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l' allenamento del futuro per l'ipertrofia specifica: la monofrequenza

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    Certamente quanto dice Myers aiuta in ottica Fitness, ma per un Culturista come dice Menez siamo proprio agli antipodi.

    Quel che ci torna utile e’ l’aspetto terapeutico (trattamento fasciale in senso stretto), ci sono infiniti approcci, tutti validi, da inserire come supporto allo scopo che ci prefiggiamo al fine di far andare le cose nel binario corretto.

    Fibromiolisi, classica o per mezzo di hooks, Rolfing, Manipolazione Fasciale, pallette da tennis o foam roller, rulli..pistole..nsomma strumenti a supporto da impiegare o per mano di operatori esperti o anche da soli a patto di dedicarvi tempi e risorse importanti.

    Tutto il resto a mio parere deve restare confinato nella didattica, laddove non nella mera speculazione...il corpo umano e’ fatto per muoversi e la stessa architettura fasciale lo consente.

    Agire nel suo rispetto non deve solo voler necessariamente dire “assecondarla”, in ottica pseudo-fitness.

    Significa a mio avviso intanto entrare nell’ottica di mettere delle pezze ai danni che facciamo



    Originariamente Scritto da Giampo93
    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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      Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
      Saro’ un case report, ma i miei volumi globali sono oggettivamente cambiati, gradualmente, lentamente..dopo anni di stalli a parita’ di altri fattori.
      Secondo te c'è una stretta correlazione tra lavoro sulla miofascia con foam, palline, pistole ecc e la crescita muscolare che interessa ad un BB?
      BIOLOGO NUTRIZIONISTA, PERSONAL TRAINER E COACHING ONLINE
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        La correlazione se esiste non e’ diretta, provo a entrare un attimo nel dettaglio dato che il topic lo permette.
        Ricerce relativamente recenti (Cronin 2011) confermano come i fusi neuromuscolari rivestano un ruolo determinante nel controllo e nell’organizzazione motoria periferica.
        Regolazione che e’ possibile grazie al fatto che fibre endofusali e perimisio, in estrema sintesi, interagiscono.
        Tuttavia, SOLO SE IL PERIMISIO SI ADATTA ALLA TRAZIONE CHE ATTUANO LE FIBRE ENDOFUSALI SI ATTIVANO I RECETTORI “ANULOSPIRALI”.
        Nel momento in cui le fibre afferenti (che provengono appunto da tali recettori) giungono al midollo parte l’impulso (tramite motoneurone Alfa), quindi si contraggono le fibre extrafusali e abbiamo il
        movimento articolare.
        Le fasce dell’epimisio sono in collegamento con il perimisio, recepiscono pertanto le trazioni effettuate dalle fibre dei fusi.

        Qui arriviamo al nocciolo: queste trazioni determinano dei vettori nella fascia, che convergono nell’epimisio verso un punto che Stecco definisce “Centro di Coordinazione”, “cocchiere che tiene le redini delle Unita’ Motorie che agiscono su una articolazione per una specifica direzione” (cit.)
        Di fatto ogni Unita’ Motoria consta di fibre intrafusali (preparano al movimento, diciamo così) e fibre extrafusali (che attuano il movimento stesso).

        Piano piano ci arrivo..ma la premessa deve ancora aggiungere che la risultante dei vettori intrafusali (centro coordinazione) e’ DIAMETRALMENTE OPPOSTA alla risultante determinata dai tendini che muovono l’articolazione.

        Questo in una condizione fisiologica...


        ...ma se la fascia “si addensa”?

        Sono c@zzi amari.

        Sono c@zzi amari perche’ una fascia addensata NON SI ADATTA ALLA TRAZIONE DI TUTTI I MUSCOLINI ENDOFUSALI.
        Quindi un centro di coordinazione addensato fa partire SOLO ALCUNE afferenze per le fibre Alfa.
        Quindi SOLO ALCUNI NEURONI ALFA ATTIVANO SOLO ALCUNE FBRE EXTRAFUSALI NELL’unita’ miofasciale
        QUINDI QUELLO CHE DAPPRIMA ERA UN PUNTO DI CONVERGENZA DI LINEE DI TRAZIONI DIAMETRALMENTE OPPOSTE “SI SPOSTA” E PUO’ DETERMINARE PERCEZIONE DI DOLORE...perche’ si ha una trazione “fuori asse”, con relativa distrazione dei recettori.

        SE ABBIAMO UN PROBLEMA ALLA FASCIA NON SIAMO IN GRADO, IN ESTREMA SINTESI, DI RECLUTARE AL MEGLIO UN’UNITA’ MOTORIA, detto terra terra e in maniera brutalissima.


        Abbiamo male, ci muoviamo male, ma questo ha come causa e conseguenza assieme (dipende da che punto di vista la vediamo), che una contrazione non risulta efficiace ed efficiente al 100%.


