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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    madonna che spreco di punti......
    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
    Originariamente Scritto da GoodBoy!
    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


    grazie.




    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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      Anche stasera Messi a secco di goal.



      Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        Scamacca continua a fare benissimo....
        E Mancini muto

        Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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          Napoli 36, Milan 35, Inter 34, Atalanta 31: la corsa scudetto si fa compatta e strettissima. E’ il Sassuolo di Scamacca & C ad aver avvicinato le protagoniste. Prima ha battuto il Milan e poi ha fermato il Napoli sul 2-2. E avrebbe potuto battere anche il Napoli se l’arbitro non avesse annullato l’ultimo gol per un fallo di Berardi. Il Milan invece ha vinto agevolmente a Marassi contro il Genoa, con una bella punizione di Ibrahimovic e ancora una doppietta di Messias, l’ex carpentiere e calciatore dilettante che sta vivendo la sua meravigliosa favola. “Basta però con la storia della favola, io oggi sono questo” dice orgogliosamente il brasiliano. Ne guadagna più di tutte l’Inter col suo potente treno di vittorie. La squadra di Inzaghi batte lo Spezia con i gol di Gagliardini e Lautaro, è la terza vittoria consecutiva per i nerazzurri. Per Lautaro rigore e assist: l’attaccante sta tornando il protagonista che tutti aspettavano. Un messaggio chiaro in chiave scudetto, l’Inter di Inzaghi va avanti a testa bassa e cresce tantissimo: ora è la favorita? La Roma invece cade a Bologna, che vince con un gol di Svanberg. Per Mourinho è la sesta sconfitta in campionato, mentre per il Bologna di Mihajlovic è la quarta vittoria nelle ultime cinque partite. E ora è attaccato a Juve e Fiorentina…

          Napoli 36, Milan 35, Inter 34, Atalanta 31: la classifica adesso è un allegro trenino con i vagoni uno legato all’altro. L’Inter di Inzaghi va che è un piacere e dal suo filotto di vittorie è quella che guadagna di più. C’è chi la vedeva già favorita a quattro punti di distacco, o anche più, figuriamoci adesso. Personaggi e interpreti della serata di campionato: direi Scamacca che ha aperto la rimonta del Sassuolo contro il Napoli dopo aver aperto la rimonta contro il Milan; ancora il brasiliano rossonero Messias – sì lui, quello che fino a pochi anni fa faceva il carpentiere e giocava nei dilettanti – e Lautaro che all’ Inter ha raccolto il testimone di Lukaku.

          Se oggi abbiamo questa classifica e questo intrigo scudetto lo dobbiamo al Sassuolo che ha fatto tre gol al Milan per toglierli tre punti, e poi ne ha fatti due al Napoli per togliergliene due. E sarebbe potuto andare anche più in là, perché dopo aver fatto due gol in rimonta con Scamacca e Ferrari è arrivato addirittura a fare il gol della vittoria con Defrel nei minuti di recupero. Concesso il gol, l’arbitro Pezzuto ha poi annullato al Var per precedente fallo di Berardi su Rrhamani. E così dalle proteste del Napoli si è passati alle proteste del Sassuolo. Siccome in questi casi non mi tiro indietro dico la mia: mi sembra che il fallo ci sia, dunque giusto così.

          Il Napoli l’ha scampata ma al tempo stesso gli è andata abbastanza male. Anche e soprattutto sotto il profilo degli infortuni: dopo Osimhen saltano Insigne, Fabian Ruiz e Koulibaly. Spalletti, espulso per proteste, guarda con una certa preoccupazione allo scontro di sabato sera con l’Atalanta al Maradona.

