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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Credo e spero fosse ironico.

    La Juve è letteralmente alla frutta
    Originariamente Scritto da Marco pl
    i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
    Originariamente Scritto da master wallace
    IO? Mai masturbato.
    Originariamente Scritto da master wallace
    Io sono drogato..

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      Vlahovic fa rimpiangere Higuain obeso

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        Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
        Vlahovic fa rimpiangere Higuain obeso
        In questo momento è scarso forte
        Originariamente Scritto da Marco pl
        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
        Originariamente Scritto da master wallace
        IO? Mai masturbato.
        Originariamente Scritto da master wallace
        Io sono drogato..

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          Siamo ad una commedia che non fa più nemmeno ridere. Prendiamo schiaffi da chiunque
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Siamo ad una commedia che non fa più nemmeno ridere. Prendiamo schiaffi da chiunque
            Dai ormai basta arrivare quinti
            Originariamente Scritto da Marco pl
            i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
            Originariamente Scritto da master wallace
            IO? Mai masturbato.
            Originariamente Scritto da master wallace
            Io sono drogato..

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              Udinese-Roma va giocata il 25 aprile...per he' non si puo' giocare dopo la fine del campionato...essendo l'udinese (e la roma stessa) in lotta per salvezza e coppe europee. Non ci sono date didponibili. L'unica sarebbe il 14-15 maggio....ma se la roma va in finale di el...bisogna anticipare la partita con il genoa al 18...e ritorniamo alla stessa situazione di oggi.
              I SUOI goals:
              -Serie A: 189
              -Serie B: 6
              -Super League: 5
              -Coppa Italia: 13
              -Chinese FA Cup: 1
              -Coppa UEFA: 5
              -Champions League: 13
              -Nazionale Under 21: 19
              -Nazionale: 19
              TOTALE: 270

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                voi parlate e straparlate
                ma intanto Allegri è appena stato confermato per la prossima stagione.









                "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                (L. Pirandello)

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                  Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                  voi parlate e straparlate
                  ma intanto Allegri è appena stato confermato per la prossima stagione.
                  motivi economici

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                    IL MAL DI JUVENTUS ORMAI ESISTE ANCHE PER ALLEGRI

                    Che esista un mal di Juve ormai lo ammette, quasi apertamente, persino Massimiliano Allegri, che vede la sua squadra perdere preoccupantemente colpi e sembra mancare, soprattutto lui stesso questo è il punto, di quella fiducia indispensabile a guidare un club così importante e dalla storia così piena.

                    Massimiliano Allegri, che pure è sempre stato un indefesso martellatore del ritornello “Juventus in Champions League” e tanto basti. Ma adesso la corsa al ribasso comincia a farsi degradante e poco dignitosa.

                    LA GARANZIA DEL QUINTO POSTO IN CHAMPIONS E’ UNA TRAPPOLA

                    Tutto può accadere, ma che la Juventus finisca in Champions League è praticamente sicuro, soprattutto da quando è diventato matematico che di squadre italiane nella prossima super Champions Legue, quella riformata a 36 squadre in un girone unico, ce ne andranno cinque. Per cui la cintura di sicurezza intorno alla Juventus si è allargata e fatta più forte, ma per contrappasso lo spirito juventino si è inevitabilmente affievolito. E anche la fede ormai scarseggia. Ne abbiamo conferma ormai di settimana in settimana, di partita in partita.

                    LA JUVENTUS E LA RICERCA DEI COLPEVOLI

                    Da Bremer a Chiesa i problemi sono sempre quelli, quasi tutti irrisolti, persino la caccia al colpevole dentro la Juventus ormai ha poco senso, non serve a niente: è colpa di Allegri e del suo povero gioco? di Giuntoli e di una squadra rabberciata con sempre meno milioni in tasca? di giocatori come Chiesa che si permettono bizze da superstar senza esserlo? Insomma la solita acqua pestata nel mortaio di una della tante, troppe brutte partite bianconere, un pareggio agguantato su autogol a Cagliari andato in vantaggio per 2-0 con due rigori, diventa alla fine simbolico e sintomatico della sofferenza del mal di Juve.

                    ALLEGRI DEMORALIZZATO E CONSAPEVOLE DELL’ADDIO

                    Ho visto un Allegri più demoralizzato che contrariato, ben consapevole che non ci sarà futuro per lui, anche se la butta in angolo con la solita frase del “a fine campionato ci siederemo al tavolino”, ma che si sta impegnando per costruire un finale almeno dignitoso, con la qualificazione in Champions League, che è di fatto ormai una pratica burocratica, e magari la vittoria in Coppa Italia. Che sarebbe l’unico successo dell’Allegri bis…

                    LA LAZIO E L’IRREQUIETUDINE DEI SUOI TALENTI, FELIPER ANDERSON E LUIS ALBERTO

                    Sugli stessi impervi sentieri è passata la Lazio che il momento di maggior down lo ha già trascorso col passaggio da Sarri a Tudor e con le sue intemperanze interne da Felipe Anderson che ha già annunciato di andarsene al Palmeiras – si pensava alla Juve… – a Luis Alberto, che alla Lazio non vuole restare dopo aver rinnovato il contratto pochi mesi fa. E difficile capire come confrontarsi con certi giocatori un po’ mattocchi, soprattutto con quelli che hanno più mezzi e contano di più. Luis Alberto ha segnato il gol vincente della Lazio a Marassi contro il Genoa. E ora che gli dici?

