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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggio
    Se l'Inter esce ai gironi silurano Conte, arriva Allegri e vincono il campionato.
    si, e gli asini volano.
    (ride)

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      Originariamente Scritto da thai95 Visualizza Messaggio
      si, e gli asini volano.
      E1 = asini volano
      E2 = asini non volano
      E3 = Zbigniew ha ragione e Thai ha torto
      E4 = Thai ha ragione e Zbigniew ha torto

      P(E1 U E3) > P(E2 U E4)
      Originariamente Scritto da Sean
      mò sono cazzi questo è sicuro.
      Originariamente Scritto da bertinho7
      ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

      Originariamente Scritto da Giampo93
      A me fai venire in mente il compianto bertigno
      Originariamente Scritto da huntermaster
      Bignèw

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        Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggio
        E1 = asini volano
        E2 = asini non volano
        E3 = Zbigniew ha ragione e Thai ha torto
        E4 = Thai ha ragione e Zbigniew ha torto

        P(E1 U E3) > P(E2 U E4)
        (ride)

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          Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggio
          E1 = asini volano
          E2 = asini non volano
          E3 = Zbigniew ha ragione e Thai ha torto
          E4 = Thai ha ragione e Zbigniew ha torto

          P(E1 U E3) > P(E2 U E4)
          E5 = robybaggio10 ha sempre ragione

          P(E5) > P(E1 U E2)
          I SUOI goals:
          -Serie A: 189
          -Serie B: 6
          -Super League: 5
          -Coppa Italia: 13
          -Chinese FA Cup: 1
          -Coppa UEFA: 5
          -Champions League: 13
          -Nazionale Under 21: 19
          -Nazionale: 19
          TOTALE: 270

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            Nel frattempo il figlio di Lilian ne ha messi due.
            Originariamente Scritto da Sean
            mò sono cazzi questo è sicuro.
            Originariamente Scritto da bertinho7
            ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

            Originariamente Scritto da Giampo93
            A me fai venire in mente il compianto bertigno
            Originariamente Scritto da huntermaster
            Bignèw

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              Pareggio in extremis del Real

              Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                Meglio così

                Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                Originariamente Scritto da Pesca
                lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                  Il “complesso Champions” continua a frenare l’Inter, che in Ucraina fa 0-0 contro lo Shakhtar Donetsk. La settimana scorsa il pareggio col Borussia Moenchengladbach. Stavolta lo “schema palla a Lukaku” non funziona, poche occasioni, un gioco lento e senza furore, un paio di legni, Lautaro che manda fuori a porta vuota. Adesso la squadra di Conte dovrà vedersela direttamente col Real Madrid, che però sta messo peggio e dunque sarà disperato: un brivido corre lungo la schiena degli interisti.

                  L’Atalanta pareggia a Bergamo, rimontando l’Ajax con due gol di uno straordinario Zapata. Prossima tappa sarà Livepool: la qualificazione resta durissima, ma la squadra di Gasperini oggi sembra quasi credere più nella Champions League che nel campionato…


                  SHAKHTAR DONETSK – INTER 0-0
                  Stavolta lo schema “palla a Lukaku” non ha funzionato. E l’ Inter resta lì con i suoi soliti dubbi, e il suo scomodissimo “complesso Champions League”, che già aveva colpito la settimana precedente col pareggio contro il Borussia Moenchengladbach. Ma lì almeno c’era stata la doppietta di Lukaku, che a Kiev contro lo Shakhtar Donetsk è invece rimasto all’asciutto, una palla buona che gli è capitata l’ha scaraventata sulla traversa. E’ stato l’apice di una partita timida, modesta, con l’ Inter rimasta sempre lì a macinare un calcio non da grande squadra e non da Champions League. Nessun furore, se non quello confusionario e rischioso di Vidal, tanto tran tran, molto gioco orizzontale per incapacità di affondare. Il punto più basso Lautaro che a porta vuota spedisce fuori: Conte l’ha richiamato in panchina, e si è ovviamente guardato bene da lasciarsi andare ancora a isterismi ridicoli. Non sarebbe stato proprio il caso.

