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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
    Zaniolo inserito nella lista Uefa. Lui ha presentato un certificato medico: non si allenerà
    Il giocatore è nell'elenco dei convocabili per l'Europa League, ma al momento resta fuori dal progetto tecnico. I medici giallorossi hanno confermato il suo stato di stress, accordandogli un periodo di riposo


    Qui dice che il primo certificato l'ha presentato lui, per pura informazione.
    Comunque la notizia è coincidente.

    Altro che telenovela
    I medici della Roma hanno concordato sulla necessità di concedere i 30 giorni di riposo. Evidentemente è una soluzione che va bene per tutti. Zaniolo in sostanza verrà messo in ghiaccio in attesa di risolvere in qualche maniera il suo caso...diciamo rinviarlo al mercato estivo.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Sperando in un altro Bournemouth dopo tutta sta baraonda...
      Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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        [https://net-storage]

        Piero Sandulli,*vicepresidente della seconda sezione del collegio di garanzia dello sport presso il Coni,*ha parlato ai microfoni di Calciomercato.it delle*vicende giudiziarie connesse alla Juve: "La società ha ottimi difensori. Saprà difendere al meglio la sua posizione. La sentenza emessa è motivata in diversi aspetti, alcuni delicati come le intercettazioni o quello della valutazione delle plusvalenze.*Valutazione plusvalenze non semplice. Siamo in presenza di valutazioni opinabili e non di mercato come della pasta o del latte. In qualche misura la sentenza giustifica anche questa vicenda".

        Continua a leggere dopo la pubblicità

        Le convinzioni: "È*una sentenza che dal punto di vista giuridico sta in piedi.*La sentenza dice che quelle intercettazioni hanno valore confessorio. A me pare che il tema dalla lealtà è alla base di qualsiasi normativa sportiva. È implicita all’interno del sistema dello sport. Non costituisce novità.*Questa sentenza non è diversa dalla prima, si colloca nello stesso filone processuale dell’altra. Si compone di una fase rescindente, di annullamento di quella, e di una rescissorie.*L’attenzione che è stata posta sulla slealtà nella seconda è legata a ciò che è stato acquisito attraverso la procura di Torino e a ciò che ad essa ha fornito la Consob".



        La penalizzazione? "Non posso valutare. Posso solo dire che il criterio dell’afflittività è il criterio sulla base del quale hanno già ragionato i giudici con la sentenza depositata nei giorni scorsi.*Emerge la possibilità che emergano altri filoni*d’indagine e altri giudizi verranno a conoscere di ulteriori fattispecie e di altre posizioni.*Leggendo la sentenza questa è l’opinione che se ne può trarre".

        Vergognoso

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          C'è un comunicato del Coni circa quelle dichiarazioni:

          __________

          In merito ad alcune dichiarazioni sulla sentenza della Corte Federale d’Appello della FIGC, rilasciate dal Professor Piero Sandulli e riportate dalla stampa, si rappresenta e si rileva che tali dichiarazioni sono state rilasciate a titolo esclusivamente personale e non impegnano in alcun modo né il Collegio di Garanzia dello Sport né i suoi componenti.

          Coni
          ...ma di noi
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          forse, tra mille inverni
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          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            In un processo normale tanto sarebbe bastato per ricusare tutta la corte...qua (nel postribolo che è la "giustizia" sportiva) un giudice del collegio che dovrà pronunciarsi fa le interviste prima ancora che gli arrivi in mano il ricorso, prima di emettere un giudizio...e il Coni tenta di pararsi dietro un comunicato...invece di rimuovere quel componente del collegio giudicante.

            E' una roba seria questa? Ma come fai a trattare il calcio seriamente in Italia.
            ...ma di noi
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            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Ci mancherebbe

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                Zhang (Inter), causa con China Construction Bank: «Rischia l’arresto»

                La banca cinese reclama la restituzione di un prestito da 300 milioni di dollari e ha intentato una causa anche negli Usa, oltre che in Italia e a Hong Kong, dove Steven Zhang sarà interrogato. «Sui social mostra un’immensa ricchezza»


                I tifosi dell’Inter si interrogano sul futuro e su come il club riuscirà a incassare i 60 milioni richiesti dalla proprietà ora che è ufficiale che la prossima estate perderà Milan Skriniar a parametro zero, ma al tempo stesso seguono con partecipazione anche altre vicende finanziarie legate alla famiglia Zhang che dal 2018 controlla la società nerazzurra. Il più giovane presidente della storia dell’Inter, infatti, è alle prese con un braccio di ferro con la China Construction Bank (Asia) Corporation, tra le principali banche statali cinesi, che rivendica la restituzione di un prestito da oltre 300 milioni di dollari per il quale, la scorsa estate, Zhang avrebbe contestato l’autenticità delle firme (una successiva perizia calligrafica, però, avrebbe confermato l’autenticità di cinque sigle su sei). La Ccba ha affermato che intende presentare domanda per far condannare Zhang per oltraggio alla Corte.

