie Doores, responsabile dello studio inglese -. E se l’infezione genera livelli di anticorpi così limitati nel tempo, anche la copertura di un futuro vaccino teoricamente avrà una durata limitata e una dose potrebbe non essere sufficiente». Esistono altri quattro tipi di coronavirus in circolazione diffusa, che causano il raffreddore comune. «Una cosa che sappiamo di questi coronavirus è che le persone possono essere reinfettate abbastanza spesso, l’immunità quindi non dura molto a lungo e dai primi studi sembra che Sars Cov-2 possa rientrare in questa categoria» ha affermato il professor Stuart Neil, coautore dello studio. «Dobbiamo sperare che il vaccino agisca sulle cellule di memoria, mantenendo una risposta immunitaria permanente così da non doverlo rifare nel tempo» chiarisce Clerici. «Gli anticorpi possono anche scomparire ma se il nostro sistema immunitario memorizza il virus, quando ne viene a contatto riproduce le difese».


      Il ruolo delle cellule T

      «Gli anticorpi sono però sono solo una manifestazione della risposta immunitaria, ma il cuore della risposta adattativa, quella che viene dopo la “prima linea” di difesa sono le cellule T» aveva ricordato il professor Alberto Mantovani dopo la pubblicazione di una ricerca del Karolinska Institutet e del Karolinska University Hospital di Stoccolma (Svezia) che ha mostrato che molte persone malate di Covid-19 in modo lieve o asintomatico — e che dunque non si sono, in moltissimi casi, mai rese conto di aver contratto la malattia — hanno sviluppato la cosiddetta «immunità mediata da cellule T» al nuovo coronavirus, anche se non risultano positivi agli anticorpi nei test sierologici. Secondo i ricercatori, in altre parole, ciò significa che probabilmente più soggetti nella popolazione hanno sviluppato immunità al SARS-CoV-2 rispetto a quanto suggerito dai test anticorpali. I linfociti T sono un tipo di globuli bianchi specializzati nel riconoscimento delle cellule infette da virus e sono una parte essenziale del sistema immunitario. I risultati indicano che circa il doppio delle persone ha sviluppato l’immunità delle cellule T rispetto a quelle in cui siamo in grado di rilevare gli anticorpi.



      Un team del King’s College di Londra ha riscontrato forti cali nei livelli anticorpali dei pazienti e in alcuni uni casi non è più rilevabile. Le ripercussioni su un possibile vaccino
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Coronavirus, anticorpi come un boomerang. "Chi si re-infetta ha la forma severa di malattia”

        L'immunità acquisita non solo potrebbe non essere protettiva, ma addirittura rivelarsi controproducente favorendo re-infezioni con sintomi più gravi. L'ipotesi italiana
        di IRMA D'ARIA

        Essersi ammalati non basta a proteggere da una nuova infezione. Il coronavirus sembra riuscire a sbaragliare anche gli anticorpi. È l'ipotesi avanzata da una ricerca italiana pubblicata sulla rivista BMJ Global Health secondo cui l'immunità acquisita non solo potrebbe non essere protettiva, ma potrebbe addirittura rivelarsi controproducente favorendo re-infezioni con sintomi più gravi.
        Come nasce l'ipotesi delle re-infezioni
        Il tema della durata degli anticorpi anti-Covid è oggetto di studio in tutto il mondo ma fino ad ora nessuno ha ancora capito veramente se l'infezione da nuovo coronavirus conferisca o meno immunità permanente, o se ci sia il rischio di ammalarsi di nuovo. Il lavoro appena pubblicato è frutto della collaborazione tra colleghi italiani dell'Irccs Burlo Garofalo di Trieste ed ex compagni di corso della London School of Hygiene & Tropical Medicine. "Abbiamo preso spunto per questa ricerca osservando l'andamento della malattia, in particolare l'elevata trasmissibilità e il tasso di casi severi in generale tra gli operatori sanitari anche giovani sia in Italia che in Cina, come dimostra il caso del medico cinese trentenne di Wuhan, deceduto e da cui tutto è partito", spiega Luca Cegolon, medico epidemiologo presso l'Ausl 2 di Marca Trevigiana di Treviso e primo firmatario del lavoro. Anche il basso rischio di Covid-19 severo fra i bambini con meno di 10 anni ha portato i ricercatori a fare delle riflessioni. "I bambini hanno inevitabilmente meno anticorpi degli adulti e degli anziani, essendo stati meno esposti ad agenti infettivi nel corso della loro breve vita e questo potrebbe spiegare perché sono più protetti", osserva Cegolon.
        sigpic

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          Ne parlava anche Sly ieri.
          L'errore secondo me è definirla "ricerca". È un'ipotesi, di fatto un ragionamento, che al momento, stando proprio a quello che dicono gli autori di quell'articolo, per il Covid-19 non è supportata da alcuna evidenza sperimentale, non solo su pazienti, ma neanche in modelli animali.
          Ipotesi se ne possono fare mille, ma fino a che non si provano con riscontri nel mondo reale valgono poco più dei fogli sui quali sono scritte.
          B & B with a little weed










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            Esatto, tra l’altro ipotesi ancora da “revisionare”...prima ancora che da confermare



            Originariamente Scritto da Giampo93
            Finché c'è emivita c'è Speran*a

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              Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
              Esatto, tra l’altro ipotesi ancora da “revisionare”...prima ancora che da confermare
              Per la precisione, non volevo essere troppo estremo nel commento sopra, ogni ipotesi basata su questioni scientifiche serie e' da rispettare.

