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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    solo dzeko non basta,servirebbe pure kean come quarta punta e magari un terzino buono
    (ride)

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      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
      Pirlo coi giocatori ci parla, la differenza con Sarri è questa. Pirlo li ascolta e ci parla...Sarri stava chiuso nel suo ufficio ridotto a ciminiera. Ronaldo non ci ha mai messo piede.
      ”Pirlo ci parla”, quel severo (ma giusto) tripudio di paronomasia apofonica che non ti aspetti



      Originariamente Scritto da Giampo93
      Finché c'è emivita c'è Speran*a

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        Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
        ”Pirlo ci parla”, quel severo (ma giusto) tripudio di paronomasia apofonica che non ti aspetti
        E' una perla di post.
        Originariamente Scritto da Sean
        mò sono cazzi questo è sicuro.
        Originariamente Scritto da bertinho7
        ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

        Originariamente Scritto da Giampo93
        A me fai venire in mente il compianto bertigno
        Originariamente Scritto da huntermaster
        Bignèw

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          Sono un pirla, lo so.
          Originariamente Scritto da Sean
          mò sono cazzi questo è sicuro.
          Originariamente Scritto da bertinho7
          ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

          Originariamente Scritto da Giampo93
          A me fai venire in mente il compianto bertigno
          Originariamente Scritto da huntermaster
          Bignèw

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            Non porla in questi termini



            Originariamente Scritto da Giampo93
            Finché c'è emivita c'è Speran*a

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              post sontuosi

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                Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
                post sontuosi

                Shannon Reilly and Tom Torrisi are Duo Purla, and they miss performing live. They've done virtual performance, and they're doing another one...here on…



                mi sapeva troppo di incompiuta non chiudere così il cerchio



                Originariamente Scritto da Giampo93
                Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                  .
                  Last edited by marcu9; 21-09-2020, 01:21:44.
                  Originariamente Scritto da Sean
                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                    .
                    ovviamente si vedono i nei,fosse stato a parte inverse,tutto nella norma eh
                    (ride)

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                      3 a 0, un paio di gol mangiati, un buon allenamento

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                        Pirlo comincia la sua carriera di allenatore della Juve con tre gol di Kulusevski, Bonucci e Ronaldo alla Sampdoria. Niente esplosioni di gioia o di rabbia, tanta calma. Ma soprattutto difesa e molto coraggio con l’utilizzo contemporaneo di Kulusevski, McKennie e Frabotta e anche notevole senso pratico. Dopo le difficoltà e le pene di Sarri parecchia attenzione all’impostazione difensiva, ma anche la promessa di utilizzare, quando possibile, tutti gli attaccanti disponibili. Se arrivasse Dzeko dunque possibile il trio con Ronaldo e Dybala. E si ipotizza anche qualche panchina per Ronaldo nelle partite meno importanti. Insomma per ora è tutto perfetto, ma la vera Juve ancora non l’abbiamo vista…

                        JUVENTUS – SAMPDORIA 3-0

                        Così come lo vedete Andrea Pirlo fa l’allenatore. Nessuno può mascherarsi o violentarsi il carattere, Pirlo è un tipo straordinariamente calmo, compassato, che applica freddamente le sue convinte idee di calcio. L’opposto degli allenatori stile Mourinho.

                        La sua forza da giocatore era lo stile, una classe raffinata immensa. Adesso è la calma e un’intima convinzione delle sue idee e dei suoi mezzi. Non è tipo da salti ed esplosioni di rabbia o di gioia da bordo campo. Sul campo la sua idea di gioco può somigliare abbastanza a quella di Antonio Conte, nel comportamento sembra Liedholm o Ancelotti. I suoi riferimenti ufficiali, come è noto, sono Guardiola, Ancelotti e Conte. Riferimenti altissimi che ci si augura portino a una lunga e fortunata carriera che adesso ha avuto inizio in maniera abbastanza strana e quasi casuale.

                        La sua partita d’esordio, la numero 1, la prima in assoluto della sua storia di allenatore, coincide con una vittoria contro l’allenatore – Claudio Ranieri – che ne vanta di più (1282) in carriera. Troppo grande il differenziale di potenza e di qualità dei giocatori per pensare a un risultato diverso contro la Sampdoria. Un gol di Kulusevski, il talento ventenne svedese-macedone su cui la Juve ha investito tantissimo, un altro di Bonucci, la classica botta di Ronaldo, che un gol lo mette sempre. Un applauso molto contenuto di Pirlo ha salutato il 3-0 e il suo esordio con netta e promettente vittoria.


