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Emergenza Coronavirus: thread unico.

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    Originariamente Scritto da Max90 Visualizza Messaggio
    In che senso? comunque si, almeno sembra che si liberano posti in terapia intensiva..


    hahah ho critto dormire volevo dire mentire!
    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
    Originariamente Scritto da GoodBoy!
    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


    grazie.




    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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      Allora?Qualche piano su come organizzare la ripresa dal 14 Aprile? Nessuno? Per poter solo minimamente pensare di riaprire qualcosa dobbiamo arrivare a un tasso di contagio sotto l'1% e adesso siamo al 4%. Non c'è una sola regione che possa far finta di pensare di riaprire qualcosa al momento.

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        Se gli anticorpi si confermano come qualcosa al 7 per 1000 in regioni molto colpite come l'emilia, altro che ripartire. Siamo davvero nei guai.

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          Numeri di Berlino, se a qualcuno interessa

          Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
          Originariamente Scritto da claudio96

          sigpic
          più o meno il triplo

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            I dati spagnoli sono senza alcun senso.Pare che loro abbiano avuto una fiammata che è già in spegnimento.In Germania lasciamo perdere,in Francia i puffi sono immuni a giorni alterni. L'Austria dopo Pasqua, dal 14 aprile, riaprirà a tappe gli esercizi commerciali. In un primo momento riprenderà l'attività dei negozi con meno di 400 metri quadri, i vivai e i centri fai da te. I primi di maggio dovrebbe invece riprendere l'attività di tutto il settore commerciale, anche dei parrucchieri, ha annunciato il cancelliere Sebastian Kurz.

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              Coronavirus, spesa a sessi alterni in provincia di Bergamo: “Così controlli più facili”

              Al tempo del coronavirus si sprecano, e diventano sempre più bizzarre, le ordinanze dei sindaci per limitare le uscite di casa: c’è perfino un comune dove si potrà andare al supermercato solo a ‘sessi alterni’. Ma una motivazione c’è, almeno sentendo il sindaco di Canonica d’Adda: i controlli sarebbero molto più facili. Ma sui social c'è chi ironizza: "Ottima idea per organizzare scappatelle".
              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                Originariamente Scritto da jinx Visualizza Messaggio
                Se gli anticorpi si confermano come qualcosa al 7 per 1000 in regioni molto colpite come l'emilia, altro che ripartire. Siamo davvero nei guai.
                vabbe dai, li si parla di sanitari, di cui solo 13 erano risultati positivi ed invece 7 erano realmente affetti. stiamo parlando di cifre attorno al 50% e su un campione troppo piccolo per avere alcuna valenza statistica. l'errore potrebbe essere dovuto semplicemente al caso.

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                  Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                  Coronavirus, spesa a sessi alterni in provincia di Bergamo: “Così controlli più facili”



                  https://www.iene.mediaset.it/2020/ne...2FFGb5sLTuVHKs
                  i trans possono uscire tutti i giorni allora?
                  Originariamente Scritto da gaetano90
                  gareggiare per esibizionismo natural


                  Originariamente Scritto da Magro97
                  Odio i tanti pasti perché è un cagare in continuazione.

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                    Covid-19, l'Austria è già pronta per il rallentamento delle misure

                    Sebastian Kurz è pronto a dare il via alla fase due: in Austria riapriranno negozi, parrucchieri e centri commerciali. Poi sarà la volta delle scuole





                    Originariamente Scritto da Sean
                    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                      Originariamente Scritto da lucamex Visualizza Messaggio
                      vabbe dai, li si parla di sanitari, di cui solo 13 erano risultati positivi ed invece 7 erano realmente affetti. stiamo parlando di cifre attorno al 50% e su un campione troppo piccolo per avere alcuna valenza statistica. l'errore potrebbe essere dovuto semplicemente al caso.
                      Aspetta, l'articolo è ambiguo. Io ho inteso che 1079 sanitari sono stati screenati con screen anticorpale e solo in 13 ne è risultata la presenza (di cui poi 7 confermati). Non hanno fatto questo?

