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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    gran vacca

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      L'Inter ha giocato 6 scontri diretti contro la prima, la seconda, la quarta, la quinta e la sesta del campionato. 5 di quelle 6 in casa.

      Bene, ne ha vinte solo una (con la Lazio all'andata). Il resto 3 pareggi e 2 sconfitte.

      Quando il livello si alza l'Inter cala...che è quello che la gente presume dovrebbe accadere alla Lazio...e invece sta accadendo all'Inter.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Stasera la difesa dell'Inter l'ho vista proprio male.
        Non pensate ?
        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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          Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
          gran vacca
          Ciao steeeellll
          Originariamente Scritto da Sean
          faccini, kazzi, fike, kuli
          cesko92 [at] live.it

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            Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggio
            Ciao steeeellll
            ciao ceskooo. Ma che fine ha fatto quel pezzo di merda di pallotta

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              Iachini ha fatto rinascere la Fiorentina. Per la prima volta ha una squadra di un certo livello e questo allenatore forse sottovalutato dimostra il suo valore

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                Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                Stasera la difesa dell'Inter l'ho vista proprio male.
                Non pensate ?
                Nel complesso han fatto pure bene.
                ma ci sta un errore dilettantistico che rispre la partita praticamente dal niente,non si fidano assolutamente di padelli che esce mollissimo e forse manco chiama la palla come dovrebbe fare,skriniar fa una cosa immonda vergognosa,travolgendo poi pure padelli.
                proprio l ingenuità mischiata alla frenesia e all insicurezza,una roba inguardabile in una partita teoricamente per il titolo.

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                  Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
                  ciao ceskooo. Ma che fine ha fatto quel pezzo di merda di pallotta
                  Ormai ho perso il conto degli anni di assenza dallo stadio
                  Veramente un pdm come pochi
                  Originariamente Scritto da Sean
                  faccini, kazzi, fike, kuli
                  cesko92 [at] live.it

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                    Ho proprio la sensazione che quest'anno lo scudetto la Juve non lo vince.

                    Inviato dal mio VOG-L29 utilizzando Tapatalk
                    Originariamente Scritto da Sean
                    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                      lo scalpo di sarri e il cipollotto del portoghese sono i prossimi

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                        La Lazio batte l’Inter 2-1, il match scudetto dell’Olimpico la elegge ad anti-Juve e spedisce l’Inter al terzo posto. Immobile e Milinkovic stravincono il confronto con Lukaku e Lautaro. Mentre la squadra di Conte si interroga, la squadra di Inzaghi in festa. L’impresa è davvero possibile

                        Lazio-Inter 2-1
                        Juve 57, Lazio 56, Inter 53. Fuori dell’Olimpico si sentono i clacson dei tifosi della Lazio che da tempo ormai sono passati dall’incredulità all’entusiasmo. La Lazio ha battuto l’ Inter in una partita combattuta, ma sostanzialmente meritata. La Lazio ci ha messo più cuore, più decisione, ma soprattutto tutto questo entusiasmo lo rovescia su una squadra da anni molto collaudata, forte e chiusa in difesa, con quattro cinque giocatori almeno di grande qualità. Milinkovic e Immobile su tutti. Immobile è l’ariete, l’uomo che apre le partite che fa gol a ripetizione, su azione o rigore che siano. Milinkovic dà grande sostanza al centrocampo, lo sostiene, dà forza e dinamicità all’azione d’attacco: è caratterialmente un trascinatore.

                        L’ Inter ha pagato alla lunga il confronto con tanta irruenza. E’ in un momento delicato, mi sembra che Conte dopo averli tanto voluti non riesca a integrare perfettamente i nuovi (soprattutto Eriksen, che continua a fare panchina), mentre Lautaro e Lukaku non sempre sono al massimo e possono risolvere le partite. La squadra è discretamente affaticata e stressata forse dall’attesa del risultato: il derby è stato per metà sbagliato ed è costato tantissimo ribaltarlo in maniera totale, la sconfitta in Coppa Italia col Napoli è stata un altro segnale.

