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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Perugia-Benevento, fonti betting: "Nessun flusso anomalo di scommesse"
    Il procuratore Giuseppe Chinè ha aperto un procedimento sul gol del 3-2 di Kouan: gli umbri sono certi dell'estraneità all'accusa di illecito sportivo
    Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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      Juve: manovre stipendi, accordo per il patteggiamento. Questa mattina il processo

      Il club bianconero e la Procura federale hanno raggiunto l'intesa sul secondo filone d'inchiesta sportiva: ammenda e penalizzazione di pochi punti oppure maximulta

      Accelerata Juve per il patteggiamento. Secondo quanto riferiscono fonti vicine alla società e alla Procura federale, le parti hanno infatti raggiunto l'accordo sul processo legato alla doppia manovra stipendi, i rapporti con gli agenti e le partnership sospette con altre società. Alla luce di questo il processo previsto per il 15 giugno davanti al Tribunale federale è stato anticipato a domani in mattinata, via alle 10.30.

      Penalizzazione o maximulta

      I dettagli del patteggiamento al momento non sono ancora chiari, ma si pensa a una multa con un'ulteriore, ma leggera, penalizzazione di punti (-2?), che potrebbe togliere definitivamente alla Juve anche dall'Europa League, lasciandole la Conference. Ma non è assolutamente da scartare nemmeno l'ipotesi della sola maximulta.

      Il club bianconero e la Procura federale hanno raggiunto l'intesa sul secondo filone d'inchiesta sportiva: ammenda e penalizzazione di pochi punti oppure maximulta
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Juventus, patteggiamento: perché il club vuole tenere il settimo posto e la Conference

        Il club bianconero proporrà una maximulta, il Tribunale potrebbe aggiungere qualche punto di penalità. Importante è mantenere la qualificazione alla Conference così da scontare subito l’eventuale esclusione dell’Uefa


        Erano state dunque rivelatrici le parole di Francesco Calvo, direttore dell’area sportiva della Juventus, nel prepartita della sfida con il Milan: «Riteniamo di essere stati puniti ingiustamente, ma ormai è acqua passata». Non tutti i tifosi avevano apprezzato questo tentativo di voltare pagina, ma è proprio quello che dovrebbe succedere oggi, oltre che la scelta più saggia.

        La Juventus ha infatti deciso di chiedere il patteggiamento sul secondo filone di indagine, quello che riguarda le manovre stipendi, gli scambi con altri club e i rapporti «irregolari» con gli agenti e per questo ha chiesto alla Figc di anticipare l’udienza davanti al Tribunale federale prevista per il 15 giugno. Il club — che, attraverso lo stesso Calvo e il presidente Gianluca Ferrero naturalmente ha già avuto delle interlocuzioni con la Procura, guidata da Giuseppe Chiné — chiederà di essere punito con una maximulta, vedremo se il Tribunale la riterrà «congrua», o aggiungerà una penalizzazione in punti «lieve», magari un paio.

        Ma andiamo con ordine. Questo filone era, in linea teorica, quello che molti osservatori ritenevano più «preoccupante» perché riguardava, come noto, gli accordi privati sottoscritti durante la pandemia per le stagioni 2019-2020 e ‘20-’21, in base ai quali i giocatori recuperavano le mensilità di stipendio «rinunciate», senza che fossero iscritti a bilancio né depositati in Lega e Federcalcio.

        Al club — già punito con 10 punti di penalità per le plusvalenze dalla Corte federale — viene contestata la responsabilità diretta e oggettiva per il comportamento di otto suoi dirigenti, deferiti sempre per l’articolo 4, la mancata lealtà: Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Federico Cherubini, Giovanni Manna, Paolo Morganti, Stefano Braghin e Cesare Gabasio.

        Il club, come detto, chiederà di essere punito solo con una maximulta: la precondizione — che interessa alla Procura — è la rinuncia a ogni tipo di ricorso sul primo filone, quello sulle plusvalenze, sia davanti al Collegio di garanzia sia davanti al Tar. Il procuratore Chiné dovrà esprimere il consenso, poi il Tribunale si ritirerà per decidere la correttezza dell’iter giuridico e la congruità della pena. L’alternativa, come detto, sarà aggiungere una penalità di punti «lieve».

        Se il patteggiamento fosse stato tentato prima del deferimento, avrebbe dovuto avere l’avallo del presidente federale (e lo «sconto» sarebbe stato della metà della pena, che però è difficile da quantificare), in questa fase, invece, con i deferimenti già arrivati, l’accordo (massimo di un terzo di sconto) è solo tra difesa e accusa, con la decisione finale del Tribunale. Ma se ci si è spinti fino a qui si può ipotizzare una conclusione positiva.

