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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Me lo immagino Conte che a inizio anno dice "Ragazzi obiettivo terzo o quarto posto!"

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      Originariamente Scritto da INFILATEMELO Visualizza Messaggio
      stai rischiando un'altra foto del Fuhrer
      Fai un meme con il generale russo Suvorov che prende a sberle Kościuszko.
      Originariamente Scritto da Sean
      mò sono cazzi questo è sicuro.
      Originariamente Scritto da bertinho7
      ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

      Originariamente Scritto da Giampo93
      A me fai venire in mente il compianto bertigno
      Originariamente Scritto da huntermaster
      Bignèw

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        Io ho posto una domanda precisa che non ha avuto risposta: cosa c'è, cosa contiene la parte mezza piena del bicchiere? In che cosa Conte ha miglioraro l'Inter? Che ci ha messo di suo?

        Io credo che sia stato preso perchè considerato allenatore capace di moltiplicare le forze della rosa, sulla scorta di quanto accaduto con la primissima Juve, dunque di annullare per altre vie eventuali gap tecnici. Però quella primissima Juve (che coi soldi pagati per il solo Barella ci fece tutta intera la campagna acquisti, forse anche con meno) gli scontri diretti li vinceva (battuto il Milan campione a Torino), Conte non si limitava ad infondere il verbo ma anche lo spirito, quello spirito che dà forma alla materia.

        Voi vedete una materia informata? Dov'è il plus contiano in questa Inter?
        Last edited by Sean; 03-07-2020, 20:20:13.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggio
          Mi preme, per chiarezza nella discussione e, magara, per far entrare il concetto nell'encefalo da pitecantropo di Kurt, che avere risultati "in linea col livello attuale della squadra al momento" - espressione che sostanzialmente è la definizione di sufficienza - non è l'obiettivo di inizio anno né dell'Inter né delle squadre di quel livello.
          A "pitecantropo" ho avuto un sussulto che mi ha fatto ripensare a diverse magnifiche seghe adolescenziali dedicate ad una affatto male Claudia Koll in "Così fan tutte" dell'immenso Tinto.

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            De Rossi prossimo allenatore della fiorentina.

            Quindi si mette in gioco subito in una piazza calda. Gli auguro il meglio, perchè per me ha carisma e intelligenza tattica per fare carriera.

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              Se davvero dovesse finire così, sarebbe una scelta assai avventata da parte di Commisso.
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                Una pazzia
                B & B with a little weed










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                  Juventus-Torino, le formazioni: bianconeri, gioca Buffon, Bernardeschi favorito su Douglas Costa

                  La regina, trascinata dai suoi campioni, ha vinto le ultime tre di campionato dopo la pandemia e a Marassi, oltre agli acuti di Ronaldo e Dybala, diventati un appuntamento fisso, ha dato incoraggianti segnali di sarrismo

                  E’ un derby strano, silenzioso e illogico senza il calore dei tifosi. Ma se non sarà decisivo, di sicuro condizionerà l’ultimo mese frenetico di Juventus e Torino. Sulla carta non c’è storia. La regina, trascinata dai suoi campioni, ha vinto le ultime tre di campionato dopo la pandemia e a Marassi, oltre agli acuti di Ronaldo e Dybala, diventati un appuntamento fisso, ha dato incoraggianti segnali di sarrismo. Il Torino è lontano 41 punti dai rivali, come solo nel 2013 è accaduto, ha perso le ultime due contro Cagliari e Lazio, sembra prigioniero delle proprie fragilità.

                  Ma questa non è una sfida come le altre. Il derby sfugge a qualsiasi regola o previsione. Il cuore dovrebbe contare più della tecnica. Il Toro allo Stadium non ha mai vinto, due soli pareggi per 1-1 in nove precedenti, però la cattedrale bianconera sarà deserta e il fattore campo, nel calcio post Covid, è spesso un handicap. Maurizio Sarri, al di là dei numeri, non si fida «perché questa partita è sempre più importante per il Torino e noi bisogna prepararla bene mentalmente per pareggiare le loro motivazioni». Non c’è dubbio che quelle granata raggiungano il cielo. Ma stavolta anche la Juve ha molto da giocarsi, almeno un pezzo di scudetto e pazienza se è il nono di fila. Battere il Toro significherebbe mettere insieme la vittoria consecutiva numero sette, tenere a distanza la Lazio e prepararsi nel migliore dei modi al doppio incrocio ravvicinato con il Milan e la formidabile Atalanta.


                  Per questo, anche per questo, Sarri non indugia sul turnover, che non ha mai amato: Buffon, che dovrebbe diventare il giocatore con più presenze in serie A staccando Maldini (648 a 647), sarà protetto da una difesa che nelle ultime cinque gare tra campionato e Coppa Italia ha subito solo un gol dal Genoa sul 3-0. Davanti, assieme ai due totem «che stanno giocando più vicini e riescono a esprimersi in velocità», Bernardeschi è favorito su Douglas Costa, capace di spaccare la partita quando entra.

