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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
    Cos'è che hanno fatto intendere?
    Milan-Inter, il gioco della proprietà
    alla «dogana» del Lussemburgo


    Nell’Inter di Jindong Zhang, il figlio Kangyang (presidente del club) ha più di un terzo del capitale. Nell’assetto del Milan, lanciato in testa alla classifica dai goal di Zlatan Ibrahimovic, resta il rebus del peso reale dei due finanzieri Cerchione e D’Avanzo, nonostante Elliott abbia dichiarato di avere il 96%. Le carte lussemburghesi che sembrano smentire Elliott sulla proprietà rossonera, confermano invece il «peso» del giovane Zhang nell’articolato schema proprietario che dalla Cina arriva a Milano.


    Niente da dichiarare?

    Sia i nerazzurri (Great Horizon) che i rossoneri (Project Redblack) sono controllati tramite società con sede in Lussemburgo. E dunque in entrambi i casi queste holding si sono adeguate alle leggi di contrasto al riciclaggio e al terrorismo, dichiarando i nomi dei beneficiari effettivi, ovvero chi in ultima analisi possiede o controlla una società, anche attraverso clausole o diritti che consentono un’influenza dominante. Dunque la «dogana» lussemburghese non ammette scorciatoie o dichiarazioni superficiali. Giovanni Ferrero, per esempio, il leader della multinazionale dei dolci con base nel Granducato, ha fatto tempestivamente «outing» rendendo di fatto pubblica la sua segretissima quota effettiva, detenuta attraverso una ragnatela societaria: 75%, di cui 20,1% in nuda proprietà.



    Gli Zhang allo scoperto

    Così anche il proprietario di Suning e il figlio, presidente dell’Inter: pur non avendo mai reso noto ufficialmente quale fosse la ripartizione delle quote, l’hanno fatto alle autorità lussemburghesi. Jindong Zhang, 57 anni, possiede indirettamente il 58,10%, il figlio, 28 anni, il 36,9%. Sono cifre in linea con quanto scritto dal Corriere la scorsa estate sulla base di documenti depositati alla Borsa di Shenzhen. Dunque sul fronte nerazzurro tutto torna.


    Grigio Milan

    Quanto al Milan, invece, non si esce dalla zona grigia (stasera Report su Rai 3 dedicherà un lungo servizio al caso Milan). Da una parte è indiscutibile che Elliott abbia le redini della macchina rossonera e ci metta il carburante, centinaia di milioni. Dall’altra non è chiaro se si tratta di denaro dei tradizionali investitori istituzionali che lo affidano all’hedge fund o invece di investitori mirati. Bisognerebbe entrare nei comparti di investimento e nei veicoli societari che però un fondo, legittimamente, tiene riservati là dove si può (Delaware, Cayman). Per rispondere ai dubbi sollevati negli ultimi giorni, Elliott ha dichiarato attraverso una portavoce di avere il completo controllo della holding a cui fa capo il Milan, cioè la lussemburghese Project Redblack, precisando di detenere il 96% mentre il resto è di pertinenza dei partner. In Lussemburgo, però, mentre Salvatore Cerchione e Ginaluca D’Avanzo di Blue Skye registravano agli atti ufficiali il loro 50,01%, il gran capo del fondo speculativo americano, Paul Elliott Singer, 76 anni, metteva la firma sotto la dichiarazione di essere beneficiario effettivo solo del 49,99%.


    Il mistero del 96%

    Quindi alle autorità lussemburghesi (e della Ue) è stato dichiarato l’opposto di quanto riferito dal portavoce? Elliott, tra l’altro, non ha spiegato come si arriva al 96% ma se anche ci fosse una spiegazione plausibile, questa dimostrerebbe che chiunque può, più o meno artificiosamente, detenere il controllo di un’azienda sottoposta alle leggi Ue senza dichiararlo. Secondo alcune ricostruzioni molto approfondite che avallano la ripartizione 96% Elliott e 4% Blue Skye, esiste una regola statutaria in Project Redblack in base alla quale l’assemblea delibera solo all’unanimità le modifiche allo statuto e al capitale sociale, cioè due pilastri su cui si regge la vita societaria.