        L’obiettivo del club bianconero è chiudere qui ogni pendenza, senza rischiare partenze ad handicap sul prossimo campionato (possibili andando invece a processo, perché non è chiaro quando si sarebbe scontata l’eventuale penalità) e mantenere il settimo posto. Il club al massimo potrebbe accettare 2-3 punti ulteriori di penalità (la Juventus ora ha 59 punti e Torino e Fiorentina 53, in teoria potrebbero quindi arrivare tutti a 56 con la Juve davanti): in questo modo se si aggiungesse, come probabile, l’esclusione di un anno dalle Coppe da parte dell’Uefa, la Juventus salterebbe la Conference League. Un sacrificio giudicato tollerabile. Se non si qualificasse per nessuna competizione, invece, l’Uefa farebbe scattare l’esclusione la prima volta utile. Vedremo oggi quale tecnicismo giuridico consenta l’accordo: se tenere distinte le sanzioni dei due filoni o unirle sotto il vincolo della continuazione», cioè ipotizzare che siano tutte all’interno di un unico «disegno criminoso». Sarà un compromesso, che come tale scontenterà i «sostenitori» delle due parti. Ma il rischio di un’altra penalità per la Juventus era troppo grande.

        CorSera
        ...ma di noi
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        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Milan, budget da 80 milioni sul mercato (ma serve vendere). Vertice con Cardinale

          Conquistata la qualificazione alla prossima Champions, i rossoneri puntano a rinforzarsi: in arrivo il centrocampista Kamada. Nel mirino Asensio e Berardi


          Il futuro è adesso. Centrata la Champions, traguardo minimo di una stagione iniziata con l’obiettivo della seconda stella ma proseguita fra troppi alti e bassi, il Milan può tirare un sospiro di sollievo e guardare avanti con rinnovato entusiasmo. Ma soprattutto con una consapevolezza: certi errori non andranno ripetuti.

          Dopo il successo sulla Juventus che ha portato l’arimetica qualificazione alla grande coppa per il terzo anno consecutivo, Stefano Pioli non si è nascosto: «Se vogliamo competere su due fronti bisogna rinforzare la rosa». Ha ragione: la lezione di quest’annata non va sprecata, affrontare campionato e Champions con soli 13-14 giocatori realmente all’altezza è stato un azzardo. Ai troppi errori sul mercato estivo si sono aggiunti alcuni infortuni pesantissimi, come quello del formidabile Maignan: la sua assenza di cinque mesi è costata cara.

          In tutto questo Pioli ha fatto un grande lavoro: giusto che il club gli abbia ribadito con forza stima e fiducia. Ora però serve costruire una rosa magari meno ampia — 20 giocatori non servono, se un terzo non sono al livello richiesto — ma più strutturata, specie nelle seconde linee. Le priorità sono a centrocampo e attacco. A fine campionato il cda definirà il budget, anche se considerando la cifra investita la scorsa estate e gli introiti arrivati dalla Uefa grazie al cammino in Champions, la somma a disposizione non sarà inferiore ai 50 milioni.

          Anzi, grazie agli addii che si preannunciano numerosi, il ricavato dalle vendite (si punta a una trentina di milioni, risparmio degli ingaggi compresi) potrebbe essere reinvestito per aggiustare la rosa. Saluteranno Tatarusanu, Dest, Vranckx, Rebic, Origi, Mirante, Adli, Ballo Touré e con ogni probabilità Ibrahimovic.


          Su De Ketelaere riflessioni in corso. Diaz verrà trattenuto solo se il Real accetterà di trattare al ribasso la cifra del riscatto da 22 milioni. Poi serviranno un attaccante, due centrocampisti e un esterno destro. Dopo lo svincolato Sportiello dall’Atalanta, il prossimo affare riguarda Kamada, il trequartista giapponese in uscita dall’Eintracht in scadenza di contratto. Poi i manager del Diavolo si augurano che il maxi-shopping che il Chelsea sta effettuando contribuisca ad abbassare il prezzo per Loftus-Cheek.

          Capitolo attaccanti: si studiano profili diversi tra loro come Openda del Lens (promettente ma costa 30 milioni), Arnautovic che lascerà Bologna in caso di permanenza di Thiago Motta, e Morata che ha costi proibitivi di ingaggio. Suggestive le opzioni come esterno destro: piacciono Asensio che non resterà a Madrid ma guadagna ora 6 milioni. E Berardi del Sassuolo, già corteggiato in passato. Al momento da scartare la pista che conduce a Zaniolo. Ma l’estate è lunga e il mercato deve ancora iniziare.

