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Emergenza Coronavirus: thread unico.

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    Avete messo l'ansia a mia mamma. Domani mi tocca comprarla anche qua o viene a piedi da Roma per darmi una cucchiarellata.

    All'altro genio che parla di ammortizzatori sociali, gli pago il taxi fino a qua se ci spiega come funzionano gli ammortizzatori sociali se si ferma tutto.

    Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
    Originariamente Scritto da claudio96

    sigpic
    più o meno il triplo

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      Originariamente Scritto da Gary Visualizza Messaggio
      Non mi sembra che nemmeno l'Olanda stia facendo qualcosa. Si, chiude qui qualche ristorante, qualcosina li, state distanti, essenzialmente la vita è la medesima con qualche timido e lieve consiglio.
      Non proprio https://www.repubblica.it/esteri/202...hop-251386459/
      [

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        Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggio
        Ribadisco la mia previsione.

        Di quarantena l'Italia se ne può fare veramente non oltre al 3 aprile, max max 10 giorni di più.

        Fino a quel giorno l'italiano si metterà la mano sul cuore, accetterà di fare gli stornelli sui balconi...dopo troppe p.iva che sono il tessuto sociale del Paese devono iniziare a fare i conti con il portafoglio.

        Gli affitti e i mutui, le utenze ecc.ecc. potranno anche essere sospese, quindi rinviate, ma non verranno annullate, saranno da pagare, e il bilancio a fine anno vedrà le stesse spese a fronte di 1-2 mesi di entrate azzerate.

        Chi ha riserve da parte ok, un padre di famiglia giovane, con 1-2 figli e un mutuo (quanti ce ne sono in italia?) o inizia ad andare alla Caritas, o va a rubare.

        Secondo me a breve se si accorgeranno che l'esito della quarantena non darà gli effetti sperati inizieranno a non fare più tamponi, a sottrarre dal computo del morti quelli che già avevano malattie pregresse e a comunicare diversamente i dati per dare una parvenza di superamento dell'emergenza che giustifichi la riapertura delle attività.

        Non si può sequestrare l'economia del Paese per oltre questo periodo.

        I morti si piangono, ma i vivi deve poter vivere con dignità.
        Concordo.
        Le rate dei mutui non sono cancellate, sono solo posticipate.

        Però bello cantare sul balcone.
        [

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          Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggio
          Non si può sequestrare l'economia del Paese per oltre questo periodo.
          Tutto il mondo va fermandosi come noi, c'è una crisi di domanda enorme e anche se il negoziante vorrà tornare ad aprire la sua botteguccia perchè tiene famiglia, incasserà poco o nulla, o magari verrà infettato e dovrà tenere chiuso per malattia per settimane

          Il turismo estero mancherà fino al 2021

          Puoi riaprire per decreto ma la psicosi non passa in 2/3 settimane

          Ora bisogna passare il picco e tornare a una situazione gestibile negli ospedali

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            Questo è un articolo secondo me interessantissimo per riflettere sulla questione "SARS nei paesi in via di sviluppo".
            Prendendo i dati postati da Salsa ho fatto un breve calcolo: 205/60.000.000*7.800.000.000 = 26,650, che sarebbe il numero totale dei morti per malattie influenzali, nel mondo, ogni anno, se la proporzione fosse la stessa che in Italia.

            Invece le stime della WHO sono di 650.000 morti l'anno. Che non è una leggera variazione (dato che in altri paesi il sistema sanitario può essere peggiore), è una ratio di 25:1. Un po' troppo per essere definito una leggera variazione.
            Leggendo l'intero articolo, apprendo che la maggior parte di queste morti per influenza avviene nei paesi in via di sviluppo. L'articolo cita Africa subsahariana, Medio Oriente, sud-est asiatico. La stragrande maggioranza delle morti avviene là.

            E rimango un po' sconcertato. Ma come, non si era detto che nei paesi caldi l'incidenza dell'influenza è molto ridotta? Non si era detto che arriverà l'estate e avremo respiro da questo nuovo virus, come con l'influenza?

            Riflettendoci, può ben darsi che le due cose siano compatibili. Forse nei paesi caldi i virus influenzali (e pure la SARS) si diffondono con più difficoltà, però fanno più danni perché ci sono fasce più vulnerabili per malnutrizione/malaria/parassiti/eccetera.