          La vittoria di Marassi contro il Genoa di Shevchenko (un punto su tre partite, 5 gol subiti, nessuno segnato), una sorta di rimpatriata molto amara per il grande ex campione ucraino, lenisce al Milan il dolore per le ultime bastonate con Fiorentina e Sassuolo. E lo rimette bene in carreggiata. Vince, la squadra di Pioli, con i suoi giocatori simbolo al momento: gran punizione di Ibrahimovic e la prima doppietta del miracoloso Messias, già autore del gol vittoria contro l’Atletico Madrid. Al sentir nuovamente pronunciare la parola favola il bravo Messias si è fatto addirittura torvo in volto: “Ora basta con questa storia della favola, io oggi faccio questo”. Come dire, adesso sono un giocatore vero, giudicatemi per come sono oggi.

          L’Inter è in un periodo di grande entusiasmo, le riesce quasi tutto. Tra gol e assist Lautaro è tornato l’uomo fondamentale della manovra d’attacco, mentre a centrocampo spicca sempre di più Calhanoglu che sembra moltiplicarsi per quattro: corre, intercetta, suggerisce, tira. Quella sullo Spezia è la terza vittoria consecutiva, a conferma che nel gioco scudetto non si poteva certo tagliar via la squadra campione d’Italia. Senza contare che la prossima settimana l’Inter andrà a giocarsi a Madrid, contro il Real, il primo posto nel girone di Champions League. Una certa fortuna Inzaghi e l’Inter se la sono anche meritata.

          La Roma di Mourinho invece è scesa a -6 dal quarto posto. Quella col Bologna è la sesta sconfitta in campionato. Ogni volta che Mourinho sembra aver costruito qualcosa ecco che arriva un soffio di vento che butta giù tutto. Perdere a Bologna oggi non è così sorprendente per una squadra ancora parecchio instabile come la Roma, il gruppo Mihajlovic ha scalato la classifica fino all’altezza della Fiorentina e della Juventus. Zaniolo continua a stentare e non è solo una questione di posizione in campo, Abraham almeno ci prova ma non è ancora l’attaccante cui affidarsi anima e corpo. Mourinho è condannato al pane duro del centroclassifica, le prospettive al momento non sono granché. La cosa che gli riesce meglio al momento è polemizzare e lamentarsi degli arbitri, in questo è rimasto lo stesso. Ma sicuramente si aspettava lui stesso qualcosa di molto diverso e più esaltante.

          SERIE A 2021-2022 GIORNATA N. 15 Martedì 30 novembre 2021 Atalanta - Venezia 4-0 (7' Pasalic A, 12' Pasalic A, 57' Koopmeiners A, 67' Pasalic A) Fiorentina - Sampdoria 3-1 (15' Gabbiadini S, 23' Callejon F, 32' Vlahovic F, 45' Sottil F) Verona - Cagliari 0-0 Salernitana - Juventus 0-2 (21' Dybala J, 70' Morata J) Mercoledì 1 dicembre 2021 Bologna - Roma 1-0 (35' Svanberg B) Inter - Spezia 2-0 (36' Gagliardini I, 58' Lautaro rig. I) Genoa - Milan 0-3 (10' Ibrahimovic M, 45'+2' Messias M, 61' Messias M) Sassuolo - Napoli 2-2 (51' Fabian Ruiz N, 60' Mertens N, 72' Scamacca S, 89' Ferrari S) Giovedì 2 dicembre 20.45 Torino - Empoli 2-2 (10' Pobega T, 15' Pjaca T, 34' Romagnoli E, 72' La Mantia E) Lazio - Udinese 4-4 (17' Beto U, 32' Beto U, 34' Immobile L, 44' Molina U, 51' Pedro L, 56' Milinkovic L, 79' Acerbi L, 90'+9' Arslan U) *** Napoli 36, Milan 35, Inter 34, Atalanta 31: la classifica adesso è un allegro trenino con i vagoni uno legato all'altro. L'Inter di Inzaghi va che è un
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Plusvalenze Juve, i primi due indagati non rispondono ai pm