                        Ho sempre detto che dietro il timbro barcellonista e il possesso palla dichiarato e praticato da Pirlo ci sia anche una vena inconscia mazzoniana, a riconoscimento e devozione verso l’allenatore che ne forgiò il modo di stare in campo ormai venti anni fa. Una leggera vena di praticità che non guasta. Il 3-5-2 esibito (per altro ormai praticato anche da Guardiola) è una risposta pratica all’esigenza della Juve di risolvere i problemi difensivi e chiudere un po’ di più la porta, evitando così di subire la stessa sorte dell’intransigente professor Sarri. Anche se l’applicazione degli schemi a questi livelli è molto sofisticata, per cui c’è comunque l’utilizzo di 4 difensori e in fase d’attacco ricchezza di movimento e di scelte.

                        Ma non c’è solo questo, il nostro ha mostrato un discreto coraggio schierando contemporaneamente, oltre a Kukusevski, McKennie e addirittura Frabotta, a sorpresa. La (ri)costruzione stessa della Juve è in fase di avanzamento, l’eventuale arrivo di Dzeko o di un altro centravanti e il recupero di Dybala porteranno a vedere nei prossimi mesi una Juve molto diversa, bisognerà dunque valutare come il nuovo allenatore affronterà i problemi di assetto e di turn over.

                        Pirlo promette un uso intensivo di tanta ricchezza e non esclude nemmeno di far riposare ogni tanto Ronaldo nelle partite meno importanti per dare tregua ai suoi 35 anni suonati. (Sempre a patto che Ronaldo lo accetti serenamente…) Per l’ora l’idea di una Juve super sbilanciata in attacco è però solo su carta, e bisognerà vederne l’applicazione pratica. Voglio dire, una cosa sono le idee e i progetti, un’altra la pratica e l’assillo della partita vera. Pirlo non può certo essere diventato un guru della panchina in una sola notte.

                        Siamo all’inizio, la carriera di Pirlo comincia in ogni caso stappando champagne.


                        SERIE A 2020-2021 GIORNATA N.1 Fiorentina - Torino 1-0 (78' Castrovilli) Verona - Roma 0-0 Parma - Napoli 0-2 (63' Mertens N, 77' Insigne N) Genoa - Crotone 4-1 (6' Destro G, 9' Pandev G, 28' Riviere C, 34' Zappacosta G, 75' Pjaca G) Sassuolo - Cagliari 1-1 (77' Simeone C, 87' Bourabia S) Juventus - Sampdoria (13' Kulusevski J, 78' Bonucci J, 88' Ronaldo J) Milan - Bologna 2-0 (35' Ibrahimovic M, 50' Ibrahimovic M rig.) Mercoledì 30/9 Benevento - Inter (18.00) Udinese - Spezia (18) Lazio - Atalanta (20.45) *** JUVENTUS - SAMPDORIA 3-0 Così come lo vedete Andrea Pirlo fa l'allenatore. Nessuno può mascherarsi o violentarsi il carattere, Pirlo è un tipo straordinariamente calmo, compassato, che applica freddamente le sue convinte idee di calcio. L'opposto degli allenatori stile Mourinho. La sua forza da giocatore era lo stile, una classe raffinata immensa. Adesso è la calma e un'intima convinzione delle sue idee e dei suoi mezzi. Non è tipo da salti ed esplosioni di rabbia o di gioia




                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          GIORNATA N.1
                          Fiorentina – Torino 1-0
                          (78′ Castrovilli)
                          Verona – Roma 0-0
                          Parma – Napoli 0-2
                          (63′ Mertens N, 77′ Insigne N)
                          Genoa – Crotone 4-1
                          (6′ Destro G, 9′ Pandev G, 28′ Riviere C, 34′ Zappacosta G, 75′ Pjaca G)
                          Sassuolo – Cagliari 1-1
                          (77′ Simeone C, 87′ Bourabia S)
                          Juventus – Sampdoria
                          (13′ Kulusevski J, 78′ Bonucci J, 88′ Ronaldo J)

                          L’ESUBERANZA DEL NAPOLI E LA ROMA TRA DZEKO E MILIK

                          Che il campionato sia appena abbozzato e che sia tutto un po’ provvisorio ce lo dicono anche le partite di Napoli e Roma. La Roma ha sofferto l’assenza forzata di Dzeko lasciato in panchina, nel tran tran del gioco è mancato il finalizzatore, anche se – è da intendersi – Dzeko non è quello che si dice un ariete. E questo vale anche in chiave Juventus ovviamente. La Roma si trova nella condizione di non poter utilizzare Dzeko (che a Verona non è entrato nemmeno sullo 0-0…) e di non disporre di Milik. Tra Napoli, Roma e Juve è ancora tutto in sospeso. Un vero intrigo che le squadre coinvolte rischiano di pagare caro.

