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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Sean ha scritto “Antonello” e non mi sono sentito di correggerlo!

    e sapete che ero lì lì



    Originariamente Scritto da Giampo93
    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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      Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
      In realta' sarebbe "dei conti se ne occupa mio zio Antunello"

      E.fischio...









      "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
      Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
      vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

      (L. Pirandello)

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        Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
        Sean ha scritto “Antonello” e non mi sono sentito di correggerlo!

        e sapete che ero lì lì

        Perdonami ma.dovresti sapere che sui classici non si transige..

        Domani tutti.interrogati su I pompieri 1 e 2.









        "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
        Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
        vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

        (L. Pirandello)

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          Ma tanto quess no hanno capit chi e’

          no ssanno chi e’



          Originariamente Scritto da Giampo93
          Finché c'è emivita c'è Speran*a

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            Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
            E.fischio...
            Volevo scriverlo ma non ero sicuro al 100%...perche' il fischio gia' lo fa quando dice alla Pina "ce lo ficco dentro il sacchetto?" (Fischio...)
            Last edited by robybaggio10; 10-05-2021, 23:50:08.
            I SUOI goals:
            -Serie A: 189
            -Serie B: 6
            -Super League: 5
            -Coppa Italia: 13
            -Chinese FA Cup: 1
            -Coppa UEFA: 5
            -Champions League: 13
            -Nazionale Under 21: 19
            -Nazionale: 19
            TOTALE: 270

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              AHAHAHAHAHAHAH!!!!









              "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
              Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
              vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

              (L. Pirandello)

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                il quesito della settimana...










                "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                (L. Pirandello)

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                  Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                  il quesito della settimana...

                  https://m.youtube.com/watch?v=a3ZAbx_oXsU
                  Sopravvalutato come pochi
                  Originariamente Scritto da Marco pl
                  i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                  Originariamente Scritto da master wallace
                  IO? Mai masturbato.
                  Originariamente Scritto da master wallace
                  Io sono drogato..

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                    Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                    Sopravvalutato come pochi

                    penso sia innegabile abbia un certo talento...









                    "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                    Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                    vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                    (L. Pirandello)

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                      Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                      penso sia innegabile abbia un certo talento...
                      Tiro ottimo
                      Tecnica buona, considerando il ruolo

                      Non è freddo, opportunista, rapido nelle decisioni, bravo nei movimenti, non fa sponde, colpo di testa appena sufficiente

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                        Se a Balo togli il tiro gli togli già tantissimo.
                        Però non era scarso, aveva anche una buona tecnica.


                        Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                        Originariamente Scritto da Sean
                        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                          Attenzione: Calcio Inside! Parte III

                          Imho Balo con Cassano gli unici 2 potenziali top player in attacco dell’Italia post generazione di campioni del mondiale 2006
                          Infatti all’europeo 2012 in finale ci hanno portato loro
                          Cassano a livello di tecnica e fantasia un talento cristallino come pochissimi al mondo
                          Balo fisicamente devastante
                          Originariamente Scritto da Sean
                          faccini, kazzi, fike, kuli
                          cesko92 [at] live.it

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                            Cassano sì e ci aggiungerei Pepito Rossi, Balo poco completo onestamente
                            Originariamente Scritto da Alberto84
                            Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                            Originariamente Scritto da debe
                            Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                            Originariamente Scritto da Zbigniew
                            Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                            Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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                              Superlega, Juventus esclusa dalla serie A? Cosa rischia e cosa sta succedendo davvero

                              Il presidente Figc Gravina ha ribadito l’esclusione dal campionato se si resta nella Superlega. Juve, Real e Barça vogliono fare causa ai club inglesi e portare l’Uefa all’Antitrust. Ma il tempo del muro contro muro è destinato a non durare

                              Ma è pensabile una Juventus esclusa dalla serie A? Il presidente della Figc Gabriele Gravina segue nelle dichiarazioni muscolari il n. 1 dell’Uefa Alexander Ceferin: «La Juve è esclusa dal campionato se non si ritira dalla Superlega», dice dopo aver inserito nelle norme federali la clausola che vieta l’iscrizione a chi partecipa a competizioni non riconosciute dall’Uefa. «C’è una norma molto chiara del Cio — ha aggiunto martedì —, e a scendere negli statuti del Coni e delle Federazioni, che è quella del principio dell’esclusività della competenza dei gestori dello sport. Se la società non dovesse accettare il principio, mi dispiace, sarebbe fuori».

                              E, d’altra parte, davvero la Juventus andrà avanti a percorrere quello che oggi sembra, se non un vicolo cieco, di certo una via stretta, lunghissima, tortuosa e accidentata? Come si sa, il principio «dell’esclusività della competenza dei gestori» — ovvero il concetto che l’Uefa, l’ente che organizza in esclusiva i campionati, sia anche quello regolatore che commina le sanzioni a chi, per esempio, vuole organizzarne di alternativi — è proprio quello che i tre superstiti della Superlega (oltre alla Juve, Real e Barcellona) vogliono mettere in discussione: anzi le minacce di sanzioni non sarebbero che la prova provata della posizione dominante dell’Uefa che limita la libera concorrenza.