                    IL MAL DI JUVENTUS ORMAI ESISTE ANCHE PER ALLEGRI Che esista un mal di Juve ormai lo ammette, quasi apertamente, persino Massimiliano Allegri, che vede la sua squadra perdere preoccupantemente colpi e sembra mancare, soprattutto lui stesso questo è il punto, di quella fiducia indispensabile a guidare un club così importante e dalla storia così
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Dove vedere Empoli-Napoli

                      (ore 18 su Dazn)
                      Smaltita la delusione per la sconfitta di Lecce (1-0, 13 aprile), l’Empoli affronta il Napoli con qualche dubbio di formazione per Davide Nicola. A centrocampo Marin è in vantaggio sul recuperato Grassi. Due, invece, i ballottaggi: Maleh e Bastoni e quello tra Pezzella e Cacace. Invece, sulla trequarti dovrebbe tornare titolare Cambiaghi, con uno tra Cancellieri e Zurkowski al suo fianco. Per il ruolo di punta, Niang sembra leggermente favorito su Cerri centravanti. Da parte sua, Francesco Calzona avrà a disposizione Kvaratskhelia, che ha recuperato dai suoi problemi gastrointestinali. Il georgiano sarà così nel tridente con Politano e Osimhen.

                      Dove vedere Verona-Udinese

                      (ore 20.45 su Dazn)
                      Archiviata la rimonta di Bergamo contro l’Atalanta (2-2, 15 aprile), il Verona cerca punti nello scontro salvezza contro l’Udinese. Marco Baroni ritrova Duda, che ha smaltito l’affaticamento muscolare. Un problema che lo aveva costretto a restare fuori dalla partita in casa della squadra di Gian Piero Gasperini. Invece, in mediana rientra Serdar dalla squalifica. Sulla destra Centonze resta favorito su Tchatchoua, mentre in attacco Bonazzoli scalpita. Invece, l’Udinese deve sistemare la difesa. Gabriele Cioffi sta studiando nuovi meccanismi per il reparto arretrato. In fase offensiva si affida a Pereyra a supporto di Lucca.

                      CorSera
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Milan, quali sostituti dopo Pioli: più De Zerbi di Conte

                        La decisione del Milan arriverà solo a fine stagione, valutando pro e contro Pioli: un nome ancora non c’è, un profilo sì. Un allenatore giovane e innovativo, Conte non considerato compatibile con il progetto

                        Triste, solitario e (forse) finale. Stefano Pioli adesso rischia grosso: la sua storia col Milan, iniziata nell’ottobre del 2019, sembra più vicina ai titoli di coda. Una decisione verrà presa solo a fine stagione, ma da giovedì le sue chance di conferma sono drasticamente calate. La «settimana chiave», per usare le parole dell’ad Furlani, s’è aperta come peggio non si poteva: non solo la squadra è stata eliminata ai quarti di Europa League, l’ultimo obiettivo stagionale rimasto, ma lo ha fatto perdendo malamente all’Olimpico contro una Roma che si è dimostrata migliore in tutto. Lunedì c’è il derby-verità che in caso di sconfitta potrebbe consegnare lo scudetto all’Inter: modo peggiore per arrivarci non c’era. È stata un’autentica lezione di calcio, col tecnico di Parma che ha perso nettamente la sfida nella sfida col collega De Rossi, come all’andata. Del piano rimonta non ha funzionato nulla. Col risultato che la stragrande maggioranza dei tifosi pretende ora la testa dell’allenatore, considerato il principale responsabile di un’annata con zero trofei. La qualificazione alla prossima Champions? Era l’obiettivo minimo.

                        «Abbiate pazienza ancora un po’, poi parleremo con la società» ha commentato amaramente Pioli nella pancia dell’Olimpico. Dopo che le 7 vittorie consecutive avevano rafforzato l’idea originale della società di confermarlo, l’ultima nerissima settimana rischia di aver completamente stravolto gli scenari. Anche se la valutazione sarà più ampia. Il derby? Occorre fare di tutto per evitare il sesto k.o. filato, anche per dare un senso al finale di stagione, ma non sposterà gli equilibri sul futuro della panchina.

                        Pioli, perché sì e perché no

                        La scelta verrà presa solo a fine stagione, è il messaggio che filtra con forza da Casa Milan. A decidere saranno il patron Cardinale col presidente Scaroni, il super consulente Ibrahimovic, l’ad Furlani e il dt Moncada. Sul tavolo verranno messe attenuanti e aggravanti, come è giusto che sia. Partendo da un punto basilare: Pioli ha ancora un anno di contratto, quindi significa che andrebbe trovato un accordo, a meno che non sia lui a scegliere di cambiare squadra (Napoli?). Restasse, il contratto in scadenza non sarebbe un problema per la proprietà. Le attenuanti di Pioli? Innanzitutto la rivoluzione dell’estate 2023, con molti giocatori nuovi che hanno avuto bisogno di tempo per integrarsi. Ora la rosa verrà solo perfezionata. E un allenatore che conosce già ambiente e processi di maturazione sarebbe oggettivamente un vantaggio. Fra le aggravanti, la sensazione diffusa di essere alla fine di un ciclo.

                        Chi dopo Pioli

                        E nel caso si optasse alla fine per il cambio? La verità è che a oggi non è ancora stato individuato un nome. Ma il profilo è molto chiaro: giovane, innovatore, compatibile col progetto tecnico, il De Rossi del Milan. Non uno come Conte, per intenderci. Klopp sarebbe un sogno ma irrealistico. Piuttosto, un De Zerbi. Anche se nel caso del bresciano ci sarebbe da pagare al Brighton una clausola da 15 milioni: non un dettaglio. Un altro nome interessante è quello di Conceiçao, mentre su Lopetegui c’è stato un raffreddamento. Per ora però sono solo ipotesi: da qui a fine stagione c’è ancora un mese. Poi si vedrà.

                        ​CorSera
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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