    Il 4% col potere di blocco

    Attenzione però: unanimità. Questo vuol dire una cosa molto importante: il 4% ha un potere di blocco. Ma se uno ha il 96% per quale motivo concede un potere così grande a un misero 4%? Elliott avrebbe anche un contratto in base al quale può rilevare quando vuole a un solo euro tutte le azioni Project di Blue Skye che eccedono il 4%. Non si capisce perchè non lo abbia ancora fatto e non si capisce perché la piccola partecipazione di due piccoli per quanto brillanti finanzieri debba costringere il gigante Elliott a una costruzione così macchinosa e complessa di pesi e contrappesi, opzioni call e pegni, concedere posti non dovuti nei consigli di amministrazione (Project, Milan e controllate), creare azioni A, B e C con diverse prerogative di governance. Tutto per un apparentemente insignificante 4%. Sempreché messo sulla bilancia al momento giusto non pesi davvero per il 50,01%.


    CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Originariamente Scritto da marco83 Visualizza Messaggio
      Il milan sta veramente immanicato, nelle mani di due faccendieri napolotani, amici di galliani, che hanno la maggioranza delle quote.
      Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
      Servizio di Report scritto da un bambino di quinta elementare.
      Analizzare la partecipazione azionaria in base al mero valore nominale, senza tener conto dei fattori che potrebbero concretamente incidere sulla governance (diverse categorie di azioni, patti parasociali, deleghe di voto, nomina degli amministratori, ecc.) non vuol dire nulla. Ed un fondo come Elliott non pasticcerebbe mai su un tema così banale
      E la sarzanini che fa? Dorme? DORME?

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        La questione pare essere che, in buona sostanza, le dichiarazioni rese alle autorità del Lussemburgo non corrispondono all'effettivo controllo del Milan.

        Il Milan è gestito e finanziato da Elliott ma nelle carte del Lussemburgo appare che il 51% ce l'hanno tali Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo mentre Elliott è al 49%.

        Se invece esistono dei patti che fanno detenere ad Elliott la maggioranza assoluta (il 96%) questi, secondo l'inchiesta giornalistica, non sono comunque stati dichiarati alle autorità lussemburghesi. Io l'ho capita così, poi vedremo se c'è qualcosa di vero o si sta scandagliando nel niente.
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          Lazio, depositata la perizia su 95 tamponi: ora i riscontri del pm

          È stata depositata ieri pomeriggio l’attesa perizia disposta dalla Procura di Avellino sui 95 tamponi della Lazio, sequestrati nelle scorse settimane e riprocessati lo scorso 10 novembre. La Procura federale già il 3 novembre ha aperto un’inchiesta sulla Lazio per accertare eventuali violazioni ai protocolli sanitari. Avviene il giorno dopo il giro di tamponi che i giocatori biancocelesti hanno effettuato per la gara di Champions con lo Zenit, da cui emergono le positività di Immobile, Leiva e Strakosha per il laboratorio scelto dall’Uefa, Synlab, mentre per quello di Avellino a cui si appoggia la Lazio solo Immobile è debolmente positivo. I tre erano convocati per la gara della domenica precedente a Torino e Immobile e Leiva erano scesi in campo. Anche successivamente ci saranno esiti discordanti con quelli dei laboratori Synlab e Campus biomedico di Roma. Procede parallelamente l’inchiesta degli ispettori della Figc che adesso potrebbe ascoltare nuovi testimoni, giocatori compresi. Per concludere la fase istruttoria però si attende anche che venga tolto il segreto istruttorio sulle indagini dell’ufficio giudiziario di Avellino per poter andare più a fondo sui rapporti della Lazio con il laboratorio irpino, ma soprattutto per capire se c’è stata violazione nei protocolli e come è stata informata la Asl competente.


