Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Attenzione: Calcio Inside! Parte III

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    Ehm...scusa Sean, quanti anni hai?
    Dalla voce emessa dalla tua scrittura ti darei una 40ina...









    "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
    Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
    vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

    (L. Pirandello)

    Commenta


      CRISTIANO RONALDO and Luis Figo both paid tribute to Kobe Bryant after the NBA icon’s death – but posted the exact same statement. Their word-for-word condolences were certainly heartfe…
      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

      Commenta


        Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggio
        Tu non fai testo, Sean.
        Parigi, i Radio Boys, Buscaglione, Teddy Reno, per te, che pranzavi con l'Arciduca di Teschen, e hai avuto un bollente flirt (immortalato in scandalosi dagherrotipi) con Isabella Alfonsa l'Infanta di Spagna, quelli già erano giovinastri decadenti.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


        Commenta


          Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
          Ehm...scusa Sean, quanti anni hai?
          Dalla voce emessa dalla tua scrittura ti darei una 40ina...
          Manca poco per i 49.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


          Commenta


            Originariamente Scritto da ottantino Visualizza Messaggio
            E perché non dovrebbe andare a rivederlo?

            Comunque te le spiego io tutte e 2 le cose, anche se non sono difficili :

            Il rigore lo deve andare a rivedere semplicemente perché non c'è, anzi ha invertito il fallo dato che l azione riparte con fallo a favore della Lazio, cioè non si doveva giudicare il contatto se era o no da rigore, ma l arbitro toppa clamorosamente dando un rigore inesistente quando invece il fallo lo fa il romanista andando dritto addosso a Patric.

            Per il recupero ti sfugge qualche cosina, non esistono trenta secondi per l ammonizione, questa è una cosa inventata da te, col Torino l arbitro diede un minuto di recupero, il recupero parte da quando riprende il gioco, nel vostro caso a 45 e 30, quindi la partita finiva a 46 e 30.

            Se non ti sta bene tutto questo scrivi una mail di protesta dando tuoi consigli e parlando dei soliti complotti contro di voi e dell'oscuro potere di Lotito.

            Daje roma daje
            Non discuto fosse rigore o no, ma perchè Calvarese venga richiamato dal VAR visto che è andato dritto ad assegnarlo.

            Per il recupero mi attengo al regolamento, che dice:

            Il Regolamento del Giuoco del Calcio spiega chiaramente che “ciascun periodo di gioco deve essere prolungato dall’arbitro per recuperare tutto il tempo perduto per le sostituzioni, l’accertamento e/o l’uscita dal terreno di gioco dei calciatori infortunati, le manovre tendenti a perdere tempo, i provvedimenti disciplinari, le interruzioni per ragioni mediche consentite dal regolamento della competizione, controlli e revisioni VAR, qualsiasi altra causa”.

            Vincerete il tricolore.

            Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk
            sigpic
            Free at last, they took your life
            They could not take your PRIDE

            Commenta



              Luis Figo accused of copying Cristiano Ronaldo’s Kobe Bryant condolence message

              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

              Commenta


                Originariamente Scritto da INFILATEMELO Visualizza Messaggio
                hahahahahahahahahaha
                forza Savoiaaaaaaaaaaaaaaa
                forza Zampariniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii riprenditi ciò che è tuo!!!


                Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggio
                Tu non fai testo, Sean.
                Parigi, i Radio Boys, Buscaglione, Teddy Reno, per te, che pranzavi con l'Arciduca di Teschen, e hai avuto un bollente flirt (immortalato in scandalosi dagherrotipi) con Isabella Alfonsa l'Infanta di Spagna, quelli già erano giovinastri decadenti.

                Commenta


                  Mercato, Milan: Suso vicino al Siviglia, il Napoli spinge per Petagna. Roma, arriva Carles Perez

                  I rossoneri stanno definendo la cessione dello spagnolo: operazione da 20 milioni. Gli azzurri hanno offerto 21 milioni agli emiliani per il centravanti. I giallorossi hanno ufficializzato Ibanez e si preparano ad accogliere il talento del Barcellona, preso per 13 milioni

                  E' stato l'Eriksen-day. Il fuoriclasse danese è atterrato stamani a Linate attorno alle 10 e ha vissuto la sua prima giornata milanese effettuando prima le visite mediche e poi firmando il contratto che lo legherà all'Inter. Il centrocampista del Tottenham, a lungo inseguito da Marotta e Ausilio, arriva per 20 milioni e guadagnerà 8 milioni più 2 di bonus. Attivissima sul mercato dopo gli acquisti di Young e Moses e le cessioni di Politano e Lazaro, l'Inter ora si concentrerà sull'ultimo tassello richiesto da Conte, ovvero una punta di livello da affiancare a Lukaku e Martinez. Rifiutato Llorente, nello scambio con Politano con il Napoli, l'obiettivo principale resta Giroud con il quale è stato raggiunto da tempo già un accordo di massima. Il Flamengo è in trattativa l'acquisto definitivo di Gabigol, con il 20% del cartellino che rimarrebbe in mano ad investitori privati.