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                        Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                        https://www.ilgiornale.it/news/mondo...box=1586186070


                        Covid-19, l'Austria è già pronta per il rallentamento delle misure

                        Sebastian Kurz è pronto a dare il via alla fase due: in Austria riapriranno negozi, parrucchieri e centri commerciali. Poi sarà la volta delle scuole

                        Se proprio ci tengono a fare da cavie...

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                          Originariamente Scritto da jinx Visualizza Messaggio
                          Aspetta, l'articolo è ambiguo. Io ho inteso che 1079 sanitari sono stati screenati con screen anticorpale e solo in 13 ne è risultata la presenza (di cui poi 7 confermati). Non hanno fatto questo?
                          sì, ma non erano persone che erano state date per malate, li hanno testati giusto per sapere chi fosse stato contagiato. Io non partirei dal presupposto che sti poveretti dovessero per forza essere affetti. Più in basso specifica che di quelli che sono entrati in contatto con persone affette da covid (dunque non i precedenti che probabilmente lo hanno preso per sfiga) sono più di 250. con una percentuale che supera il 2%. per ora i numeri mi sembrano acerbi, non fasciamoci la testa prima di rompercela. Non è ancora detto che ci siano tutti questi falsi positivi.

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                              Virologo Usa Fauci avverte: «Diventerà stagionale»
                              Il coronavirus rischia di diventare stagionale come l’influenza. È il monito lanciato dal virologo della task force della Casa Bianca, l’italo americano Anthony Fauci, in un’intervista a Cbs. «A meno che non si riesca a debellarlo a livello globale — ha detto —, ci sono molte probabilità che assuma una natura stagionale. Dobbiamo prepararci al fatto che con la prossima stagione vi sia un revival visto che è improbabile che si riesca a cancellarlo dalla faccia del pianeta».

                              In Francia 833 in 24 ore, è il numero più alto in un giorno
                              La Francia registra altri 833 morti nelle ultime 24 ore tra ospedali e case di cura, il più alto numero di vittime in un giorno dall’inizio dell’epidemia. Il totale dei decessi è 8.911. «Non abbiamo raggiunto il picco», ha avvertito il ministro della Salute, Olivier Veran

                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Coronavirus, "i contagiati in Italia sono 5-6 milioni"

                                Tre studi, di cui due italiani, convergono su questa cifra per stimare i cosiddetti sommersi: "Numeri alti per la diffusione del virus, troppo bassi per creare l'immunità di gregge". Entro aprile un lavoro nazionale del Consiglio superiore di sanità

                                Il primo a far decollare il concetto di "contagiati sommersi", intervistato da Repubblica, fu il riservato capo della Protezione civile, Angelo Borrelli: "Il rapporto di un malato certificato ogni dieci non censiti è credibile", disse riferendosi alle stime di chi sa. Oggi, con la sua Protezione civile che individua i positivi totali in 128.948, significherebbe un milione e 300 mila contagiati reali in Italia. Ma lavori medico-statistici aggiornati spingono in avanti la cifra: al 6 aprile, secondo le ricerche più aggiornate, gli affetti da coronavirus sono stimati tra cinque e sei milioni.


                                Le parole di Borrelli erano confermate da uno studio accademico cinese di inizio marzo che, spostando l'attenzione sulla regione di Hubei, individuava proprio in quel rapporto - uno a dieci - il moltiplicatore da applicare nella Cina più colpita. Altri studi delle università cinesi parlano di uno a quattro. Ma il numero dei contagiati non avvistati, così importante sia per approntare politiche di contenimento che per comprendere a quali tempi le politiche devono riferirsi -, trova riscontro nel nostro Paese tra due ricerche lontane tra loro e approntate con metodologie diverse.