            La linea difensiva inaugurata oggi dagli ex manager Re e Bertola verrà con ogni probabilità seguita da tutti gli altri. Capitolo perizie: la Procura affiderà consulenze tecniche non sul valore dei giocatori ma sul bilancio

            Annunciano di volersi avvalere della possibilità di non rispondere all'interrogatorio due degli indagati nell'inchiesta della procura di Torino sui conti della Juventus. Si tratta degli ex manager Marco Re (convocato per oggi) e Stefano Bertola. "Le questioni in discussione - spiega il loro legale, l'avvocato Luigi Chiappero - sono essenzialmente di carattere tecnico e necessitano di una riflessione". E' una linea difensiva che potrebbe essere seguita anche dagli altri quattro indagati: il presidente Andrea Agnelli, il suo braccio destro Pavel Nedved, l'ex direttore sportivo Fabio Paratici ora ds del Tottenham e un altro ex manager, Stefano Cerrato. I quali, però, per il momento non hanno formalmente ricevuto la convocazione dai pm.

            Re non è stato fra i destinatari delle perquisizioni ordinate dai pm. L'inchiesta di magistrati e guardia di finanza è concentrata sulle plusvalenze realizzate (in gran parte) sugli scambi di giocatori con altri club. "Nel 2015 - osserva ancora Chiappero - la normativa è cambiata. La valutazione, in sé, non è reato. C'è grande discrezionalità. Se ci sono risposte da dare, dobbiamo prima conoscere il contenuto delle contestazioni. Al momento non lo conosciamo".

            Non potrà invece essere ascoltato dai pm, se non in presenza di un legale, uno dei personaggi considerati fra i testimoni più importanti dell'inchiesta sui conti della Juventus. Si tratta di Cesare Gabasio, avvocato, general counsel della società. Nel procedimento, la Juventus è formalmente indagata come persona giuridica. Gabasio è stato indicato dal club come procuratore e legale rappresentante nell'ambito della chiamata in responsabilità (il riferimento è al decreto legislativo 231 del 2001). Il suo ruolo, dunque, non consente ai magistrati di interrogarlo come testimone, ma solo affiancato da un avvocato.

            Si apprende, intanto, che non sarà sul valore dei calciatori la consulenza tecnica che la procura di Torino probabilmente affiderà nell'ambito dell'inchiesta sui conti della Juventus. L'orientamento dei magistrati è affidare a un esperto di bilanci l'incarico di vagliare la corretta collocazione delle poste e di occuparsi di una eventuale rettifica. Non saranno dunque presi in esame, secondo quanto si è appreso, i criteri con cui gli addetti ai lavori stabiliscono i "prezzi" degli atleti nell'ambito delle operazioni di compravendita o di scambio.

            La linea difensiva inaugurata oggi dagli ex manager Re e Bertola verrà con ogni probabilità seguita da tutti gli altri. Capitolo perizie: la Proc…
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            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Inter, Napoli, Milan e Atalanta, Sconcerti: a Spalletti mancano cambi; Pioli troppo Ibra-dipendente

              Nessuno dei primi quattro tecnici in classifica ha mai vinto uno scudetto. Il prossimo turno può rivelarsi decisivo, i rossoneri hanno un match facile

              di Mario Sconcerti

              Il Napoli sceglie di giocare a Sassuolo con la stessa formazione di domenica e paga un crollo finale complicato dall’uscita di Koulibaly. Ci sono due dati evidenti dietro questo passo indietro. La lentezza dell’ultimo mese con 5 punti in 4 partite, unica vittoria quella con la Lazio leggendaria e già lontana; e soprattutto la mancanza di ricambi, decisiva in stagioni di sessanta partite ognuna con cinque cambi.

