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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Quel Mondiale vinto da solo. Così Maradona diventò il più grande

    LA REPUBBLICA (P. CONDO') - [..] L'Argentina del 1986 non era una grande squadra, forse nemmeno una squadra media; rendendosene conto il commissario tecnico Carlos Bilardo, el Narigon (il Nasone) nel lessico popolare, aveva accentuato la centralità di Maradona, alfa e omega di ogni ambizione. Diego desiderava la fascia da capitano ma il vecchio Passarella non era disposto a farsi da parte? Si accomodasse in panchina. [..] C'era un altro giocatore di alto livello, in quella rosa, ma ogni ricostruzione lo ricorda vecchio e imbolsito, chiamato solo in quanto idolo giovanile di Diego: Ricardo Bochini, la mezza punta dell'Independiente [..].

    In realtà Bochini aveva soltanto 32 anni, ma dopo le molte ingiustizie patite in precedenza — la sua esclusione nel '78 era stata scandalosa — la sua qualità pareva sfiorita. Bilardo gli concesse soltanto una manciata di minuti nella semifinale col Belgio, quando una doppietta del Diez aveva ormai messo al sicuro il risultato. Ma una volta che Bochini si dispose a bordo campo, pronto a subentrare a Burruchaga, Maradona gli corse incontro per dirgli, dolcissimo, «aspettavamo solo lei, Maestro». [..]

    E poi il fumoso Claudio Borghi, íl ragazzino di gran classe ma scarsa applicazione che due anni dopo avrebbe fatto litigare Berlusconi e Sacchi, il bomber del Lecce Pedro Pasculli (suo compagno di camera) e a corredo una ciurma di tagliagole pescati direttamente dal campionato argentino, chi più mazzolatore chi meno, ma di livello base e senza troppi accessori. Non c'era un Giordano e nemmeno un Ferrara, per intenderci; se Diego avesse potuto portarsi dietro qualche compagno del Napoli si sarebbe sentito più tranquillo. Riuscì almeno a mettere in valigia Salvatore Carmando, il mago dei muscoli che custodiva i segreti del suo corpo, promettendogli che sarebbe diventato campione del mondo pure lui. Per una scommessa così valeva la pena di sacrificare le ferie.

    Se consideriamo Maradona il più grande calciatore della storia, più grande di Pelé e Messi che sono gli altri due elementi della trimurti, è per via del Messico. È per un Mondiale bello ed emozionante che Diego vince da one-man- show o quasi, da capobanda di una gang da peggiori bar di Caracas guidata alla vittoria nel più argentino dei modi: gambeta, gambeta, gambeta. Vuol dire dribbling, il trucco da illusionisti che gli inglesi — inventando il football — avevano previsto come extrema ratio per superare un avversario che non si lasciasse staccare in velocità o in potenza, e che gli argentini avevano invece applicato come prova di mirabile destrezza. [..] Diego in Messico governa l'equipaggio con modi da capitano di potrero, angelo custode con i suoi e diavolo sterminatore degli avversari. Eccessivo come sempre, ma nel bene: molti anni dopo racconterà che per vincere quel Mondiale era riuscito a imporsi una distanza assoluta dalle sue dipendenze.

    A quanti chiedono "cosa sarebbe stato se" mostrate quelle partite, c'è la risposta. Cinque gol e cinque assist, dice la sua scheda messicana: cifre forti, ma sono i momenti a contare. Maradona segna i due gol all'Inghilterra, per opposti motivi i più famosi della storia, e si ripete col Belgio strappando al portiere Pfaff un esterrefatto «è un marziano». In finale, guardato a vista da più rottweiler, con un assist al bacio innesca la lunga miccia di Burruchaga verso il gol della vittoria. Pelé ne ha vinti tre di Mondiali, ma da Djalma Santos, Didi e Garrincha all'attacco dei cinque numeri dieci (Jairzinho, Gerson, Tostao, Pelé, Rivelino: nemmeno il Padrino aveva un simile cast), è sempre stato la perla centrale di uno sfarzoso diadema.