                          Il Napoli è passato a Parma quando è entrato Osimhen, il 21enne attaccante nigeriano acquistato da De Laurentiis per 80 milioni (al lordo di scambi, conguagli e bonus) dal Lille. E’ l’attaccante che sostituisce Milik (se l’affare con la Roma andrà mai definitivamente in porto…), porta il numero 9: da Sallustro a Savoldi, da Careca a Higuain è tutto un programma. L’inserimento dell’attaccante ha generato un Napoli esuberante in attacco, che ha fatto tanto movimento da consentire a Mertens e Insigne di andare in gol. De Laurentiis, Gattuso e il Napoli sembrano aver imboccato la strada giusta, tutto sta vedere come proseguirà il mercato. Perché di sorprese ce ne possono essere tante.

                          SERIE A 2020-2021 GIORNATA N.1 Fiorentina - Torino 1-0 (78' Castrovilli) Verona - Roma 0-0 Parma - Napoli 0-2 (63' Mertens N, 77' Insigne N) Genoa - Crotone 4-1 (6' Destro G, 9' Pandev G, 28' Riviere C, 34' Zappacosta G, 75' Pjaca G) Sassuolo - Cagliari 1-1 (77' Simeone C, 87' Bourabia S) Juventus - Sampdoria (13' Kulusevski J, 78' Bonucci J, 88' Ronaldo J) Milan - Bologna 2-0 (35' Ibrahimovic M, 50' Ibrahimovic M rig.) Mercoledì 30/9 Benevento - Inter (18.00) Udinese - Spezia (18) Lazio - Atalanta (20.45) *** JUVENTUS - SAMPDORIA 3-0 Così come lo vedete Andrea Pirlo fa l'allenatore. Nessuno può mascherarsi o violentarsi il carattere, Pirlo è un tipo straordinariamente calmo, compassato, che applica freddamente le sue convinte idee di calcio. L'opposto degli allenatori stile Mourinho. La sua forza da giocatore era lo stile, una classe raffinata immensa. Adesso è la calma e un'intima convinzione delle sue idee e dei suoi mezzi. Non è tipo da salti ed esplosioni di rabbia o di gioia
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Mercato: Vidal sbarcato a Milano, la Juve rinuncia a Suarez e alza l'offerta per Dzeko

                            Il cileno è atterrato a Linate: effettuerà le visite mediche e firmerà un biennale con l'Inter. Paratici esclude ufficialmente il Pistolero e prova a chiudere per il bosniaco, nonostante l'impasse Milik tra Roma e Napoli. La Lazio pensa a Callejon e Hoedt

                            Arturo Vidal è atterrato a Milano. Il lungo inseguimento di Conte al pupillo cileno è finalmente terminato: sbarcato a Linate, l'ex Barcellona si è concesso un rapido saluto ai cronisti e ai tifosi presenti. Lunedì sarà la volta delle visite mediche e della firma sul biennale da 6 milioni di euro a stagione con il quale si legherà all'Inter. A fare spazio a Vidal, nel gioco degli incastri imposto dalla proprietà a Marotta e Ausilio, sarà Diego Godin. Per la definizione del passaggio dell'uruguaiano al Cagliari restano da sistemare gli ultimi dettagli: "Tra domani e martedì speriamo di chiudere, aggiungendo il pezzettino mancante", ha dichiarato il ds rossoblu Carta ai microfoni di 'Sky' prima della sfida con il Sassuolo.

                            Paratici: "Suarez va tolto da lista Juve"

                            La Juventus attende di abbracciare Dzeko, ma la mancata intesa tra Napoli e Roma per l'arrivo in giallorosso di Milik rischia di rallentare ulteriormente la conclusione dell'operazione. Paratici sta lavorando per anticipare i tempi e regalare a Pirlo il bosniaco, senza attendere sviluppi sul fronte Milik: l'offerta economica ai giallorossi è salita a 17 milioni di euro. Il ds bianconero, oltre ad allontanare definitivamente Suarez, però non esclude alternative all'attaccante della Roma: "Non esiste una situazione Dzeko - ha dichiarato a 'Sky' nel pre partita con la Sampdoria - e visto che insistete vi dico che ci sono altre situazioni in essere. Suarez? No, va tolto dalla lista. I tempi burocratici per ottenere la cittadinanza italiana sono superiori alla data della scadenza del mercato e della lista per la Champions". Lontano da Torino è anche il futuro di Luca Pellegrini, non convocato per l'esordio con la Samp: sull'esterno sinistro è forte l'interesse del Genoa.