            Se così fosse, lo scenario sarebbe:
            - nei paesi caldi il SARS-CoV-2 si sta diffondendo come nei paesi temperati, ostacolato dal clima ma favorito dalle precauzioni nulle, che si controbilanciano
            - la letalità sarà ai massimi ipotizzabili, diciamo un 20% di persone che necessitano IC e non possono riceverla
            - di morti e contagiati ce ne sono già molti, ma attribuiti all'influenza che già fa molti morti

            Lo scenario si evolve con pile di morti e fosse comuni, per forza di cose.

            Spero che non sia così. Spero che la WHO dica tante cazzate, quando spara numeri come "650.000 morti di influenza all'anno, soprattutto nei paesi in via di sviluppo". Che sono stime, e mi sembrano fuori bollo se confrontate con i dati certi dell'ISS. Due volte più morti sì, cinque volte più morti forse, ma 25 volte più morti? In paesi con clima estivo tutto l'anno?

            Dall'altro lato, la mia parte più allarmista dubita pure di questa favola puccipù, "non vi preoccupate dell'Africa e del sud-est asiatico, non c'è nessun cataclisma che sta per scoppiare, lì è sempre estate e il virus muore in tre microsecondi netti".

            Boh.
            Originariamente Scritto da Sean
            Bob è pure un fervente cattolico.
            E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

            Alice - How long is forever?
            White Rabbit - Sometimes, just one second.

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              Originariamente Scritto da ghisarcionado Visualizza Messaggio

              certo che per essere i nuovi EROI degli anni 2020 , 100 euri mi sembrano davvero troppi. un applauso al governo con dedica dell inno d'Italia dal balcone
              Colgo al volo l'occasione per dire la mia su questa barzelletta dei balconi e delle canzoni. Va bene una volta, concediamolo...ma ormai ogni giorno si deve assistere a questo inno sparato per tutti i quartieri, con l'aggiunta di canzoni a caso a corredo.

              In un momento di tragedia nazionale, dove ogni giorno si contano centinaia di morti, dove ci sono migliaia di famiglie a lutto, improvvisamente ci si dimentica di ogni forma di rispetto per il dolore e per la drammatica situazione in cui siamo precipitati, e si fa discoteca e chiasso ovunque.

              Medici e infermieri non sanno più dove mettere le mani, le autorità dove mettere i cadaveri, mancano beni sanitari di prima necessità, l'Italia tutta è in quarantena, c'è chi lotta per la vita intubato nelle terapie intensive, ci sono famiglie nella angoscia, non si sa quando finirà questo uragano e non si trova niente di meglio da fare che sparare canzonette a tutto decibel?

              E' proprio necessario rovesciare tutto in barzelletta? Gli italiani sono diventati tutti cantanti, attoruncoli e clown? C'è una ragione per cantare, nel mentre la nazione è sull'orlo di un abisso che non si sa dove e quando sbucherà?
              Last edited by Sean; 16-03-2020, 00:36:27.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Originariamente Scritto da GoodBoy! Visualizza Messaggio
                Poca roba. La gente comunque gira, è una situazione tipo noi 10-15 giorni fa circa.
                Originariamente Scritto da modgallagher
                gandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
                " tra noi sarebbe come abbinare un vino pregiato a un ottimo cibo " ..


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                  Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                  Avete messo l'ansia a mia mamma. Domani mi tocca comprarla anche qua o viene a piedi da Roma per darmi una cucchiarellata.

                  All'altro genio che parla di ammortizzatori sociali, gli pago il taxi fino a qua se ci spiega come funzionano gli ammortizzatori sociali se si ferma tutto.

                  Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
                  lascia fare ragazzo,io in questi anni ho seguito questo forum e conosco i lavori che facevi e la gelateria (e spero che ti vada tutto bene,ci mancherebbe), di accordi fatti con tavoli con la crema di confindustria e pezzi grossi dell'industria Italiana e europea per te sono fantascenza.

                  potrei essere quasi tuo padre e non ho voglia di fare flame. comunque ti aspettiamo in fabbrica davanti a 600 persone a dirci di licenziarci, per gli ammortizzatori sociali ne parliamo dopo il tuo comizio da statista davanti ai lavoratori

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                    Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
                    Questo è un articolo secondo me interessantissimo per riflettere sulla questione "SARS nei paesi in via di sviluppo".
                    Prendendo i dati postati da Salsa ho fatto un breve calcolo: 205/60.000.000*7.800.000.000 = 26,650, che sarebbe il numero totale dei morti per malattie influenzali, nel mondo, ogni anno, se la proporzione fosse la stessa che in Italia.

