Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Attenzione: Calcio Inside! Parte III

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    Papu al Siviglia.

    Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
    Originariamente Scritto da Sean
    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

    Commenta


      Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
      La stampa britannica continua a magnificare le prestazioni di Ramsey con la Juve. Un articolo del Sun di inizio gennaio decantava le sue prestazioni come falso nueve, il ruolo che Pirlo gli avrebbe cucito addosso.

      Chissà che non si riesca a rimandarglielo indietro.
      Domenica ha sbracciato x 20 secondi x farsi dare la palla

      Una volta ricevuta è inciampato da solo e l ha consegnata al Bologna

      Commenta


        Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
        Fatturava anche quasi un miliardo però..
        non sono riusciti a cambiare iniesta e xavi con giocatori, non dico di livello, ma con potenziale, è rimasto busquets e dejong, quell'epoca è finita, mettici poi i soldi buttati per i vari coutinho e compagnia bella, ci credo che per loro ora sono kazzi amari
        Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
        Ma no, una fine ce l'ha - in kulo al contribuente iberico
        non la sentiranno in kulo i contribuenti iberici, forse solo i tifosi del barca, ma a livello sportivo
        Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
        La stampa britannica continua a magnificare le prestazioni di Ramsey con la Juve. Un articolo del Sun di inizio gennaio decantava le sue prestazioni come falso nueve, il ruolo che Pirlo gli avrebbe cucito addosso.

        Chissà che non si riesca a rimandarglielo indietro.
        si, ripeto ramsey+ bernardeschi, per de jong, è un affare, gli offrirei pure un ingaggio più elevato, a de jong.
        (ride)

        Commenta


          Intanto Rebic 45-13 e Andre Silva 54-31!
          I SUOI goals:
          -Serie A: 189
          -Serie B: 6
          -Super League: 5
          -Coppa Italia: 13
          -Chinese FA Cup: 1
          -Coppa UEFA: 5
          -Champions League: 13
          -Nazionale Under 21: 19
          -Nazionale: 19
          TOTALE: 270

          Commenta


            Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
            Domenica ha sbracciato x 20 secondi x farsi dare la palla

            Una volta ricevuta è inciampato da solo e l ha consegnata al Bologna
            Per fortuna non l'ho guardata.
            B & B with a little weed










            Commenta


              Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
              Intanto Rebic 45-13 e Andre Silva 54-31!
              traduci roby
              (ride)

              Commenta


                Originariamente Scritto da Nasser95 Visualizza Messaggio
                traduci roby
                Presenze-goals dal giorno dello scambio.
                I SUOI goals:
                -Serie A: 189
                -Serie B: 6
                -Super League: 5
                -Coppa Italia: 13
                -Chinese FA Cup: 1
                -Coppa UEFA: 5
                -Champions League: 13
                -Nazionale Under 21: 19
                -Nazionale: 19
                TOTALE: 270

                Commenta


                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  In Spagna di solito arriva il soccorso bancario.

                  sono società che non possono fallire e non si possono ridimensionare per davvero..........in qualche modo faranno
                  Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                  Originariamente Scritto da GoodBoy!
                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




                  PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

                  Commenta


                    Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                    La stampa britannica continua a magnificare le prestazioni di Ramsey con la Juve. Un articolo del Sun di inizio gennaio decantava le sue prestazioni come falso nueve, il ruolo che Pirlo gli avrebbe cucito addosso.

                    Chissà che non si riesca a rimandarglielo indietro.

                    falso cualciatore direi
                    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                    Originariamente Scritto da GoodBoy!
                    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                    grazie.




                    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

                    Commenta


                      Originariamente Scritto da Nasser95 Visualizza Messaggio

                      si, ripeto ramsey+ bernardeschi, per de jong, è un affare, .



                      ma grazie al kazzo che discorsi sono?
                      anche mbappè pertagna è un affare eh
                      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                      Originariamente Scritto da GoodBoy!
                      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                      grazie.