                        Detto questo tre squadre in tre punti, sarebbe un errore pensare che Lazio-Inter ci abbia lasciato qualcosa di decisivo. Ci sono ancora quattordici giornate davanti, adesso entrano in gioco le Coppe, né Juve, né Inter sono perfette e attraversano momenti delicati sotto i più svariati punti di vista. I dubbi eterni su Sarri da una parte, lo stress pesante di Conte. E’ indubbiamente vero che la squadra più fresca, divertente e libera di testa sia la Lazio di Simone Inzaghi. Che oggi è nelle migliori condizioni possibili, fisiche e psicologiche, per fare veramente una grande impresa. A questo punto non è proibito pensarlo

                        SERIE A 2019-2020, GIORNATA N. 24 Lecce-Spal 2-1 (41' Mancosu rig. L, 47' Petagna S, 66' Majer L), Bologna-Genoa 0-3 (28' Soumaoro G, 44' Sanabria G, 90' Criscito rig. G), Atalanta-Roma 2-1 (45' Dzeko R, 50' Palomino A, 59' Pasalic A), Udinese-Verona 0-0, Juventus-Brescia 2-0 (39' Dybala J, 75' Cuadrado J), Sampdoria-Fiorentina 1-5 (8' Thorsby aut F, 18' Vlahovic rig F, 40' Chiesa rig F, 57' Vlahovic F, 78' Chiesa F), Sassuolo-Parma 0-1 (25' Gervinho F), Cagliari-Napoli 0-1 (65' Mertens N), Lazio-Inter 2-1 (44' Young I, 50' Immobile rig L, 69' Milinkovic Savic L), Milan-Torino 1-0 (25' Rebic M) *** Lazio-Inter 2-1 Juve 57, Lazio 56, Inter 53. Fuori dell'Olimpico si sentono i clacson dei tifosi della Lazio che da tempo ormai sono passati dall'incredulità all'entusiasmo. La Lazio ha battuto l' Inter in una partita combattuta, ma sostanzialmente meritata. La Lazio ci ha messo più cuore, più decisione, ma soprattutto tutto questo entusiasmo lo rovescia su una squadra da anni molto
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          La Juventus senza Ronaldo batte il Brescia 2-0, non proprio una goleada visto l’avversario di bassa classifica e persino un’espulsione a favore. Ritrovato finalmente Chiellini l’ansia ora è per Pjanic: proprio nel momento più delicato della stagione…

                          Juventus-Brescia 2-0
                          Non era possibile che la Juventus sbagliasse una partita col Brescia, squadra del fondo classifica che ha già cambiato tre volte panchina, che gioca perfino in dieci per un’espulsione in occasione del primo gol bianconero e che ha preso troppi gol perché l’attacco di Dybala, Higuain, Cuadrado etc non riuscisse a soverchiarlo. Eppure ci stava quasi riuscendo: c’è voluta un’ora e un quarto per non restare appesi all’unico gol (per altro bellissimo) di Dybala su punizione. Forse davvero l’abbondanza e la prosperità appartengono a Ronaldo, e senza di lui gli juventini devono accontentarsi. A meno che i pali non diventino un surrogato dei gol non fatti.

                          La sensazione è che la Juve negli ultimi due mesi abbia fatto passi indietro nel gioco e che Sarri abbia finito per togliere naturalezza e spontaneità al gioco dei suoi campioni. Non esiste ancora un centrocampo nelle infinite combinazioni di vecchi e nuovi giocatori che davvero convinca e il gioco orizzontale è veramente troppo prevalente rispetto a quello verticale. Alla Juve spesso manca un po’ di ritmo, un po’ di essenzialità, un taglio del tempo di andare in porta almeno del 20%. Vedrei bene nella Juve un’iniezione dello spirito e del gioco dell’ Atalanta di Gasperini, ma so bene che si tratta di mondi diversi e che certe operazioni alla Frankenstein o non sono possibili o sono deleterie.

                          Per un Chiellini che rientra dopo sei mesi facendo tirare un sospiro di sollievo a una difesa che non è più il vero grande punto di forza come è sempre stato storicamente, c’è un Pjanic che entra ed esce dopo pochi minuti zoppicando e imprecando. Pjanic, insieme a Matuidi, oggi è forse l’unica vera grande certezza del centrocampo della Juve, come Chiellini lo è della difesa. Nel momento più delicato della stagione non è un problema da poco.