                Secondo i documenti analizzati da Calcio e Finanza, Zhang rischierebbe addirittura «fino a tre mesi di carcere» a Hong Kong, dove il tribunale amministrativo avrebbe inizialmente dato ragione ai creditori. Dai documenti emerge che il numero uno nerazzurro sarà interrogato e gli sarà chiesto se ha debiti, a quanto ammontano e con quali beni intende assolverli, ma dovrà anche «produrre qualsiasi libro o documento in suo possesso o potere» sui suoi beni e passività.

                Il portale Asia Sentinel sostiene che, a fronte del rifiuto di Zhang di restituire i 300 milioni, la banca stia anche indagando sui rapporti tra il club e Zhang.


                La causa a New York

                Oltre che in Italia e a Hong Kong — dove il 13 marzo è prevista una deposizione del presidente nerazzurro — la banca ha così avviato una causa anche negli Stati Uniti. Ha chiesto al Tribunale di New York di citare in giudizio anche istituzioni finanziarie come Goldman Sachs e Oaktree Capital Management, che hanno finanziato Suning.


                La banca cinese, nel documento riportato da Asia Sentinel, scrive che «gli account sui social media di Zhang mostrano l’immensa ricchezza a sua disposizione, comprese le fotografie di almeno tre auto sportive di lusso per un valore totale superiore a 8 milioni di dollari, nonché orologi di lusso per un valore totale di quasi 1,5 milioni di dollari. Inoltre, Zhang avrebbe condotto i suoi affari finanziari in modo tale che pochi beni fossero posseduti direttamente a suo nome, nonostante le sue ostentate dimostrazioni di ricchezza, al fine di ostacolare i suoi creditori». Ragion per cui la China Construction Bank avrebbe chiesto al tribunale americano di citare in giudizio Goldman Sachs, Oaktree Capital Management e Bain Capital che potrebbero avere informazioni per ricostruire i legami finanziari tra l’Inter, Steven Zhang e il Gruppo Suning.

                La causa a Milano

                Venendo invece alla causa a Milano, i creditori chiedono che venga cancellata la delibera con cui l’Inter ha dato l’ok a non versare uno stipendio a Zhang come presidente del club. La prima udienza sarà l’8 marzo davanti al giudice Alina Zama. La banca potrebbe prendere di mira i beni di Zhang in Italia, come «i debiti che gli sono dovuti dall’Inter o le partecipazioni nell’Inter».

                CorSera
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  In un processo normale tanto sarebbe bastato per ricusare tutta la corte...qua (nel postribolo che è la "giustizia" sportiva) un giudice del collegio che dovrà pronunciarsi fa le interviste prima ancora che gli arrivi in mano il ricorso, prima di emettere un giudizio...e il Coni tenta di pararsi dietro un comunicato...invece di rimuovere quel componente del collegio giudicante.

                  E' una roba seria questa? Ma come fai a trattare il calcio seriamente in Italia.
                  Non penso sia in quel collegio

                  Questo è quello del famoso, sentimento popolare
                  È ancora lì

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                    Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                    Non penso sia in quel collegio

                    Questo è quello del famoso, sentimento popolare
                    È ancora lì

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                    E' nell'altra sezione ma poco cambia, altrimenti il CONI non si sarebbe affrettato a fare un comunicato. E' spia che questi chiacchierano e si fanno le idee sul caso senza nemmeno aver ancora ricevuto il ricorso: è normale?
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Domanda affermazione.epic cit

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                        L'indescrizione shock del Daily Mail: "La Juve vuole rescindere il contratto di Pogba"

                        Originariamente Scritto da Marco pl
                        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        IO? Mai masturbato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        Io sono drogato..

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                          Mammagari.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            È successo davvero...