                    Invece le stime della WHO sono di 650.000 morti l'anno. Che non è una leggera variazione (dato che in altri paesi il sistema sanitario può essere peggiore), è una ratio di 25:1. Un po' troppo per essere definito una leggera variazione.
                    Leggendo l'intero articolo, apprendo che la maggior parte di queste morti per influenza avviene nei paesi in via di sviluppo. L'articolo cita Africa subsahariana, Medio Oriente, sud-est asiatico. La stragrande maggioranza delle morti avviene là.

                    E rimango un po' sconcertato. Ma come, non si era detto che nei paesi caldi l'incidenza dell'influenza è molto ridotta? Non si era detto che arriverà l'estate e avremo respiro da questo nuovo virus, come con l'influenza?

                    Riflettendoci, può ben darsi che le due cose siano compatibili. Forse nei paesi caldi i virus influenzali (e pure la SARS) si diffondono con più difficoltà, però fanno più danni perché ci sono fasce più vulnerabili per malnutrizione/malaria/parassiti/eccetera.

                    Se così fosse, lo scenario sarebbe:
                    - nei paesi caldi il SARS-CoV-2 si sta diffondendo come nei paesi temperati, ostacolato dal clima ma favorito dalle precauzioni nulle, che si controbilanciano
                    - la letalità sarà ai massimi ipotizzabili, diciamo un 20% di persone che necessitano IC e non possono riceverla
                    - di morti e contagiati ce ne sono già molti, ma attribuiti all'influenza che già fa molti morti

                    Lo scenario si evolve con pile di morti e fosse comuni, per forza di cose.

                    Spero che non sia così. Spero che la WHO dica tante cazzate, quando spara numeri come "650.000 morti di influenza all'anno, soprattutto nei paesi in via di sviluppo". Che sono stime, e mi sembrano fuori bollo se confrontate con i dati certi dell'ISS. Due volte più morti sì, cinque volte più morti forse, ma 25 volte più morti? In paesi con clima estivo tutto l'anno?

                    Dall'altro lato, la mia parte più allarmista dubita pure di questa favola puccipù, "non vi preoccupate dell'Africa e del sud-est asiatico, non c'è nessun cataclisma che sta per scoppiare, lì è sempre estate e il virus muore in tre microsecondi netti".

                    Boh.
                    Possibilissimo. Limitandosi al caso delle Filippine, loro hanno avuto, fino ad ora, 110 casi di Covid e 11 morti. Mi sembra che in tutto il paese (110 milioni di persone) abbiano circa una cinquantina di ventilatori.

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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Colgo al volo l'occasione per dire la mia su questa barzelletta dei balconi e delle canzoni. Va bene una volta, concediamolo...ma ormai ogni giorno si deve assistere a questo inno sparato per tutti i quartieri, con l'aggiunta di canzoni a caso a corredo.

                      In un momento di tragedia nazionale, dove ogni giorno si contano centinaia di morti, dove ci sono migliaia di famiglie a lutto, improvvisamente ci si dimentica di ogni forma di rispetto per il dolore e per la drammatica situazione in cui siamo precipitati, e si fa discoteca e chiasso ovunque.

                      Medici e infermieri non sanno più dove mettere le mani, le autorità dove mettere i cadaveri, mancano beni sanitari di prima necessità, l'Italia tutta è in quarantena, c'è chi lotta per la vita intubato nelle terapie intensive, ci sono famiglie nella angoscia, non si sa quando finirà questo uragano e non si trova niente di meglio da fare che sparare canzonette a tutto decibel?

