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Pesi e schiena/collo inchiodati.

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    Pesi e schiena/collo inchiodati.

    Ormai sono alcuni anni che ogni due/tre settimane devo ricorrere all'osteopata perché mi "incricco" a suon di sovraccarichi.
    Lui mi dà una bella strigliata, torno istantaneamente come nuovo, e ho un'autonomia di, appunto, 2 o 3 settimane al massimo (per fortuna ho un'assicurazione sanitaria che mi copre tutto).

    Preciso che non ho patologie particolari tipo spondilolistesi, ernie, protrusioni... nulla. Solo una scoliosi molto lieve e una forte tendenza alla rigidità muscolare. Sono un rigido insomma.

    Volevo sapere se è normale e capita un po' a tutti oppure solo a me.
    Anche perché se non mi allenassi potrei non andare mai più dall'osteopata, senza alcun problema proprio. Ma allenandomi, a forza di sovraccaricare, mi inchiodo.

    #2
    2-3 mesi sarebbe più normale, 3 settimane mi sembrano davvero poche. Ricordo che capitava pure a me ma dopo ogni manipolazione il tempo tra l'una e l'altra si allungava, tanto che sono arrivato a 1 ogni sei mesi.
    E' chiaro che per te lo streaching deve essere costante, ma non so cosa altro dovresti fare. L'osteopata cosa ne pensa?

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      #3
      io starei attento alla postura da scrivania , una postura scorretta e7o una carenza di vista porta sempre a rigidita e problemi vari... in ambito palestra come giustamente gia detto dedica parecchio tempo allo stretching
      Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
      Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
      Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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        #4
        Ho il tuo stesso problema. Trapezi rigidi e problemi di cervicale..Streching importante e se è una questione anche legata a stress ed ansia ti può giovare la respirazione diaframmatica. Io ultimamente ci ho messo le tende dall'osteopata e le continue manipolazioni non fanno bene. A me è stato consigliato di evitare la pesistica, ma la cosa dipende dal tipo di problema che hai

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          #5
          Consiglio scontato e banale... specialmente d'inverno asciugatevi bene il collo / zona cervicale col phone anche se avete i capelli corti.provare per credere
          Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
          Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
          Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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            #6
            Scusa la domanda che ti può sembrare stupida. Come ti approcci agli allenamenti? Con piacere e voglia o un po' stressato e svogliato?

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              #7
              Grazie dell'attenzione. Provo a rispondere un po' a tutti.

              All'allenamento mi approccio carico a mille, non vedo l'ora di andare in pal. L'unico problema è che, sapendo che mi incricco facilmente, ultimamente vado a volte un po' titubante/impaurito e non spingo i carichi che vorrei per paura. Sta cosa mi sta molto sul c****.

              L'osteopata non si capacita di come io faccia a ridurmi così ogni volta, perché dopo il trattamento sono perfetto, sia a suo dire che io mi sento istantaneamente super sbloccato e leggero come un bambino.
              Quindi mi dice semplicemente di non caricare come un pazzo.

              Lo stretching lo faccio da anni ma ho notato che è inutile per quanto riguarda questa problematica.
              Io mi incricco proprio a livello articolare. Il trattamento che fa su di me consiste nel trustarmi da cima a fondo tirando delle gran "legnate" su tutta la colonna...

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                #8
                Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
                io starei attento alla postura da scrivania , una postura scorretta e7o una carenza di vista porta sempre a rigidita e problemi vari... in ambito palestra come giustamente gia detto dedica parecchio tempo allo stretching
                Non sto mai alla scrivania e non adotto mai quella postura... sono proprio i pesi. Dopo ogni allenamento sento che la mia "autonomia" cala un pochino.