                            "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                            Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                            vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                            (L. Pirandello)

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                              Roma-Empoli
                              (ore 18 su Dazn)
                              Continua il braccio di ferro tra Zaniolo e la Roma, anche alla vigilia della gara dell’Olimpico contro la Roma. Il fantasista il 31 gennaio ha inviato un certificato medico, sul quale c’è scritto che il giocatore si trova nell’impossibilità di allenarsi e ha necessità di 30 giorni di riposo. Motivo del suo stress emotivo è quanto successo nei giorni scorsi, soprattutto dopo il tentativo di aggressione subito sotto casa da parte di alcuni tifosi. Insomma, un’alta vicenda riguardo a Zaniolo che José Mourinho non prenderà benissimo. Invece, atmosfera più tranquilla all’Empoli: «La Roma è una squadra molto forte, con un grandissimo allenatore in panchina, con una tifoseria straordinaria. A prescindere dagli eventi di questo momento. In campionato veniva da una serie di risultati positivi importanti. C’è stato l'episodio della Coppa Italia, ma questo non sposta il valore della Roma, sia nei singoli che nel collettivo. Per noi rimane una partita difficile. Quindi, senza soffermarmi troppo sull’avversario, penso a quello che dobbiamo fare bene noi», ha detto Paolo Zanetti.

                              Sassuolo-Atalanta
                              (ore 20.45 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K e in streaming su Sky Go e Now)
                              Dopo il 5-2 contro il Milan a San Siro (29 gennaio) per il Sassuolo arriva un’altra sfida importante. «Sicuramente dentro di noi è riaffiorata più consapevolezza che magari avevi perso un pochino. Sai che valori hai, ma i risultati precedenti ci avevano fatto perdere qualche certezza. Non dobbiamo dimenticarcelo ma dobbiamo prenderci anche quello che ci siamo meritati dopo il Milan, consapevolezza e umiltà. I ragazzi hanno fatto una grande prestazione ma spesso dopo un risultato del genere siamo caduti e in questo momento sarebbe un grande errore», le parole di Alessio Dionisi. Così, invece, Gian Piero Gasperini: «Il 5-2 al Milan è stato un risultato eclatante. Il Sassuolo ha sempre fatto delle ottime prestazioni, anche nelle partite in cui non ha fatto risultato ha sempre dimostrato di essere una squadra con delle qualità importanti. La nostra sconfitta con l’Inter? Per come è stato il campionato fino ad adesso, la strada principale dell’Europa resta il campionato. Rivedendo anche la gara, l’Inter ha fatto sicuramente qualcosa in più di noi, ma noi abbiamo avuto delle occasioni importanti».


                              GIORNATA N. 20
                              Sabato 4 febbraio 2023
                              Cremonese – Lecce 15.00
                              Roma – Empoli 18.00
                              Sassuolo – Atalanta 20.45

                              Domenica 5 febbraio 2023
                              Spezia – Napoli 12.30
                              Torino – Udinese 15.00
                              Fiorentina – Bologna 18.00
                              Inter – Milan 20.45

                              Lunedì 6 febbraio 2023
                              Verona – Lazio 18.30
                              Monza – Sampdoria 20.45

                              Martedì 7 febbraio 2023
                              Salernitana – Juventus 20.45
                              ...ma di noi
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                              forse, tra mille inverni
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                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Derby Inter-Milan, i 5 duelli decisivi

                                San Siro esaurito e 5,8 milioni di incasso per 90' fondamentali nella corsa alla Champions: Inter-Milan vissuto attraverso i faccia a faccia in campo


                                Chiudere gli occhi e azzerare tutto: il dominio nerazzurro in Supercoppa, la crisi profonda del Milan, ma anche i casi di mercato Skriniar e Leao. Le ombre e le luci non contano prima di un derby. E in fin dei conti i rossoneri di Pioli sono a soli due punti dagli inzaghiani. Si ricomincia da capo, in uno stadio tutto esaurito (incasso di 5,8 milioni). Si ricomincia dal campo. E dai duelli chiave.

                                Tatarusanu e Onana: portieri in altalena

                                Partiamo dai portieri, non solo perché sono l’inizio di tutto, ma anche perché a settembre non c’erano: nel cambio l’Inter ci ha guadagnato moltissimo, perché Onana ha un rendimento migliore di Handanovic e Tatarusanu è drammaticamente meno affidabile di Maignan. Il francese è stato il grande protagonista all’andata con tre parate spettacolari, che hanno fissato il 3-2 per il Milan. Handanovic era finito sotto accusa per i gol di Leao e Giroud, perché poco reattivo. Onana è il suo opposto in tutto, anche nelle uscite naïf: finora però il suo bilancio è positivo, anche nel feeling con i difensori. Ed è proprio questo, al di là di molti gol discutibili, l’aspetto più visibile della crisi di Tatarusanu, che pure nello scorso campionato parò un rigore a Lautaro. Ma il portiere non deve solo parare, deve anche guidare i compagni: la comunicazione è ai minimi termini.