                          Di buono per la Juve c’è il risultato, l’essersi buttati alle spalle la doppia sconfitta con Napoli e Verona, la certezza del primo posto in classifica, una squadra in corsa su tutti i traguardi. Nemmeno questo è oggettivamente poco.


                          SERIE A 2019-2020, GIORNATA N. 24 Lecce-Spal 2-1 (41' Mancosu rig. L, 47' Petagna S, 66' Majer L), Bologna-Genoa 0-3 (28' Soumaoro G, 44' Sanabria G, 90' Criscito rig. G), Atalanta-Roma 2-1 (45' Dzeko R, 50' Palomino A, 59' Pasalic A), Udinese-Verona 0-0, Juventus-Brescia 2-0 (39' Dybala J, 75' Cuadrado J), Sampdoria-Fiorentina 1-5 (8' Thorsby aut F, 18' Vlahovic rig F, 40' Chiesa rig F, 57' Vlahovic F, 78' Chiesa F), Sassuolo-Parma 0-1 (25' Gervinho F), Cagliari-Napoli 0-1 (65' Mertens N), Lazio-Inter 2-1 (44' Young I, 50' Immobile rig L, 69' Milinkovic Savic L), Milan-Torino 1-0 (25' Rebic M) *** Lazio-Inter 2-1 Juve 57, Lazio 56, Inter 53. Fuori dell'Olimpico si sentono i clacson dei tifosi della Lazio che da tempo ormai sono passati dall'incredulità all'entusiasmo. La Lazio ha battuto l' Inter in una partita combattuta, ma sostanzialmente meritata. La Lazio ci ha messo più cuore, più decisione, ma soprattutto tutto questo entusiasmo lo rovescia su una squadra da anni molto
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
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                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Cagliari – Napoli 0-1
                            Un gol per far dimenticare la bruttissima sconfitta in casa col Lecce. Il Napoli va avanti così, oscillando, alternando momenti di entusiasmo ad altri di profonda depressione. Gattuso amministra con polso fermo, ma non senza problemi. Alla stangata ad Allan (“giocherà quando si allena come dico io”) è seguito anche il problema Insigne. Quando è entrato lui a Cagliari c’è stato spazio e modo per mandare in gol Mertens, un tempo indispensabile e oggi un po’ più accessorio, ai suoi ultimi mesi probabilmente della sua esperienza col Napoli.

                            SERIE A 2019-2020, GIORNATA N. 24 Lecce-Spal 2-1 (41' Mancosu rig. L, 47' Petagna S, 66' Majer L), Bologna-Genoa 0-3 (28' Soumaoro G, 44' Sanabria G, 90' Criscito rig. G), Atalanta-Roma 2-1 (45' Dzeko R, 50' Palomino A, 59' Pasalic A), Udinese-Verona 0-0, Juventus-Brescia 2-0 (39' Dybala J, 75' Cuadrado J), Sampdoria-Fiorentina 1-5 (8' Thorsby aut F, 18' Vlahovic rig F, 40' Chiesa rig F, 57' Vlahovic F, 78' Chiesa F), Sassuolo-Parma 0-1 (25' Gervinho F), Cagliari-Napoli 0-1 (65' Mertens N), Lazio-Inter 2-1 (44' Young I, 50' Immobile rig L, 69' Milinkovic Savic L), Milan-Torino 1-0 (25' Rebic M) *** Lazio-Inter 2-1 Juve 57, Lazio 56, Inter 53. Fuori dell'Olimpico si sentono i clacson dei tifosi della Lazio che da tempo ormai sono passati dall'incredulità all'entusiasmo. La Lazio ha battuto l' Inter in una partita combattuta, ma sostanzialmente meritata. La Lazio ci ha messo più cuore, più decisione, ma soprattutto tutto questo entusiasmo lo rovescia su una squadra da anni molto
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
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                              Inter, la difficoltà di Conte a trovare equilibri con i rinforzi

                              Eriksen, che è un grande giocatore ma è un eccesso in un centrocampo alla Conte, è sostituito da Vecino che doveva andarsene


                              di Mario Sconcerti

                              Dobbiamo cambiare un po’ di parole. La Lazio prende il posto dell’Inter subito dietro la Juve, si apre improvvisamente una teologia diversa per tutti. La Lazio di Jony e Cataldi, dei tredici titolari fissi, del mercato completamente mancato, è almeno per un giorno il vero avversario della Juve. Abbiamo confuso tutto come spesso nel commento sportivo. Per sei mesi abbiamo preso per vero quello che ci piaceva accadesse.

