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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    In tutta sincerità, penso che la Juve porterà a casa il decimo consecutivo. Un record incredibile ed inimmaginabile.
    L'Inter, alla lunga, non reggerà il passo bianconero.









    "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
    Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
    vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

    (L. Pirandello)

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      E' presto per gufare il girone di andata vale solo come rodaggio. La partita vera, i punti pesanti, inizieranno da gennaio.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Hallaand 4 gol
        È incredibile
        Già a quota 15 gol stagionali

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          Se non ci fosse Ronaldo...

          Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
          Originariamente Scritto da Sean
          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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            Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
            Se non ci fosse Ronaldo...

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            se la bici non avesse le ruote...
            (ride)

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              Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
              Hallaand 4 gol
              È incredibile
              Già a quota 15 gol stagionali
              In Germania le difese fanno defecare mi sa.
              Fa spesso goal grazie a errori difensivi assurdi.
              Ma bisogna davvero dire che negli inserimenti è eccellente e sotto la porta è implacabile.

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              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                Originariamente Scritto da thai95 Visualizza Messaggio
                se la bici non avesse le ruote...
                Il punto è che è ancora troppo indispensabile per la Juve, a quasi 36 anni.
                Forse non dovrebbe essere così.
                Io posso capire il Milan con Ibra.
                Ma la Juve è la Juve... È strano.

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                Originariamente Scritto da Sean
                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                  Ha già fatto 4 gol pure in cl

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                    Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                    Il punto è che è ancora troppo indispensabile per la Juve, a quasi 36 anni.
                    Forse non dovrebbe essere così.
                    Io posso capire il Milan con Ibra.
                    Ma la Juve è la Juve... È strano.

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                    beh nel periodo in cui è stato assente ci ha pensato morata. Poi se gioca è chiaro che si vede

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                      Alla Juve prima segnava chiunque e facevano anche una barca di goal, tutto qui.

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                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                        Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                        Il punto è che è ancora troppo indispensabile per la Juve, a quasi 36 anni.
                        Forse non dovrebbe essere così.
                        Io posso capire il Milan con Ibra.
                        Ma la Juve è la Juve... È strano.

                        Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                        morata decisivo in diverse partite, manca un dybala in forma, però attualmente si
                        (ride)

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                          Romario è vicino...


                          Originariamente Scritto da Sean
                          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            E' presto per gufare il girone di andata vale solo come rodaggio. La partita vera, i punti pesanti, inizieranno da gennaio.

                            Ma no.....ma.chw gufare XD

                            Purtroppo per gli avversari, è la semplice verità.
                            Da dieci anni a questa parte.









                            "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                            Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                            vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                            (L. Pirandello)

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                              A che punto è la Juventus? Non può dircelo la partita col Cagliari, la sensazione è quella di una crescita lenta e tortuosa ma comunque messa in conto. I due gol di Ronaldo sono da un lato confortanti per gli juventini, dall’altro dovrebbe esserci anche una Juve più ordinaria capace di vincere certe partite abbastanza facili anche con altri giocatori e senza necessariamente l’impiego del campione portoghese. Vince anche la Lazio con i gol di Immobile e Correa, la vicenda tamponi sembra aver rafforzato e ulteriormente potenziato il gruppo.


                              SERIE A 2020-2021
                              8a GIORNATA
                              Sabato 21 novembre 2020

                              Crotone-Lazio 0-2
                              (21′ Immobile L, 58′ Correa L)
                              Spezia-Atalanta 0-0
                              Juventus-Cagliari 2-0
                              (38′ Ronaldo J, 42′ Ronaldo J)

                              Ci sono due sensazioni quando vedi giocare la Juve e Ronaldo. Uno è ammirare i suoi meccanismi di gioco, le capacità tecniche, acrobatiche, la danza in cui si esibisce quando si mette a fare gol. L’altra è una strana sensazione di spreco, di troppo, di eccessivo. Credo che il tifoso juventino sia da una parte felice e divertito per i gol che Ronaldo produce, dall’altra sottilmente preoccupato perché spesso la Juve risolve anche le partite più semplici e meno impegnative con la sua arma definitiva. Insomma la paura inconscia è quei gol siano sottratti a qualcosa di più importante, alla Champions League, al Barcellona, alla lotta scudetto vera, ai momenti chiave della stagione. E’ da una parte una paura senza motivo, ma dall’altra non del tutto immotivata visto che il problema è mandare Ronaldo al massimo della forma nel momento chiave della stagione, diciamo da marzo in poi.

                              Insomma, andando al sodo, io credo che ci dovrebbe essere una Juve ordinaria, quella di Kulusevski e Morata, di Arthur e Chiesa. E poi una Juve straordinaria che dovrebbe essere quella di De Ligt, Dybala e Ronaldo per le grandissime occasioni.

                              Non poteva essere la partita col Cagliari a dirci a che punto è la Juventus, certo Pirlo & C. non avrebbero potuto permettersi un altro pareggio. Né sappiamo se la Juve abbia effettivamente salito altri gradini della sua lenta e difficoltosa crescita, però mi sembra che abbia messo tutto in programma e che i gol di Ronaldo servano soprattutto a tenere tutti tranquilli.

                              Lo stesso discorso potremmo fare per la vittoria della Lazio a Crotone. Solo che lì il gol di Immobile assume tutt’altro significato. L’attaccante è uscito anche lui come Ronaldo da una positività al Covid ma è stato coinvolto soprattutto nella lunga e controversa vicenda tamponi su cui ancora si sta indagando. Anche la posizione di Ronaldo è sotto inchiesta per essere uscito dalla quarantena obbligatoria al momento della convocazione con la nazionale del Portogallo. La convinzione, come al solito, è che da questo paio di settimane in prima pagina la Lazio abbia tratto una forza nascosta che la sta spingendo nei risultati.