          (gasport)

          È stata depositata ieri pomeriggio l’attesa perizia disposta dalla Procura di Avellino sui 95 tamponi della Lazio , sequestrati nelle scorse settimane e riprocessati lo scorso 10 novembre. La Procura federale già il 3 novembre ha aperto un’inchiesta sulla Lazio per accertare eventuali violazioni...
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            Napoli: Gattuso pensa al ritiro prima dell'Europa League

            Momento di tensione in casa Napoli. Dopo la sconfitta con il Milan, non l'ha presa benissimo il tecnico Rino Gattuso. C'è stato un duro confronto tra l'allenatore e la squadra, con l'ex rossonero che sta pensando al ritiro prima della partita di Europa League contro ll Rijeka a meno di una settimana dalla Roma.


            (Il Mattino)

            Momento di tensione in casa Napoli . Dopo la sconfitta con il Milan, non l'ha presa benissimo il tecnico Rino Gattus o. C'è stato un duro confronto tra l'allenatore e la squadra, con l'ex rossonero che sta pensando al ritiro prima della partita di Europa League contro ll Rijeka a meno di una...
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              L’Inter di Conte è grande o no? Ecco cosa manca davvero ai nerazzurri

              L'allenatore e Lukaku hanno evidenziato i limiti della squadra, che ci sono. Solo Barella cerca passaggi difficili, gli altri temono di sbagliare. La disposizione in campo è rischiosa

              di Mario Sconcerti

              Proviamo a capire l’Inter, perché ha sbalzi di rendimento così forti e non riesce a trovare un’identità di gioco. Prima risposta: l’Inter è sbagliata, c’è lontananza tra quello che vuole Conte e la qualità dei giocatori base. Conte e Lukaku denunciano mancanza di cattiveria, ma questo nel calcio si chiama mancanza di personalità, incapacità di giocare veloci. Se non tieni il pallone, se ognuno cerca subito il compagno, la ferocia diventa obbligatoria, è la velocità che la porta. Altrimenti perdi subito palla e l’errore diventa individuale, cioè diventa responsabilità singola e non collettiva. È questo che l’Inter non vuole, avere un’evidenza individuale, ognuno si copre nel mucchio della squadra.

              Solo Barella cerca passaggi difficili, gli altri danno il pallone sui piedi, non cercano lo spazio, non c’è movimento. Hanno paura di sbagliare, sembrano tanti chierichetti terrorizzati dal parroco burbero. Non sono pigri, gli manca proprio il coraggio di giocare bene a calcio, perché non è facile farlo. Provano sempre con il normale, poi si vedrà.


              Seconda risposta: la disposizione in campo è molto rischiosa. L’Inter ha tre difensori, due centrocampisti centrali più Barella, due centrocampisti laterali che quasi sempre sono ali, più Lautaro e Lukaku. È lo schema preferito di Conte, lo ha usato molte volte di base anche alla Juve. Se funziona è uno sballo, ma serve flessibilità negli interpreti. E Hakimi e Perisic non sono flessibili, hanno limiti difensivi. Due dei tre centrali di difesa devono allargarsi quando trovano avversari con esterni stabilmente alti, quindi la difesa non è più a 3, ma 1 + 1 + 1. Questo porta Vidal a partire dal basso per proteggerla. A sua volta ne consegue che tra Vidal e Barella ci sono spesso trenta metri e che il terzo centrocampista naviga in mezzo.


              Si viene a creare un’incongruenza fatale, un centrocampo lungo come un corridoio fatto di uomini non in linea, ma in verticale. Non può esserci un equilibrio in queste condizioni, né di squadra né di fase difensiva, infatti l’Inter prende sempre gol. Sarebbe bello poter sentire le ragioni di Conte perché certamente non è a questa conclusione che pensava.

              Va aggiunto che per proprie caratteristiche questo è un centrocampo che non può dare i tempi alla squadra, non è il suo mestiere. Così nell’Inter non manca il regista, manca il senso comune di una regia. L’Inter è un gigante silenzioso perché se parla ha paura di quel che dice.

              La forza di Conte probabilmente copre troppo, cancella la volontà di pensiero. Siamo ormai tutti davanti a un errore: da un anno e mezzo parliamo molto più di Conte che di giocatori. È sbagliato per principio. Confondiamo la chiave con la casa. Nell’Inter i giocatori sono cancellati, conta solo Lukaku. Tutti gli altri hanno un alibi, nessuno chiede conto a loro, solo all’allenatore. Questo è l’errore più profondo.