                      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

                      Commenta


                        Originariamente Scritto da RIEMPITEMELO Visualizza Messaggio
                        ma grazie al kazzo che discorsi sono?
                        anche mbappè pertagna è un affare eh
                        guarda, dopo lo scambio pjanic arthur, direi che tutto è possibile, soprattutto approfittando del fatto che stanno nuotando in un mare di m3rda
                        (ride)

                        Commenta


                          Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                          Intanto Rebic 45-13 e Andre Silva 54-31!

                          Andre Silva come sta andando ultimamente?









                          "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                          Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                          vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                          (L. Pirandello)

                          Commenta


                            Inter-Milan, formazioni e dove vederla: Sanchez con Lukaku; Pioli con Dalot e Meité, davanti Ibrahimovic

                            Nerazzurri con le ansie extracampo tra situazione stipendi e squalifica di Conte. Rossoneri alla prova di resistenza dopo l'Atalanta: un ko aprirebbe una mini crisi

                            Un derby nella tempesta. L’Inter approccia i quarti di finale di Coppa Italia con il Milan con la testa piena di pensieri e un carico di ansie per tante situazioni fuori dal campo. La trattativa per la cessione del club, in cui entra come figura chiave l’ex juventino Gianluca Vialli, il caso stipendi e la squalifica di Antonio Conte attesa per oggi.

                            Il pareggio di Udine ha fatto sfumare l’aggancio in classifica, il derby è un’occasione di rilancio, Conte vuole coglierla e vendicare la sconfitta d’andata in campionato. «L’importante è passare il turno, per farlo dobbiamo essere più cinici sotto porta, segnare fa la differenza». L’allenatore deve ritrovare la coppia Lukaku-Lautaro, a secco da quattro turni in serie A. «Gli attaccanti vivono di momenti, ci sono quelli più fortunati». Ibra non è l’unica preoccupazione. «È importante, ma il Milan non è solo lui», sottolinea.

                            La vigilia dell’Inter è stata movimentata. Martedì è atteso il provvedimento del giudice sportivo su Conte. La squalifica per l’espulsione di Udine e per lo scontro con l’arbitro Maresca, dovrebbe essere di due giornate. Il tecnico stasera sarà in panchina, sconterà lo stop in campionato.

                            Ad agitare il club nerazzurro è però ancora una volta il fronte societario. Nel primo giorno di ritiro del Jiangsu, l’altra squadra di Suning, non si sono presentati né i calciatori stranieri né il tecnico romeno, Cosmin Olaroiu, da tre mesi senza stipendio. La situazione certifica la crisi di liquidità di Suning e tocca, ma non destabilizza l’Inter che prova a far da sé. La società fa sapere che «ottempererà ai pagamenti previsti, nel pieno rispetto delle norme».

                            Entro il 16 febbraio il club deve saldare le mensilità di luglio e agosto, più quelle di novembre e dicembre. La serie A attendeva un provvedimento della Figc per posticipare i pagamenti di novembre e dicembre. La proroga non ci sarà. L’Inter ribadisce che salderà le spettanze. Se poi si troverà un’intesa con calciatori e staff per spostare in avanti il versamento di novembre e dicembre tanto meglio.

                            Suning è in sofferenza, ma questo accelera la trattativa con Bc Partners. Il fondo dovrebbe presentare un’offerta agli Zhang ai primi di febbraio per la maggioranza del club. Ad affiancare Nikos Stathopoulos di Bc Partners è la Tifosy Ltd, società britannica di consulenza finanziaria, fondata da Fausto Zanetton, ex di Morgan Stanley, e dall’ex attaccante bianconero Gianluca Vialli, come riporta Il Sole 24 Ore. Nell’operazione sarebbe coinvolto anche Marco Re, ex dirigente della Juventus. La Tifosy ha gestito la recente acquisizione del Pisa ed era al centro anche della trattativa, poi sfumata, per la Samp, dove proprio Vialli fu molto attivo.