    Nelle sue spedizioni Messi ha avuto di più, e ha concluso di meno. Non s'era mai visto un Mondiale dominato e vinto da un leader simile. E non si vedrà mai più, maledizione.

    LA REPUBBLICA (P. CONDO') - [..] L' Argentina del 1986 non era una grande squadra, forse nemmeno una squadra media; rendendosene conto il commissario tecnico Carlos Bilardo , el Narigon (il Nasone) nel lessico popolare, aveva accentuato la centralità di Maradona, alfa e omega di ogni ambizio...
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Ah me lo ricordo Borghi, adesso che Condò me lo ha fatto tornare alla mente. Ricordo appunto lo scontro Sacchi-Berlusconi, col secondo che lo voleva prendere a tutti i costi (se ne era innamorato come accadrà poi a Moratti con Recoba) e con Sacchi che non sapeva che farsene.

      Berlusconi non si fece problemi a strapagarlo ma ebbe ragione Sacchi: quel Borghi era fuffa. Finirà in prestito al Como (!) per poi sparire.
      ...ma di noi
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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        [B]Bianchi


        grande allenatore.
        molto maltrattato da napoli e soprattutto dai calciatori del napoli
        (pazzesco il coro "te ne vai o no, te ne vai si o no? cantato dai calciatori durante i festeggiamenti per lo scudetto")
        ma in quella vittoria ci fu la mano anche sua
        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
        Originariamente Scritto da GoodBoy!
        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


        grazie.




        PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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          I giocatori come vidal sono I peggiori che esistono, non lo vorrei mai uno così in squadra. Fossi nella società gli farei un mega multone e poi in tribuna e a gennaio via di corsa.
          Winners are simply willing to do what losers won't.




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            Originariamente Scritto da INFILATEMELO Visualizza Messaggio
            grande allenatore.
            molto maltrattato da napoli e soprattutto dai calciatori del napoli
            (pazzesco il coro "te ne vai o no, te ne vai si o no? cantato dai calciatori durante i festeggiamenti per lo scudetto")
            ma in quella vittoria ci fu la mano anche sua

            Eh sì, è vero, mi ricordo anche quello. La ribellione della rosa del Napoli contro Bianchi, colpevole di voler fare solo il suo mestiere, ovvero l'allenatore, ovvero decidere dunque chi mandare in campo, ovvero dare delle regole comportamentali - perchè il Napoli era una grande squadra ma:

            - Maradona era Maradona, con le sue bizze, la stella che attraeva gli altri corpi celesiti, dunque un astro dalla difficilissima gestione

            - se Bianchi escludeva qualcuno del giro di Maradona, apriti cielo

            - un certo ribellismo diffuso

            Bianchi era uno tutto di un pezzo invece, uomo anche di cultura, un bravo allenatore, non certo un pupazzo...e quindi lo scontro col gruppo fu inevitabile.

            Ferlaino ovviamente dette ragione alla rosa e abbiamo il caso che stigmatizziamo sempre, ovvero far soccombere l'allenatore alle logiche, ai desideri dello spogliatoio.

            Fu infatti poi preso Bigon, bravissima persona...ma un manichino in mano ai capi dello spogliatoio. Bianchi invece era un allenatore che, Maradona o no, clan o no, ragionava da allenatore.

            Quel Napoli avrebbe potuto vincere anche di più se ci fosse stata una conduzione più professionale, perchè era un gruppo forte, con la stella massima, ma che ballava una musica anarchica, tribale, clanica, per cui si giocava, si vinceva ma si faceva un pò tutti come meglio gli pareva.
            Last edited by Sean; 27-11-2020, 12:26:33.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
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            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Originariamente Scritto da ottantino Visualizza Messaggio
              I giocatori come vidal sono I peggiori che esistono, non lo vorrei mai uno così in squadra. Fossi nella società gli farei un mega multone e poi in tribuna e a gennaio via di corsa.

              Il bello è che avevano cacciato Nainggolan proprio per quelle ragioni...e poi si va a prendere Vidal che è pari pari a Nainggolan (come carattere, comportamenti, poco disciplinato sia tatticamente che extracampo ecc...).