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                  #9
                  Originariamente Scritto da Vincenzo1992 Visualizza Messaggio
                  Non sto mai alla scrivania e non adotto mai quella postura... sono proprio i pesi. Dopo ogni allenamento sento che la mia "autonomia" cala un pochino.
                  ma cmq la tua postura com è? A detta sua dico, nn tua che ovviamente nn ti vedi. Perchè anche se nn stai alla scrivania potresti avere cmq una postura errata di tuo. Ti ha mai detto di fare, oltre all'allenamento classico, qualcosa per la postura? Esercizi con elastici ne fai?
                  Per legnate sulla colonna che intendi? Il mio in pratica faceva delle manovre in cui tutta la mia schiena scrocchiava (come quando intrecciamo le dita delle mani e le ossa scrocchiano)

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                    #10
                    L’approccio manipolativo e’ prezioso, ma se il problema e’ sostenuto come nel tuo caso da tensioni miofasciali risulta efficace per brevissimo tempo, e non bisogna in ogni caso rivolgersi ad esso con frequenza.
                    Purtroppo un lavoro sui tessuti in profondita’ puo’ risultate estremamente doloroso, ma se eseguito da personale competente e di esperienza si rivela essere una manna dal cielo.
                    Lavorare su singole contratture o su singoli trigger point e’ tutto fuorche’ risolutivo, quindi bisogna avere sempre un approccio piu’ globale al soggetto, personalmente impiego anche strumenti come fibrolisori e simili per raggiungere gli obiettivi.
                    Lo stretching lo vedo utilissimo in chiave mantenimento, una volta “liberato” il tutto.

                    L’autotrattamento puo’ essere una via ma ci va pazienza impegno e relativa costanza, si puo’ ricorrere anche ad ausili tanto semplici quanto efficaci se ben implementati.
                    Rulli, foam roller, palline, “salva pollici”.. ce ne sono diversi piu’ o meno carini.


                    PS: il lavoro sugli atleti e’ quello che da piu’ soddisfazioni e risultati tangibili, e’ chiaro tuttavia come la tecnica esecutiva degli esercizi vada ben tenuta in conto, soprattutto perche’, “se siamo legatissimi”, questa risulta compromessa indipendentemente da quanto bene ci sforziamo di applicarla.
                    Last edited by Sly83; 12-10-2019, 16:15:40.



                    Originariamente Scritto da Giampo93
                    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                      #11
                      Fai attenzione perché se parti già con la paura metti i muscoli in "stato di allarme" e sei più soggetto a contratture

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                        #12
                        Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
                        ma cmq la tua postura com è? A detta sua dico, nn tua che ovviamente nn ti vedi. Perchè anche se nn stai alla scrivania potresti avere cmq una postura errata di tuo. Ti ha mai detto di fare, oltre all'allenamento classico, qualcosa per la postura? Esercizi con elastici ne fai?
                        Per legnate sulla colonna che intendi? Il mio in pratica faceva delle manovre in cui tutta la mia schiena scrocchiava (come quando intrecciamo le dita delle mani e le ossa scrocchiano)
                        Sì fa quello. Esatto. La mia postura non è perfetta ma neanche particolarmente "cattiva"...

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                          #13
                          Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                          L’approccio manipolativo e’ prezioso, ma se il problema e’ sostenuto come nel tuo caso da tensioni miofasciali risulta efficace per brevissimo tempo, e non bisogna in ogni caso rivolgersi ad esso con frequenza.
                          Purtroppo un lavoro sui tessuti in profondita’ puo’ risultate estremamente doloroso, ma se eseguito da personale competente e di esperienza si rivela essere una manna dal cielo.
                          Lavorare su singole contratture o su singoli trigger point e’ tutto fuorche’ risolutivo, quindi bisogna avere sempre un approccio piu’ globale al soggetto, personalmente impiego anche strumenti come fibrolisori e simili per raggiungere gli obiettivi.
                          Lo stretching lo vedo utilissimo in chiave mantenimento, una volta “liberato” il tutto.

                          L’autotrattamento puo’ essere una via ma ci va pazienza impegno e relativa costanza, si puo’ ricorrere anche ad ausili tanto semplici quanto efficaci se ben implementati.
                          Rulli, foam roller, palline, “salva pollici”.. ce ne sono diversi piu’ o meno carini.