                  Milan: Suso verso il Siviglia, ipotesi scambio Paquetá-Bernardeschi

                  Il Milan è in fitta trattativa con il Siviglia per la cessione di Suso. Resta il dubbio sul diritto/obbligo di riscatto (fissato a 20 milioni) sulla base di un prestito da 18 mesi. In uscita ci sono anche Rodriguez, Paquetá e Piatek. Lo svizzero è in attesa che si sblocchi la trattativa con il Fenerbahce, gli altri due stanno vagliando varie offerte tra cui quelle del Psg. Per il brasiliano nelle ultime ore sta nascendo l'idea di un possibile scambio con Bernardeschi con la Juve mentre il centravanti polacco è richiesto soprattutto dal Tottenham, alla ricerca di un uomo che rimpiazzi l'infortunato Kane. E' evidente che il Milan lo venderà al miglior offerente.

                  Il Napoli vuole Petagna, Pinamonti l'alternativa


                  Il Napoli, preso Politano per 23,5 milioni (oggi ha svolto le visite mediche a Roma), conta di regalare un nuovo rinforzo a Gattuso: la speranza è di poter convincere la Spal a dar via subito Petagna per 21 milioni (per il giocatore è pronto un quinquennale da 1,8 milioni a stagione). Il club estense, però vorrebbe, anche in caso di cessione, tenerlo a Ferrara almeno fino alla fine del campionato. L'alternativa è Pinamonti del Genoa per il quale Giuntoli è disposto a investire 18 milioni. In uscita c'è Younes, per il quale la società ha un accordo sia con la Sampdoria che con il Genoa: la decisione spetterà al calciatore, che ha richieste anche dalla Bundesliga. In stallo la situazione per il rinnovo contrattuale di Zielinski: l'agente Bartolomej Bolek ha chiesto una clausola di 60 milioni mentre il Napoli insiste per una da 100. Le parti continuano ad aggiornarsi attraverso uno scambio di email, finora improduttivo.

                  Roma: ufficiale Ibanez, in arrivo Perez e Villar

                  La Roma ha ufficializzato Ibanez (arriva in prestito dall'Atalanta con obbligo di riscatto a giugno fissato a 8 milioni più 2 di bonus e un 10% in caso di futura rivendita prima del 2024) e ora attende Carles Perez. Il talento del Barcellona arriverà in prestito con obbligo fissato a 13 milioni di euro. Per vederlo nella Capitale mancano solo pochi dettagli: i catalani vorrebbero il diritto di 'recompra' che la Roma non vuole concedere, probabile che si trovi un punto di contro dando ai blaugrana la possibilità di avere un diritto di prelazione in caso di futura cessione. Martedì pomeriggio intanto arriverà per le visite mediche il centrocampista spagnolo Villar, prelevato dall'Elche per 4 milioni più 1 di bonus. Petrachi non ha concluso il mercato giallorosso: medita di dare il terzo portiere Fuzato in prestito al Vitoria Setubal (che dai giallorossi ha prelevato già Antonucci) per prendere Rafael dal Cagliari.

                  Juve, Emre Can vicino al Borussia Dortmund

                  In casa Juventus, Emre Can spinge per l'addio e in pole position c'è sempre il Borussia Dortmund che offre 22 milioni (contro i 25 richiesti). Ai saluti anche De Sciglio, direzione Parigi nel probabile scambio con Kurzawa, e Pjaca per il quale le visite mediche col Cagliari sono state spostate a metà settimana per definire gli ultimi dettagli contrattuali.

                  Genoa, preso Masiello dall'Atalanta

                  La Fiorentina, che ha chiesto Igor alla Spal, segue il centrocampista dell'Ajax Razvan Marin, che gli olandesi valutano 12 milioni di euro. Torna di moda per il centrocampo anche il nome di Battaglia dello Sporting Lisbona, valutato dai portoghesi 7 milioni. Piace anche Koziello, francese che gioca in Germania nel Colonia. Il Parma ha rinnovato il contratto a Scozzarella fino al 2021 e ha rifiutato l'assalto dell'Antalyaspor per Brugman. Il Cagliari ha avviato una trattativa con il PSV per Gaston Pereiro. Infine il Genoa ha ufficializzato l'acquisto di Masiello dall'Atalanta.