          Non è da escludere che il patron di RedBird, Gerry Cardinale, sia presente all’ultima partita domenica a San Siro contro il Verona. L’obiettivo è il terzo posto, che porta 5 milioni in più del quarto (21,8 contro 16,7) ma pure un plus di autostima, che permetterebbe di guardare alla (decisiva) penalizzazione della Juventus in un’altra maniera. Insomma: giusto esserci domenica, per celebrare l’happy end di un’annata thriller, ma anche per pianificare subito il futuro. Sul tavolo c’è molto da discutere. Budget, competenze, i poteri di Maldini, le strategie di mercato. Il futuro è adesso. E non aspetta.

          CorSera
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Dybala, che rincorsa: la Joya è pronta, la Roma l'aspetta e Mourinho studia la strategia

            L’ultima partita da titolare l'ha giocata il 13 aprile scorso, a Rotterdam. Da quella partita ad oggi sono passati 47 giorni. Paulo Dybala, però, vuole provarci davvero, a tutti i costi, anche rischiando qualcosa più del dovuto se necessario. Magari sarà disponibile per una mezz'ora, magari riuscirà ad essere decisivo anche solo con un semplice spezzone di gara. Di certo Paulo sarà a disposizione di Mou. Poi toccherà proprio all'allenatore portoghese decidere come e quando impiegarlo nella partita della Puskas Arena.

            Dybala dopo quella partita con il Feyenoord ha giocato poi solo quattro spezzoni di partita: 26 minuti contro l'Atalanta e 19 con l'Inter in campionato, 47 nel ritorno con il Feyenoord e 13 all'andata con il Leverkusen in Europa League. A Bergamo, al problema muscolare si è aggiunto poi quello alla caviglia sinistra, dopo il brutto fallo subito da Palomino. Per giorni Dybala ha sentito dolore, soprattutto quando andava a calciare il pallone. Adesso, però, anche grazie alle tante ore di fisioterapia ed al lavoro dello staff di José Mourinho, Dybala avverte sensazioni migliori rispetto a quelle precedenti. Ieri la Joya si è allenato con il gruppo e questa mattina dovrebbe fare esattamente lo stesso.

            Il problema del dolore è superabile perché le dolenzie per l'argentino sono minori rispetto ai giorni precedenti e perché in caso di necessità ci sono sempre gli antidolorifici. Il vero problema, invece, è la sua condizione atletica, lo stato di forma, la brillantezza con cui Dybala arriva a questa sfida. Ecco, la controindicazione per vederlo partire dal via è proprio questa, il fatto che Dybala abbia nelle gambe circa 340 minuti a buoni livelli, poi rischia inevitabilmente di «sgonfiarsi».

            Ed allora, a meno di clamorosi colpi di scena, Dybala domani dovrebbe partire dalla panchina, per poi entrare in corsa e cercare di lasciare il marchio. Una scelta legata anche al fatto che a Budapest c'è il rischio di poter andare ai tempi supplementari o anche ai calci di rigore. E in caso di extratime o di lotteria finale dagli undici metri Mourinho vuole poter contare sul suo gioiellino. Di certo Dybala a Budapest ci sarà, da capire solo come e per quanto. Ma comunque vada, sarà una presenza importante.



            (Gasport)
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Ciao Ago...
              Capitano inarrivabile.

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                Dal Corriere della Sera di allora:


                Bartolomei una trentina di anni fa già diceva: "A me piacerebbe che i ragazzini imparassero da piccoli ad amare il calcio, ma non prendendo a modello alcuni dei miei capricciosi colleghi"

                Vedesse come sono diventati ora gran parte dei suoi colleghi

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                  Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                  Ciao Ago...
                  Capitano inarrivabile.
                  Capitano vero, leader silenzioso, uomo onesto, come scrissi tempo fa, non perdonerò mai la società per non averlo trattato adeguatamente, lasciandolo andare via e non riprendendolo sotto la propria ala.
                  sigpic
                  Free at last, they took your life
                  They could not take your PRIDE

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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Dybala, che rincorsa: la Joya è pronta, la Roma l'aspetta e Mourinho studia la strategia

                    L’ultima partita da titolare l'ha giocata il 13 aprile scorso, a Rotterdam. Da quella partita ad oggi sono passati 47 giorni. Paulo Dybala, però, vuole provarci davvero, a tutti i costi, anche rischiando qualcosa più del dovuto se necessario. Magari sarà disponibile per una mezz'ora, magari riuscirà ad essere decisivo anche solo con un semplice spezzone di gara. Di certo Paulo sarà a disposizione di Mou. Poi toccherà proprio all'allenatore portoghese decidere come e quando impiegarlo nella partita della Puskas Arena.