                          PS: il lavoro sugli atleti e’ quello che da piu’ soddisfazioni e risultati tangibili, e’ chiaro tuttavia come la tecnica esecutiva degli esercizi vada ben tenuta in conto, soprattutto perche’, “se siamo legatissimi”, questa risulta compromessa indipendentemente da quanto bene ci sforziamo di applicarla.
                          Con lavoro in profondità sui tessuti intendi un massaggio/pressione?
                          Perché inizialmente lui mi faceva quello ma non funzionava...
                          Adesso mi "ammorbidisce" inizialmente lavorando sul cranio/collo, per poi trustare successivamente...

                          Comunque grazie dell'intervento sly

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                            #14
                            Il lavoro sul cranio e’ molto utile, da riscontri sistemici pressoche’ immediati, distende molto.
                            Personalmente ricorro sempre piu’ di rado alle manipolazioni ad alta velocita’ e bassa ampiezza, se non appunto come “ciliegina sulla torta” dopo quello che si percepisce come ammorbidimento appunto, perche’ ho notato che i lavori fasciali mantengo piu’ a lungo i risultati.

                            Per lavori profondi, massaggi e pressioni sono una strada, a volte efficaci altre meno, come ti dicevo per quanto mi riguarda preferisco agire sulla fascia con approcci “strong” anche perche’ sovente riscontri addensamenti troppo troppo difficoltosi da liberare.
                            Non che sia dimostrabile che l’intervento manuale possa “rompere” chissa’ cosa eh.

                            Non esistono sequenze standard, ma per rigidita’ ricorrenti bisogna indagare a fondo.

                            Insistere tanto sui ventri muscolari quanto sulle aree peri-inserzionali dei tendini.

                            A scopo didattito, aree come quelle del bordo della scapola (con enfasi sull’angolo mediale superiore, dove si inserisce l’elevatore), come il decorso del piccolo pettorale a livello toracico, come quella del legamento nucale, quando ben lavorate sono spesso un pronto-intervento che da bei risultati, ma come detto sopra e’ fuorviante pensare di cavarsela così.

                            Trattare il diaframma, almeno nelle sue proiezioni, e’ un buon punto di partenza ad esempio.
                            Le braccia e gli avambracci, e la fascia palmare, sono altre zone che non si caca inspiegabilmente nessuno ma ti alleggeriscono come non mai.

                            Il ventre di gran pettorale e gran dorsale andrebbero a loro volta alleggeriti, e da lì poi andare a trattare anche la regione inferiore.

                            Immaginiamoci come contenuti in una complessa trama di connettivo in cui le forze si trasmettono e che microtrauma dopo microtrauma possono dar luogo a interruzioni, ben compensabili ma solo fino ad un certo punto.
                            Va pensata in tre dimensioni la cosa.

                            Piu’ si e’ olistici, meglio e’.

                            Gli approcci terapeutici sono molti, ma e’ l’operatore a far la differenza.

                            Per tante cose, vale il “senti cosa fa, non quel che dice”, proprio perche’ molte cose non sono per ora ancora nemmeno dimostrabili, seppur efficaci.
                            Gli studi SERI sulla fascia sono relativamente recenti, eppure da migliaia di anni si applicano tecniche che, semplicemente, funzionano.



                            Insomma un battito di ali di Farfalla qui puo’ creare uno Tsunami a migliaia di km di distanza



                            Originariamente Scritto da Giampo93
                            Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                              #15
                              A livello di thrust, sotto-astragalica (nel piede), tratto toracico superiore e cervicale alta sono le zone che ho trovato sinora rispondere meglio anche a livello generale, per motivi intuibili.

                              Il relax di una manipolazione e’ determinato da importanti effetti neurofisiologici, chiaro che se ci sono tensioni miofasciali che determinano “disallineamenti” (...), questi si ripropongono e si torna punto e a capo.



                              Originariamente Scritto da Giampo93
                              Finché c'è emivita c'è Speran*a

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