                  Inutile star lì a sottilizzare su Eriksen o meno, su un’Inter col trequartista, o col motorino Barella a centrocampo. Stavolta nessuno ha fatto la differenza. Due partite con due avversari teoricamente inferiori l’ Inter le ha sbagliate. Il problema mi sembra molto più generale. Forse l’ Inter a Kiev avrebbe davvero meritato di vincere, ma io continuo a vederla sotto il livello per cui è stata costruita.

                  Dopo aver battuto clamorosamente il Real a Madrid, lo Shakhtar Donetsk ha scientificamente tenuto l’ Inter a distanza, ben sapendo che uno 0-0 sarebbe servito più agli ucraini che agli interisti che si ritrovano ancora una volta ad affrontare questa Champions in salita. Per la qualificazione tutto dipenderà dalle due partite col Real Madrid – un punto appena in classifica, un pareggio raggiunto al tempo di recupero col Borussia Moenchengladbach – e un brivido corre già sulla schiena degli interisti.

                  ***

                  ATALANTA -AJAX 2-2
                  Molto più cuore dell’ Inter ci ha messo l’ Atalanta, che ha sbandato fortemente nel primo tempo contro l’ Ajax, lasciato che gli olandesi andassero avanti addirittura sul 2-0, per poi riprenderlo con una doppietta di uno straordinario Zapata e del solito incredibile Papu Gomez come assistman. I gol sono arrivati in velocità, che è il modo migliore in cui l’ Atalanta di preferisce esprimersi. Proprio sull’ Ajax l’ Atalanta dovrà fare la corsa qualificazione e quindi sarà durissima – anche perché la prossima tappa è Liverpool – ma la partenza è stata sicuramente molto differente rispetto allo scorso anno. E’ un’Atalanta che per ora quasi crede più alla Champions League che al campionato, segno che questi momenti straordinari vuole goderseli fino in fondo.

                  CHAMPIONS LEAGUE 2020-2021 FASE A GIRONI Giornata n.2 Martedì 27 ottobre 2020 Lokomotiv Mosca - Bayern Monaco (A) 1-2 (13' Goretzka BM, 70' Miranchuk LM, 79' Kimmich BM) Shakhtar Donetsk - Inter (B) 0-0 Atletico Madrid - Salisburgo (A) 3-2 (29' Llorente AM, 40' Szoboszlai S, 47' Berisha S, 52' Joao Felix AM, 85' Joao Felix) Borussia Moenchengladbach - Real Madrid (B) 2-2 (33' Thuram BM, 58' Thuram BM, 87' Benzema RM, 90'+3' Casemiro RM) Porto - Olympiacos (C) 2-0 (11' Fabio Vieira P, 85' Sergio Oliveira P) Marsiglia - Manchester City (C) 0-3 (18' Ferran Torres MC, 76' Gundogan MC, 81' Sterling MC) Atalanta - Ajax (D) 2-2 (30' Tadic rig. A, 38' Traoré A, 54' Zapata A, 60' Zapata A) Liverpool - Midtjylland (D) 2-0 (55' Diogo Jota L, 90'+3' Salah L) *** Mercoledì 28 ottobre 2020 Krasnodar - Chelsea (E) 0-4 (37' Hudson Odoi C, 76' Werner rig. C, 79' Ziyech C, 90' Pulisic C ) Istanbul Basaksehir - Paris Saint Germain (H) 0-2 (64' Kean C, 79' Kean C) Siviglia - Rennes (E) 1-0 (56' L. De Jong
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    FASE A GIRONI
                    Giornata n.2
                    Martedì 27 ottobre 2020


                    Lokomotiv Mosca – Bayern Monaco (A) 1-2
                    (13′ Goretzka BM, 70′ Miranchuk LM, 79′ Kimmich BM)

                    Shakhtar Donetsk – Inter (B) 0-0


                    Atletico Madrid – Salisburgo (A) 3-2
                    (29′ Llorente AM, 40′ Szoboszlai S, 47′ Berisha S, 52′ Joao Felix AM, 85′ Joao Felix)

                    Borussia Moenchengladbach – Real Madrid (B) 2-2
                    (33′ Thuram BM, 58′ Thuram BM, 87′ Benzema RM, 90’+3′ Casemiro RM)

                    Porto – Olympiacos (C) 2-0
                    (11′ Fabio Vieira P, 85′ Sergio Oliveira P)