                      E' proprio necessario rovesciare tutto in barzelletta? Gli italiani sono diventati tutti cantanti, attoruncoli e clown? C'è una ragione per cantare, nel mentre la nazione è sull'orlo di un abisso che non si sa dove e quando sbucherà?
                      Qua non son d'accordo Sean. Su queste cose non mi sembra ci possano essere sfumature di grigio. O c'è il patriottismo, manifestato in diversi modi, o la lugubre e cupa tristezza che fa strada alla paranoia, alla diffidenza reciproca e allo sfaldamento del tessuto sociale man mano che il virus miete vite

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                        Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
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                        Invece le stime della WHO sono di 650.000 morti l'anno.
                        Every year an estimated 290,000 to 650,000 people die in the world due to complications from seasonal influenza (flu) viruses. This figure corresponds to 795 to 1,781 deaths per day due to the seasonal flu.


                        Da worldometer

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                          Il terremoto dell'Aquila fece 309 vittime. Oggi, solo oggi ne abbiamo avute 368. Ieri 250. L'altro ieri quasi 200. Ogni giorno la conta è quella di un cataclisma. Un terremoto al giorno...però quando crollavano le case nessuno si metteva a cantare dai balconi, oggi sì. Mi devono spiegare la differenza, nel mentre l'Italia tutta è come in guerra, scossa da terremoti continui e da un numero di vittime che, tolta la Cina, non ha nessun Paese al mondo.

                          Che ci trova la gente da cantare, con gli ospedali che collassano e un migliaio di persone attaccate ai respiratori artificiali?
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Il terremoto dell'Aquila fece 309 vittime. Oggi, solo oggi ne abbiamo avute 368. Ieri 250. L'altro ieri quasi 200. Ogni giorno la conta è quella di un cataclisma. Un terremoto al giorno...però quando crollavano le case nessuno si metteva a cantare dai balconi, oggi sì. Mi devono spiegare la differenza, nel mentre l'Italia tutta è come in guerra, scossa da terremoti continui e da un numero di vittime che, tolta la Cina, non ha nessun Paese al mondo.

                            Che ci trova la gente da cantare, con gli ospedali che collassano e un migliaio di persone attaccate ai respiratori artificiali?
                            Sean però queste che sta succedendo non è mai successo, quindi tutti questi atteggiamenti sono normali, le persone non erano preparate ad un evento del genere. Molti forse neppure ancora si rendono conto

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                              Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                              Qua non son d'accordo Sean. Su queste cose non mi sembra ci possano essere sfumature di grigio. O c'è il patriottismo, manifestato in diversi modi, o la lugubre e cupa tristezza che fa strada alla paranoia, alla diffidenza reciproca e allo sfaldamento del tessuto sociale man mano che il virus miete vite
                              E' una burletta, non è patriottismo quello. E' solo voglia di far "casino".

                              Quando per le strade d'Italia passò la salma del Milite Ignoto, che dal Nord scendeva verso Roma per essere tumulato all'Altare della Patria, per tutto il tempo delpercorso (in treno, lentissimo, per permettere a tutti di assistere lungo il viaggio e nelle stazioni) nessuno aprì bocca. Non si suonò nemmeno la Marcia Reale, altro che canzonette. E quello era un morto. Qua parliamo di botte da 300 al giorno ormai.

                              Ci si può unire anche nel silenzio, è compartecipazione anche quella. Anzi, è sempre stata, negli eventi luttuosi, considerata la più alta forma di rispetto. Non può sempre essere tutto avanspettacolo.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggio
                                Tutto il mondo va fermandosi come noi, c'è una crisi di domanda enorme e anche se il negoziante vorrà tornare ad aprire la sua botteguccia perchè tiene famiglia, incasserà poco o nulla, o magari verrà infettato e dovrà tenere chiuso per malattia per settimane

                                Il turismo estero mancherà fino al 2021

                                Puoi riaprire per decreto ma la psicosi non passa in 2/3 settimane

                                Ora bisogna passare il picco e tornare a una situazione gestibile negli ospedali
                                Infatti non mi sono limitato a parlare di riapertura per decreto, ma anche e soprattutto di cambio della strategia di comunicazione.

                                Se capiranno che il nemico non lo si può battere, cercheranno (o almeno, io se avessi ruoli apicali di governo cercherei) perlomeno di comunicare diversamente per fare uscire la gente e fare ripartire l'economia per quanto possibile.

                                Aggiungo che se questa cosa penso e dovrebbero farla qua in Italia, non ho bisogno di credere che altrove la staranno già adottando le principali economie europee.

                                Ripeto: chi governa sa bene che i morti si piangono, ma i vivi devono poter vivere senza fare la fame.


                                Tessera N° 6

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