              In più Vidal ha l'aggravio che appartiene a quella schiera di giocatori che fanno della garra, della fisicità, della grinta la loro cifra...e quindi invecchiano prima degli altri, si usurano velocemente, non avendo la classe di, che so, un Pirlo...non è sulla tecnica che si appoggiano.

              Quindi che Vidal fosse ormai, se non alla frutta, di certo al caffè era prevedibile...però pure qui hanno da fare Conte che lo ha voluto e Marotta che glielo ha portato.

              Questa strategia di voler inseguire il passato perchè molti hanni fa ti è riuscito di fare un piccolo o grande capolavoro (nel '12)...ma, benedetti figlioli, nel frattempo sono passati secoli, il calcio cambia, le condizioni non sono più quelle, tutto muta, e non è che se in cartellone rimetti gli stessi nomi (Conte, Marotta, Vidal, la "garra", il "gruppo") hai gli stessi effetti: pure l'universo non resta uguale a se stesso, espandendosi, muovendosi, con stelle che nascono e muoiono in una continua rigenerazione.

              Se il progetto necromantico dovesse fallire, poi ti ritrovi con una rosa inadatta, da rifondare, col dover ripartire da zero.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Italia 2010 post Italia 2006 insegna dopotutto

                Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                Originariamente Scritto da Pesca
                lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Bianchi: "Come un quadro di Picasso, ma dovevamo dirgli qualche no"


                  Il tecnico del Napoli del primo scudetto: "Ho avuto un enorme privilegio, assistere ogni giorno alla realizzazione dei suoi capolavori. Lo guardavo inebriato e ogni volta che aveva la palla tra i piedi avevo la sensazione di assistere a qualcosa di perfetto, unico e irripetibile”

                  "Come davanti a un quadro di Picasso o alle grandi opere degli espressionisti che ho sempre amato. Lo guardavo inebriato e ogni volta che aveva la palla tra i piedi avevo la sensazione di assistere a qualcosa di perfetto, unico e irripetibile. Ho avuto un enorme privilegio, assistere ogni giorno alla realizzazione dei suoi capolavori: perché le prodezze che tutti ricordano, le sue punizioni impossibili, i gol da centrocampo, le serpentine, le acrobazie, io le ho viste replicate dal vivo milioni di volte".

                  Prodezze

                  —"Ogni giorno, in ogni allenamento Diego regalava quelle prodezze con la semplicità e la naturalezza di chi è baciato dalla grazia. Lo osservavo e dentro di me applaudivo e mi chiedevo come fosse possibile. Da tecnico freddo e impassibile evitavo di manifestare il mio stupore davanti a tutti. Ma mi gustavo ogni suo singolo gesto. Arte pura. Come lo spiega lei il genio? Vederlo giocare era come ascoltare Mozart. Anche i più bravi dei suoi compagni e dei suoi avversari, al massimo erano dei Salieri, lui no. Lui era Mozart".

                  Parla Bianchi

                  — Ottavio Bianchi, tecnico del Napoli del primo scudetto, ammette la fortuna "di essere stato in quegli anni l'allenatore del più forte calciatore di ogni tempo", ma mentre gol e colpi di Maradona prendevano la forma della meraviglia neanche Bianchi poteva avere ancora chiaro che Diego stava cambiando il suo ruolo nella storia passando da straordinario campione a icona mondiale senza tempo. Unendo in sé le caratteristiche di miti immortali: rivoluzionario come Che Guevara, antisistema come Alì e Owens, autodistruttivo come Marilyn, Elvis, Jackson.

                  Leader nato

                  — "Diego era un uomo estremamente generoso. Un leader nato. Non per quello che faceva in campo, ma per come si comportava con i suoi compagni. Non l'ho mai sentito rimproverarne uno per un passaggio sbagliato. Li difendeva tutti, li spronava, li caricava, pur essendo lui di un altro pianeta rispetto a loro". Già, di un altro pianeta... E qui Bianchi scava nel profondo: "Non so neanche se si rendesse davvero conto della sua straordinarietà. Lui si divertiva a giocare, come quando era un ragazzino in Argentina. Negli spogliatoi palleggiava con i limoni. Quando pioveva si buttava nelle pozzanghere con il pallone come fanno i bambini. Diego aveva l'ingenuità e la gioia dei bambini".