                    Marsiglia – Manchester City (C) 0-3
                    (18′ Ferran Torres MC, 76′ Gundogan MC, 81′ Sterling MC)

                    Atalanta – Ajax (D) 2-2
                    (30′ Tadic rig. A, 38′ Traoré A, 54′ Zapata A, 60′ Zapata A)

                    Liverpool – Midtjylland (D) 2-0
                    (55′ Diogo Jota L, 90’+3′ Salah L)
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Mercoledì 28 ottobre 2020


                      Krasnodar – Chelsea (E) 18.55
                      Istanbul Basaksehir – Paris Saint Germain (H) 18.55
                      Siviglia – Rennes (E) 21.00
                      Brugge – Lazio (F) 21.00
                      Borussia Dortmund – Zenit San Pietroburgo (F) 21.00
                      Ferencvaros – Dinamo Kiev (G) 21.00
                      Juventus – Barcellona (G) 21.00
                      Manchester United – Lipsia (H) 21.00
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Juventus-Barcellona, le formazioni e dove vederla in tv: c’è Dybala contro Messi, Bonucci ci crede

                        Assente Ronaldo, tocca a Dybala e Morata contro Messi. Chiesa si gioca il posto con Ramsey, blaugrana senza presidente (si è dimesso Bartomeu) e senza Piqué


                        Sarà Dybala contro Messi e sarà una prova di maturità per la Juventus senza Ronaldo, che ha atteso fino a martedì sera un esito negativo all’ultimo tampone, non ancora arrivato a due settimane dalla positività. Ma c’era vita sul pianeta bianconero anche prima che atterrasse il portoghese e proprio con l’argentino grande protagonista (segnò una doppietta nel 3-0 della gara d’andata), la Juve eliminò i blaugrana ai quarti della Champions 2017. Quei gol sono stati usati martedì nelle schermaglie social tra i profili ufficiali delle due società: il Barça ha «provocato», annunciando la presenza a Torino del «migliore di tutti i tempi». La Juve ha risposto appunto ricordando i gol di Dybala «il mancino argentino che preferiamo». Ma l’assenza di Ronaldo, sotto ogni punto di vista, pesa tantissimo.

                        Perché la Juve è in piena costruzione, ed è anche senza Chiellini, De Ligt, Alex Sandro.Bonucci solo stamattina scioglierà la riserva dopo il problema muscolare contro il Verona. Il difensore stringerà i denti e molto probabilmente ci sarà. «Faremo la conta dei disponibili e dovremo fare una grande partita — dice Pirlo — . Con la rosa a totale disposizione troveremo il giusto assetto, ma nell’attesa non possiamo perdere punti. E contro il Barcellona non vediamo l’ora di capire il nostro valore».

                        Per quanti problemi possa avere Madama e per quanti segnali di nervosismo possa mostrare per l’avvio di campionato a rilento (per il direttore Paratici, recidivo, altri 15mila euro di multa per insulti all’arbitro durante l’intervallo di Juve-Verona), sembrano davvero poca cosa rispetto alla crisi istituzionale che attanaglia il Barcellona: martedì sera, dopo aver capito che il referendum dei soci, autorizzato dal governo catalano, lo avrebbe sollevato dall’incarico, si è dimesso il presidente Bartomeu, con tutta la giunta direttiva. Per Messi è una grande vittoria e la squadra martedì ha interrotto le trattative per la riduzione del 30% dello stipendio (QUI la polemica di Piqué contro la dirigenza): le motivazioni questa sera saranno davvero particolari tra i blaugrana e la Juve farà bene a tenerne conto.

                        Nella Liga però è arrivato un punto nelle ultime tre partite e la sconfitta contro il Real (al Camp Nou) ha lasciato scorie per le polemiche arbitrali. In Champions la squadra di Koeman ha esordito con un 5-1 al al Ferencvaros, ma l’espulsione di Piqué ha messo in crisi il tecnico olandese per oggi. In mezzo, nel nuovo 4-2-3-1, il grande ex Pjanic contende il posto a Busquets (QUI: le frasi di Pjanic su Sarri alla Juve).