                            La Lazio lavora al ritorno di Hoedt

                            In casa Roma, oltre alla precisazione sulle condizioni fisiche di Milik, tiene banco la battuta di Massimiliano Allegri durante la partecipazione a 'Ballando con le Stelle', che potrebbe creare qualche fibrillazione attorno alla panchina di Fonseca: "Sono stanco di starmene a casa. Io alla Roma? Vediamo, non si sa...", ha dichiarato l'ex tecnico di Milan e Juventus. Nel frattempo è ufficiale la cessione di Cengiz Under al Leicester con la formula del prestito oneroso (3 milioni) fino al termine della stagione. Sull'altra sponda della Capitale la Lazio continua a inseguire lo svincolato Callejon, senza perdere di vista la pista che porta a Franco Vazquez del Siviglia. In difesa il club biancoceleste valuta il ritorno dell'olandese Hoedt, per il quale il Southampton chiede 8 milioni. In uscita è ufficiale il passaggio di Jony all'Osasuna in prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni.

                            Bakayoko in stand-by, il Milan prepara il piano B

                            In caso non si concretizzi il ritorno di Bakayoko, per il centrocampo il Milan lavora al piano B. L'alternativa risponde al nome di Soumaré, 21enne senegalese del Lille, ma nelle ultime ore è spuntato anche il nome di André Zambo Anguissa. Il classe 1995, nazionale del Camerun, è rientrato al Fulham dopo il prestito dello scorso anno al Villarreal. Proprio i londinesi stanno trattando con il Sassuolo l'ingaggio di Marlon, per il quale l'ad neroverde Carnevali ha ammesso di avere ricevuto un'offerta importante. Il Genoa è ancora alla ricerca di un attaccante: in pole resta Sanabria, ma sullo sfondo non tramonta la suggestione Balotelli. Solo rimandato in casa Sampdoria l'arrivo di Keita Baldé: il senegalese sarà a Genova tra domani e martedì per le visite mediche. L'accordo con il Monaco per il prestito con riscatto a 13 milioni è totale.

                            Mourinho lascia in tribuna Alli, il Psg ci prova


                            Il Parma è a un passo dalla chiusura della trattativa con il Porto per il centrale difensivo Yordan Osorio. Sul fronte delle cessioni rimangono in piedi i contatti con l'Inter per il passaggio in nerazzurro di Darmian. All'estero fari puntati sulla rottura tra il Tottenham e Dele Alli, relegato in tribuna da Mourinho nella sfida dominata in casa del Southampton. Pronto ad approfittarne il Psg, che starebbe preparando un'offerta per il 24enne nazionale inglese per bruciare la possibile concorrenza del Real Madrid.

                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Inter, Vidal è arrivato a Milano. Oggi visite mediche e firma

                              Il cileno è atterrato ieri alle 20.35 a Linate. Ha salutato i tifosi presenti, oggi le ultime pratiche prima della firma sul contratto che lo legherà ai nerazzurri

                              L’Inter ce l’ha fatta. Arturo Vidal oggi firmerà un contratto di due anni con opzione per il terzo a 6 milioni netti a stagione. Il cileno è il rinforzo tanto inseguito da Antonio Conte e arriva a una settimana dall’esordio in campionato contro la Fiorentina. Una trattativa lunghissima, iniziata di fatto l’estate scorsa e chiusa dopo aver superato una serie infinita di ostacoli. Stamattina mattina Vidal sosterrà le visite mediche, poi la firma del contratto e domani dovrebbe già partecipare al primo allenamento.

                              Il cileno è sbarcato ieri sera a Milano chiudendo, dopo due stagioni, la sua avventura con il Barcellona. L’Inter sostiene di aver ottenuto il giocatore a titolo gratuito, i catalani di aver ricevuto un indennizzo di circa un milione, in realtà si tratta di eventuali bonus. Dettagli, di sicuro l’arrivo di Vidal è un’occasione colta in un mercato in cui i nerazzurri si muovono spendendo poco o nulla. Il centrocampista cileno allunga la lista degli acquisti a parametro zero o quasi, inaugurata con Sanchez e proseguita con Kolarov (pagato 1 milione). Una linea chiara, dettata da una difficile congiuntura economica e dalla necessità di abbassare un monte ingaggi stratosferico.