              Per capirne il peso basta dire che l’Inter ha giocato con 4 cambi nella formazione base e soluzioni tattiche quasi sperimentali. Il Milan ha fatto 6 cambi sui dieci in campo tre giorni fa, l’Atalanta addirittura 7. In totale fanno 17 cambi contro lo zero di Spalletti. Se ci si mettono l’euforia dell’eterna commozione intorno a Maradona, la statua inaugurata allo stadio, i quattro gol alla Lazio che hanno messo in cantina anche la leggendaria superstizione della città facendole confessare il suo splendido ottimismo viscerale, i dieci minuti di pazzia finale diventano quasi un obbligo.

              La conseguenza del risultato è che Milan e Inter sono a un passo e perfino l’Atalanta può accampare privilegi. A proposito dell’Atalanta c’è un dato strano, difficile da collocare: è la prima volta che in piena stagione è a distanza colmabile dalla prima in classifica. Oggi sono 5 punti, un anno fa erano 11, due anni fa 10, prima ancora 22, 19 e 8 la stagione del primo quarto posto. Oggi è in corsa reale. Non so quanto questo le giovi, ma la disabitudine alla vetta è comune. Nessuno dei primi quattro tecnici in classifica ha mai vinto uno scudetto.

              L’Atalanta in otto gare ha ripreso 5 punti al Napoli, 3 all’Inter, 2 al Milan. È in testa dal sedici ottobre e non lo sa. È pronta a cercare di vincere? Non credo. Porta sempre sei uomini intorno al pallone per riprenderlo in fretta, questo le fa tenere il campo con gli altri quattro-cinque. È una grande squadra che si consegna per forza a un po’ di disordine. Ma è anche vero che manca una squadra chiaramente migliore dell’altra.

              Nel Milan decide ancora Ibrahimovic, che è cura e malattia della squadra, una dipendenza quasi inadeguata. Come previsto utilissimo Messias. Utili perfino i suoi infortuni perché lo tengono oggi in una condizione di euforia muscolare rispetto alla fatica di tutti.

              Molto importante il turno del prossimo fine settimana. Il Milan è l’unico delle quattro ad avere un turno ufficialmente semplice, la Salernitana. Gli altri sono scontri diretti, l’Inter a Roma e il Napoli con l’Atalanta. Non capiremo troppo, ma abbastanza sì.

              CorSera
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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                In testa la classifica si accorcia. Molto probabilmente alla fine del girone di andata i distacchi tra le prime saranno minimi: questa prima parte del campionato sarà servita per determinare una sorta di pole position per poi lasciare i verdetti al girone di ritorno, importantissimo fin da gennaio.

                Ecco, gennaio è il mese cruciale per capire, se non di tutte le parti in causa, le aspirazioni, le chance almeno del Napoli: oltre all'assenza di Osimehn per infortunio si avrà difatti la coppa d'Africa...Napoli che sta facendo già ora il suo massimo ma che sconta, se non si interverrà sul mercato, una panchina corta che è invece importante per chi mira a durare 38 partite.

                Il Milan si è ripreso dopo gli ultimi giri a vuoto. L'Inter è quella messa meglio, sta correndo, ha recuperato gran parte dello svantaggio sulle prime, la vetta è ormai lì.

                Parimenti interessante la lotta nel secondo gruppo, quello per la EL e che spera in un inciampo dell'Atalanta per poter accaparrarsi il vitale quarto posto: Roma, Juve, Fiorentina, Lazio stanno tutte a braccetto. Però non basta, perchè appunto se la quarta non perde punti i distacchi già sensibili non si potranno ridurre.