                        Proprio a centrocampo Pirlo si aspetta una crescita («Noi abbiamo più forza e più gamba») ma ci sarà bisogno degli esterni per non spezzare in due la squadra. E il tecnico — che nella sua prima grande sfida europea trova la squadra contro cui ha salutato la Champions nella finale 2015 — potrebbe anche puntare su Chiesa al posto di Ramsey, per una partenza lanciata: inseguire Messi, Ansu Fati e Griezmann rischia di diventare molto complicato.


                        Le probabili formazioni
                        TORINO, ore 21
                        Juventus (4-4-2): 1 Szczesny; 16 Cuadrado 28 Demiral 19 Bonucci 13 Danilo; 44 Kulusevski 30 Bentancur 25 Rabiot 22 Chiesa; 9 Morata 10 Dybala
                        Barcellona (4-2-3-1) 13 Neto; 2 Dest 4 R. Araujo 15 Lenglet 18 Jordi Alba; 8 Pjanic 21 F.De Jong; 16 Pedri 10 Messi 22 Ansu Fati; 7 Griezmann
                        Arbitro: Makkelie (Olanda)
                        Tv: ore 21 SkySport1, Canale 5

                        CorSera
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Bruges-Lazio: le formazioni e dove vederla. Inzaghi ha 9 fuori per Covid, ma spera nei recuperi last minute

                          Se i tamponi daranno esito negativo qualcuno dei 5 in bilico potrebbero anche partire il giorno della partita: si tratta di Immobile, Luis Alberto, Lazzari, Anderson, Pereira

                          Sono partiti per Bruges in dodici, più il terzo portiere e cinque ragazzi della primavera. È la Champions ai tempi del Covid, la Lazio d’improvviso si trova davanti il problema e le dimensioni sono ampie. La società farà un comunicato oggi, Inzaghi reagisce: «Il momento è questo per tutti, dovremo fare di necessità virtù».


                          Ma stasera faticherà a mettere assieme una formazione e non avrà sostituti adeguati. Quattro giocatori sono fuori causa, da giorni accusano malesseri assortiti e non si allenano: Strakosha, Cataldi, Luiz Felipe e Leiva. Altri cinque rimangono in bilico, nemmeno loro sono partiti: Immobile, Luis Alberto, Lazzari, Anderson, Pereira. Martedì mattina si sono sottoposti a nuovi tamponi, la carica virale dei precedenti (effettuati lunedì) era ridotta, c’è la speranza che qualcuno possa essere falso positivo.

                          Il caso Hakimi, di cui è stata vittima l’Inter, ha fatto scuola: la Uefa non vuole rischiare di estromettere altri giocatori che risultino negativi subito dopo la partita. Per questo la Lazio ha ancora un margine, in caso di negatività potrebbero partire oggi per il Belgio. «Stanno ultimando i tamponi, se qualcuno riesce a essere qui all’ultimo ben venga», spera Inzaghi.

                          Un focolaio potrebbe essersi sviluppato all’interno dello spogliatoio, la Lazio rischia di pagarne le conseguenze non solo stasera: in undici giorni sono in programma le gare con Bruges, Torino, Zenit e Juve. L’allenatore cerca di vivere l’emergenza senza drammatizzare: «È una vigilia diversa dalle altre, dobbiamo andare oltre. Il problema principale sarà quello di non avere ricambi. Il Bruges ha vinto a San Pietroburgo, sarà una gara intensa. E noi avremo pochi giocatori». Se non ci saranno sorprese nelle ore precedenti la partita, Inzaghi avrà tre attaccanti: Correa, Caicedo e Muriqi. «Due giocheranno e uno ci aiuterà a gara in corso». Negli altri reparti non potrà scegliere, per di più alcuni elementi non stanno bene, Marusic e Milinkovic-Savic su tutti. Eppure stasera potrebbero essere costretti a rimanere in campo dall’inizio alla fine. Salvo dare spazio ai ragazzi del 2002.