                  Squali

                  — Ma fuori dal campo intorno a lui insieme alla fama crescevano il business, gli interessi e il numero di squali che l'hanno sfruttato, spolpato, tradito. E la genialità è stata presa per mano dalla dannazione. Fino all'autodistruzione. "Nessuno, neanche un uomo carismatico come lui poteva sopportare quella pressione assurda, pazzesca in ogni angolo del mondo. Non voglio giustificarlo. Non voglio sminuire i suoi errori e i suoi sbagli. Ma quella grancassa intorno, quei lacchè disposti sempre a dirgli sì e a offrirgli qualsiasi tentazione sono stati la sua rovina". E qui Bianchi, che pure non aveva alcuna frequentazione con Maradona fuori campo, si unisce al refrain di tanti, troppi ex compagni di Diego: "Se gli avessimo detto ogni tanto qualche No... Il suo dopo sarebbe stato diverso".

                  https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie...91008231.shtml
                  Sacchi racconta spesso un aneddoto su quel Napoli, e Bianchi in particolare.
                  Dopo un evento pubblico a cui partecipavano anche le squadre del Milan e del Napoli, credo una cena ma non sono sicuro, Maradona e un paio di compagli si fermarono al tavolo dei Sacchi a parlare fino a notte fonda. Sacchi racconta che questi calciatori del Napoli parlarono molto male del loro allenatore col quale apparentemente erano in disaccordo su molte cose. Sacchi all'allenamento successivo annuncio' alla squadra che il campionato, che in quel momento era in bilico, lo avrebbero vinto loro, il Milan, perche' riteneva che la mancanza di fiducia nella loro guida da parte dei calciatori del Napoli gli sarebbe costata lo scudetto. Cosa che puntualmente avvenne. Poi come si sa ci furono voci anche di interferenze da parte della camorra, ma insomma, la storia da parte di Sacchi e' quella.

                  La parte che mi ha sempre colpito e' pensare che rivali che si stanno giocando lo scudetto si fermano a parlare di tutto, dinamiche di squadra incluse. Che implica prima di tutto un grande rispetto per l'avversario che evidentemente queste squadre avevano, e poi una mentalita' un po' piu' semplice degli sportivi di quel tempo, che oggi secondo me e' piu' difficile trovare.
                  B & B with a little weed










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                    Originariamente Scritto da ottantino Visualizza Messaggio
                    I giocatori come vidal sono I peggiori che esistono, non lo vorrei mai uno così in squadra. Fossi nella società gli farei un mega multone e poi in tribuna e a gennaio via di corsa.
                    Non fate finta di non sapere che in Italia l'arbitro avrebbe chiuso un occhio sul fallo di Barella e fischiato rigore su Vidal, ma in Europa non si ruba, e il cileno va sotto la doccia per proteste.

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                      Io metterei Maradona sulle banconote da 10 euro
                      Anzi il numero 10 non dovrà essere più pronunciato, verrà sostituito da Maradona

                      5+5=Maradona

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                        Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                        Non fate finta di non sapere che in Italia l'arbitro avrebbe chiuso un occhio sul fallo di Barella e fischiato rigore su Vidal, ma in Europa non si ruba, e il cileno va sotto la doccia per proteste.
                        Purtroppo dopo così tanti anni di juve la protesta a ruota libera contro gli arbitri rimane

                        Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                        Originariamente Scritto da Pesca
                        lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                          Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                          Anzi il numero 10 non dovrà essere più pronunciato, verrà sostituito da Maradona

                          5+5=Maradona
                          non mi sembra una brutta idea
                          B & B with a little weed










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                            Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
                            Purtroppo dopo così tanti anni di juve la protesta a ruota libera contro gli arbitri rimane

                            Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                            Be se n'è andato più di 5 anni fa

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                              Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                              non mi sembra una brutta idea
                              Ieri è tornato mio figlio da scuola
                              E mi fa
                              Papà ho preso Maradona in italiano
                              Bravo, tieni questi 2 Maradona di mancia

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                                Originariamente Scritto da ottantino Visualizza Messaggio
                                I giocatori come vidal sono I peggiori che esistono, non lo vorrei mai uno così in squadra. Fossi nella società gli farei un mega multone e poi in tribuna e a gennaio via di corsa.

