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    Nuovo Dpcm, coprifuoco alle 22, nelle zone rosse lockdown di 15 giorni: il testo valido fino al 3 dicembre

    In nottata Conte ha firmato il documento. Le Regioni a rischio lockdown sarebbero Lombardia, Piemonte, Alto Adige, Valle d’Aosta e Calabria

    Il Dpcm è stato firmato nella notte di martedì dal premier, Giuseppe Conte al termine della riunione tra il premier Giuseppe Conte, i capidelegazione della maggioranza, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e il sottosegretario alla presidenza della Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. La conferenza stampa del premier, a quanto si apprende, dovrebbe tenersi nella giornata di mercoledì.

    Nel provvedimento sono presenti sia delle norme valide per tutto il territorio nazionale, sia delle norme che varranno a livello regionale. Resta, quindi, il regime differenziato che divide l’Italia in tre fasce di rischio contagio a seconda dei 21 parametri elencati nel testo.

    Tra le poche modifiche apportate tra la bozza e la versione finale, quelle sui parrucchieri: restano aperti anche nelle zone che rientrano nello scenario 4, a dispetto di quanto previsto nella bozza del pomeriggio.

    Le norme entreranno in vigore dal 5 novembre e fino al 3 dicembre.

    Nonostante nel decreto si spieghi che le norme valide nelle diverse regioni saranno prese «d’intesa con il presidente della Regione», i governatori avevano inviato al governo una lettera chiedendo che venisse instaurato, da parte del governo, «un contraddittorio per l’esame dei dati con i dipartimenti di prevenzione dei servizi sanitari regionali prima della adozione degli elenchi delle Regioni» da inserire nelle zone rosse e che, «contestualmente all’emanazione del Dpcm», vengano definite l’ammontare delle risorse, unitamente a modalità e tempi di erogazione delle stesse, con le quali si procede al ristoro delle attività economiche danneggiate». Il governo ha fornito garanzie su entrambi i punti prima della firma del Dpcm.
    Le norme valide in tutta Italia

    Tra le norme di livello nazionale ci sono:
    - limitazione della circolazione delle persone — il cosiddetto «coprifuoco»— alle 22 , come risultato dell’estenuante braccio di ferro tra chi non lo voleva affatto (Conte e Renzi) e chi voleva fermare tutto già alle otto di sera (Franceschini, Boccia e Speranza);
    - ritorno dell’autocertificazione: per uscire di casa dopo le dieci di sera occorrerà provare di doverlo fare per ragioni di lavoro necessità e salute
    - chiusura dei musei e delle mostre;
    - didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, salvo attività laboratori in presenza; per le scuole elementari e medie e per i servizi all’infanzia attività in presenza ma con uso obbligatorio delle mascherine (salvo che per i bimbi al di sotto dei 6 anni);
    - nelle giornate festive e prefestive chiuse le medie e grandi strutture di vendita, ad eccezione delle farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole;
    - coefficiente di riempimento massimo del 50 per cento sui mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale;
    - chiusura di bar e ristoranti alle 18 (ma con la possibilità di restare aperti per il pranzo della domenica);
    - sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni«a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica»;
    - chiusura dei corner scommesse e giochi nei bar e nelle tabaccherie;
    - resta come sempre fortemente raccomandato a tutti, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio o per motivi di salute.




    Che cosa succede nelle Regioni?

    Il decreto affida al ministro della Salute, Roberto Speranza, la responsabilità di stabilire «ulteriori misure di contenimento del contagio» nelle aree dove il contagio è più alto e le strutture sanitarie sono in sofferenza, sulla base di un documento scientifico condiviso con la Conferenza delle Regioni. Si intitola «Prevenzione e risposta Covid-19, evoluzione della strategia per il periodo autunno inverno» e prevede diversi scenari, in base a una serie di criteri (21) che sono vagliati dal ministero della Salute .

    Nelle Regioni che si collocano in uno scenario intermedio (lo chiameremo «arancione», ma nel documento si usa la dicitura «livello 3»)
    accadrà questo:

    — sarà vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione (salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza). Saranno consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti n cui la stessa è consentita, e sarà consentito il rientro nel proprio domicilio o nella propria residenza;
    — sarà vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune
    — saranno sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio;


    Che cosa succede nelle zone rosse?