                          Le formazioni
                          Bruges (4-3-3): Horvath; Clinton Mata, Mechele, Ricca, Sobol; Vormer, Vanaken, Rits; Diatta, Bonaventure, De Katelaere. All.: Clement
                          Lazio (3-5-2): Reina; Patric, Hoedt, Acerbi; Marusic, Akpa-Akpro, Parolo, Milinkovic-Savic, Fares; Correa, Caidedo. All.: Inzaghi
                          Arbitro: Taylor (Inghilterra)
                          Tv: ore 21, Sky 204

                          CorSera
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Milan, Gigio Donnarumma positivo al Covid è un problema. L’errore di Tatarusanu

                            Il romeno ha sbagliato l’uscita che ha propiziato il primo gol di Dzeko. I rossoneri alle prese con il rinnovo del contratto di Donnarumma. Maldini: «Faremo di tutto per trattenerlo»

                            Se la positività di Zlatan Ibrahimovic, comunicata a poche ore dal crocevia di Europa League con il Bodoe Glimt, fu esorcizzata dalla buona prestazione di Lorenzo Colombo — culminata con un gol —,il contagio di Gianluigi Donnarumma ha messo in allarme il popolo rossonero. Nella sfida con la Roma, al netto dei clamorosi errori di valutazione di Giacomelli e del Var, la prova di Ciprian Tatarusanu, ex numero uno viola prima di nuove esperienze in Francia fra Nantes e Lione, ha acuito la nostalgia canaglia per Gigio.

                            Trattandosi del portiere che i dirigenti del Milan considerano il numero uno al mondo, ingrato è il compito di chi deve sostituirlo. Poi certo il romeno ci ha messo del suo apparendo quanto mai impacciato e fuori tempo nell’uscita che ha propiziato il gol di Dzeko per il momentaneo 1-1. «Ha letto male la traiettoria — commenta Giovanni Galli, ex storico portierone del Milan dell’era Sacchi —. Ha impostato male l’uscita e il bosniaco non si è fatto trovare impreparato. Ma errori del genere sono comprensibili quando non si gioca mai. In allenamento, anche se si cerca di simulare situazioni di gara, esiste sempre una sorta di rispetto tra compagni». Fatto sta che la prova non ha inficiato la stima che i dirigenti ripongono in lui: viene considerato un portiere affidabile e continuerà ad andare in campo finché Gigio non si sarà negativizzato.

                            Peraltro il tema portieri è quanto mai attuale, in queste ore, nei corridoi di Casa Milan. «Gigio è un vero capitano insieme a Romagnoli e un leader di questa squadra. La società cercherà di trattenerlo con tutte le sue forze» ha dichiarato l’altra sera Paolo Maldini. In effetti, i colloqui fra i manager dell’area tecnica e Mino Raiola per il rinnovo di Donnarumma sono già iniziati, anche se non si sono ancora registrati significativi passi in avanti. Il calcio italiano in tempi di Covid non si può permettere stipendi che, fra parte fissa e bonus, si avvicinano ai 10 milioni. Maldini e Massara lavorano a una bozza che, oltre a una base di partenza di 6, contempli ricchi bonus legati a ogni passaggio del turno in coppa. Vero è che Donnarumma da gennaio potrebbe liberarsi a zero, ma è altrettanto verosimile che il ragazzo, che in più occasioni ha dimostrato di amare la maglia rossonera, sia tentato dal disputare le sue prime partite di Champions della carriera con la casacca del Milan. In pratica: vincere per tornare grandi e, al contempo, convincere Gigio a restare.

                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                              Conny avrebbe tirato fuori almeno 5 futuribili campioni.
                              hhahhahaha

                              Tuia e Faraoni

                              Originariamente Scritto da thai95 Visualizza Messaggio
                              era, e soprattutto, in italia, in europa ha sempre fatto cagare.

                              ha vinto la premier col chelsea con una squadra inferiore alle prime 2 e ha disputato un europeo pazzesco con un'italia oscena


                              Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggio

                              P(E1 U E3) > P(E2 U E4)
                              P (0 L 4) k k 0 d 1 M 3 r 4 A
                              Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                              parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                              Originariamente Scritto da GoodBoy!
                              ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                              grazie.




                              PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                                La stagione è appena agli inizi, dare giudizi adesso è impossibile, perchè i giudizi nel calcio sono altalmente influenzati dai risultati e qua non sappiamo ancora se l'Inter passerà o no il girone, e tutto in base a quello cambierebbe.

                                Certo, con due squadre non impossibili due pareggi...ma vale per Conte come per tutti: non si può dire ora se le prestazioni sono frutto di una carburazione ancora lenta o se di deficienze tecniche e strutturali. E' troppo presto.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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