                              SERIE A 2020-2021 8a GIORNATA Sabato 21 novembre 2020 Crotone-Lazio 0-2 (21' Immobile L, 58' Correa L) Spezia-Atalanta 0-0 Juventus-Cagliari 2-0 (38' Ronaldo J, 42' Ronaldo J) Domenica 22 novembre 2020 Fiorentina-Benevento 0-1 (52' Improta T) Verona-Sassuolo 0-2 (42' Boga S, 76' Berardi S) Inter-Torino 4-2 (45'+2' Zaza T, 62' Ansaldi rig T, 64' Sanchez I, 67' Lukaku I, 84' Lukaku rig I, 90' Lautaro Martinez I) Roma-Parma 3-0 (28' Mayoral R, 32' Mkhitaryan R, 40' Mkhitaryan R) Sampdoria-Bologna 1-2 (7' Thorsby S, 44' Regini aut B, 52' Orsolini B) Udinese - Genoa 1-0 (34' De Paul U) Napoli-Milan 1-3 (20' Ibrahimovic M, 54' Ibrahimovic M, 63' Mertens N, 90'+5 Hauge M) *** Ci sono due sensazioni quando vedi giocare la Juve e Ronaldo. Uno è l'ammirazione dei suoi meccanismi di gioco, le capacità tecniche, acrobatiche, la danza in cui si esibisce quando si mette a fare gol. L'altra è una strana sensazione di spreco, di troppo, di eccessivo. Credo che il tifoso juventino sia da una parte
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Napoli-Milan, formazioni e dove vederla: Rebic accanto a Ibrahimovic. È il primo esame verità

                                Si gioca domenica sera al San Paolo, in panchina al posto di Pioli c’è Bonera. Nel 2010, ultima vittoria rossonera a Fuorigrotta, c’era in campo anche lui. Con Zlatan e Gattuso. E a fine anno fu scudetto

                                Se per parlare di sfida scudetto è ancora presto, di certo non lo è per definirlo già un duello ad altissima quota fra squadre che possono e devono pensare in grande. Lo certifica la classifica, l’unico termometro che in fondo non mente mai. Vero che siamo solo all’8ª giornata, ma è innegabile che oggi come oggi Napoli e Milan anche al di là dei punti siano le squadre più pronte, brillanti ed entusiaste del torneo. Si sono infilate nel vuoto di potere generato dalle partenze false di Juve e Inter e ora vogliono giocarsi le proprie chance fino in fondo. Ecco perché i tre punti in palio stasera al San Paolo sono già cruciali. Per il Diavolo è il primo vero crash test, il primo esame verità. C’è stato il derby, sì, ma eravamo solo alla 4ª e allora i piccoli diavoli non avevano ancora addosso quella pressione che è poi cresciuta di vittoria in vittoria. Partiti con l’obiettivo quarto posto per tornare in Champions, corrono invece in testa e in solitudine fin dal primo giorno.

                                Nel clan rossonero nessuno — Ibra escluso, ma lui è così, lui può — accetta di parlare di scudetto: strategia comunicativa buona e giusta, ma è chiaro che un colpaccio stasera a Fuorigrotta modificherebbe ogni scenario, legittimando nuove ambizioni e nuovi obiettivi. Peserà l’assenza di Pioli, uomo chiave di questa rinascita rossonera: il Covid lo ha bloccato a casa insieme a tutto lo staff, ma in settimana ha seguito e diretto gli allenamenti in smartworking grazie anche allo sciame di droni che a Milanello filmavano movimenti ed esercitazioni.

                                Al suo posto spazio a uno dei suoi assistenti, Daniele Bonera, 39 anni, al suo debutto dopo il patentino preso due mesi fa. «Ma io non mi sento solo, Pioli è virtualmente con noi» ha detto ieri durante la sua prima conferenza stampa. Non l’ultima: Pioli salterà almeno anche il Lille giovedì. Il Milan giocherà infatti 10 partite da qui a fine anno, 6 in trasferta. Un tour de force: da qui la scelta di partire per Napoli solo stamattina. Sul charter non ci sarà Leao: lesione al bicipite femorale. Al suo posto Rebic, che ha una voglia matta di tornare ai ritmi vertiginosi di prima dell’infortunio al gomito, quando segnava quasi un gol a partita.

                                Davanti, nel ruolo di centravanti, intoccabile, toccherà invece come sempre all’eterno Ibrahimovic, che durante la sosta ha potuto ricaricare le pile. È ormai un allenatore in campo, Zlatan: segna, corre, rincorre, motiva, gestisce, ordina. Quella fra lui e Gattuso sarà, anche se a distanza, una sfida nella sfida: fra i due c’è una stima reale, sincera, oltre che una profonda amicizia saldatasi negli anni rossoneri. Due leader diversi, ma uniti e verissimi. «Se devo andare in guerra, Rino lo porto sempre con me» ha detto Zlatan. Che esattamente dieci anni fa, 25 ottobre 2010, segnò il gol decisivo del 2-1 finale, in quella che ancora oggi è l’ultima vittoria del Milan a Napoli. In quella squadra, allenata da Max Allegri, giocavano anche Gattuso e Bonera. E a fine stagione fu scudetto.


                                Probabili formazioni
                                MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjaer, Romagnoli, Theo; Bennacer, Kessie; Saelemaekers, Calhanoglu, Rebic; Ibrahimovic
                                NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz, Bakayoko; Politano, Elmas, Insigne; Mertens
                                Arbitro: Valeri
                                Tv: domenica 22, ore 20.45, tv su Sky 201

                                CorSera
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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