                                Il professor Carlo La Vecchia, docente di Statistica epidemiologica dell'Università di Milano, ha coordinato un'indagine Doxa sul Covid-19 che ipotizza un 10 per cento di italiani contagiati: sono sei milioni, "di cui un milione nella sola Lombardia". Bene, a questo lavoro, reso pubblico da La Stampa, ora si affianca un paper di dodici studiosi italiani, sottoposto in questi giorni a revisione internazionale, chiamato "The Covid-19, infection in Italy: a statistical study of an abnormally severe disease". Una malattia grave in maniera anormala. Bene, al 25 marzo scorso, con 74.300 mila casi positivi, gli infettati reali erano in un range tra 600 mila e 3,3 milioni. Oggi, quindi, seguendo la curva della crescita, i positivi sarebbero 5,7 milioni. Lo studio "An abnormally severe disease", coordinato dal professor Giuseppe De Natale, ribadisce le cifre - 5-6 milioni - dell'indagine Doxa del professor La Vecchia. "Sono numeri sufficientemente alti per mettere a rischio i sani, troppo bassi per garantire l'immunità di gregge", ha spiegato lo statistico della Statale. L'immunità di gregge prevede il 60-70 per cento di colpiti e, quindi, immunizzati per consentire una tutela per tutti i residenti.

                                E' interessante addentrarsi nel lavoro dei dodici studiosi (Cnr, Ingv, Università Federico II e Università Vanvitelli di Napoli e Università di Zurigo). La tesi è che i casi italiani sono "fortemente sottostimati" e si mette in comparazione la letalità specifica del nostro Paese - 12 per cento nel rapporto contagiati-deceduti, con percentuali maggiori in Lombardia - con i dati intorno al 4 per mille di Germania, Austria, Norvegia, Irlanda e Australia e con una letalità media dell'1-2 per cento riscontrata negli Stati Uniti, in Danimarca, Belgio e Portogallo. Lo studio italiano prende in esame il fatto che il 23 per cento dei connazionali sia fumatore, ma la media europea sale al 29 per cento; che l'area al di sopra del Po sia tra le più inquinate d'Europa, ma ve ne sono di altrettanto compromesse in zone industriali del continente; che la popolazione italiana sia la seconda più anziana al mondo - ma il Giappone, la nazione più vecchia, ha un indice di letalità più basso del nostro-. E ancora che abbiamo meno posti letto e terapie intensive, per esempio, della Germania. La questione centrale, sostiene però "An abnormally severe disease", non sono le sigarette, né l'inquinamento, neppure la sanità tagliata. La questione è la forte sottostima del dato dei contagiati. E la controprova ci è data dall'unico caso in cui, ad oggi, un'intera comunità è stata sottoposta a tampone: è accaduto sulla nave da crociera "Diamond Princess", ormeggiata a fine febbraio nel porto di Yokohama, in Giappone.

                                Bene, delle 3.711 persone a bordo della "Diamond Pricess", 705 sono risultate positive al tampone e 7 sono decedute. Nel "caso perfetto", perfettamente isolato e quindi ideale per uno studio statistico, il Covid è stato fatale all'un per cento dei presenti. Quello è il riferimento: un morto ogni cento contagiati. Anche le statistiche italiane dovrebbero tendere a questa letalità. Un milione e mezzo di persone affette, almeno, per salire a sei milioni di fronte a percentuali di letalità che in Italia possono essere comunque più alte (mai al 12 per cento oggi certificato).

                                Questi due lavori sono in linea, tra l'altro, con lo studio europeo realizzato lo scorso 30 marzo dagli epidemiologi dell'Imperial College di Londra: l'università inglese attribuisce al nostro Paese un'infezione diffusa pari al 9,8 per cento medio (in una forchetta larga, compresa tra il 3,2 e il 26 per cento). Il dato medio corrisponde a poco più di sei milioni di italiani, ecco.

                                Vi sono, ancora, monitoraggi di società private che, con campioni ridotti, portano il livello del contagio al 38 per cento (la Meleam di Bitonto che ha cercato gli anticorpi Igm-Igg). Per fare statistica seria la base considerata è insufficiente. Si rende necessario, per approfondire questo passaggio fondamentale in vista della fase 2 della convivenza, uno studio del Consiglio superiore di Sanità, nazionale e su un campione rappresentativo. Lo assicurano pronto entro il mese di aprile.

                                Tre studi, di cui due italiani, convergono su questa cifra per stimare i cosiddetti sommersi: "Numeri alti per la diffusione del virus, troppo bassi per c…
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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