                            Suning ha fretta di chiudere, il che ridurrà le discussioni sul prezzo: 750 milioni per la totalità del club. Difficile che il fondo prenda tutto subito, per la quota di minoranza potrebbero intervenire gli americani del fondo Ares. Se Bc dovesse farcela in società entreranno, come fisiologico, uomini nuovi. Si rincorrono voci di un imminente addio dell’ad corporate Alessandro Antonello: allo stato si tratta di un’ipotesi prematura. Il derby stasera è in campo, le partite più dure per l’Inter sono fuori

                            Qui Milan

                            È stato il black saturday, il sabato nero, a riscrivere le sceneggiatura. Vero che il derby è sempre il derby, nessuno lo gioca tanto per giocare, non scherziamo, ma è evidente che senza i clamorosi fiaschi dell’ultimo turno di campionato questo Inter-Milan di Coppa Italia avrebbe avuto tutto un altro peso, un altro significato, un altro senso. Doveva essere un’opportunità, ora invece è un obbligo. Chi si ferma stasera non è perduto, ma rischia grosso.
                            Nel caso del Diavolo, la paura è che una spallata, specie se violenta, squassante, possa aprire la prima crisi di stagione. E mandare in rovina la grande impresa dell’anno 2020 culminata con lo scudetto d’inverno, guastato dall’umiliante lezione impartita a domicilio dall’Atalanta.

                            «Dobbiamo reagire subito», ha gridato Zlatan Ibrahimovic negli ultimi due giorni in faccia ai suoi compagni, uno per uno e senza sorridere, a differenza di sabato scorso, quando in tivù aveva dato appuntamento per stasera ad Antonio Conte con quel suo fare da irresistibile showman. Come Pioli, come Maldini, anche Ibra sa perfettamente che stasera è fondamentale una reazione. Netta, vigorosa, immediata. Perché il rischio di un contraccolpo esiste.

                            Lo scudetto vero, quello di primavera, non è un obbligo. Altre squadre, come appunto Inter e Juventus, sono oggettivamente più attrezzate. Ma, arrivato a questo punto, l’ambizioso Milan è cresciuto sotto tutti gli aspetti — squadra, guida tecnica, dirigenza, club — e non ha nessuna intenzione di farsi da parte tanto presto, tanto facilmente. Ecco perché il derby di stasera, il secondo a porte chiuso dopo quello vinto dai rossoneri 2-1 il 17 ottobre, sarà un formidabile test psicologico. Se il Diavolo è davvero diventato grande, lo dovrà dimostrare stasera. Per poi rituffarsi in campionato e riprendere la corsa verso la missione scudetto e verso il prossimo incrocio a distanza con l’Inter, previsto già sabato: l’impegno più complicato sembra essere quello che attende i rossoneri, in campo a Bologna alle 15, mentre i nerazzurri ospiteranno il Benevento alle 20.45.

                            Sarebbe però un errore considerare la Coppa Italia come un test attitudinale e basta. Non è così. Chi passa va in semifinale, contro la vincente di Juventus-Spal: significa che con tre partite, quattro inclusa questa, si può arrivare ad alzare un trofeo. In una stagione così incerta e combattuta, con tutti in corsa per tutto, snobbare la coppa di Lega sarebbe da scellerati. «Vogliamo vincerle tutte e arrivare fino in fondo» ha detto forte e chiaro Pioli, che a MilanTv ha ammesso di non aver dormito dopo l’Atalanta. Privo ancora di Calhanoglu e Bennacer, col giovane Colombo che andrà in prestito alla Cremonese di B dell’ex dg Braida, stasera il tecnico rossonero varerà un turnover minimo: Dalot e Meité per Calabria e Tonali. Il cambio obbligato è in porta: Donnarumma è squalificato, gioca Tatarusanu, decisivo ai rigori nell’ottavo col Torino.