        Lavorare sulla fascia permette di ridurre le possibilita’ di incorrere in problemi simili, sia a scopo preventivo che terapeutico.

        Io ero arrivato al punto di avere dolori h24, di non poter spingere come volevo e POTEVO (infortuni su infortuni..), e insomma mi ci son messo di pazienza e tra lacrime e sangue mi son deciso a mettere una pezza alla cosa.

        I lavori esclusivamente articolari (manipolazioni, mobilizzazioni) non mi hanno mai dato risposte accettabili, se non momentanee.

        Poi che si tratti di foam roller..di pallette da tennis..di quel che ci pare...dobbiamo metterci nelle migliori condizioni possibili per rendere al 100%.

        Si tratta di strategie da contestualizzare in un’ottica globale verso la ricerca del nostro massimo rendimento, per quanto mi riguarda nel momento in cui la Scienza mi prospetta che un disturbo muscolare potrebbe portare a diminuzione (per quando bassa) del potenziale reclutamento..mi sento in dovere di ridurre il piu’ possibile il mio grado di incertezza e porci la famosa pezza

        Non sto qui a sottolinearlo, ma tutto questo pippone e’ un elemento “satellite” nel contesto del topic, non si puo’ e non si deve dare a questo un peso specifico superiore alla base.

        Se l’allenamento e’ la costruzione dell’edificio, le strategie di recupero ne sono la manutenzione.
        Last edited by Sly83; 15-01-2020, 23:59:12.



        Originariamente Scritto da Giampo93
        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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          L’impianto “core” di cui sopra si basa su ipotesi e rilevamenti empirici, laddove non diversamente specificato.
          Tuttavia almeno per quanto mi riguarda trovo una certa plausibilita’, tieni conto che sono valutazioni “a posteriori”, o meglio: sono cose che prima ho sperimentato, con conoscenze limitate al livello accademico (sono laureato in fisioterapia ma ho trovato il percorso universitario assolutamente scadente), ma che non riuscivo ben a inquadrare.
          Lo studio della fascia si e’ (si sta..) rivelando foriero di spunti interessantissimi, non dico illuminanti perche’ un bias
          e’ sempre in agguato.

          A mio avviso scremare cercando disc-conferme e’ metodologicamente piu’ utile che cercare conferme.

          Trovo impressionante come tanti e tali siano stati gli approcci (al campo della terapia manuale e della fisioterapia in generale), e come i campanilismi abbiano creato divergenze posticce anche laddove vi erano convergenze evidenti.

          LA VERITA’ e’ che cerchiamo le risposte lontane..ma abbiamo ancora tante di quelle domande da vicino...prova ne e’ che la fascia la si sta studiando da così poco...quando e’ così pervasiva..



          Originariamente Scritto da Giampo93
          Finché c'è emivita c'è Speran*a

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            Interessante sly, ora sono sotto esame e non riesco, ma appena ho la testa un po più libera leggo con più attenzione
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              Guarda rileggendomi ho scritto talmente male che non si capisce una mazza.
              Stasera mi alleno e appena sono in ordine provo a postare un paio di immagini chiarificatrici



              Originariamente Scritto da Giampo93
              Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                È tutto molto chiaro e scritto decentemente.
                Dead Man Walking

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                  è molto interessante ma a questo punto l'utilità ai fini ipertrofici?
                  oppure che significato avrebbe in un contesto di allenamento monofrequente? cioè ci sarebbe spazio per una procedura di questo genere?
                  ovvero è compatibile con quanto si richiede ai nostri muscoli: noi chiediamo ipertrofia specializzata, quale aiuto l'allenamento miofasciale?
                  GUTTA CAVAT LAPIDEM
                  http://albertomenegazzi.blogspot.it/
                  MANX SDS

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                    Maggior capacità di reclutamento=maggior stimolo ipertrofico?
                    Dead Man Walking

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                      Originariamente Scritto da MUTHANDINA Visualizza Messaggio
                      Maggior capacità di reclutamento=maggior stimolo ipertrofico?