                  Il Torino non fa troppo caso al fatto che ha perso le ultime cinque trasferte proprio perché il derby ha dinamiche insondabili. Moreno Longo è pronto a cogliere l’attimo. «Serviranno testa e cuore». Per capire quando attaccare e quando gestire, dosare le energie ma non smarrire il fuoco. «Dovremo essere lucidi dall’inizio alla fine» affinché l’emozione non mandi la squadra fuori giri. Andrea Belotti, tre gol nelle ultime tre partite, è l’anti Ronaldo, anche l’anti Dybala visto il rendimento della Joya dopo il virus. Lo Stadium per il centravanti granata è un tabù: otto partite, comprese le tre con la Nazionale, senza un acuto. È l’occasione giusta per rifarsi. Da capire se il capitano giocherà a fianco di Zaza o di Berenguer, mentre Lukic da falso trequartista dovrebbe togliere il respiro a Pjanic. «Conta la squadra — dice Longo —. Dovremo soffrire insieme e rispondere colpo su colpo». Se il Toro ci riuscirà, lo spettacolo sarà assicurato.


                  CorSera
                  ...ma di noi
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    Lazio-Milan, le formazioni: Ibra entrerà a partita in corso

                    Inzaghi metterà Correa e avanzerà Luis Alberto per ovviare alle assenze di Immobile e Caicedo, ma non sarà la stessa cosa

                    Mancherà solo la gente. Peccato. Perché una partita così meritava uno show all’altezza anche fuori dal campo. Accontentiamoci. E prendiamoci il bello di un duello che a un mese dalla fine di questo surreale campionato mette in palio punti dal peso inestimabile. Un doppio crocevia, uno snodo per due. Lazio-Milan di stasera all’Olimpico vale un pezzo enorme di stagione. Da una parte come dall’altra.

                    Andiamo in ordine di classifica e partiamo dalla Lazio, che intende giocarsi fino in fondo le sue chance scudetto per riconquistare quel titolo che manca da vent’anni. L’entusiasmo è alle stelle, ma l’attacco è a pezzi: oggi sono squalificati sia Immobile sia Caicedo. Inzaghi prova a stemperare la tensione: «Pensiamo a vincere il nostro primo scudetto, ovvero la certezza del posto in Champions, poi per il primo posto ce la giochiamo partita dopo partita». La Juve è avanti 4 punti, non pochi ma nemmeno troppi. Inzaghi e i suoi scenderanno in campo conoscendo il risultato di Madama, impegnata nel pomeriggio nel derby col Toro. In caso di passo falso dei bianconeri, la Lazio vuole essere pronta a piazzare lo scatto per accorciare.


                    Il Milan sogna meno in grande. Però sogna. Snobbata per anni, l’Europa League è diventata ora un’ossessione: per ragioni tecniche, d’immagine, economiche. Lo sprint era partito bene, con i due successi consecutivi con Lecce e Roma, ma il brutto pari in casa della Spal ha fatto riaffacciare i demoni di una stagione disgraziata. Il settimo posto va difeso con i denti, restare fuori dalle coppe sarebbe un fallimento. Domani il Verona è a Brescia: se il Milan va in bianco, c’è il rischio serio di un sorpasso. Attenzione.

                    La Lazio è ampiamente favorita: ci sono 25 punti di scarto, un Grand Canyon. Ma il Milan ha due vantaggi, non secondari. Il primo, come detto, è la doppia assenza in attacco. Inzaghi metterà Correa e avanzerà Luis Alberto: ottimi giocatori, ma non è la stessa cosa. L’altra mano per il Diavolo potrebbe arrivare dallo stadio chiuso. Le statistiche sono impietose: in trasferta, contro le grandi, il Milan ha fatto zero punti su 12. È evidente però che il silenzio ovattato dell’Olimpico non basterà: serve una gara attenta per 90 minuti, perché un approccio svagato come a Ferrara stasera sarebbe fatale. «Occorre più cinismo» concorda Stefano Pioli. Il suo futuro sembra segnato, le quotazioni di Rangnick sono in crescita, ma l’attuale tecnico vuole raggiungere l’Europa e in caso salutare a testa altissima. Oggi la Lazio, martedì la Juventus: il suo Milan può essere l’arbitro dello scudetto. Non c’è Castillejo, out almeno due settimane per una lesione muscolare. Pioli è andato a dormire con un dubbio: il totem Ibrahimovic ha 45 minuti di autonomia, quindi meglio sfruttarlo dall’inizio o a gara in corso? L’allenatore deciderà solo stamattina. Ibra è Ibra: fosse per lui, giocherebbe sempre. In fondo, è la sua forza. Con Zlatan, è tutto un altro Diavolo.