                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


                  Commenta


                    Sarri: «Meno rigori? Quest'anno non abbiamo più la maglia a strisce...»

                    C’è un problema di comunicazione in casa Juve. Tra il tecnico e la sua squadra. E tra lo stesso allenatore e il mondo esterno. Lo dimostrano due frasi pronunciate a Napoli

                    C’è un problema di comunicazione in casa Juve. Tra Maurizio Sarri e la sua squadra. E tra lo stesso allenatore e il mondo esterno. Il primo si riverbera sul campo, perché il deficit di motivazioni che — ancora una volta — denuncia l’allenatore è anche responsabilità sua, soprattutto quando c’è l’occasione di andare a sei punti di vantaggio con Inter e Lazio bloccate sul pareggio. Il secondo problema comunicativo è ancora più evidente e nasce dalla spontaneità di Sarri, quasi ruspante. Apprezzabile a livello umano, ma fuori posto quando si siede sulla panchina di una squadra-azienda come la Juve.

                    Le frasi incriminate sono due.La prima è una carezza ai suoi ex giocatori del Napoli: «Se proprio devi perdere, almeno sono contenti i ragazzi...». La seconda sembra un autogol: «Quest’anno noi non abbiamo più le maglie a strisce. Abbiamo avuto sei rigori a favore e sei contro, sarà quello. Abbiamo giocato il doppio dei palloni in area avversaria, però il conteggio è quello. Probabilmente è l’ora di rifare le maglie vecchia maniera...». Una battuta venuta male, che fa sorridere i napoletani, ma che non può certo far piacere a Torino.


                    Quanto alla mancanza di motivazioni, un problema che di tanto in tanto svuota il serbatoio bianconero anche dopo un ciclo di prestazioni piuttosto convincenti, il dubbio è che il problema possa avere radici profonde. Che toccano anche lo stesso Sarri. Mentre infatti Gattuso in versione «one man show» ammette che il suo obiettivo è entrare nel cuore dei giocatori, Sarri confessa tutte le sue difficoltà per accedere alla testa dei suoi. E quando tira in ballo le motivazioni, forse lo fa anche per sorvolare su una certa difficoltà a inculcare le proprie idee di gioco, autorizzando a pensare che quanto di buono si è visto finora, possa essere in qualche modo «artificiale», non spontaneo. Il lavoro tattico e tecnico, quando la Juve gioca a pieno regime, si vede eccome. Ma serate come quella di Napoli o come la Supercoppa contro la Lazio, autorizzano a pensare che la conquista dei cervelli bianconeri sia ancora lontana. E, peggio ancora, che quella dei cuori non sia nemmeno cominciata. Su questo aleggia la sindrome del «purtroppo», che va spiegata: durante le feste, nel club juventino di Ischia, la sua isola, il fido vice Martusciello, si è espresso in modo maldestro, dicendo che «questa Juve purtroppo viene da otto anni di successi ed è difficilmente migliorabile». Il concetto, espresso in modo più accorto, è lo stesso che Sarri ha ribadito anche al San Paolo: «Quando si è vinto tanto non è facile trovare le motivazioni per continuare a farlo. C’è anche una mia responsabilità, ma lavoriamo ad ogni sessione su questo concetto».

                    Il messaggio fatica però ad arrivare al destinatario, anche se i problemi — superficiali o profondi lo dirà il campo — non vanno tutti sul conto di Sarri, anzi. Il mercato, la gestione degli argentini, la qualità di terzini e mezzali: tutto rischia di aumentare la distanza tra le idee del nuovo allenatore (preso per quelle) e la loro realizzazione rapida e indolore. E dentro a questo «vuoto» ogni tanto si tuffano gli avversari.



                    CorSera
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


                    Commenta


                      La Roma cala il tris: arrivano Ibanez, Villar e Perez. In uscita Juan Jesus e Fuzato

                      LEGGO (F. BALZANI) - A Trigoria da domani aumenteranno gli armadietti e si parlerà ancora più spagnolo. Stanno arrivando, infatti, i rinforzi chiesti da Fonseca per allungare la coperta di una rosa troppo corta a causa di infortuni e bocciature. A dire il vero il primo latino è arrivato ieri. Si tratta di Roger Ibanez che il tecnico già avrebbe voluto allo Shakthar un anno e mezzo fa. Il difensore centrale, brasiliano ma di chiare origini uruguaiane, ha svolto ieri le visite mediche a Villa Stuart e oggi si allenerà con la squadra (ha già scelto la maglia numero 41). A pochi metri da lui Politano costretto a tornare per (ri) sostenere le visite stavolta per il Napoli. Il prezzo per Ibanez: 2 milioni per il prestito e 8 per l'ingaggio. Non poco, considerato che a Bergamo l'ex Fluiminense ha giocato appena due partite. Cinquecentomila euro al minuto, quindi, con l'Atalanta che guadagna una plusvalenza di circa 6 milioni grazie alla conclusione dell'affare.