                            Davanti c’è ovviamente Ibrahimovic, con Manduzkic pronto a dargli una mano a gara in corsa. Il croato ha un problema alla caviglia, pare abbia messo male il piede uscendo dal campo sabato, ma stringerà i denti. Nell’ora più buia, c’è bisogno di tutti

                            Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Kolarov; Darmian, Barella, Brozovic, Vidal, Perisic; Lukaku, Sanchez. All. Conte
                            Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Dalot, Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Meité, Kessie; Saelemaekers, Diaz, Leao; Ibrahimovic. All. Pioli
                            Arbitro: Valeri
                            Tv: ore 20.45, Rai 1


                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


                            Commenta


                              Napoli, Gattuso in bilico: 3 partite per la svolta, De Laurentiis stoppa il rinnovo. Contatti con Allegri

                              Per il club è vitale la qualificazione in Champions, Rino ha l’appoggio dei giocatori ma tra i candidati rispunta anche Mazzarri. Decisive la Coppa, il Parma e il Genoa

                              Vincere potrebbe addirittura non bastare. Perché nel silenzio così rumoroso di Aurelio De Laurentiis c’è più delusione per le prestazioni del Napoli, che per i risultati così altalenanti. Ed è il motivo numero uno per cui, inevitabilmente, Rino Gattuso oggi è in discussione. Il precedente di Carlo Ancelotti, esonerato dopo la vittoria in Champions contro il Genk, è il segno di una strategia societaria che non si è distinta in passato come «ammazza-allenatori» ma che va dritta verso l’obiettivo della qualificazione in Champions. Persa lo scorso anno, oggi è vitale per il club che, causa Covid, ha registrato un fatturato in flessione del 15 per cento rispetto al 2019. Carletto lasciò il Napoli al settimo posto, oggi Gattuso lo tiene in vita al sesto, con la differenza della distanza di punti più corta tra le concorrenti. La sintesi è chiara:Spezia (coppa Italia),Parma e Genoa(in campionato) sono le sfide dalle quali dipenderà la decisione del presidente.

                              Passare il turno di Coppa Italia diventa, a questo punto, per Gattuso, la prova del nove. Dovrà vincere, e come detto, anche allontanare le perplessità sulla gestione del gruppo e sul gioco involuto. De Laurentiis si confronta con il suo entourage, accarezza idee e ascolta suggerimenti, si è spinto anche ai primi sondaggi. Ascolta l’eco delle critiche della piazza che ora discute Gattuso. Pensieri ai quali di qui a breve sa di dover dare concretezza.


                              Si spiega così il primo approccio con Rafa Benitez, fresco di dimissioni dal Dalian in Cina. Una telefonata che non allunga né restringe la «vita» di Rino a Napoli: saranno i risultati della prossima settimana a far pendere l’ago della bilancia. Trova un suo fondamento anche il vecchio pallino che porta a Massimiliano Allegri, su cui c’è già il forte interesse della Roma. De Laurentiis ha provato in passato a convincere Max, e tra i due si è stabilita una complicità fatta di telefonate, inviti più o meno espliciti a guidare il Napoli.

                              Come allora, probabilmente anche oggi, domanda e offerta potrebbero non coincidere. Sullo sfondo (ri)spunta anche il nome di Mazzarri, invocato dai tifosi. C’è poi un contratto già confezionato e chiuso in un cassetto che va nella direzione opposta alle riflessioni attuali di De Laurentiis: il rinnovo di Rino Gattuso per altri due anni. Accordo che l’ex Milan si è guadagnato sul campo, per quanto fatto vedere la scorsa stagione (vittoria della Coppa Italia) e anche in quella in corso. Il Napoli ha giocato 26 gare ufficiali, e dividendo a metà il percorso è facile rendersi conto dell’effetto parabola nel rendimento: da dicembre a oggi un calo verso il basso spezzato dalle goleade contro Crotone, Cagliari e Fiorentina.