              Suggerivo solo di andare un passo alla volta: un'ipotesi e', appunto, un'ipotesi. Se non inquadrati nel modo giusto articoli del genere possono far giungere a conclusioni affrettate, e suscitare allarmismi senza senso. Si trarranno le conclusioni del caso quando ci saranno risultati sul campo.
              B & B with a little weed










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                lo riposto in PDF

                ancora d’accordissimo con te Liam.
                Tra parentesi, un testo simile si presta a speculazioni estremamente pesanti, penso sia un assist clamoroso così com’e’ per ogni volo pindarico immaginabile e non.



                Originariamente Scritto da Giampo93
                Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                  Coronavirus, Speranza: "Non esiste il rischio zero".

                  Originariamente Scritto da Sean
                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    Non esiste il rischio zero nemmeno per quanto riguarda la possibilità di crepare d'infarto al cesso comunque

                    Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                    Originariamente Scritto da Pesca
                    lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                      Esatto Nat



                      Originariamente Scritto da Giampo93
                      Finché c'è emivita c'è Speran*a

                      Commenta


                        Originariamente Scritto da Naturalissimo.88 Visualizza Messaggio
                        Non esiste il rischio zero nemmeno per quanto riguarda la possibilità di crepare d'infarto al cesso comunque

                        Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                        Temo sia diventata un ossessione ormai a forza di sentire numeri...finché non vedono contagi zero non mollano.

                        Certo le notizie oltre oceano non aiutano.
                        Originariamente Scritto da huntermaster
                        tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
                        Originariamente Scritto da luna80
                        Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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                          Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
                          Un po' OT, ma sociobiologicamente è giusto che i maschi si piglino più rischi delle femmine. Questo perché il numero delle donne vincola il tasso di riproduzione mentre quello degli uomini no. Il che poi spiega il cosiddetto sessismo molto meglio delle teorie stramboidi dei sociologi, i quali probabilmente dovrebbero studiare un po' meno storia e un po' più di biologia.
                          Attualmente qual è la tua opinione? Giri sempre con mascherina ffp2/3? Che speculazioni future immagini?
                          Cura il tuo corpo come un tempio
                          Originariamente Scritto da M K K
                          Desade grazie di esistere
                          Originariamente Scritto da AK_47
                          si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

                          Commenta


                            Uso la mascherina chirurgica normale. In situazioni molto a rischio, tipo viaggio di trenta ore in pullman tipo immigrato clandestino (dato che i voli erano soppressi) uso una maschera con filtri rimovibili che protegge al massimo. Questo perché sono a contatto con alcune persone ad alto rischio. In altre situazioni sono molto meno accorto. E' una questione di equilibrio: se su trenta situazioni a rischio ti proteggi ventinove volte, hai diminuito il rischio del 97%. Un rischio minimo penso sia accettabile. Immagino che ognuno debba stabilire la propria soglia.

                            Come si evolverà la situazione è difficile dirlo. Penso che ci saranno una o più ondate extra perché appena il rischio scende la gente comincia a sbattersene di tutto. La questione è che le persone decidono di ignorare le misure di contenimento del rischio non perché hanno deciso di accettare il rischio stesso, ma perché credono che il rischio non ci sia più. Quindi rimarrà nella cultura un imprinting paradossale. L'idea, un tempi ridicola, di usare misure profilattiche: quella resterà. Ma verranno implementate in maniera idiosincratica. Un po' come successe con l'11 settembre: sono vent'anni che prendere un aereo obbliga a procedure lunghe e noiose che, a conti fatti, sono del tutto sproporzionate ai rischi. Ma ormai ci siamo abituati ad arrivare in aeroporto due ore prima e a non portare liquidi e forbicine per le unghie in cabina ed è diventata la nuova normalità.
                            Originariamente Scritto da Sean
                            Bob è pure un fervente cattolico.
                            E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

                            Alice - How long is forever?
                            White Rabbit - Sometimes, just one second.

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                              Grazie condivido.
                              Sul fronte cure invece? Intendo trattamento immediato attualmente Cos è più efficace?

                              Se ti ammalassi di covid che farmaci vorresti ti usassero?
                              Cura il tuo corpo come un tempio
                              Originariamente Scritto da M K K
                              Desade grazie di esistere
                              Originariamente Scritto da AK_47
                              si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

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                                Per quel poco che ne capisco penso che impedire la formazione di trombi sia la priorità.
                                Credo che si dovrebbero indagare di più anche gli effetti neurologici del COVID-19. Ci sono vari fatti che mi fanno credere ci sia un effetto diretto sulle sequele psichiatriche della malattia, insomma che non siano tutti mediati dalle esperienze negative vissute durante la malattia ma che siano almeno in parte derivanti da effetti metabolici sul SNC.
                                Originariamente Scritto da Sean
                                Bob è pure un fervente cattolico.
                                E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

                                Alice - How long is forever?
                                White Rabbit - Sometimes, just one second.

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