                                Skriniar e Leao: il duello si rinnova

                                Il grande duello, almeno quello, si rinnova. E arriva all’ultima puntata. Perché il contratto è un altro discorso. Chiuso per quanto riguarda lo slovacco, alla prima uscita allo scoperto dopo che il passaggio al Psg a giugno è diventato di dominio pubblico. Non si discute la professionalità del difensore, ma è un fatto che anche a settembre le sue prestazioni risentirono delle ultime settimane di mercato e del mancato sbarco a Parigi. Se stavolta sarà diverso lo si capirà presto, perché Leao è sempre un esaminatore attento, capace di sorprenderti anche quando sembra sonnecchiare. Il portoghese è in scadenza a giugno 2024, ma il rinnovo è in alto mare. E dopo il Mondiale anche lui, Salerno a parte, è in calo costante. A Riad, Inzaghi ha utilizzato la stessa «gabbia» varata contro il Napoli di Kvara, con Darmian bravo a raddoppiare assieme a Skriniar sul pericolo pubblico numero uno. A Riad, Leao si è liberato solo una volta. Non basta. Serve di più. Serve il vero Leao.

                                Dimarco e Calabria: la fascia degli ultrà

                                All’ora del calcio di inizio a San Siro sono previsti circa 10 gradi, ma i due ultrà Dimarco e Calabria la sciarpa da tifoso non se la tolgono mai. La curva per loro non ha segreti, il derby è uno stato dell’animo fin dalla categoria pulcini. Ma il braccio di ferro parte con l’interista in vantaggio: per «Dima» è la stagione della consacrazione. Calabria è una delle anime di questo Diavolo ferito: in settimana si è fatto sentire nello spogliatoio.

                                Calhanoglu e Tonali: centrocampo di fuoco

                                Le loro caratteristiche sono diverse, non c’è dubbio. Ma il fuoco dentro è molto simile. Calhanoglu ha la rabbia dell’ex, lo ha spiegato bene dopo aver alzato la Supercoppa, raccontando il sapore della rivincita dopo gli sberleffi post scudetto nei suoi confronti. «È stato troppo pesante vedere cose che non mi aspettavo. Ma il karma torna... 3-0, mandati a casa» ha detto Calha. Il karma gira, è vero, anche se il regista di classe dell’Inter sembra più brillante di questo Tonali e ora ritrova anche Brozovic come «concorrente». Ma se c’è uno che ha la forza per far girare il karma dalla parte rossonero è Sandrino Tonali. La sua leadership in mezzo al campo è indiscussa, corsa e testa, ma anche lui in questo gennaio nero sta giocando sotto standard. Nel derby gli mancherà la sua spalla Bennacer, infortunato: una bella grana.


                                Lautaro e Kjaer: testa bassa, testa alta

                                L’attaccante più caldo, contro il leader di una difesa che non c’è più e deve ritrovarsi in fretta, prima che le crepe diventino strutturali. Lautaro vuole infierire ancora, a testa bassa, come a Riad: la novità è che Inzaghi avrà l’imbarazzo della scelta per il partner dell’argentino, con Dzeko favorito su Lukaku, ma occhio al fattore sorpresa. Lautaro in più avrà la fascia da capitano, non un particolare da poco. Anche Kjaer in Arabia crollò subito: la sua esperienza sarà fondamentale per rimettere in sesto una difesa che ha subito 12 gol in 3 partite. «Rialziamo la testa» ha detto. Vedremo se il Milan lo ascolta.

                                Lukaku-Ibrahimovic: il confronto sfumato

                                Infine, la sfida che non ci sarà: quella fra Lukaku e Ibrahimovic. Non ci sarà lo svedese, che ieri è tornato ad allenarsi in gruppo otto mesi dopo l’operazione al crociato. La sua presenza può essere una scossa per un gruppo demotivato e smarrito. Non è stato inserito nella lista Champions, per far posto a un difensore centrale in più, una scelta condivisa col giocatore e la dirigenza. Avrebbe fatto comodo anche in Europa, ma così si è deciso. Resta il campionato, obiettivo quarto posto. L’ultima sfida dell’eterno Ibra.

                                CorSera
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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