                      potrebbe essere una risposta, nel senso che, e qui Sly potrebbe essere di aiuto, il reclutamento delle unità motorie è sotteso al "principio della dimensione" quello descritto nel 1965 da Henneman e collaboratori, e costituisce la base anatomica e funzionale appunto del reclutamento ordinato delle unità motorie perchè vi sia un incremento continuo di tensione al tendine.
                      Credo che la tensione al tendine sia però da ascrivere maggiormente all'intensità assoluta, ovvero al carico utilizzato e meno al lavoro metabolico.
                      Infatti maggiore sarà la tensione isometrica maggiore sarà il lavoro sul complesso muscolo-tendineo, direi quindi che il lavoro isometrico può esercitare una tensione elevata sulla fascia muscolare.
                      Ma i due campi, quello dell'allenamento con i pesi per l'ipretrofia o la forza, attraverso l'utilizzo di intensità varie, e l'allenamento mio-fasciale sono opposti.
                      GUTTA CAVAT LAPIDEM
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                        Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
                        è molto interessante ma a questo punto l'utilità ai fini ipertrofici?
                        oppure che significato avrebbe in un contesto di allenamento monofrequente? cioè ci sarebbe spazio per una procedura di questo genere?
                        ovvero è compatibile con quanto si richiede ai nostri muscoli: noi chiediamo ipertrofia specializzata, quale aiuto l'allenamento miofasciale?
                        Esatto, non è cosi scontata la risposta ed è quello che mi chiedo io...
                        Il rilascio se fatto bene necessità di tanto tempo e pazienza ..
                        Mi chiedo se ne vale la pena.
                        Parlo di ipertrofia pura senza girare tanto in torno ai discorsi, a me come a tutti i bb alla fine interessa quella.
                        Last edited by circoloco; 16-01-2020, 22:12:31.
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                          Detta in maniera semplicissima, per esempio io che non ho dolori o cmq posso fare tutti gli esercizi che benefici avrei nel dedicare 1 o 2 ore a settimane a massaggiarmi? In % di cosa si sta parlando?

                          Ovviamente sly apprezzo molto le tue idee sulla questione all'avanguardia, ma da atleta e preparatore forse mi lascio prendere dalla ignuranz XD e mi faccio domande semplici... Ne vale la pena?...
                          L'argomento è interessante ma credo che ad oggi se ne sappia veramente troppo poco...
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                            Ragazzi bisogna mettere le due cose su piani differenti: l’ambito miofasciale va considerato come trattamento, per mezzo di tecniche specifiche (che sono tante e differenti), in funzione e a supporto dell’allenamento.
                            I presupposti su cui si basa l’ipotesi sono nel post lungo precedente, in sintesissima un problema alla fascia (chiamiamolo “addensamento”) limita la possibilita’ di reclutare in maniera efficiente le UM a causa dell’alterazione delle linee di trazione.

                            Inserire un lavoro in ottica riabilitativa per “liberare” la fascia mi mette nelle condizioni, quando mi allenero’ coi pesi, di agevolare la qualita’ delle contrazioni.

                            Purtroppo non posso “trasmettere” la cosa per scritto...son cose che si provano o restano così astruse.
                            Personalmente suggerirei a fine sessione (o in giornate di riposo) di inserire lavori in ottica miofasciale per lavorare sulle conseguenze dei danni alla fascia che sono impliciti nelle attivita’ intense.

                            Uno dei motivi per cui confermo la mia predilezione per una frequenza di stimolo allenante singola su base settimanale di ogni gruppo, e’ che piu’ vado a stressare un gruppo piu’ frequenti sono gli “insulti” alla fascia.

                            Un giorno alla settimana mi basta, a patto di darci dentro ad mortem.

                            Si tratta di un approccio chiamiamolo “ciclico” alla cosa, ma ognuno deve optare per le proprie volonta’ e fare cio’ che ritiene opportuno indipendentemente dal resto



                            Originariamente Scritto da Giampo93
                            Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                              Il dolore arriva come sintomo quando oramai le possibilita’ di adattamento sono “allo stremo”, addensamenti miofasciali sono nella stragrande maggioranza dei casi silenti.

                              Che e’ un modo gentile per dire che se applico una pressione in un punto dove penso possa esserci qualcosa di strano nella fascia...bisogna augurarsi di avere un soffitto molto alto

                              E sono tanti..tantissimi..fanno il loro “lavoro” piano piano e nel tempo.

                              Questo e’ pero’ tendenzialmente un altro argomento, tra l’altro di scarso appeal ma su cui in tanti marciano



                              Originariamente Scritto da Giampo93
                              Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                                Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                                Personalmente suggerirei a fine sessione (o in giornate di riposo) di inserire lavori in ottica miofasciale per lavorare sulle conseguenze dei danni alla fascia che sono impliciti nelle attivita’
                                Sino a 2 anni fà ero un accanito utilizzatore di palline e foam (diario a testimonianza, lo ho utilizzato quasi tutti i giorni per almeno 2 anni), ora non più per carenza di voglia, è una cosa che mi annoia da matti XD...
                                Parlando di forza faccio onestamente fatica a ricordare vantaggi, ovviamente un caso conta 0, sarebbe bello se qui sul forum qualche ragazzo che legge e ha il diario volesse fare da "cavia" sulla questione e provasse la cosa...
                                Magari sotto le direttive di sly e seguendo un programmino sul foam da lui dato (quando usarlo, come, per quanto, ogni quanto ecc...).
                                Se qualcuno volesse partecipare sarebbe una cosa carina e molto interessante
                                BIOLOGO NUTRIZIONISTA, PERSONAL TRAINER E COACHING ONLINE
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