              CorSera
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                        La Gazzetta invoca per l'Inter (col Real) una squadra "in versione finali di EL"...ma non mi pare che l'atto ultimo sia finito molto bene, quindi forse è meglio cambiare versione.
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                          A noi servono Dybala e Chiesa. Poi la difesa completa. Allora si potrebbe iniziare a ragionare.

                          Per adesso è stato un inizio di campionato travagliato, ostacolato da vari accidenti. Se si riesce a sistemare con anticipo il girone di champions, ci si potrebbe concentrare sul campionato.
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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            La questione pare essere che, in buona sostanza, le dichiarazioni rese alle autorità del Lussemburgo non corrispondono all'effettivo controllo del Milan.

                            Il Milan è gestito e finanziato da Elliott ma nelle carte del Lussemburgo appare che il 51% ce l'hanno tali Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo mentre Elliott è al 49%.

                            Se invece esistono dei patti che fanno detenere ad Elliott la maggioranza assoluta (il 96%) questi, secondo l'inchiesta giornalistica, non sono comunque stati dichiarati alle autorità lussemburghesi. Io l'ho capita così, poi vedremo se c'è qualcosa di vero o si sta scandagliando nel niente.
                            Quali sono i reali pesi in Project Redblack, la società lussemburghese cui fa capo il Milan? Tra bilanci e documenti il ruolo di Elliott e di Blue Skye.


                            CVD
                            Originariamente Scritto da Alberto84
                            Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                            Originariamente Scritto da debe
                            Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                            Originariamente Scritto da Zbigniew
                            Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                            Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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                              Articolo molto tecnico. E' del 16 dicembre, dunque dopo la prima inchiesta. Ieri hanno aggiunto la seconda puntata che può essere (io non l'ho vista) credo riassunta in quell'articolo del CorSera che ho postato.

                              Posto che anche Calcio e Finanza deduce per condizionali e non per carte certe, tutti sanno che è il fondo Elliott a controllare il Milan. Il quesito che è stato fatto ieri è però:

                              1) sono state rese informazioni chiare sul reale controllo del Milan alle autorità del Lussemburgo e della UE, come richiedono le leggi antiriciclaggio e antiterrorismo?

                              2) Perchè Elliott non ha preso da subito e anche nominalmente (oltre che fattualmente) il controllo del 96% del Milan?

                              Questo l'articolo di Calcio e Finanza non lo spiega, anche perchè fa parte delle questioni sollevate nella seconda puntata dell'inchiesta di Report.

                              Ora Report come a volte lavora lo sappiamo, io l'ho visto con l'inchiesta che hanno fatto sui biglietti della Juve e la camorra...fuffa allo stato puro impacchettata in una confenzione tesa a nascondere che dentro c'era il vuoto...per cui è assai probabile che si sia su quello stesso schema (fare inchieste sulle squadre di calcio porta spettatori, se non altro i tifosi).

                              Elliott non è un fondo nato ieri e avrà le sue ragioni per aver previsto quella serie di ripartizioni di quote...quindi forse si sta davvero cercando il diavolo (è il caso di dirlo) dove non c'è...altrimenti vedremo gli sviluppi.

                              Che Elliott abbia dato false dichiarazioni alle autorità, scivolando su di una simile buccia di banana (e poi per quale movente?) non lo credo, sarebbe fanciullesco.
                              Last edited by Sean; 24-11-2020, 11:08:53.
                              ...ma di noi
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                                Napoli, smentita lite tra Gattuso e i giocatori: "Racconto inventato"

                                Nervi tesi in casa Napoli dopo il ko con il Milan. Si è parlato di un Rino Gattuso furioso e che avrebbe avuto un'accesa discussione con i calciatori. La notizia, però, è stata smentita dal Napoli: "Nella giornata di ieri, su alcuni siti e oggi su alcuni quotidiani, è improvvisamente comparso il racconto, completamente inventato, di una presunta lite dai toni accesi tra i calciatori del Napoli e Rino Gattuso. Si tratta di una notizia destituita di ogni fondamento"

                                https://laroma24.it/news/altre-altre...onto-inventato
                                ...ma di noi
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