                      Oggi è il turno del centrocampo. Ieri, infatti, si è chiuso definitivamente l'accordo per Villar, under 21 spagnolo che gioca (anzi giocava) con l'Elche in serie B spagnola. Il Valencia, che poteva riprendere il giocatore visto che deteneva l'80% del cartellino, ha preferito lasciarlo andare anche su pressione del giocatore. «Se ne pentiranno», ha chiosato il presidente dell'Elche. Il tecnico invece ci ha scherzato su: «Ha perso due chili per l'agitazione in questi giorni». Operazione complessiva da 5 milioni mentre il ragazzo - che si è beccato 15 cartellini gialli in 35 partite - guadagnerà circa 600 mila euro a stagione fino al 2024.

                      Il vero colpo, però, è in attacco dove è arrivata la fumata bianca per Carles Perez. Il talento, classe '98, del Barcellona firmerà un quadriennale da 1,5 milioni e arriverà entro un paio di giorni, praticamente a titolo definitivo, visto che il ds Petrachi (con l'ok della futura proprietà) ha ottenuto il prestito con obbligo di riscatto sui 14 milioni (ma il Barça chiede la possibilità del controriscatto, come avviene di solito per i giovani della Cantera). Perez, che si è messo in luce con un gol quest'anno in Champions contro l'Inter, è il rinforzo ideale per l'attacco che continua a segnare poco rispetto alla concorrenza nella corsa Champions. Anche per questo Petrachi avrebbe tentato un tentativo per avere Piatek in prestito dal Milan ricevendo però un secco no.

                      L'operazione Perez ha alimentato qualche critica tra tifosi e media blaugrana. Buon segno per la Roma che monitora (per giugno) Boga del Sassuolo e intanto saluta Antonucci (Vitoria Setubal) e probabilmente Juan Jesus, per il quale si continua a trattare con la Fiorentina. Previsto pure un arrivo in porta. Il terzo Fuzato, convocato addirittura dalla Seleçao, ha bisogno di giocare e potrebbe essere ceduto in prestito proprio al Setubal. Al suo posto è pronto a sbarcare Rafael del Cagliari che in Sardegna è chiuso da Cragno e Olsen. Infine la querelle Nzonzi sembra essersi risolta. Il francese andrà in prestito al Rennes dopo essere stato messo fuori rosa dal Galatasaray.

                      LEGGO (F. BALZANI) - A Trigoria da domani aumenteranno gli armadietti e si parlerà ancora più spagnolo. Stanno arrivando, infatti, i rinforzi chiesti da Fonseca per allungare la coperta di una rosa troppo corta a causa di infortuni e bocciature. A dire il vero il primo latino è arrivato ieri. ...
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


                      Commenta


                        Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
                        Non discuto fosse rigore o no, ma perchè Calvarese venga richiamato dal VAR visto che è andato dritto ad assegnarlo.

                        Per il recupero mi attengo al regolamento, che dice:

                        Il Regolamento del Giuoco del Calcio spiega chiaramente che “ciascun periodo di gioco deve essere prolungato dall’arbitro per recuperare tutto il tempo perduto per le sostituzioni, l’accertamento e/o l’uscita dal terreno di gioco dei calciatori infortunati, le manovre tendenti a perdere tempo, i provvedimenti disciplinari, le interruzioni per ragioni mediche consentite dal regolamento della competizione, controlli e revisioni VAR, qualsiasi altra causa”.

                        Vincerete il tricolore.

                        Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk
                        Se io spingo te in area e l arbitro dà rigore e la var non interviene perché c'è stato il contatto e l'entità di questo è a discrezione dell'arbitro.
                        Se tu attaccante spingi me difensore e l arbitro dà il rigore, la var interviene perché l arbitro ha invertito il fallo, chiaro errore arbitrale ed è il caso di domenica.
                        Non c'entra nulla che l arbitro vada deciso sul dischetto perché ha sbagliato chiaramente altrimenti la var non interverrebbe mai.

                        Per l ammonizione non si danno 30 secondi di recupero, col Torino te l ho scritto perché il gol di belotti era regolare.
                        Winners are simply willing to do what losers won't.




                        Commenta





                          Gazzetta
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


                          Commenta




                            Gazzetta
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


                            Commenta




                              CorSport
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


                              Commenta




                                Gazzetta
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


                                Commenta

                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
                                👎