                    Dybala dopo quella partita con il Feyenoord ha giocato poi solo quattro spezzoni di partita: 26 minuti contro l'Atalanta e 19 con l'Inter in campionato, 47 nel ritorno con il Feyenoord e 13 all'andata con il Leverkusen in Europa League. A Bergamo, al problema muscolare si è aggiunto poi quello alla caviglia sinistra, dopo il brutto fallo subito da Palomino. Per giorni Dybala ha sentito dolore, soprattutto quando andava a calciare il pallone. Adesso, però, anche grazie alle tante ore di fisioterapia ed al lavoro dello staff di José Mourinho, Dybala avverte sensazioni migliori rispetto a quelle precedenti. Ieri la Joya si è allenato con il gruppo e questa mattina dovrebbe fare esattamente lo stesso.

                    Il problema del dolore è superabile perché le dolenzie per l'argentino sono minori rispetto ai giorni precedenti e perché in caso di necessità ci sono sempre gli antidolorifici. Il vero problema, invece, è la sua condizione atletica, lo stato di forma, la brillantezza con cui Dybala arriva a questa sfida. Ecco, la controindicazione per vederlo partire dal via è proprio questa, il fatto che Dybala abbia nelle gambe circa 340 minuti a buoni livelli, poi rischia inevitabilmente di «sgonfiarsi».

                    Ed allora, a meno di clamorosi colpi di scena, Dybala domani dovrebbe partire dalla panchina, per poi entrare in corsa e cercare di lasciare il marchio. Una scelta legata anche al fatto che a Budapest c'è il rischio di poter andare ai tempi supplementari o anche ai calci di rigore. E in caso di extratime o di lotteria finale dagli undici metri Mourinho vuole poter contare sul suo gioiellino. Di certo Dybala a Budapest ci sarà, da capire solo come e per quanto. Ma comunque vada, sarà una presenza importante.



                    (Gasport)
                    Lo metterei dal 70esimo in poi, piu di 45 minuti sulle gambe non li ha ed il rischio di andare ai supplementari esiste eccome


                    Tessera N° 7

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                      Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
                      Dal Corriere della Sera di allora:


                      Bartolomei una trentina di anni fa già diceva: "A me piacerebbe che i ragazzini imparassero da piccoli ad amare il calcio, ma non prendendo a modello alcuni dei miei capricciosi colleghi"

                      Vedesse come sono diventati ora gran parte dei suoi colleghi

                      Grande persona, l'ho sempre ammirato al pari di altri profili umani di allora, uomini prima che calciatori...il che mi si ricollega ai discorsi sulle maglie e sulla trasformazione genetica del calcio, così i tifosi li si voglioni clienti e sui calciatori stendiamo un velo pietoso e luttuoso, perchè sono stampati in serie, non hanno niente da dire, niente da raccontare, nessuna poetica, nessun pensiero proprio, nessun carattere distintivo.

                      Di Bartolomei negli ultimi anni si era speso per i giovani, i ragazzini, le scuole calcio. Ho letto stamattina che a causa del divorzio Totti-Blasi ci finirà di mezzo la scuola calcio di Totti, dove centinaia di bambini e ragazzini trovavano asilo alla loro passione calcistica. Sia chiaro, non è colpa di Totti, sgombriamo da ogni equivoco...dico solo che mi è dispiaciuto leggere che di mezzo ci siano finiti i giovanissimi e la scuola calcio....e di vedere che due adulti non riescono a mettersi d'accordo nemmeno su questi punti che non credo apportino niente nelle loro beghe patrimoniali.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
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                      nella necropoli deserta»

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                        Inviato dal mio Samsung Galaxy S23 Ultra utilizzando Tapatalk
                        Originariamente Scritto da Sean
                        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                          Originariamente Scritto da Giampo93
                          Finché c'è emivita c'è Speran*a

                          Commenta


                            Noto che i bookmakers danno la vittoria Champions dell'Inter a quote altissime.

                            Il city parte nettamente favorito ma per me siamo a 70.30
                            [

                            Commenta


                              Sara’ una lotta tra Manchester CITTA’ (provincia esclusa) e INTERNAZIONALISMO.


                              Antipodi.



                              Originariamente Scritto da Giampo93
                              Finché c'è emivita c'è Speran*a

                              Commenta


                                Originariamente Scritto da GoodBoy! Visualizza Messaggio
                                Noto che i bookmakers danno la vittoria Champions dell'Inter a quote altissime.

                                Il city parte nettamente favorito ma per me siamo a 70.30
                                Ciao Good
                                Originariamente Scritto da Pesca
                                lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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