                              Non so chi vincerà il campionato, la Lazio per esempio è già dentro una striscia di risultati impossibili, l’Inter magari aggiungerà davvero Eriksen alla stagione e la Juve si riprenderà. Ma c’erano sull’Inter da tanto tempo segnali che sono stati ignorati, rilanciati per amore quasi di caciara, di un abbraccio incosciente. L’Inter aveva vinto solo quattro delle ultime nove partite. E la decima ha perso. Perché non è mai stata una squadra esatta. Bella squadra ma spinta dalle grida di Conte che ha chiesto Eriksen come se fosse Benassi e non lo ha fatto ancora giocare. E dalla sottomissione della società a un tecnico che l’ha accusata di qualunque cosa e costretta a prendere qualunque cosa. Poi alla fine, l’unico titolare nuovo per Conte è un terzino, Young. Nel frattempo la squadra è uscita dalla Champions, sempre perdente appena trova un avversario di qualità reale (Juve, Lazio, Barcellona, Dortmund).

                              E’ davvero una sorpresa? Conte ha costruito fin dall’inizio una squadra così concreta e basica che quasi non può essere toccata. Eriksen, che è un grande giocatore ma è un eccesso in un centrocampo alla Conte, è sostituito da Vecino che doveva andarsene. Moses non è mai stato migliore di Candreva in tutte le rispettive carriere. Alzando la personalità della squadra Conte l’ha messa fuori equilibrio. Ha un altro gruppo, non c’è niente di aggiunto, c’è tanto di diverso. Lo ha capito anche lui, infatti gioca ancora con i vecchi, ma i vecchi non bastano, lo ha scritto lui sulla pietra. Ma noi ci siamo cascati e abbiamo glorificato come il nuovo orizzonte una squadra che il suo stesso allenatore giudicava insufficiente. La Juve torna così da sola e guarda la sua nuova avversaria. La Lazio è un canto calmo rispetto all’Inter, è intelligenza, non solo normalità. Non travolge, insiste. Ha fisico e buoni giocatori dovunque. Immobile ha fatto 9 gol più di Lukaku, 6 più di Ronaldo, ma non lo cerca nessuno. Va bene così, è un calcio social, la realtà arriva ultima.


                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Roma, la rivoluzione flop: Fonseca e Petrachi adesso rischiano

                                La sconfitta con l'Atalanta rischia di costare la Champions alla squadra giallorossa. Due punti in meno rispetto ad un anno fa, il ds è quasi certo di salutare, in bilico anche la conferma dell'allenatore

                                Tutto già visto. A undici mesi dall'ultima rivoluzione, la Roma rischia di trovarsi nuovamente all'anno zero. La sconfitta contro l'Atalanta ha sensibilmente ridotto, se non azzerato, le possibilità di una rincorsa al quarto posto che dura ormai da più di un anno: sempre in affanno, sempre in apnea, sempre dietro a un avversario irraggiungibile.

                                Il ds Petrachi e l'allenatore Fonseca non ce l'hanno fatta a far meglio dei predecessori Monchi e Di Francesco, che un anno fa - con due punti in più in classifica rispetto alla squadra di oggi - erano a un passo dal baratro dell'addio. Avanti il prossimo: Petrachi è quasi certo di salutare, più dei risultati sportivi gli verranno contestati quelli economici, visto che tra agosto e gennaio non è riuscito a liberarsi di uno solo dei tre esuberi in organico (Pastore, Perotti e Juan Jesus). Si racconta siano già iniziati i sondaggi per sostituirlo che vedrebbero in prima fila l'interista Ausilio con Faggiano del Parma a candidarsi come outsider.

                                La sconfitta con l'Atalanta rischia di costare la Champions alla squadra giallorossa. Due punti in meno rispetto ad un anno fa, il ds è quasi certo …
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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