                    CorSera
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                      Fiorentina, spunta il nome di Daniele De Rossi come futuro allenatore

                      Alla guida della squadra viola c'è Iachini subentrato a Montella ma la sua riconferma è tutta da valutare

                      Spunta anche il nome di Daniele De Rossi fra i possibili futuri candidati alla guida della Fiorentina. L'indiscrezione è stata rilanciata da Sky Sport. Al momento alla guida della squadra viola c'è Beppe Iachini subentrato a Vincenzo Montella a dicembre: il suo contratto scadrà nel giugno 2021 ma la sua riconferma è ancora tutta da valutare e molto dipenderà da questo finale di stagione


                      Nel frattempo hanno preso a circolare nomi sugli eventuali sostituti e oltre ai vari Spalletti, Juric, Emery, Blanc è spuntato anche il nome di De Rossi già cercato un anno fa come giocatore prima che lui si trasferisse al Boca Juniors a conferma della stima che gode nel clan viola.

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                        L'Inter stringe per Emerson Palmieri, l'agente a Milano per l'accordo sul prezzo

                        Hakimi sulla fascia destra, sulla sinistra Conte vuole l'ex romanista: pressing sul Chelsea per ottenere uno sconto sulla richiesta dei 30 milioni

                        Prima la destra, poi la sinistra. Acquistato dal Real Madrid Achraf Hakimi, esterno destro 21enne marocchino che si è affermato al Borussia Dortmund, i dirigenti nerazzurri ora stringono per portare alla Pinetina Emerson Palmieri, terzino sinistro brasiliano naturalizzato italiano, con cui Conte ha già lavorato al Chelsea. Come anticipato da Repubblica, è proprio l’ex romanista il primo nome sulla lista dell’ex ct. L’agente del giocatore si trova a Milano, con l’intenzione di trovare un accordo sul prezzo fra il club di viale Liberazione e i Blues.


                        Il Chelsea vuole 30 milioni, l’Inter chiede uno sconto. Già tre settimane fa il club nerazzurro ha chiesto a un consulente specializzato in profili fiscali se sia possibile applicare le previsioni del decreto crescita a Palmieri, che dal 2018 è cittadino italiano. Questo comporterebbe un consistente risparmio. E mentre si preparano a formalizzare un’offerta al Brescia per il giovane regista Sandro Tonali (Marotta è pronto a offrire 30 milioni più bonus, Cellino ne chiede 50), i dirigenti interisti tengono gli occhi aperti anche sulla situazione dell’attacco. Se Lautaro Martinez dovesse andare al Barcellona, oltre alla possibilità di prendere in prestito Griezmann (un’opzione che ai blaugrana risolverebbe molti problemi), un sostituto all’altezza potrebbe essere il forte e costosissimo Anthony Martial del Manchester United. L’Inter lo studia da tempo.

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                          Colpo mercato del Bayern Monaco che ufficializza Leroy Sane. L'ala tedesca del Manchester City ha firmato un contratto quinquennale. Lo hanno ufficializzato i campioni della Bundesliga che fin qui hanno reso noto i trasferimenti gratuiti del portiere Alexander Nuebel dallo Schalke e del giovane difensore Tanguy Nianzou Kouassi dal Paris Saint-Germain. La squadra di Guardiola aveva provato a trattenere il giocatore, ma Sane ha respinto un'estensione del suo contratto che sarebbe scadere nel 2021.


                          Meno di 50 milioni al Manchester City

                          Il Bayern non ha confermato la commissione di trasferimento pagata per il giocatore, ma sarebbe diminuita in modo massiccio rispetto al suo interesse originale l'anno scorso. Secondo le indiscrezioni il club tedesco pagherà meno di 50 milioni di euro con vari bonus aggiuntivi inclusi nell'accordo. "Abbiamo una squadra giovane con un potenziale", ha dichiarato l'ex presidente Uli Hoeness. "Posso ben immaginare, quando tutto andrà bene, l'inizio di una nuova era per il Bayern Monaco".

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                            Franco #Baldini non è soddisfatto della gestione Paulo #Fonseca: il tecnico portoghese nel finale di stagione si gioca la panchina della #Roma. Occhio a un Luciano #Spalletti 3.0 in caso di ribaltone a fine campionato. #calciomercato

                            — Nicolò Schira (@NicoSchira)
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                              Sebas Giovanelli@SebasGiovanelli
                              Mientras @ECavaniOfficial piensa y estudia opciones con su representante @ferguly78, la empresa inversora internacional presentada en #uruguay por @mosqui26 cerraría la operativa a la #Roma entre martes y miércoles próximo. ¿Qué dicen?
                              ...ma di noi
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                                In sostanza quel tizio dice che Cavani è in trattativa con la Roma e potrebbe stringere entro martedì/mercoledì prossimo, se non ho capito male. Vedremo.
                                ...ma di noi
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