                              Gattuso ha dalla sua la forza dello spogliatoio (il gruppo è con lui) e la consapevolezza di aver dovuto fare i conti con assenze importanti (Mertens e Osimhen, in primis). Prova ad invertire il trend, ma è da solo a pagare il conto. E ha poco tempo per parare i colpi di un processo, non solo mediatico, in cui evidentemente non è l’unico responsabile.



                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


                              Commenta


                                Calciomercato: Gomez a un passo dal Siviglia, all'Atalanta 8 milioni

                                L'argentino pronto a volare in Andalusia alla corte di Monchi, che ha appena ceduto Carlos Fernandez alla Real Sociedad. Il Verona stringe per Lasagna, Eder verso il Benevento, Cutrone piace al Parma. Lazio, sfumato Papastathopoulos: spunta l'idea Todibo

                                Il periodo da separato in casa dovrebbe essere concluso. Alejandro Gomez sta per lasciare l’Atalanta, l’accordo con il Siviglia è ormai a un passo. L’argentino saluterà Bergamo per una cifra vicina agli 8 milioni di euro: l’inserimento dell’Hertha Berlino non ha spaventato la società andalusa. Il direttore sportivo Monchi sta per ultimare i dettagli, regalando al “Papu” la possibilità di giocare ancora in Champions League. Il Siviglia ha appena ceduto l’attaccante Carlos Fernandez alla Real Sociedad, “liberando” uno slot per l’arrivo di Gomez.

                                Il nodo Dzeko

                                Rimane invece tutto da scrivere il futuro di Edin Dzeko, che al momento si trova in una situazione simile a quella di Gomez. Il bosniaco e Fonseca sono ai ferri corti, ma il tempo per una cessione all’estero stringe e la Juventus, che in estate aveva sondato la Roma per il centravanti, ora non sembra particolarmente interessata. La società giallorossa proverà a ricucire lo strappo, in Italia l’unica pista percorribile sembra essere quella che porta all’Inter, ma i nerazzurri sarebbero disposti a presentare un’offerta al ribasso, che difficilmente accontenterebbe la dirigenza romanista.

                                Il valzer delle punte

                                L’ultima settimana di mercato dovrebbe accendere il mercato degli attaccanti. L’Udinese punta a strappare 10 milioni per Lasagna dal Verona, il Genoa continua a tenere d’occhio Lammers in attesa che si risolva la vicenda Scamacca. Eder, che era parso vicino all’Inter come quarta punta, pare invece destinato al Benevento. Patrick Cutrone, rientrato al Wolverhampton dalla Fiorentina, piace al Parma, con D’Aversa che ha chiesto apertamente un rinforzo in attacco. Il Torino è orientato alla conferma di Zaza ma guarda con interesse al ritorno in Italia di Sanabria, già allenato da Nicola: se arrivasse l’ex Genoa, Bonazzoli avrebbe il via libera per andare al Crotone.

                                Lazio, tutto sulla difesa

                                Simone Inzaghi lo aveva definito un profilo interessante, ma Sokratis Papastathopoulos ha preferito tornare all’Olympiacos da svincolato: l’ex Arsenal non sarà quindi il sostituto di Luiz Felipe in biancoceleste. Nelle ultime ore salgono le quotazioni di Todibo, difensore che pare in uscita dal Barcellona, mentre rimane sullo sfondo la pista che porta al rientro in Italia di Daniele Rugani, in prestito al Rennes dalla Juventus: troppo alto l’ingaggio del difensore di proprietà dei bianconeri, potrebbe diventare un’opzione percorribile solo in caso di un netto taglio allo stipendio.

                                L'argentino pronto a volare in Andalusia alla corte di Monchi, che ha appena ceduto Carlos Fernandez alla Real Sociedad. Il Verona stringe per Lasagna, Ede…
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


                                Commenta

                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
                                👎