                In tanti guardano al mercato di gennaio che sta per aprirsi ma bisognerebbe prima guardare se ci sono in vetrina profili adatti e se ci sono le monete nel portafoglio. Sarà un inverno caldo.
                Last edited by Sean; 02-12-2021, 08:42:14.
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                  Doppia sconfitta

                  IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Un passo indietro: clamoroso. Zero gioco, poche occasioni, tanti errori ma soprattutto non si è visto quel carattere che aveva reso orgoglioso Mourinho solo qualche giorno addietro. Tutta un’altra roba e a Bologna la Roma perde la partita, il treno Champions e uomini chiave in vista della sfida contro l’Inter in programma sabato prossimo. Una gara già in salita di suo contro una squadra in lotta per lo scudetto, alla quale il grande ex Mourinho si presenterà senza Pellegrini ed El Shaarawy infortunati e Abraham e Karsdorp entrambi diffidati e squalificati dopo i gialli rimediati ieri. E se l’attaccante inglese ha pagato un eccesso di zelo dell’arbitro Pairetto, il terzino olandese ha invece commesso un’ingenuità non accettabile per un giocatore professionista: rissa senza senso a tempo praticamente scaduto.

                  Così la zona Champions vola via con l’Atalanta a +6 che viaggia come un carrarmato e le inseguitrici tornate sotto: Juve e Fiorentina a -1 alle quali, grazie al successo di ieri, si è aggiunto proprio il Bologna. E oggi all’Olimpico la Lazio può fare altrettanto contro la modesta Udinese.
                  A Mihajlovic, dopo lo scambio di cortesie della vigilia, per battere Mourinho non è servito molto: è bastato il piattone di Svanberg e una partita attenta, senza sbavature. Il suo Bologna è accorto, preciso, non esagera consapevole della sua forza che cresce col passare dei minuti e non va mai o quasi in affanno. Passa poco dopo la mezz’ora e poi resta lì dietro chiusa, ma pronta a ripartire in contropiede. La partita perfetta per una squadra così che non a caso ha vinto quattro delle ultime cinque partite giocate.

                  La Roma invece resta incredibilmente quinta, ma deve fare i conti con i troppi errori e la serata «no» di troppi giocatori. Abraham rischia di diventare un problema atavico, visto che anche contro il Bologna fa una sola cosa in tutta la serata: troppo poco. Zaniolo ci prova ma anche per lui non è serata e ormai sono conclamati i pregiudizi che gli arbitri hanno nei suoi confronti: gli fischiano sempre tutto contro, cosa sottolineata a fine gara a caldo anche da Mourinho.

                  Il resto è storia scritta, perché la panchina giallorossa è quella che è e quando perdi (o togli) quattro/cinque titolari da questa Roma, ti accorgi che quelli dietro sono proprio di un’altra categoria. E sarà proprio con questi concetti e i ritrovati dubbi che Mourinho sabato pomeriggio si presenterà all'Olimpico per sfidare l ’Inter dell’ex biancoceleste Inzaghi. Al portoghese non basterà «solo» inventare qualcosa, ma dovrà anzi riuscire a trasmettere ai suoi quel carattere e quella voglia che si era intravista la settimana scorsa. Dovrà mandare in campo una Roma tutta nuova e incrociare le dita sperando che non diventi un altro bagno di sangue.


                  IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Un passo indietro: clamoroso. Zero gioco, poche occasioni, tanti errori ma soprattutto non si è visto quel carattere che aveva reso orgoglioso Mourinho solo qualche giorno addietro. Tutta un’altra roba e a Bologna la Roma perde la partita, il treno Champions ...
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                    Juve-CR7, la scrittura privata resta un mistero. Pm pronti a chiamare Ronaldo

                    La carta per ora rimane introvabile. Senza l'aiuto della Juve gli inquirenti potrebbero ricorrere all'altro contraente: il fuoriclasse portoghese

                    La carta che non c’è è diventata il mistero buffo di cui si dibatte parecchio ai piani alti del Palazzo di Giustizia, dove negli uffici dei pubblici ministeri Marco Gianoglio, Ciro Santoriello e dell’aggiunto Mario Bendoni da qualche giorno è un via vai di riunioni e audizioni. Carta che viene citata a pagina 6 del decreto di perquisizione notificato venerdì sera alla Juventus nell’ambito dell’inchiesta «Prisma» — che coinvolge i vertici del club bianconero, indagati per emissione di fatture false e false comunicazioni delle società quotate in Borsa — e che riguarda non uno qualsiasi, ma Cristiano Ronaldo.