    Nelle Regioni che si collocano in uno scenario di massima gravità e con livello di rischio alto (lo chiameremo «rosso», ma nel documento si usa la dicitura «livello 4») accadrà questo:
    - vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione e anche all’interno del territorio stesso (sempre salvo necessità e urgenza).
    - chiusi i negozi al dettaglio, tranne alimentari, farmacie, edicole; chiusi i mercati di generi non alimentari;
    - chiusa l’attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie: resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto
    - sospese le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto
    - è consentito svolgere individualmente attività motoria (passeggiate) in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale
    - attività scolastica in presenza per scuola dell’infanzia, elementare e prima media


    I provvedimenti saranno valutati su base settimanale, e avranno la durata minima di 15 giorni: se una Regione entra in zona «rossa», vi rimarrà per due settimane almeno.

    Attenzione: il meccanismo è «semiautomatico», nel senso che ogni Regione si collocherà in uno scenario («arancione» o «rosso») in base a criteri oggettivi.

    Ma fondamentale sarà il ruolo del ministro della Salute, che potrà adottare ordinanze d’intesa con il presidente della Regione per prevedere «l’esenzione dell’applicazione di una o più misure» restrittive, anche in «specifiche parti del territorio regionale».

    In ogni caso, proprio su questo punto, le Regioni hanno espresso forti riserve, chiedendo di fatto l’instaurazione di un «contraddittorio» tra ministero e Regioni per stabilire l’inserimento di ogni Regione in una determinata «fascia».

    Le Regioni che — ad oggi, e prima del suddetto «contraddittorio» — sarebbero a rischio lockdown sono Lombardia, Piemonte, Alto Adige, Valle d’Aosta e Calabria.


    Quindi, cosa succede per la scuola?

    Cosa cambia per le scuole?
    Se la propria Regione non è «zona rossa», la disciplina prevede questo:
    - didattica a distanza al 100% per le scuole superiori
    - didattica in presenza per le scuole elementari e medie e per i servizi all’infanzia, con uso obbligatorio delle mascherine (salvo che per i bimbi al di sotto dei 6 anni).

    Se la propria Regione è «zona rossa»
    - didattica a distanza per le scuole superiori e per le classi seconda e terza media;
    - didattica in presenza per le scuole elementari, per la classe prima media e per i servizi all’infanzia, con uso obbligatorio delle mascherine (salvo che per i bimbi al di sotto dei 6 anni).

    - I corsi di formazione pubblici e privati possono svolgersi solo con modalità a distanza.

    Cosa succede per negozi, bar, pub e ristoranti?

    Cosa cambia per i negozi?
    Se la propria Regione non è «zona arancione» o «rossa», la disciplina prevede questo:
    - nelle giornate festive e prefestive, sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, ad eccezione delle farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. I bar, i pub, i ristoranti, devono chiudere alle 18 (ma con la possibilità di restare aperti per il pranzo della domenica), con il consumo al tavolo consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti.

    Se la propria Regione è «zona arancione», nulla cambia per i negozi, ma la norma cambia per le attività di ristorazione:
    - saranno sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio.

    Se la propria Regione è «zona rossa», la norma si fa ancora più severa, per tutti:
    - chiusi i negozi al dettaglio, tranne alimentari, farmacie, edicole; chiusi i mercati di generi non alimentari;
    - chiusa l’attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie: resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto.


    Cosa cambia per i trasporti?

    Per quanto riguarda i trasporti a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e, del trasporto ferroviario regionale è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento


    Nelle zone rosse si può uscire di casa per fare una passeggiata, o una corsa?

    Sì, anche se la propria Regione entra tra le zone rosse, sarà consentito svolgere individualmente attività motoria (passeggiate): ma in prossimità della propria abitazione, e sempre rispettando la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina.
    Sarà possibile anche svolgere attività sportiva all’aperto, ma in forma individuale.

    CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Domani quindi scopriamo se qui (Piemonte) ci chiudono. Perché ancora non è chiarissimo. Assurdo.

      Inviato dal mio Mi A2 Lite utilizzando Tapatalk

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        Originariamente Scritto da Death Magnetic Visualizza Messaggio
        Domani quindi scopriamo se qui (Piemonte) ci chiudono. Perché ancora non è chiarissimo. Assurdo.

        Inviato dal mio Mi A2 Lite utilizzando Tapatalk
        Non è chiaro. Occorre vedere da quando applicheranno questo "automatismo" di inserimento delle regioni nelle varie fasce. O dunque prendendo i numeri raccolti fin qui (e in quel caso ci sono regioni che rischiano l'immediata chiusura) o partendo da oggi e fino al primo controllo (avevo letto che ce ne sarà uno a settimana per stilare la classifica delle regioni).
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Non conoscendo ovviamente i retroscena, da cittadino semplice trovo folle questo balletto su chi debba pigiare il bottone rosso. Adesso da come si legge siamo giunti alla conclusione che è il ministro della salute...ma non proprio lui al 100%, mmmm un pezzettino di responsabilità se lo deve comunque prendere il relativo governatore. Questi tira e molla in una fase del genere sono fuori luogo, dovrebbero essere tutti compatti verso l'obiettivo (nel mondo dei sogni).

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            Non hanno trovato un accordo con le regioni, avevano bisogno di altro tempo per tentare di trovarlo e per prepararsi un paracadute di parametri per determinare le chiusure quindi è un dpcm di linee guida che demanda al ministero della salute i risvolti applicativi. In sostanza o hanno buttato altri 5 giorni o hanno annunciato troppo presto le cose.
            "It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"

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              Il discorso dei numeri poteva avere finalmente senso. Se rientri in un range "numerico" scattano i provvedimenti, così in teoria nessuno poteva interpretare la situazione a proprio piacimento. Ma invece sembra che non vada bene nemmeno così.

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                Burioni ha detto che circa metà degli asintomatici presenta comunque danni ai polmoni visibili con esami strumentali
                Originariamente Scritto da Sean
                faccini, kazzi, fike, kuli
                cesko92 [at] live.it

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                  Se vabbè burioni è un venduto da anni, vallo a dire a cr7 ed agli altri sportivi che hanno danni ai polmoni adesso

                  Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                  Originariamente Scritto da Pesca
                  lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                    Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggio
                    Burioni ha detto che circa metà degli asintomatici presenta comunque danni ai polmoni visibili con esami strumentali
                    Dove l'hai letto?
                    sigpic

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                      Burioni ovviamente in questo caso riporta uno studio che hanno fatto in USA sui dati della diamond princess, dove viene riportato che il 45% delle persone fossero asintomatici, e, tra questi, alcuni, circa il 56%, sembra che abbiano riportato dei danni ai polmoni, non ho capito di che entità. Gli stessi ricercatori dicono che è ancora da confermare.

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                        Di nuovo il divieto di spostamento tra comuni se zona Arancione..hanno scassato la minchia con ste stronzate.
                        Originariamente Scritto da Sean
                        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                          Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                          Di nuovo il divieto di spostamento tra comuni se zona Arancione..hanno scassato la minchia con ste stronzate.
                          Ti impediscono di skopare marcu?
                          Originariamente Scritto da huntermaster
                          tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
                          Originariamente Scritto da luna80
                          Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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                            Quindi nel Lazio che è zona verde, chiudono solo palestre cinema teatri e musei, aspetto la calca di gente che si riversa nel week end nelle vie del centro, sempre sul pezzo i 5S e mia moglie di nuovo a casa
                            Alboreto is nothing

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                              Originariamente Scritto da Luke91 Visualizza Messaggio
                              Ti impediscono di skopare marcu?
                              Stavolta col *****.
                              Non ero mai stato 2 mesi consecutivi in astinenza come per il lockdown.
                              Not again !
                              Originariamente Scritto da Sean
                              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                                Spostamento tra comuni mi sembra assurdo...









                                "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                                Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                                vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                                (L. Pirandello)

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