                                avercene avuti di vidal in squadra ai tempi d'oro.....

                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                Eh sì, è vero, mi ricordo anche quello. La ribellione della rosa del Napoli contro Bianchi, colpevole di voler fare solo il suo mestiere, ovvero l'allenatore, ovvero decidere dunque chi mandare in campo, ovvero dare delle regole comportamentali - perchè il Napoli era una grande squadra ma:

                                - Maradona era Maradona, con le sue bizze, la stella che attraeva gli altri corpi celesiti, dunque un astro dalla difficilissima gestione

                                - se Bianchi escludeva qualcuno del giro di Maradona, apriti cielo

                                - un certo ribellismo diffuso

                                Bianchi era uno tutto di un pezzo invece, uomo anche di cultura, un bravo allenatore, non certo un pupazzo...e quindi lo scontro col gruppo fu inevitabile.

                                Ferlaino ovviamente dette ragione alla rosa e abbiamo il caso che stigmatizziamo sempre, ovvero far soccombere l'allenatore alle logiche, ai desideri dello spogliatoio.

                                Fu infatti poi preso Bigon, bravissima persona...ma un manichino in mano ai capi dello spogliatoio. Bianchi invece era un allenatore che, Maradona o no, clan o no, ragionava da allenatore.

                                Quel Napoli avrebbe potuto vincere anche di più se ci fosse stata una conduzione più professionale, perchè era un gruppo forte, con la stella massima, ma che ballava una musica anarchica, tribale, clanica, per cui si giocava, si vinceva ma si faceva un pò tutti come meglio gli pareva.

                                tutto verissimo.
                                bianchi persone seria, dura e a tratti schiva si trovò a gestire un gruppo di grandi giocatori......ma anche di pazzi esaltati e guappi festaioli....trattati dalla città come divinità.
                                Fu un lavoraccio....coronato dal successo....e dalla mancanza di riconoscenza



                                Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                                Sacchi racconta spesso un aneddoto su quel Napoli, e Bianchi in particolare.
                                Dopo un evento pubblico a cui partecipavano anche le squadre del Milan e del Napoli, credo una cena ma non sono sicuro, Maradona e un paio di compagli si fermarono al tavolo dei Sacchi a parlare fino a notte fonda. Sacchi racconta che questi calciatori del Napoli parlarono molto male del loro allenatore col quale apparentemente erano in disaccordo su molte cose. Sacchi all'allenamento successivo annuncio' alla squadra che il campionato, che in quel momento era in bilico, lo avrebbero vinto loro, il Milan, perche' riteneva che la mancanza di fiducia nella loro guida da parte dei calciatori del Napoli gli sarebbe costata lo scudetto. Cosa che puntualmente avvenne. Poi come si sa ci furono voci anche di interferenze da parte della camorra, ma insomma, la storia da parte di Sacchi e' quella.

                                La parte che mi ha sempre colpito e' pensare che rivali che si stanno giocando lo scudetto si fermano a parlare di tutto, dinamiche di squadra incluse. Che implica prima di tutto un grande rispetto per l'avversario che evidentemente queste squadre avevano, e poi una mentalita' un po' piu' semplice degli sportivi di quel tempo, che oggi secondo me e' piu' difficile trovare.


                                molto affascinante sta storia



                                Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                                Io metterei Maradona sulle banconote da 10 euro
                                Anzi il numero 10 non dovrà essere più pronunciato, verrà sostituito da Maradona

                                5+5=Maradona

                                aahahha
                                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                                grazie.




                                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

                                Commenta

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