                    (continua per abbonati: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie...45116059.shtml)

                    Il resto dell'articolo, che ho letto altrove, in pratica riporta che siccome questa carta non si trova, e nessuno degli interrogati in procura ne sa qualcosa, ora i PM pensano di sentire Ronaldo, ovvero i legali/procuratori di Ronaldo...che senza dubbio avranno una voglia matta di dire alla procura di Torino dov'è questa carta firmata anche da loro.

                    I PM stanno andando un pò a strascico: cerca di qua, cerca di là - pensano - magari qualcosa uscirà per dare ciccia alla tavola...sì, perchè poi in tribunale dovrai portare fatti, non chiacchiere e nemmeno ipotesi...e devi essere bravo tu visto che l'accusa compete a te, dato che gli indagati hanno tutti i loro sacrosanti diritti di non aiutarti, in specie perchè innocenti fino a prova contraria, ovvero fino a sentenza definitiva del terzo grado di giudizio. Qualche volta questo piccolo dettaglio i PM dovrebbero ricordarselo.
                    Last edited by Sean; 02-12-2021, 08:58:43.
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                      Certo che l'Inter ha pure un bel culo pero'. Nel Mazembe sono sempre tutti rotti...vabbe'...non e' una novita'. Mo nel Napoli si sono rotti in sequenza: Osimhen, Anguissa e Koulibaly.
                      Nell'Inter ogni tanto sta fuori uno per una partita...massimo due. Brozovic e Barella sono indistruttibili.
                      I SUOI goals:
                      -Serie A: 189
                      -Serie B: 6
                      -Super League: 5
                      -Coppa Italia: 13
                      -Chinese FA Cup: 1
                      -Coppa UEFA: 5
                      -Champions League: 13
                      -Nazionale Under 21: 19
                      -Nazionale: 19
                      TOTALE: 270

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                        vero, negli ultimi 2/3 anni all'inter non si rompe quasi mai nessuno, mentre da altre parti si rompono solo a vederli
                        Originariamente Scritto da Marco pl
                        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        IO? Mai masturbato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        Io sono drogato..

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                          Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                          Originariamente Scritto da Sean
                          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                            Se penso da che giocatoti arrivano le nostre plusvalenze rispetto agli altri [emoji23]


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                            Originariamente Scritto da GoodBoy!
                            modroc - yy

                            piquet - gabbiani

                            acquilani - manchini

                            maybe - Vendola

                            mandjukic - Sjneider

                            lialicic - Kongobia

                            il Mangio - Cointreau

                            izco - Mihajlovich

                            Bonacci - Falcata

                            Cancrena - Val di fiori

                            mouse - Sczesjky

                            Jo Amo Mario - Ronado - Juliano

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                              Originariamente Scritto da Sidius Visualizza Messaggio
                              Se penso da che giocatoti arrivano le nostre plusvalenze rispetto agli altri [emoji23]


                              Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
                              Be' dai...quelle dell'Atalanta sono tutte "vere". Le vostre un buon 75% sono vere.
                              I SUOI goals:
                              -Serie A: 189
                              -Serie B: 6
                              -Super League: 5
                              -Coppa Italia: 13
                              -Chinese FA Cup: 1
                              -Coppa UEFA: 5
                              -Champions League: 13
                              -Nazionale Under 21: 19
                              -Nazionale: 19
                              TOTALE: 270

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                                Originariamente Scritto da Sidius Visualizza Messaggio
                                Se penso da che giocatoti arrivano le nostre plusvalenze rispetto agli altri [emoji23]


                                Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

                                effettivamente ...
                                Originariamente Scritto da Marco pl
                                i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                                Originariamente Scritto da master wallace
                                IO? Mai masturbato.
                                Originariamente Scritto da master wallace
                                Io sono drogato..

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