                              Forti di una sentenza cautelare del Tribunale di Madrid, i tre vogliono andare davanti a un tribunale antitrust spagnolo e poi europeo. Ne uscissero vincitori, rivoluzionerebbero il mondo del calcio. Al momento, non mostrano di voler recedere, intanto studiano se possono chiedere i danni ai ribelli che prima hanno detto sì e poi si sono sfilati (nel mirino i sei inglesi che hanno fatto saltare il progetto, non tanto Inter, Atletico e Milan).

                              Questo è ancora il tempo del muro contro muro. Ma anche se i tre avessero ragione — quando la Superlega si è costituita stuoli di avvocati dei 12 club avevano assicurato di avere ragioni da vendere —, quando potrebbero vederle riconosciute? E a che prezzo? La partita è molto rischiosa e non è strano che si senta di giocarla una proprietà come quella della famiglia Agnelli e non, per esempio, un fondo, come Elliott (che pur non si è sottratto a cause gigantesche in passato) che deve rendere conto dei soldi che gestisce. Tra un muro e l’altro, potrebbe aprirsi uno spiraglio, magari con la sponda della Fifa, che ha già smesso di andare d’accordo con l’Uefa e pare intenzionata a cercare una mediazione. Nel nome di riforme condivise che non si chiameranno più Superlega. E scopriremo solo alla fine quanto ne saranno distanti.

                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Juventus, Pirlo resta fino a fine stagione: la scelta di Agnelli

                                La Juve va avanti con il suo attuale allenatore fino alla fine.

                                Uniti alla meta. Senza essere più padroni del proprio destino. Che sia follia autolesionista o l’unica scelta azzeccata dell’annata, la riconferma di Andrea Pirlo sulla panchina della Juventus dopo la sconfortante debacle contro il Milan e lo scivolamento al quinto posto, ha comunque una sua logica: mancano dodici giorni alla fine della stagione, con tre partite di campionato che valgono (o meno) la qualificazione in Champions e la finale di Coppa Italia, mercoledì prossimo contro l’Atalanta, e non ha molto senso mandare allo sbaraglio Igor Tudor senza il supporto del resto dello staff «più moderno mai visto» (Agnelli dixit), che è direttamente legato a Pirlo.

                                Le partite perse

                                Per la prima volta nella sua storia Madama ha perso in casa due partite di campionato per 3-0: nonostante questo lo stesso presidente Agnelli e il presidente di Exor John Elkann martedì hanno accompagnato Ronaldo a Maranello per una gita agli stabilimenti e per l’acquisto di una Ferrari Monza. Mercoledì, a pochi chilometri da lì, la Juve gioca contro il Sassuolo e farà capire se davvero la qualificazione Champions le interessa ancora o se la dimensione delle sue lotte politiche e del suo disgregamento tecnico seguono altri ragionamenti.
                                Del resto lo ha spiegato il direttore Fabio Paratici appena due settimane fa: «Credo che Ronaldo non sia solo un calciatore, ma un personaggio a tutto tondo di più alto livello, quelli come lui vanno al di fuori di una logica di calcio e di sport». Poi però non c’è da stupirsi se l’ecosistema di una squadra segue altre logiche e tende a una lenta, ma inesorabile autodistruzione.


                                Il regno

                                Per abbattere un regno di nove scudetti servono tempo e metodo. Quando venne allontanato l’a.d. Marotta nel settembre 2018, il senatore più silenzioso, Andrea Barzagli, disse una cosa importante: «Penso che a livello umano sarà difficile trovare dirigenti di questo valore, uno che sa cosa vuole dire il rapporto tra due professionisti». La Juve quindi si è dimenticata l’amalgama, pensando forse di poterlo comprare sul mercato, come il mitico presidente Massimino del Catania. Così anche Pirlo, dopo la resa di Allegri e Sarri, due tecnici molto più scafati di lui, domenica notte lo ha sussurrato, tra un’ammissione di colpa e l’altra: «In base a tutto ciò che è successo mi sono dovuto adattare».

                                Gli inallenabili

                                Non solo alle resistenze e alle caratteristiche dei giocatori, già definiti «inallenabili» dallo stesso Sarri. Ma anche a tutto quello che è successo attorno al campo: se il presidente dice, in qualità di numero uno dell’Eca, che ci sono «troppe partite inutili», come fa un allenatore a motivare davvero un gruppo contro Benevento (5 punti persi), Crotone (2), Fiorentina (5) o Verona (4)? E come si fa a pensare lucidamente alla Champions nello «spareggio» contro il Milan se lo stesso Agnelli sta conducendo una battaglia che lo può portare fuori dal consesso di Uefa e Figc? A chi giova tutto questo, non è ancora chiaro. Ma di sicuro non fa bene alla Juve e al suo allenatore.


                                CorSera
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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