                              Conte conosce benissimo Vidal, lo ha già allenato alla Juventus, è quel giocatore con il gol addosso e nelle sue quattro stagioni di serie A ne ha segnati ben 35. Il cileno consentirà anche una variazione di modulo, può essere impiegato da centrocampista centrale, ma anche da trequartista. L’Inter acquista un giocatore di esperienza internazionale, di cui la rosa era piuttosto carente, ma certo non basta per pensare di poter puntare direttamente allo scudetto. L’obiettivo resta contenderlo alla Juventus e provare a passare il turno in Champions per approdare almeno alla fase a eliminazione diretta. L’arrivo di Vidal certifica l’addio di Diego Godin. Il difensore va al Cagliari, dopo appena una stagione in nerazzurro. La società gli riconosce una buonauscita, ma si sgrava di un ingaggio pesante (5,5 milioni netti).

                              L’obiettivo vero di Conte resta però N’Golo Kanté, l’uomo con cui poter fare il necessario salto di qualità per mettersi in scia alla Juventus. Non si può dare l’assalto al centrocampista francese del Chelsea se non vendendo prima. In uscita i nomi sono sempre quelli di Brozovic, Perisic, Nainggolan, il belga allo stato ha qualche chance in più di tornare a Cagliari, per gli altri due si muove molto poco. In attesa di via libera è Darmian, prima però va ceduto Candreva alla Sampdoria.

                              L’Inter non è completa, più attrezzata sì. Per lo scudetto però serve uno sforzo in più.


                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Milik-Roma: ancora tutto bloccato; Balotelli proposto al Genoa, Chiesa, Commisso apre alla vendita

                                La multa del Napoli e lo sconto chiesto dai giallorossi: i perché dello stallo. Intanto il giocatore si è allenato da solo a Castelvolturno. Il patron della Fiorentina: «Serve l’offerta giusta»


                                Multa e sconto: i perchè

                                La trattativa per il trasferimento di Milikalla Roma è in una fase di stallo, fra le difficoltà del giocatore a trovare un accordo economico con il Napoli per la questione riguardante la multa relativa alla sera dell’ammutinamento in Champions e la richiesta dei capitolini di ottenere uno sconto. I rapporti fra i club sono tesi ma intanto la Roma ha diffuso un comunicato per smentire «qualsiasi illazione sullo stato della trattativa e ancor di più sulle condizioni fisiche del calciatore, per il quale nutre profonda stima e rispetto». Il giocatore, che si è allenato da solo a Castelvolturno, era stato visitato a Sankt Moritz dal traumatologo di fiducia di Friedkin. Da oggi ripartiranno i colloqui fra le parti.



                                Balotelli proposto al Genoa

                                L’appuntamento è previsto per oggi. Da una parte Mino Raiola, dall’altra Enrico Preziosi. Sul piatto i destini di due giocatori, seguiti dall’agente. Il primo è Luca Pellegrini, il terzino lo scorso anno in prestito al Cagliari, escluso da Pirlo dalla lista dei convocati. Maran che ha lavorato con lui in Sardegna punta ad avere di nuovo con sé l’esterno, seguito anche dalla Fiorentina. I liguri lo vorrebbero in prestito. Il procuratore proporrà al presidente del Genoa anche Mario Balotelli, svincolato dopo l’esperienza a Brescia. Sanabria resta la prima scelta per l’attacco, Pavoletti l’alternativa ma il nome di Supermario è presente sul taccuino del ds Faggiano. «Per Mario c’è sempre una soluzione. Resterà in Europa» aveva detto Raiola nei giorni scorsi.



                                Commisso: «Per Chiesa serve l’offerta giusta»

                                Si parla molto dei quattro giocatori della Fiorentina che hanno il contratto in scadenza nel 2022, oggetto delle attenzioni di grandi club. Commisso in realtà è pronto a confermare Milenkovic, Pezzella e Biraghi, lavorando ai loro rinnovi anche a stagione in corso. Un po’ diverso il discorso che riguarda Chiesa. Il presidente ha confermato: «Se arrivano le offerte giuste andrà via. Abbiamo avuto proposte dall’estero ma niente di concreto e lui intende restare in Italia». Per cedere Chiesa la Fiorentina chiede almeno 60 milioni, potrebbe forse accontentarsi di 50, ma niente estero. Quale nostro club può avvicinarsi a certe cifre? Probabilmente la Juve, ma solo nel caso in cui riuscisse a cedere almeno uno tra Douglas Costa e Bernardeschi.



                                CorSera
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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